Italia Viva: differenze tra le versioni
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Versione delle 11:26, 2 apr 2024
Italia Viva | |
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Presidente | Matteo Renzi[1] |
Coordinatore | Lella Paita |
Portavoce | Ciro Buonajuto[2] |
Stato | Italia |
Sede | Via della Colonna Antonina 52, Roma |
Abbreviazione | IV |
Fondazione | 18 settembre 2019 |
Derivato da | Partito Democratico |
Ideologia | Liberismo[3] Riformismo[3] Europeismo[3] Liberalismo[4][5][6] Atlantismo[senza fonte] |
Collocazione | Centro[6][7][8][9][10] |
Coalizione | Azione - Italia Viva (2022-2023) |
Partito europeo | PDE (dal 2021)[11] |
Gruppo parl. europeo | S&D (2019-2020) Renew Europe (dal 2020) [12][13] |
Seggi Camera | 9 / 400
|
Seggi Senato | 7 / 200
|
Seggi Europarlamento | 2 / 76 [14]
|
Seggi Consigli regionali | 16 / 896 [15]
|
Iscritti | 23 144[16] (2023) |
Colori | Magenta |
Slogan | «Viva l'Italia Viva!» |
Sito web | www.italiaviva.it/ |
Italia Viva (IV), formalmente Associazione Italia Viva[17], è un partito politico italiano di centro[18] fondato il 18 settembre 2019 e guidato da Matteo Renzi, presidente del Consiglio dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016 ed ex segretario nazionale del Partito Democratico.
Storia
Nascita
Il 16 settembre 2019, pochi giorni dopo la formazione del governo Conte II, Matteo Renzi annuncia in un'intervista a la Repubblica la sua uscita dal PD; il giorno seguente annuncia che il suo nuovo partito si chiamerà Italia Viva.[19]
Nei giorni successivi vengono ufficializzati i gruppi parlamentari alla Camera dei deputati (composto da 26 membri)[20] e al Senato (gruppo congiunto insieme al Partito Socialista Italiano, composto da 14 membri di Italia Viva, oltre Riccardo Nencini del PSI).[21][22] Tra i parlamentari aderenti al nuovo partito, quasi tutti provenienti dal PD, figurano Roberto Giachetti, Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Gennaro Migliore.[23] Renzi ha inoltre confermato il sostegno della neonata forza politica al governo Conte II[19] all'interno del quale Italia Viva è rappresentata dalle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e dal sottosegretario agli esteri Ivan Scalfarotto.[24]
Il 18 settembre aderisce la senatrice di Forza Italia Donatella Conzatti dopo che il 10 settembre, in occasione del voto di fiducia al nuovo esecutivo, aveva votato in dissenso rispetto al suo gruppo parlamentare.[25][26][27] Il 25 settembre 2019 la senatrice Gelsomina Vono lascia il Movimento 5 Stelle e annuncia l'adesione a Italia Viva.[28] Poco più di una settimana dopo, il 5 ottobre, anche la senatrice Annamaria Parente esce dal Partito Democratico e fa il suo ingresso nel gruppo parlamentare di Italia Viva.[29] Il 17 ottobre l'onorevole Catello Vitiello, eletto coi 5 Stelle ma espulso dal movimento prima delle elezioni perché massone, aderisce a Italia Viva. Il 5 ottobre Massimo Bertoni, primo cittadino di Vezzano Ligure, è il primo sindaco ad aver aderito alla nuova formazione politica.[30] Il 20 ottobre l'europarlamentare del PD Nicola Danti, subentrato il 5 settembre a Roberto Gualtieri nominato ministro dell'economia e delle finanze nel governo Conte II, lascia il partito e aderisce a Italia Viva.[31]
Il 25 ottobre aderisce a Italia Viva la deputata Giuseppina Occhionero, eletta nelle file di Liberi e Uguali[32]. Mentre il 12 dicembre aderisce il deputato Davide Bendinelli, forzista ed ex coordinatore regionale di Forza Italia in Veneto.[33]
Italia Viva manifesta il suo sostegno al governo Conte II. Ma linea del partito circa l'alleanza con il Movimento 5 Stelle consiste nel ritenere che questa sia un’alleanza pro tempore, ovvero destinata solo a sostenere il suddetto esecutivo e non a diventare un'alleanza politico-elettorale sistemica.[34]
All'interno del governo, nei primi mesi di attività, hanno avanzato proposte sullo sblocco dei cantieri (Piano Italia Shock), la riforma dell'IRPEF, il mantenimento della prescrizione (comportando uno scontro nella maggioranza, in particolare con il ministro della giustizia Alfonso Bonafede) e il sostegno alle famiglie (pacchetto "Family Act" della ministra Bonetti).
