Raffaele Palladino

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Raffaele Palladino
Palladino nel 2007
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 182[1] cm
Peso 73[1] kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante, centrocampista)
Squadra Monza
Termine carriera 9 ottobre 2019 - giocatore
Carriera
Giovanili
1998-2000Bandiera non conosciuta Amici di Mugnano
2000-2002Sporting Benevento
2002-2004Juventus
Squadre di club1
2001-2002Sporting Benevento8 (1)
2002-2004Juventus0 (0)
2004-2005Salernitana39 (15)
2005-2006Livorno22 (2)
2006-2008Juventus51 (9)
2008-2011Genoa58 (6)
2011-2015Parma76 (13)
2015-2017Crotone41 (6)
2017-2018Genoa16 (0)
2018Spezia6 (0)
2019Monza0 (0)
Nazionale
2003Bandiera dell'Italia Italia U-194 (3)
2003-2004Bandiera dell'Italia Italia U-202 (0)
2005-2007Bandiera dell'Italia Italia U-2115 (4)
2007-2009Bandiera dell'Italia Italia3 (0)
Carriera da allenatore
2019-2021MonzaGiovanili
2021-2022MonzaPrimavera
2022-Monza
Palmarès
 Europei di calcio Under-19
Oro Liechtenstein 2003
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 13 settembre 2022

Raffaele Palladino (Mugnano di Napoli, 17 aprile 1984) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante o centrocampista, tecnico del Monza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Mugnano di Napoli, è il più piccolo di quattro fratelli. Suo padre Guglielmo è stato anch'egli calciatore, arrivando a giocare in Serie C con la Sambenedettese.[2]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Era un attaccante esterno, ala o seconda punta, agile e con un'ottima tecnica, abile nell'arrivare al tiro sfruttando dribbling e velocità.[3]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Utilizza il 3-4-1-2 dedicando grande attenzione al possesso palla. Il suo calcio è prevalentemente offensivo, lasciando i braccetti di difesa liberi di sganciarsi per portare quanti più uomini possibili in area, con gli esterni di centrocampo che invece che agire da quinti di difesa vengono dentro al campo per rientrare e calciare.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Giovanili, Juventus e i prestiti[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nella squadra giovanile del suo paese, gli Amici di Mugnano, ancora minorenne si trasferisce al Benevento dove trascorre il primo anno nelle giovanili, inizialmente nelle file della squadra allievi e poi di quella primavera. Nella stagione successiva a causa dei problemi societari della squadra campana[senza fonte] viene schierato alcune volte titolare in Serie C1. In quella stagione disputa 8 partite e segna 1 gol. Notato dai dirigenti della Juventus, viene acquistato dai bianconeri con cui disputa due campionati Primavera, in cui forma con il nigeriano Benjamin Onwuachi una delle coppie più promettenti dell'intero scenario europeo e segna 20 reti nel primo anno e 21 nel secondo.[4]

Vista la qualità mostrata in Primavera, viene aggregato alla prima squadra, partecipando alle amichevoli contro l'Al-Ain e l'All Stars segnando anche un gol. La Juventus poi decide di prestarlo per fargli fare esperienza.

Disputa così una stagione in Serie B con la Salernitana allenata da Angelo Gregucci, giocando 39 partite con 15 reti in campionato. Dopo questa stagione a Salerno torna a Torino ed in estate viene prestato dal club bianconero al Livorno.[5] Il 27 agosto 2005 esordisce in A, segnando la rete decisiva nella vittoria con il Lecce.[4][6] In questa annata[7] subisce diversi infortuni, il più grave dei quali al ginocchio.[8]

