Armenia all'Eurovision Song Contest

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Armenia
TelevisioneARMTV
Stato organizzatoreBandiera dell'Armenia Armenia
Partecipazioni17
Prima partecipazione2006
Miglior piazzamento4º, 2008
4º, 2014
Peggior piazzamento16º SF, 2019

L'Armenia ha debuttato all'Eurovision Song Contest nel 2006, partecipandovi senza interruzioni fino al 2012 per poi riprendere dall'anno successivo. Non ha mai vinto la competizione e i suoi risultati migliori sono il 4º posto ottenuto nel 2008 da Sirusho con Qélé, qélé e nel 2014 da Aram Mp3 con Not Alone.

La partecipazione viene curata dall'emittente televisiva statale Hayastani hanrayin herrustaynkerut'yun (ARMTV).

La nazione ha mancato la finale in 3 occasioni (2011, 2018 e 2019) e ha utilizzato un metodo variegato per la selezione del proprio rappresentante: dal 2007 al 2011 e nel 2013 ha organizzato una generica finale nazionale, tra il 2017 e il 2018 e nel 2020 ha utilizzato il Depi Evratesil, mentre nelle rimanenti occasioni ha optato per una selezione interna.

Nel 2021, ha annunciato il ritiro dalla manifestazione citando le forti crisi governative del paese a seguito alla guerra del Nagorno Karabakh del 2020, confermando il suo ritorno per l'edizione seguente.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Sirusho all'Eurovision Song Contest 2008

Dopo l'ingresso delle emittenti ARMTV e ARMR nell'UER nel 2005, l'Armenia fece il debutto all'Eurovision Song Contest 2006 di Atene, in Grecia. La pertecipazione fu curata dall'emittente televisiva ARMTV, che selezionò internamente il cantante Andreï Hovnanyan, meglio noto con lo pseudonimo di André, con il brano Without Your Love. Nonostante le proteste da parte dell'Azerbaigian, poiché il cantante era originario di Step'anakert, capitale del territorio conteso dell'Artsakh, la nazione caucasica conseguì un 8º posto nella finale dell'evento.[1] Per l'anno successivo l'emittente scelse di optare per una finale nazionale, che premiando il brano bilingue Anytime You Need, interpretato da Hayko, comportò il debutto della lingua armena all'Eurovision Song Contest. Grazie al piazzamento nella top ten dell'edizione precedente, il brano si esibì direttamente in finale, raggiungendo nuovamente l'8º posto.[2]

Nel 2008 ARMTV scelse internamente Sirusho, organizzando una finale nazionale per selezionare il brano, che risulterà essere nuovamente bilingue. Pur dovendosi esibire nella prima semifinale dell'evento, vista l'abolizione del precedente sistema di avanzamento alla finale, il brano Qélé, qélé riuscì a qualificarsi per la finale, dove ottenne un discreto 4º posto[3], vincendo il premio assegnato dai fan della manifestazione nella categoria dei premi Marcel Bezençon. La nazione mantenne il suo ritmo di qualifiche anche per il 2009[4] e il 2010[5], rimanendo nella top ten della finale.

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

L'Eurovision Song Contest 2011 segnò la prima non-qualifica armena, che con Boom Boom di Emmy riuscì a guadagnarsi solamente il 12º posto nella prima semifinale dell'evento[6], pur mantenendo il diritto di voto nella finale. L'edizione del 2012 fu ospitata dalla capitale azera di Baku e nonostante un'iniziale adesione alla manifestazione, la nazione scelse di ritirarsi oltre il termine ultimo previsto adducendo come ragione la mancata garanzia di sicurezza per la delegazione armena[7] oltre che per le crescenti tensioni in Nagorno Karabakh.[8] Per questo ritiro tardivo, supportato da diversi artisti armeni, l'emittente dovette pagare una multa composta dalla quota di partecipazione più un ulteriore 50% e fu obbligata alla trasmissione delle tre serate dell'evento,[9] anche se alla fine la finale fu l'unica ad esser trasmessa.[10]

Nonostante il polemico ritiro dell'edizione precedente, la nazione tornò a partecipare nel 2013 utilizzando per l'ultima volta la finale nazionale precedentemente organizzata, che selezionò il gruppo rock Dorians, che con la sua Lonely Planet raggiungerà il 18º posto nella finale dell'evento.[11] Dal 2014 l'emittente iniziò ad adottare un metodo di selezione interna sia per l'interprete che per il brano. Il primo ad esser selezionato così fu Aram Mp3 che a Copenaghen con la sua Not Alone riuscì a doppiare il risultato conseguito da Sirusho nel 2008, classificandosi al 4º posto in finale.[12]