Alle elezioni regionali in Umbria del 2019 il partito, pur sostenendo il candidato della coalizione civica (centro-sinistra-5 Stelle), ha deciso di non presentarsi con una propria lista.
Il 1º febbraio si insedia come europarlamentare per la Francia Sandro Gozi (già deputato italiano del PD, sottosegretario di Stato nei governi Renzi e Gentiloni, e in seguito aderente ad Italia Viva)[35], eletto all'interno della lista liberale ed europeista Renaissance, sostenuta da La République En Marche - partito politico guidato dal Presidente francese Emmanuel Macron - e MoDem. Gozi afferisce al gruppo Renew Europe e risulta l'unico europarlamentare di nazionalità diversa da quella del Paese in cui è stato eletto.[36][37][38]
Il 12 febbraio l'europarlamentare di Italia Viva Nicola Danti lascia l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, gruppo cui afferiscono gli europarlamentari del PD, e passa al gruppo Renew Europe[12].
Il 18 febbraio la deputata Michela Rostan abbandona il gruppo Liberi e Uguali e aderisce a Italia Viva;[39] nella stessa data, al Senato, aderisce al gruppo il senatore Tommaso Cerno, proveniente dal Partito Democratico,[40] il quale però dopo pochi giorni cambia idea e si iscrive al gruppo misto.[41]
Elezioni suppletive e regionali del 2020
Il 26 gennaio si tengono le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Italia Viva non ha presentato una propria lista in nessuna delle due regioni, sostenendo comunque in Emilia-Romagna il candidato presidente della coalizione di centro-sinistra Stefano Bonaccini, all'interno della lista civica Bonaccini Presidente.[42][43]
Per quanto riguarda le elezioni politiche suppletive (collegio Campania 07 del Senato il 23 febbraio, collegio Lazio 1 - 01 della Camera il 1º marzo, collegio Umbria 02 del Senato l'8 marzo), Italia Viva ha sostenuto le liste unitarie del centro-sinistra.
Il 20 e 21 settembre si tengono le elezioni regionali in Campania, in Liguria, nelle Marche, in Puglia, in Toscana, in Valle d'Aosta e in Veneto. Italia Viva ha presentato un proprio candidato autonomo in Liguria (Aristide Massardo, assieme a PSI e +Europa), in Puglia (Ivan Scalfarotto, in alleanza con Azione e +Europa[44][45][46]) e in Veneto (Daniela Sbrollini, con il sostegno di Civica per il Veneto, PSI e PRI). Viceversa, il partito ha deciso di sostenere con proprie liste i candidati presidenti del centro-sinistra in Campania (Vincenzo De Luca, assieme a PSI e DemoS), nelle Marche (Maurizio Mangialardi, con la lista Civici Marche) e in Toscana (Eugenio Giani, assieme a +Europa). In Valle d'Aosta, infine, ove non è prevista l'elezione diretta del presidente di regione, IV si presenta appaiata a Union Valdôtaine Progressiste e in lista con Stella Alpina.
Italia Viva ha ottenuto complessivamente circa il 3,1%[47] (7,4% in Campania, 2,4% in Liguria, 3,1% nelle Marche, 1,1% in Puglia, 4,5% in Toscana, 8,9% in Valle d'Aosta, 0,6% in Veneto).[48]
Caduta del governo Conte II e partecipazione al governo Draghi
Dopo settimane di tensioni nella maggioranza,[49] il 13 gennaio Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni degli esponenti di Italia Viva dal governo Conte II, innescando così la crisi di governo. In occasione del voto di fiducia a Camera (19 gennaio) e Senato (20 gennaio), i parlamentari di IV si sono astenuti, con l'eccezione dei deputati Vito De Filippo e Michela Rostan, che hanno votato la fiducia al governo e sono passati rispettivamente al PD (18 gennaio) e al gruppo misto (2 febbraio).