Il ritorno alla Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2006-2007 torna definitivamente nella squadra bianconera, allenata da Didier Deschamps, in Serie B. Il 18 novembre nella trasferta di Bergamo contro l'AlbinoLeffe, complice l'infortunio di Del Piero, viene schierato titolare e segna al 52' il suo primo gol con la maglia della Juventus, fissando il risultato sull'1-1. Entra in pianta stabile nell'undici titolare di Deschamps anche per la squalifica di cinque giornate di Pavel Nedvěd. Il 19 marzo 2007 segna contro la Triestina la sua prima tripletta in carriera. Il suo score stagionale è di 8 reti in 25 presenze, riuscendo a dare un contributo importante alla promozione in Serie A.[4][9]

Nella stagione 2007-2008 viene riconfermato dal tecnico Claudio Ranieri. Alla quinta giornata di campionato segna il suo primo gol in Serie A in maglia bianconera nella partita contro la Reggina (4-0). Durante la stagione Palladino soffre però la concorrenza di Del Piero, Iaquinta e Trezeguet e viene relegato al ruolo di quarta punta. Verso la fine della stagione segna il suo secondo gol in campionato contro il Parma allo stadio Olimpico.

Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 luglio 2008 passa al Genoa in comproprietà, per 5 milioni di euro.[10] Anche a causa di un grave infortunio al ginocchio rimediato nella partita casalinga contro l'Atalanta,[11] Palladino nella prima parte della stagione non trova molto spazio. Tuttavia nel finale di campionato, si rivela una pedina fondamentale per Gasperini grazie ai numerosi assist e ai gol: in particolare è protagonista della sfida interna dell'11 aprile 2009 contro la Juventus, nella quale mette a segno il gol della vittoria all'88'. È l'autore dell'assist a Diego Milito per il 3-1 finale (storica la tripletta dell'attaccante argentino, primo calciatore in assoluto a riuscire nell'impresa nelle stracittadine genovesi) nel derby di ritorno contro la Sampdoria.

A partire dalla fine del campionato 2008-2009, un'infezione virale lo tiene fuori dal campo per parecchi mesi, precludendogli anche la possibilità di allenarsi.[12] Solo l'8 settembre 2009 Palladino può riprendere una graduale attività di allenamento. Torna in campo il 20 settembre, in occasione della trasferta contro il Chievo. Nel Derby della Lanterna n°101 segna il rigore del 3-0, ma dopo averlo siglato fa infuriare i tifosi blucerchiati andando sotto la Gradinata Sud tendendo l'orecchio.[13] In seguito a quell'episodio rischia la rissa con il capitano blucerchiato Angelo Palombo.[13]

Parma[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 gennaio 2011 il Genoa cede la propria metà del cartellino al Parma. Il giocatore diviene così in comproprietà fra Parma e Juventus. Il 6 gennaio 2011, alla prima partita con i ducali, proprio contro la Juventus, sigla il gol del definitivo 1-4 per il Parma a Torino al 93' minuto.[14]

Il 24 giugno 2011 la società emiliana riscatta interamente il cartellino dalla Juventus.[15] Il 18 novembre 2012 realizza la 1000ª rete del Parma in Serie A, segnando la rete del definitivo pareggio in Udinese-Parma 2-2. A causa di un infortunio al ginocchio perde praticamente la possibilità di giocare nelle stagioni 2011-12 e 2012-13. Dopo il fallimento del Parma, resta svincolato.[16]

Crotone[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2015 viene tesserato dal Crotone, militante in B e allenato da Ivan Jurić (suo compagno di squadra al Genoa).[1][17] Si sblocca con la maglia rossoblu nel marzo 2016, realizzando una doppietta all'Ascoli[18] e un gol al Pescara.[19] La successiva rete, su rigore, è contro il Modena nel pareggio che vale la storica promozione in A.[20]

Il 28 agosto, segnando contro il Genoa, realizza la prima rete del Crotone in Serie A, che però non impedisce la sconfitta per 3-1.[21]

Con i calabresi in 14 mesi mette insieme 43 presenze e 6 gol tra Serie B, Serie A e Coppa Italia.