Iveta Mukuchyan all'Eurovision Song Contest 2016

Sulla scia del successo conseguito, l'emittente optò per una selezione interna anche per il 2015, scegliendo il supergruppo internazionale[13] Genealogy, tra i cui membri era presente Inga Arshakyan. Furono tuttavia sollevate polemiche sul titolo del brano selezionato, Don't Deny, visto, in particolare da Azerbaigian e Turchia, come un chiaro richiamo al genocidio armeno, che gode di un riconoscimento internazionale limitato. Gli interpreti modificarono quindi il titolo in Face the Shadow, anche se il testo non subì cambiamenti.[14] Il brano, nonostante le polemiche, riuscì a qualificarsi per la finale, concludendo al 16º posto.[15] Anche per il 2016 fu mantenuta la selezione interna di entrambi, premiando la cantante Iveta Mukuchyan con la sua LoveWave. Il brano riuscì a riportare l'Armenia nella top ten, pur non mancando le polemiche riguardanti l'utilizzo della bandiera dell'Artsakh nella green room.[16] Durante una conferenza stampa successiva la cantante difese il gesto sostenendo di voler semplicemente "attirare l'attenzione" sullo status della regione del Nagorno Karabakh.[17]

Per l'edizione 2017 l'emittente scelse di organizzare il primo Depi Evratesil[18] che selezionò Artsvik come rappresentante della nazione mentre il brano fu selezionato internamente da ARMTV. L'Armenia riuscì nuovamente a qualificarsi per la finale e scelse di mantenere anche nel 2018, seppur con alcuni cambiamenti nel format, il Depi Evratesil che selezionò Sevak Khanagyan con la prima canzone integralmente in armeno, Qami, che tuttavia non riuscirà a raggiungere la finale. Anche nel 2019, nonostante il ritorno alla selezione interna, la nazione si fermerà alla semifinale.

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Il 2020 ha segnato il ritorno del Depi Evratesil, vinto dalla cantante greco-armena Athīna Manoukian con Chains on You.[19] Tuttavia l'Eurovision Song Contest 2020 è stato annullato nel mese di marzo 2020 a causa della pandemia di COVID-19.[20]

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

  •      Primo posto

  •      Secondo posto

  •      Terzo posto

  •      Ultimo posto

Anno Artista Lingua Brano Posizione
Finale Punti Semi Punti
2006 André Inglese Without Your Love 129 150
2007 Hayko Inglese, armeno Anytime You Need 138 Top 10 l'anno precedente[a 1]
2008 Sirusho Inglese, armeno Qélé, qélé 199 139
2009 Inga & Anush Inglese, armeno Jan Jan 10º 92 99
2010 Eva Rivas Inglese Apricot Stone 141 83
2011 Emmy Inglese Boom Boom Non qualificata 12º 54
Nessuna partecipazione nel 2012
2013 Dorians Inglese Lonely Planet 18º 41 69
2014 Aram Mp3 Inglese Not Alone 174 121
2015 Genealogy Inglese Face the Shadow 16º 34 77
2016 Iveta Mukuchyan Inglese LoveWave 249 243
2017 Artsvik Inglese Fly with Me 18º 79 152
2018 Sevak Khanagyan Armeno Qami Non qualificata 15º 79
2019 Srbuk Inglese Walking Out 16º 49
2020 Athīna Manoukian Inglese Chains on You Edizione cancellata[a 2]
Nessuna partecipazione nel 2021
2022 Rosa Linn Inglese Snap 20º 61 187
2023 Brunette Inglese, armeno Future Lover 14º 122 99
2024 Ladaniva Armeno Jako
  1. ^ Dal 2004 al 2007 le nazioni della top ten della finale (esclusi i Big Four) accedevano di diritto alla finale dell'edizione successiva
  2. ^ L'Eurovision Song Contest 2020 è stato cancellato a causa della pandemia di COVID-19 del 2019-2021

Statistiche di voto[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 2023, le statistiche di voto dell'Armenia sono state:

Maggior numero di punti assegnati nelle finali
# Stato Punti
1 Bandiera della Russia Russia 126
2 Bandiera della Francia Francia 97
3 Bandiera dell'Ucraina Ucraina 90
4 Bandiera della Svezia Svezia 83
5 Bandiera della Grecia Grecia 80
Maggior numero di punti ricevuti nelle finali
# Stato Punti
1 Bandiera della Georgia Georgia 125
2 Bandiera della Francia Francia 117
3 Bandiera della Russia Russia 91
4 Bandiera della Bulgaria Bulgaria 80
5 Bandiera della Grecia Grecia 73
Maggior numero di punti assegnati nelle semi e nelle finali
# Stato Punti
1 Bandiera della Russia Russia 217
2 Bandiera della Grecia Grecia 171
3 Bandiera della Georgia Georgia 153
4 Bandiera di Cipro Cipro 144
5 Bandiera dell'Ucraina Ucraina 141
Maggior numero di punti ricevuti nelle semi e nelle finali
# Stato Punti
1 Bandiera della Francia Francia 192
2 Bandiera della Georgia Georgia 190
3 Bandiera della Russia Russia 187
4 Bandiera della Grecia Grecia 176
5 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 153

Altri premi ricevuti[modifica | modifica wikitesto]

Marcel Bezençon Awards[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Marcel Bezençon Awards.