Durante le consultazioni condotte dal Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, il partito ha manifestato la volontà di appoggiare il nascente esecutivo. Italia Viva è così entrata nel governo Draghi, in carica dal 13 febbraio, al cui interno Elena Bonetti ha nuovamente assunto la carica di ministra per le pari opportunità e la famiglia. Il 24 febbraio vengono nominati i sottosegretari del nuovo governo, in carica dal 1º marzo, tra cui Teresa Bellanova come viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Ivan Scalfarotto come sottosegretario all'interno.
Il 21 marzo il senatore Eugenio Comincini annuncia il suo ritorno nel Partito Democratico,[50][51] spiegando di non condividere l'allontanamento di Italia Viva dall'area di centro-sinistra, affermando: "Italia Viva oggi appare sospesa, non decisa su aspetti sui quali per me non può esserci confusione".[52][53]
A seguito della proposta lanciata da Matteo Renzi nell'assemblea nazionale di Italia Viva, dal 21 marzo al 21 giugno si tiene la Primavera delle Idee, un periodo di confronti ed eventi tematici.[54]
Il 23 settembre 2021 il deputato Francesco Scoma lascia il partito per approdare alla Lega di Matteo Salvini.[55][56]
Alla fine di ottobre 2021 Italia Viva raggiunge un accordo politico con Sicilia Futura e Forza Italia per presentare liste comuni in vista delle elezioni amministrative di Palermo e delle regionali in Sicilia del 2022.[57][58]
Il 4 dicembre 2021, dopo mesi di retroscena e smentite, abbandona Italia Viva il senatore Leonardo Grimani, con un messaggio inviato nelle chat territoriali del partito, perché, a suo dire, il partito avrebbe "perso la spinta riformista", e si iscrive al gruppo Misto del Senato[59][60]. Il successivo 10 dicembre Italia Viva aderisce al Partito Democratico Europeo (cui erano già iscritti, a titolo personale, gli eurodeputati del partito Nicola Danti e Sandro Gozi).[61]
Il 19 gennaio aderisce al partito la senatrice ex-5S Elvira Evangelista. Due giorni dopo, alla vigilia dell'elezione del Presidente della Repubblica, il 21 gennaio la senatrice Silvia Vono abbandona Italia Viva e aderisce a Forza Italia, criticando l'atteggiamento del suo ex partito per le elezioni regionali in Calabria dell'ottobre precedente e per l'imminente elezione del Capo dello Stato.[62][63]
Alle elezioni amministrative del 2022 di Genova Italia Viva decide di appoggiare la ricandidatura del sindaco di centro-destra Marco Bucci all'interno di una lista civica, cosa che gran parte di eletti e militanti del partito non vede affatto di buon occhio,[64] tanto che Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro di Savena e candidata alle primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato sindaco di Bologna, lascia il partito.[65] Mentre a Rieti appoggia il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Daniele Sinibaldi, nella lista "Rieti al centro" assieme a Cambiamo! di Giovanni Toti e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro, nonostante le continue dichiarazioni in cui Matteo Renzi e i vertici del partito hanno preso le distanze dall’ipotesi di accordi con i partiti di centro-destra.[66]
Il 22 luglio aderiscono al partito l’ex-M5S Maria Soave Alemanno e l’ex-Lega Francesco Zicchieri.[67]
Il Terzo Polo con Calenda
Elezioni politiche del 2022
In vista delle elezioni politiche del 2022 Italia Viva annuncia la volontà di correre da sola con lo scopo di costruire un "Terzo Polo" alternativo tanto alla coalizione di centro-sinistra quanto alla coalizione di centro-destra. L'11 agosto viene ufficializzato l'accordo con Azione per la presentazione di una lista elettorale unica, che aveva precedentemente abbandonato la coalizione di centro-sinistra a seguito dell'accordo tra Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Impegno Civico.[68][69] Alla lista aderisce in un primo momento anche la Lista Civica Nazionale-L'Italia C'è,[70][71] che in seguito ritira il proprio appoggio.[72]
Alla tornata elettorale la lista Azione - Italia Viva ottiene un risultato a livello nazionale del 7,79% alla Camera dei deputati e del 7,73% al Senato della Repubblica, superando di molto la soglia di sbarramento (del 3%) ma al di sotto dell'obiettivo di superare la doppia cifra, eleggendo 21 deputati (12 di Azione e 9 di Italia Viva) e 9 senatori (5 di Italia Viva e 4 di Azione). Con l'inizio della nuova legislatura la lista costituisce gruppi parlamentari paritetici in entrambe le camere.