Ritorno in Liguria, Monza e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 gennaio 2017 ritorna al Genoa a titolo definitivo per la cifra di 250 000 euro ritrovando il suo ex compagno di squadra e allenatore Jurić. Dopo aver disputato 16 partite, il 22 dicembre viene messo fuori rosa a causa dell'arrivo di Giuseppe Rossi (per non superare il limite massimo di 25 giocatori per rosa).[22]

Il 15 gennaio 2018 passa allo Spezia, militante in Serie B,[23] con cui gioca 6 partite prima di rimanere svincolato.

Ancora senza squadra, Il 31 marzo 2019 passa al Monza, società allora militante in Serie C e appena rilevata da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani.[24] Palladino torna così a giocare nella terza serie italiana dopo l’esperienza fatta con il Benevento ad inizio carriera. Tuttavia, a causa di problemi fisici, l'attaccante non viene mai impiegato nella sua esperienza brianzola e, al termine della stagione, non gli viene rinnovato il contratto.[25]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Campione d'Europa con l'Under-19 nel 2003[26][27], conta 3 presenze in nazionale maggiore.[28][29]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Giovanili del Monza[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 ottobre del 2019 si ritira dall'attività agonistica per diventare collaboratore tecnico nel settore giovanile del club brianzolo.[30]

Nel giugno 2020 diventa tecnico della squadra Under-15 del Monza.[31]

Il 9 luglio 2021 viene promosso alla guida della Primavera.[32] Nella sua prima stagione con l'Under-19 brianzola riesce a condurre la squadra al quarto posto finale nel girone di campionato: la formazione si qualifica così ai play-off per la promozione in Primavera 1, spareggi nei quali viene eliminata dal Parma in semifinale.[25]

Monza[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 settembre 2022 viene promosso alla guida della prima squadra del Monza dopo l'esonero di Giovanni Stroppa, che lascia la squadra all’ultimo posto con un solo punto raccolto nelle prime 6 giornate.[33] All'esordio vince per 1-0 in casa contro la Juventus, dando alla propria squadra la prima storica vittoria in Serie A. Con 3 vittorie nelle prime 3 partite diviene l'allenatore con più punti ottenuti nelle prime 3 partite sotto la gestione di Berlusconi, tra l'altro senza subire gol.[34] Viene premiato MVC di Serie A del mese di aprile 2023. A inizio giugno, quando manca una partita al termine e dopo aver raggiunto la salvezza con sei giornate di anticipo, rinnova il proprio contratto con il Monza fino al 2024.[35] Termina quindi il campionato all'11º posto avendo messo insieme 51 punti in 32 partite frutto di 14 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte.

Dopo essere stato ammesso al corso di formazione per ottenere la licenza UEFA Pro (il massimo livello di formazione per un allenatore) nel settembre 2022,[36] Palladino completa gli esami finali circa un anno dopo, venendo quindi abilitato dal Settore Tecnico della FIGC.[37][38]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
2001-2002 Bandiera dell'Italia Benevento C1 8 1 CI-C ? ? - - - - - - 8+ 1+
2003-2004 Bandiera dell'Italia Juventus A 0 0 CI 1 0 UCL 0 0 - - - 1 0
2004-2005 Bandiera dell'Italia Salernitana B 39 15 CI 4 4 - - - - - - 43 19
2005-2006 Bandiera dell'Italia Livorno A 22 2 CI 3 0 - - - - - - 25 2
2006-2007 Bandiera dell'Italia Juventus B 25 8 CI 0 0 - - - - - - 25 8
2007-2008 A 26 2 CI 5 0 - - - - - - 31 2
Totale Juventus 51 10 6 0 - - - - 57 10
2008-2009 Bandiera dell'Italia Genoa A 28 3 CI 2 0 - - - - - - 30 3
2009-2010 A 25 4 CI 0 0 UEL 5 0 - - - 30 4
2010-gen. 2011 A 5 0 CI 1 0 - - - - - - 6 0
gen.-giu. 2011 Bandiera dell'Italia Parma A 11 3 CI 1 0 - - - - - - 12 3
2011-2012 A 5 0 CI 1 0 - - - - - - 6 0
2012-2013 A 8 1 CI 0 0 - - - - - - 8 1
2013-2014 A 24 3 CI 3 2 - - - - - - 27 5
2014-2015 A 23 4 CI 1 0 - - - - - - 24 4
Totale Parma 71 11 6 2 - - - - 77 13
2015-2016 Bandiera dell'Italia Crotone B 22 4 CI 1 0 - - - - - - 23 4
2016-gen. 2017 A 19 2 CI 1 0 - - - - - - 20 2
Totale Crotone 41 6 2 0 - - - - 43 6
gen.-giu. 2017 Bandiera dell'Italia Genoa A 12 0 CI 0 0 - - - - - - 12 0
2017-gen. 2018 A 4 0 CI 0 0 - - - - - - 4 0
Totale Genoa 74 7 3 0 5 0 - - 82 7
gen.-giu. 2018 Bandiera dell'Italia Spezia B 6 0 CI 0 0 - - - - - - 5 0
apr.-giu. 2019 Bandiera dell'Italia Monza C 0 0 CI+CI-C 0+0 0 - - - - - - 0 0
Totale carriera 312 51 24+ 6+ 5 0 - - 341+ 57+

