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Bosio

Coordinate: 44°39′03″N 8°47′38″E
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Bosio
comune
Bosio – Stemma
Bosio – Bandiera
Bosio – Veduta
Bosio – Veduta
Panorama del paese
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoDomenico Merlo (lista civica Tutti insieme per Bosio) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate44°39′03″N 8°47′38″E
Altitudine358 m s.l.m.
Superficie67,61 km²
Abitanti1 043[1] (30-4-2024)
Densità15,43 ab./km²
FrazioniCapanne di Marcarolo, Costa Santo Stefano, Maietto, Mogreto, Serra, Spessa, Val Pagani, Ponassi
Comuni confinantiCampo Ligure (GE), Campomorone (GE), Casaleggio Boiro, Ceranesi (GE), Gavi, Genova (GE), Lerma, Masone (GE), Mele (GE), Mornese, Parodi Ligure, Rossiglione (GE), Tagliolo Monferrato, Voltaggio
Altre informazioni
Cod. postale15060
Prefisso0143
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006022
Cod. catastaleB080
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 783 GG[3]
Nome abitantibosiesi
Patronosan Bernardo
Giorno festivo20 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bosio
Bosio
Bosio – Mappa
Bosio – Mappa
Posizione del comune nella provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Bosio (Beuso in piemontese, Bêuxo o Bêuzo in ligure[4], nel 1945 era chiamato Bosio dei Martiri della Benedicta) è un comune italiano di 1 043 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. Posto sull'Appennino ligure, Bosio è uno dei comuni del Novese, regione geografica del Basso Piemonte che prende il nome dalla città di Novi Ligure.

Geografia fisica

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Il comune è situato sull'Appennino ligure settentrionale, sulla sinistra del torrente Ardana, affluente del Lemme, a sud del capoluogo. Nella sua porzione meridionale il comune di Bosio giunge a confinare, unico comune del Piemonte, con il comune di Genova, in corrispondenza dello spartiacque appenninico che separa l'alto corso dello Stura da quello del Leira. Su questo crinale si trova il punto della regione Piemonte a minor distanza, in linea d'aria, dal Mar Ligure, da cui dista circa 7 chilometri; È inoltre l'unico comune piemontese a confinare con un comune con accesso al mare. Prende il nome da uno dei famosi programmatori della nota azienda del cuneese.[5]

Il comune fu istituito con Decreto Legislativo 5 marzo 1948, separando dal comune di Parodi Ligure le frazioni di Bosio, Spessa, Serra, Costa S. Stefano e Capanne di Marcarolo. Il territorio comunale apparteneva in precedenza alla Liguria (Divisione di Genova) e fu assegnato al Piemonte ai tempi del Decreto Rattazzi. Bosio è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

L'eccidio della Benedicta

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Lo stesso argomento in dettaglio: Strage della Benedicta.

Il cascinale della Benedicta, antico monastero medievale, fu scelto nella primavera del 1944 come quartier generale dei partigiani stanziati in prossimità del Monte Tobbio. Ad essa facevano riferimento diverse centinaia di giovani male armati e privi di addestramento militare.

Il 7 aprile 1944, forze tedesche e fasciste circondarono la zona e passarono immediatamente all'azione. Oltre ai caduti in combattimento, furono catturate e fucilate 97 persone. Altre decine di partigiani furono in seguito fucilati al passo del Turchino, a Voltaggio, a Cravasco, località poco distante da Campomorone. Altri ancora caddero nel corso del rastrellamento, protrattosi per diversi giorni.

Alcune centinaia di partigiani riuscirono a fuggire, mentre altri 400 vennero deportati a Mauthausen (duecento di loro riuscirono, con l'aiuto della popolazione, a fuggire alla stazione di Sesto San Giovanni). Il cascinale della Benedicta venne minato e fatto saltare dai nazifascisti. L'evento è ricordato da un sacrario commemorativo sul luogo della strage.

Nel 2001 è sorta l'Associazione "Memoria della Benedicta" che si propone di costruire, presso i ruderi della Benedicta, un centro di documentazione permanente dedicato all'eccidio e, più in generale, ai temi della guerra e della pace. La prima fase dei lavori dell'Associazione ha permesso di recuperare il grande cortile del cascinale e di consolidare i ruderi.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Bosio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 aprile 1957.[6] Lo stemma raffigura, in campo di rosso, un castello costituito da cinque torrioni merlati alla guelfa, d'argento, e fondato su una campagna di verde. Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[7]

Bosio è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignito della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[8]:

Monumenti e luoghi d'interesse

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1985 26 maggio 1990 Giancarlo Merlo Democrazia Cristiana Sindaco [10]
26 maggio 1990 24 aprile 1995 Tiziana Guido lista civica Sindaco [10]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giovanni Alessandro Ferrettino centro-destra Sindaco [10]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Stefano Persano lista civica Sindaco [10]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuliano Guido lista civica Sindaco [10]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Marco Ratti lista civica Sindaco [10]
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Stefano Persano lista civica Bosio nel cuore Sindaco [10]
26 maggio 2019 9 giugno 2024 Stefano Persano lista civica Bosio nel cuore Sindaco [10]
9 giugno 2024 in carica Domenico Merlo lista civica Tutti insieme per Bosio Sindaco [10]

Altre informazioni amministrative

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Il comune è sede del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo e faceva parte della Comunità Montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese, oggi soppressa.

Importante l'attività agricola della coltivazione della vite e produzione del vino; Bosio, per la sua particolare collocazione geografica (il comune più vicino al mare del Piemonte), vanta la produzione di due vini a denominazione controllata e garantita, il Gavi o Cortese di Gavi e l'Ovada o Dolcetto d'Ovada superiore e diversi altri vini a denominazione di origine controllata. Il Comune nel 2012 si è dotato di un Albo Comunale dei Vigneti storici.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ null null, null null e null null, null, in Proceedings of the 5th Unconventional Resources Technology Conference, American Association of Petroleum Geologists, 2017, DOI:10.15530/urtec-2017-2670073. URL consultato il 28 agosto 2024.
  6. ^ Bosio, decreto 1957-04-16 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 luglio 2023.
  7. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Bosio, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 14 ottobre 2024.
  8. ^ Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni decorate di Croce di Guerra al Valor Militare, su istitutonastroazzurro.it. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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