Federazione con Azione
In seguito al risultato elettorale delle elezioni politiche, il partito conferma l'alleanza strutturale con Azione. Dopo il sostegno comune alla candidatura di Gaetano Armao (vicepresidente uscente della giunta di centro-destra) alle elezioni regionali in Sicilia (che ottiene il 2,08% e nessun eletto),[73] l'8 dicembre il segretario di Azione Carlo Calenda e il leader di Italia Viva Matteo Renzi firmano ufficialmente la nascita della federazione tra i due partiti, in vista della confluenza in un nuovo partito politico.[74]
Alle elezioni regionali del 2023 in Lombardia, nel Lazio e in Friuli Venezia Giulia la federazione Azione - Italia Viva appoggia rispettivamente Letizia Moratti, raccogliendo il 4,25% dei voti e tre eletti (di cui due, Lisa Noja e Giuseppe Licata, di Italia Viva), l'assessore uscente Alessio D'Amato del Partito Democratico e del centro-sinistra, ottenendo il 4,9% dei voti e due consiglieri (Marietta Tidei e Luciano Nobili di Italia Viva), e Alessandro Maran che, nonostante l'appoggio di +Europa, raccoglie il 2,7% non ottenendo nessun eletto.
Il 14 aprile 2023 Giuseppe Cucca e altri quattordici colleghi lasciano Italia Viva e aderiscono ad Azione[75][76]. Mentre il 26 dello stesso mese, in un’intervista a Repubblica, il senatore Enrico Borghi annuncia l'abbandono del PD, non condividendo la linea intrapresa dalla nuova segretaria Elly Schlein, e il relativo passaggio ad Italia Viva.[77][78]
Fine del progetto
Ad aprile 2023, quattro mesi dopo la nascita della federazione tra Azione e Italia Viva e a seguito dei risultati molto deludenti alle elezioni regionali in Lombardia, Lazio e Friuli-Venezia Giulia, Calenda rinuncia all'idea del partito unico, lamentando l'impossibilità di giungere a un accordo per fondere i due soggetti[79][80]. A novembre i gruppi parlamentari alla Camera e al Senato tra Azione e Italia Viva si separano, ponendo definitivamente fine alla collaborazione tra i due partiti.[81][82]
Il primo congresso e le elezioni europee del 2024
Il 10 giugno 2023, durante la nona assemblea nazionale del partito, viene annunciata la fase congressuale, che vedrà eletti democraticamente tutti i rappresentanti di partito, partendo dal livello comunale fino a quello nazionale. Viene nominata, fino al 15 ottobre, Raffaella Paita come coordinatrice nazionale, che avrà il compito (insieme a una commissione) di gestire la fase congressuale.[83]
Alle elezioni regionali in Molise del 2023 Italia Viva appoggia la lista "Unione di Centro – Democrazia Cristiana – Noi di Centro" nella vittoria del candidato della coalizione di centro-destra Francesco Roberti.[84][85]
Tra settembre e ottobre 2023 abbandonano Italia Viva Elena Bonetti, ex ministro per le pari opportunità e la famiglia nei governi Conte II e Draghi[86][87], ed Ettore Rosato, entrambi membri del partito sin dalla fondazione[88]. Il 5 ottobre entra nel partito la senatrice Dafne Musolino, lasciando Sud chiama Nord di Cateno De Luca con il quale si apre un duro scontro verbale.[89][90][91]
Il 15 ottobre 2023 Matteo Renzi, unico candidato, viene confermato alla presidenza del partito in occasione del primo congresso. Contestualmente vengono eletti anche i presidenti dei coordinamenti territoriali regionali, provinciali, delle città metropolitane e dell'estero.