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-11-2007 Modena Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera delle Fær Øer Fær Øer Qual. Euro 2008 -
6-2-2008 Zurigo Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole - Uscita al 78’ 78’
14-11-2009 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole - Uscita al 56’ 56’
Totale Presenze 3 Reti 0

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate all'8 ottobre 2023.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
set. 2022-2023 Bandiera dell'Italia Monza A 32 14 9 9 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 34 15 9 10 44,12 Sub., 11º
2023-2024 A 33 11 10 12 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 34 11 10 13 32,35 in corso
Totale carriera 65 25 19 21 3 1 0 2 - - - - - - - - 68 26 19 23 38,24

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 2003, 2004
Juventus: 2003-2004
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 2006-2007

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Liechtenstein 2003

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Almanacco illustrato del Calcio 2016, Modena, Panini Editore, 2015, p. 262.
  2. ^ Salvio Fabrizio, Una speranza in prestito, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 5 novembre 2005. URL consultato l'8 agosto 2010.
  3. ^ Fabrizio Salvio, Una speranza in prestito, su gazzetta.it, 5 novembre 2005. URL consultato il 6 marzo 2017.
  4. ^ a b c Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Raffaele PALLADINO, su tuttojuve.com, 21 aprile 2010. URL consultato l'8 agosto 2010.
  5. ^ Alessio Calfapietra, Livorno, è Palladino il nuovo Protti, su tuttomercatoweb.com, 1º luglio 2005. URL consultato l'8 agosto 2010.
  6. ^ Livorno, buona la prima Il Lecce si arrende a Lucarelli, repubblica.it, 27 agosto 2005.
  7. ^ Giampiero Timossi, Palladino e Pozzi corrono già al massimo, in La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 2005.
  8. ^ Sonetti porta a Reggio anche Bizera, ma aspetta il transfer, in La Gazzetta dello Sport, 18 novembre 2005.
  9. ^ Luca Curino, Palladino gol Rimonta Juve, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 19 novembre 2006. URL consultato l'8 agosto 2010.
  10. ^ Francesco Letizia, UFFICIALE: Palladino al Genoa in comproprietà, su tuttomercatoweb.com, 3 luglio 2008. URL consultato l'8 agosto 2010.
  11. ^ Effettuati gli accertamenti per Palladino, su genoacfc.it, 17 dicembre 2008. URL consultato l'8 agosto 2010.
  12. ^ Marco Gori, Genoa, Palladino: "Non avete idea di cosa abbia vissuto", su tuttomercatoweb.com, 21 settembre 2009. URL consultato l'8 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2010).
  13. ^ a b Trionfo Genoa, Samp ko: 3-0.
    Milanetto, Rossi, Palladino
    , su ilsecoloxix.it, 28 novembre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  14. ^ Parma FC - Official website, su fcparma.com. URL consultato il 4 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  15. ^ Apertura buste comproprietà: Palladino al Parma, su fcparma.com, 25 giugno 2011. URL consultato il 25 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2011).