I Marcel Bezençon Awards sono stati assegnati per la prima volta durante l'Eurovision Song Contest 2002 a Tallinn, in Estonia, in onore delle migliori canzoni in competizione nella finale. Fondato da Christer Björkman (rappresentante della Svezia nell'Eurovision Song Contest del 1992 e capo della delegazione per la Svezia fino al 2021) e Richard Herrey (membro del gruppo Herreys e vincitore dalla Svezia nell'Eurovision Song Contest 1984), i premi prendono il nome del creatore del concorso, Marcel Bezençon.

I premi sono suddivisi in 3 categorie:

  • Press Award: Per la miglior voce che viene votata dalla stampa durante l'evento.
  • Artistic Award: Per il miglior artista, votato fino al 2009 dai vincitori delle scorse edizioni. A partire dal 2010 viene votato dai commentatori.
  • Composer Award: Per la miglior composizione musicale che viene votata da una giuria di compositori.
Anno Categoria Artista Brano Compositore
2008 Fan Award Sirusho Qélé, qélé H.A. Der-Hovagimian, Sirusho

Trasmissione dell'evento[modifica | modifica wikitesto]

Anno Commentatori Trasmissione Portavoce
Semifinali Finale Semifinali Finale
2006 Gohar Gasparyan
Felix Khachatryan
ARMTV Gohar Gasparyan
2007 Gohar Gasparyan Sirusho
2008 Felix Khachatryan
Hrachuhi Utmazyan
Hrachuhi Utmazyan
2009 Khoren Levonyan Sirusho
2010 Khoren Levonyan
Hrachuhi Utmazyan
Nazeni Hovhannisyan
2011 Artak Vardanyan Lusine Tovmasyan
2012 Nessuna
trasmissione
Gohar Gasparyan
Artur Grigoryan
Non partecipante
2013 André
Arevik Udumyan
Anna Avanesyan
Erik Antaranyan
André
2014 Anna Avanesyan
Erik Antaranyan
Tigran Danielyan
Arevik Udumyan
Anna Avanesyan
2015 Erik Antaranyan
Aram Mp3[a 1]
Avet Barseghyan
Arevik Udumyan
Lilit Muradyan
Vahe Khanamiryan
Hermine[a 2]
2016 Avet Barseghyan Arman Margaryan
2017 Avet Barseghyan
Gohar Gasparyan
Iveta Mukuchyan
2018 Avet Barseghyan
Felix Khachatryan
Arsen Grigoryan
2019 Avet Barseghyan
Aram Mp3
Aram Mp3
2020 Nessuna trasmissione
2021
2022 Garik Papoyan
Hrachuhi Utmazyan
ARMTV
ARMR
Garik Papoyan
2023 Hamlet Arakelyan
Hrachuhi Utmazyan
Maléna
Note
  1. ^ Prima semifinale
  2. ^ Seconda semifinale

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2006, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  2. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2007, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  3. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2008, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  4. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2009, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  5. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2010, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  6. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2011, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Armenia pulls out of Azerbaijan-hosted Eurovision show, in BBC News, 7 marzo 2012. URL consultato il 23 aprile 2020.
  8. ^ (EN) Andrew E. Kramer, Armenians Are Shunning Song Contest in Azerbaijan, in The New York Times, 7 marzo 2012. URL consultato il 23 aprile 2020.
  9. ^ (EN) Steef van Gorkum, EBU: Armenia to face sanctions for late withdrawal, su escdaily.com. URL consultato il 23 aprile 2020.
  10. ^ (EN) Armenian public television not to broadcast Eurovision 2012 second semi-final, su news.am, 24 maggio 2012. URL consultato il 23 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2020).
  11. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2013, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  12. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2014, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  13. ^ Il gruppo era composto da cittadini di etnia armena ma nati o abitanti in diversi Stati del mondo
  14. ^ (EN) Jess Denham, Eurovision 2015: Armenia's Genealogy forced to change song title in wake of "too political" Armenian Genocide claims, in The Independent, 23 maggio 2015. URL consultato il 23 aprile 2020.
  15. ^ (EN) Finale dell'Eurovision Song Contest 2016, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  16. ^ (EN) Andrew Bullock, Eurovision 2016: Armenian singer breaks the rules and now faces disqualification, in Daily Express, 12 maggio 2016. URL consultato il 23 aprile 2020.
  17. ^ (EN) Eurovision Condemns Armenian Contestant for Raising Karabakh Flag, su asbarez.com, 11 maggio 2016. URL consultato il 23 aprile 2020.
  18. ^ (EN) Armenia launches ambitious search for Eurovision 2017 act, su eurovision.tv. URL consultato il 23 aprile 2020.
  19. ^ Federico Rossini, Eurovision 2020: l’Armenia sceglie Athena Manoukian con "Chains on you", su eurofestivalnews.com, 15 febbraio 2020. URL consultato il 23 aprile 2020.
  20. ^ Coronavirus: annullato l'Eurovision Song Contest, in ANSA, 18 marzo 2020. URL consultato il 15 aprile 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Eurovisione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Eurovisione