In vista delle elezioni europee del 2024 il presidente del partito Matteo Renzi lancia la lista elettorale "Il Centro", con l'obiettivo di riunire tutte le forze centriste, riformiste ed europeiste come alternativa al populismo e al sovranismo[92]. Inoltre stringe un accordo con il movimento noi Di Centro di Clemente Mastella.[93][94]
Alle regionali in Sardegna del 25 febbraio 2024 sostiene Renato Soru che si piazza terzo mentre alle regionali in Abruzzo del 10 marzo IV presenta una lista comune con esponenti di PSI e +Europa tra gli altri a sostegno del candidato del "campo largo" Luciano D'Amico ma con il 2,8% non viene eletto alcun consigliere.
Ideologia e posizioni
I propri riferimenti ideali sono ravvisabili nei moderni concetti della Terza via, nel solco delle esperienze riformatrici di J.F. Kennedy, Bill Clinton, Tony Blair e Barack Obama,[95][96][97][98] e nelle tesi sul liberalismo.[99][100] In politica estera prevalgono significative posizioni europeiste e atlantiste.[99][101][102]
Renzi ha descritto il suo partito come una "casa giovane, innovativa e femminista, dove vengono lanciate nuove idee per l'Italia e l'Europa".[103]
Il partito si dichiara anche riformista[104] e in forte opposizione al nazionalismo, al populismo e al sovranismo.[105][106][107][108]
Carta dei valori
In occasione della Leopolda del 2019 è stata presentata la carta dei valori del partito.
Tra i punti principali inseriti nel documento guida troviamo:
- il puntuale riferimento alla Costituzione repubblicana e antifascista, alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e alla Dichiarazione universale dei diritti umani
- l'impegno per una formazione permanente, considerata strumento indispensabile di mobilità sociale[109]
- la riaffermazione del principio della parità di genere
- la centralità delle politiche occupazionali, sia per il settore pubblico sia privato[110]
- la necessità di rilanciare una convinta globalizzazione, stigmatizzando ogni forma di protezionismo
- il contrasto a ogni forma di criminalità, degrado, mafia e terrorismo[111]
- un'integrazione politica ed economica europea maggiormente incisiva: elezione diretta del Presidente della Commissione europea, liste transnazionali[112][113]
- l'opposizione al nazionalismo, al populismo e al sovranismo[105][106][107][108][114][115][116]
Collocazione europea
Italia Viva, tramite l'adesione a titolo personale dell'europarlamentare Nicola Danti al Partito Democratico Europeo (PDE), aderisce al gruppo parlamentare europeo Renew Europe[117], nato nel luglio 2019 per iniziativa dell'ALDE e del PDE con gli eletti del partito francese Renaissance di Emmanuel Macron.
Il 10 dicembre 2021 Italia Viva diviene ufficialmente membro del Partito Democratico Europeo.[61]
Nelle istituzioni
Camera dei deputati
XVIII legislatura |
---|
31 deputati |
Nel gruppo Italia Viva-L'Italia C'è: Maria Soave Alemanno, Lucia Annibali, Michele Anzaldi, Davide Bendinelli, Maria Elena Boschi, Matteo Colaninno, Camillo D'Alessandro, Mauro Del Barba, Federica Dieni, Marco Di Maio, Cosimo Ferri, Flora Frate, Silvia Fregolent, Maria Chiara Gadda, Roberto Giachetti, Luigi Marattin, Nardo Marino, Gennaro Migliore, Mattia Mor, Sara Moretto, Luciano Nobili, Lisa Noja, Giuseppina Occhionero, Raffaella Paita, Ettore Rosato, Ivan Scalfarotto, Gabriele Toccafondi, Francesca Troiano, Massimo Ungaro, Catello Vitiello, Francesco Zicchieri.
XIX legislatura |
---|
9 deputati |
Nel gruppo Azione - Italia Viva - Renew Europe (fino al 20 novembre 2023), poi Italia Viva - Il Centro - Renew Europe: Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi, Mauro Del Barba, Isabella De Monte, Davide Faraone, Maria Chiara Gadda, Roberto Giachetti, Naike Gruppioni, Luigi Marattin
Senato della Repubblica
XVIII legislatura |
---|
14 senatori |
Nel gruppo Italia Viva-PSI: Teresa Bellanova, Francesco Bonifazi, Vincenzo Carbone, Donatella Conzatti, Giuseppe Cucca, Elvira Evangelista, Davide Faraone, Laura Garavini, Nadia Ginetti, Ernesto Magorno, Mauro Maria Marino, Annamaria Parente, Matteo Renzi, Daniela Sbrollini.