  16. ^ PARMA: ufficiale il fallimento, ora caccia agli svincolati, su tuttosalernitana.com.
  17. ^ Crotone, preso Palladino: era svincolato dopo il fallimento del Parma, gazzetta.it, 10 novembre 2015.
  18. ^ Serie B, Crotone-Ascoli 2-0: super Palladino, corriere.it, 5 marzo 2016.
  19. ^ Luigi Saporito, Serie B, poker del Crotone: ora la A è vicinissima. Crisi Pescara, gazzetta.it, 21 marzo 2016.
  20. ^ Modena-Crotone 1-1: il pari di Palladino vale la prima promozione storica in A, gazzetta.it, 29 aprile 2016.
  21. ^ Crotone – Genoa 1-3: Palladino firma il primo storico gol in serie A ma nella ripresa il Genoa domina e ribalta il risultato, su WeSud, 28 agosto 2016. URL consultato il 15 settembre 2016.
  22. ^ Gianluca Di Marzio :: Genoa, Rossi nella lista dei 25 al posto di Palladino: le ultime. URL consultato il 23 dicembre 2017.
  23. ^ Mercato: la fantasia di Raffaele Palladino al servizio delle Aquile acspezia.com
  24. ^ Calciomercato Monza, preso lo svincolato Palladino, su Fox Sports, 31 marzo 2019. URL consultato il 15 aprile 2019.
  25. ^ a b Cristian Sieli, Lo straordinario percorso della banda Palladino, su MondoPrimavera, 2 giugno 2022. URL consultato il 2 giugno 2022.
  26. ^ Gli Azzurrini trionfano in Liechtenstein, su uefa.com.
  27. ^ Calcio: Under 19 è campione d'Europa, Italia-Portogallo 2-0, in Adnkronos, Roma, 28 luglio 2003.
  28. ^ Gaetano De Stefano, Nazionale, la novità è Palladino, su gazzetta.it, 11 novembre 2007.
  29. ^ Azzurri in relax, 3-1 alle Far Oer Inizia l'avventura Euro 2008, su repubblica.it, 21 novembre 2007.
  30. ^ Palladino dice addio al calcio giocato: allenerà nelle giovanili del Monza, su Goal.com, 9 ottobre 2019. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  31. ^ Monza, scelti gli allenatori del Settore Giovanile: spunta la novità Raffaele Palladino, su sprintesport.it. URL consultato il 2 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  32. ^ Palladino nuovo allenatore della Primavera - Associazione Calcio Monza S.p.A., su acmonza.com. URL consultato il 9 luglio 2021.
  33. ^ COMUNICATO UFFICIALE: PALLADINO NUOVO ALLENATORE DELLA PRIMA SQUADRA, su acmonza.com. URL consultato il 13 settembre 2022.
  34. ^ Luna Park Monza: Palladino fa tre su tre (e la porta rimane ancora involata), su gazzetta.it. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  35. ^ Sky Sport, Monza-Palladino, ufficiale il rinnovo: l'allenatore ha firmato fino a giugno 2024 | Sky Sport, su sport.sky.it, 2 giugno 2023. URL consultato l'8 giugno 2023.
  36. ^ FIGC, ufficializzati i nuovi allievi del prossimo corso UEFA Pro: presenti anche alcuni ex rossoneri, su Milan News. URL consultato il 21 settembre 2022.
  37. ^ Master allenatori: da De Rossi e Barzagli a Palladino e Aquilani, ufficializzati i nuovi tecnici UEFA Pro, su figc.it, 6 settembre 2023. URL consultato il 7 settembre 2023.
  38. ^ (FR) Francesco Farioli (entraîneur de Nice) obtient sa licence UEFA Pro, su lequipe.fr, 6 settembre 2023. URL consultato il 7 settembre 2023.

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