XIX legislatura |
---|
7 senatori |
Nel gruppo Azione - Italia Viva - Renew Europe (fino al 8 novembre 2023), poi Italia Viva - Il Centro - Renew Europe: Enrico Borghi, Silvia Fregolent, Dafne Musolino, Raffaella Paita, Matteo Renzi, Daniela Sbrollini, Ivan Scalfarotto.
Parlamento europeo
IX legislatura |
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2 eurodeputati |
Nel gruppo Renew Europe: Nicola Danti, Sandro Gozi[118]
Ministri della Repubblica Italiana
- Governo Conte II (fino al 14 gennaio 2021)
- Teresa Bellanova, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (5 settembre 2019 – 14 gennaio 2021)
- Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia (5 settembre 2019 – 14 gennaio 2021)
- Ivan Scalfarotto, Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (16 settembre 2019 – 14 gennaio 2021)
- Governo Draghi
- Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia (13 febbraio 2021 – 22 ottobre 2022)
- Teresa Bellanova, Viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (1º marzo 2021 – 22 ottobre 2022)
- Ivan Scalfarotto, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno (1º marzo 2021 – 22 ottobre 2022)
Struttura
I vertici del partito sono elettivi tramite congresso, convocato in via ordinaria dal presidente nazionale ogni 5 anni. Possono votare solo gli iscritti al partito, che eleggono il presidente nazionale ed i presidenti dei coordinamenti territoriali a livello di regione, provincia, comune o zona (aggregazione di più comuni). Sono eletti anche i presidenti dei coordinamenti dei paesi esteri.[1]
Fino al dicembre 2022 lo statuto prevedeva due presidenti nazionali, nominati dal leader Matteo Renzi. Anche ai livelli territoriali erano nominati, direttamente dai presidenti nazionali, due coordinatori territoriali (coppia maschio-femmina per il principio di parità di genere).[2]
Il responsabile comunicazione è Alessio De Giorgi.
Organi nazionali[119]
Leader del partito
Leader | Periodo |
---|---|
Matteo Renzi | 18 settembre 2019 – 23 dicembre 2022 |
Presidente nazionale
Presidente | Periodo |
---|---|
Teresa Bellanova - Ettore Rosato | 18 settembre 2019 – 23 dicembre 2022 |
Matteo Renzi | 23 dicembre 2022 – in carica[1] |
Coordinatore nazionale
Coordinatore | Periodo |
---|---|
Raffaella Paita | 10 giugno 2023 – 15 ottobre 2023[83] |
Portavoce nazionale
Portavoce | Periodo |
---|---|
Alessia Cappello - Ciro Buonajuto | 31 gennaio 2023 – 15 ottobre 2023[120] |
Presidenti dei gruppi parlamentari
Capogruppo/delegazione alla Camera
- 23 settembre 2019 – 12 ottobre 2022: Maria Elena Boschi, vice: Luigi Marattin, poi Marco Di Maio
- 18 ottobre 2022 – 20 novembre 2023: Mauro Del Barba[121]
- 20 novembre 2023 - in carica: Davide Faraone[122], vice: Maria Chiara Gadda[122]
Capogruppo al Senato
- 25 settembre 2019 – 12 ottobre 2022: Davide Faraone, vice: Laura Garavini
- 18 ottobre 2022 – 19 luglio 2023: Raffaella Paita[123]
- 20 luglio 2023 – in carica: Enrico Borghi[124]
Scissioni
- Popolari Europeisti Riformatori di Elena Bonetti e Ettore Rosato - 19 ottobre 2023 (confluito in Azione nel 2024)
Congressi
- I Congresso - 15 ottobre 2023
Feste e convegni
A partire dal 2019 il convegno della Leopolda è diventata la convention ufficiale di Italia Viva[125], mentre da gennaio 2022 viene attivata la radio ufficiale del partito: "Radio Leopolda".[126]
Dal 14 al 17 settembre 2023 si svolge la prima festa nazionale del partito nel castello di Santa Severa a Santa Marinella (RM).[127][128]
Simbologia
Il 12 ottobre 2019 viene aperta sul sito ufficiale del partito una votazione per scegliere il logo del partito. Il logo del partito è stato scelto attraverso una votazione sul sito del movimento politico e prevedeva la possibilità di scelta fra tre simboli[129]. Il 19 ottobre presso la Leopolda di Firenze viene presentato il logo ufficiale.[130]
Il logo del partito è il seguente:
I colori utilizzati degradano dall'arancione al fucsia, fino ad arrivare al rosso fragola.
Simboli
-
Simbolo ufficiale
Risultati elettorali
Elezione | Voti | % | Seggi | |
---|---|---|---|---|
Politiche 2022 | Camera | In Azione - Italia Viva | 9 / 400
| |
Senato | In Azione - Italia Viva | 5 / 200
|
Note
- ^ a b https://www.stylo24.it/matteo-renzi-ritorna-alla-presidenza-di-italia-viva/
- ^ https://www.metropolisweb.it/2023/02/01/renzi-promuove-ciro-buonajuto-sara-portavoce-nazionale-iv/
- ^ a b c Italia Viva, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Wolfram Nordsieck, Parties and Elections in Europe: Parliamentary Elections and Governments since 1945, European Parliament Elections, Political Orientation and History of Parties, 2021, p. 307, ISBN 3754355848.
- ^ Italia viva come Scelta civica, i militanti dicono sì a una strategia centrista e no ai 5Stelle, la Repubblica, 30 ottobre 2019.
- ^ a b David Broder, Matteo Renzi's new centrist party Italia Viva faces a struggle for relevance, su New Statesman, 18 settembre 2019. URL consultato il 23 febbraio 2020.
- ^ Serenella Ronda, Renzi scommette sulla doppia cifra. E la base ci crede, AGI, 2 febbraio 2020.
- ^ Giulia Ricci, Comunali, ipotesi Fregolent: il nome che piace al centro, in Il Corriere della Sera, 17 febbraio 2020.
- ^ Corrado Icone, Così Renzi conferma la virata al centro (e la legislatura va). L’opinione di Ocone, 10 febbraio 2020.
- ^ Marco Bertoncini, Renzi e Calenda soci possibili ma litigiosi, in Italia Oggi, 3 marzo 2021.
- ^ https://www.italiaviva.it/italia_viva_aderisce_al_partito_democratico_europeo?__cf_chl_rt_tk=1Wi9wbFKkfYPA9IB0DUAPfeG_qb4VMeJTY80HZ.KCfE-1645241799-0-gaNycGzNCdE
- ^ a b Fabiana Luca, Parlamento Ue, Italia Viva lascia i Socialdemocratici e aderisce a Renew Europe, in EU News, 13 febbraio 2020.
- ^ Andrea Pegoraro, La formazione guidata da Renzi entra nel gruppo Renew Europe al Parlamento Europeo, nato a inizio luglio del 2019, Il Giornale, 13 febbraio 2020.
- ^ All'europarlamentare Nicola Danti si aggiunge il 1º febbraio 2020 Sandro Gozi, eletto nella lista Renaissance alle elezioni europee in Francia.
- ^ https://www.italiaviva.it/nelle_regioni.
- ^ https://www.italiaviva.it/suddivisione_territoriale_dei_tesserati_2023
- ^ Statuto Italia Viva (PDF), su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 92, 19 aprile 2023, p. 13. URL consultato il 26 aprile 2023 (archiviato il 26 aprile 2023).
- ^ Italia viva come Scelta civica, i militanti dicono sì a una strategia centrista e no ai 5Stelle, su la Repubblica, 30 ottobre 2019. URL consultato il 2 marzo 2021.
- ^ a b Renzi da Vespa lancia il suo partito: si chiamerà Italia Viva, in Il Tempo, 17 settembre 2019.
- ^ Composizione del gruppo ITALIA VIVA, su camera.it. URL consultato il 20 settembre 2019.
- ^ Composizione del Gruppo Italia Viva - P.S.I., su senato.it. URL consultato il 25 settembre 2019.
- ^ Già 10mila iscritti, 50 parlamentari entro l'anno". "Prendere voti a destra e sinistra, no litigi col Pd", in La Repubblica, 22 ottobre 2020.
- ^ «Italia Viva»: la lista dei (primi) 41 parlamentari che seguono Renzi, 18 settembre 2019.
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su italiaviva.it.
- Italia Viva (canale), su YouTube.
- Italia viva, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.