Ladispoli
Ladispoli comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Alessandro Grando (Lega) dal 26-06-2017 | ||
Data di istituzione | 6 maggio 1970[1] | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°57′16″N 12°04′27″E / 41.954444°N 12.074167°E | ||
Altitudine | 2 m s.l.m. | ||
Superficie | 25,95 km² | ||
Abitanti | 40 160[2] (1-1-2021) | ||
Densità | 1 547,59 ab./km² | ||
Frazioni | Centro Storico, Cerreto, Miami, Campo Sportivo, Caerevetus, Marina di San Nicola, Boietto, Olmetto Monteroni, Palo Laziale | ||
Comuni confinanti | Cerveteri, Fiumicino | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 00055 | ||
Prefisso | 06 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 058116 | ||
Cod. catastale | M212 | ||
Targa | RM | ||
Cl. sismica | zona 3B (sismicità bassa)[3] | ||
Cl. climatica | zona C, 1 295 GG[4] | ||
Nome abitanti | ladispolensi (uso comune: ladispolani) | ||
Patrono | san Giuseppe | ||
Giorno festivo | 19 marzo | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Ladispoli nella città metropolitana di Roma Capitale | |||
Sito istituzionale | |||
Ladispoli è un comune italiano di 40 160 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
L'etimologia del nome «Ladispoli» deriva da Ladislaopolis, contrazione del nome del fondatore, Ladislao Odescalchi, e il termine greco πολις -polis, «città».
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Ladispoli è letteralmente tagliata da due piccoli fiumi, il Sanguinara e il fosso Vaccina, i quali si possono attraversare dai quattro ponti nelle vicinanze del lungomare, due dei quali interamente di legno.
La sabbia delle spiagge di Ladispoli in origine è nera per effetto della elevata componente ferrosa ed è per questo motivo che fino agli anni sessanta era un luogo di villeggiatura rinomato per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche.
Dei numerosi boschi e paludi che erano presenti nel territorio durante il medioevo, oggi rimangono l'oasi faunistica di Palo, attraversata dalla pista ciclabile, e la palude di Torre Flavia.
Da ultimo si evidenzia come, nel mare antistante Ladispoli, sembra stia comparendo una piccola barriera corallina. Tale fenomeno, sicuramente acutizzato negli ultimi anni a causa del riscaldamento delle acque del Mediterraneo, rappresenta una sorta di "fatto unico".
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Classificazione climatica: Zona C, 1295 GR/G
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Origini[modifica | modifica wikitesto]
Le prime testimonianze di attività umana nel territorio dell'odierna Ladispoli si datano nel tardo neolitico tra il 3000 e il 2000 a.C. I primi resti umani sono costituiti dalle punta di freccia tardo-neolitiche rinvenute nella palude di Torre Flavia. L'attuale Ladispoli sorge sul vecchio porto di Alsium, uno dei tre porti insieme a Punicum (Santa Marinella) e Pyrgi (Santa Severa) della città etrusca di Cerveteri. La deduzione coloniale romana si ebbe nel 272 a.C. anno in cui fu confiscata la metà del territorio di Cerveteri per darla alle nuove colonie. Da quel momento Alsium divenne località marittima di facoltosi romani che costruirono ville poste a pochi metri dal mare, tra i quali si dice vi fossero anche Pompeo e lo stesso Giulio Cesare secondo quanto racconta nei suoi testi Cicerone.
L'ultimo scrittore classico che cita Alsium fu Rutilio Namaziano il quale partito da Ostia nel 416 d.C. andò a visitare le sue tenute in Gallia via mare, ciò a causa della pericolosità che un viaggio via terra avrebbe comportato. Nel De reditu suo racconta delle lussuose ville affacciate al mare che ancora erano frequentate nonostante il malessere generale della società romana del V secolo d.C. Durante le guerre greco-gotiche, Totila sottomise e distrusse la città, come dimostrano le varie tombe di fattura gotica nelle vicinanze di Via Aurelia. Nel 1200 si ha la prima menzione in un documento genovese del Castrum Pali, un insediamento fortificato che sarebbe stato successivamente convertito in castello utilizzando tra l'altro anche i grandi blocchi in opera quadrata dell'antico porto di Alsium. Il nome forse deriva da palus, "palude" che circondava il castello. Nel castello, appartenuto a vari uomini di spicco nell'aristocrazia romana, hanno soggiornato personaggi come Franciotto Orsini, papa Alessandro VI Borgia, Felice Orsini Della Rovere, i papi Paolo III e Sisto V, i cardinali Flavio e Virgilio Orsini.
Età moderna[modifica | modifica wikitesto]
Il castello di Palo fu feudo degli Orsini e venne acquistato nel 1693 dagli Odescalchi; passò quindi per vendita al duca Grillo di Genova e al marchese Carlo Loffredo di Treviso, per tornare quindi ancora agli Odescalchi nel 1870.
Nel 1884 Livio Odescalchi fece donazione del possedimento di Palo al figlio secondogenito, Ladislao, che prese residenza nel castello. Intorno a questo era cresciuto un piccolo borgo e per allontanarne gli abitanti e i villeggianti, il principe Odescalchi fondò nel 1888 la cittadina che da lui prese il nome, in una striscia di terreno tra i torrenti Vaccina e Sanguinara. Il tracciato fu opera dell'ingegnere Vittorio Cantoni.
Fino al 1949 era frazione del comune di Civitavecchia; in tale data passò al comune di Cerveteri[5]. Nel 1970 divenne comune autonomo[6].
Negli anni settanta ed ottanta Ladispoli era uno dei punti di transito per gli immigrati provenienti dall'Unione Sovietica. Migliaia di immigrati sovietici vivevano in città in attesa dei visti d'ingresso principalmente verso USA, Canada e Australia.[7]
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone di Ladispoli sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 dicembre 1996.[8]
«Partito: nel primo, di rosso, alle tre spighe di grano d’oro, impugnate, legate di verde; nel secondo di azzurro, alla torre di rosso, mattonata e chiusa di nero, finestrata di due in fascia dello stesso; fondata sulla linea della campagna; il tutto alla campagna d'argento, caricata delle parole, in lettere maiuscole romane, di rosso: "TYRRHENI AD LITORA REGIS". Ornamenti esteriori da Città.» |
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Il comune viene insignito del titolo di città nel febbraio 2011 con decreto del presidente della Repubblica.[9][10]
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
A Ladispoli vi sono vari luoghi di culto, tra cui:
- Chiesa Santa Maria del Rosario
- Chiesa del Sacro Cuore
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Chiesa Ss. Annunziata
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
Vi è un monumento ai caduti di Ladispoli durante la Seconda Guerra Mondiale tra Via Vittorio Cantoni e Via Filippo Moretti.
Recente è la realizzazione di due ponti pedonali sul lungomare, sui fossi Vaccina e Sanguinara: il cosiddetto "ponte di legno" un ponte strallato su due cavalletti, pavimentato in legno inaugurato nella primavera del 2007, e il cosiddetto "ponte bianco" un ponte reticolare ad arcata unica in puro stile Calatrava, inaugurato nel dicembre 2009 e intitolato a Abebe Bikila.
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
- Il Castello di Palo o Castello Odescalchi.
- Il Castellaccio dei Monteroni, un raro esempio di casale fortificato costruito nel XIV secolo sul percorso della via Aurelia, per lunghissimo periodo utilizzato per l'agricoltura è stato poi abbandonato e occupato da abusivi. In esso si è anche girato la scena finale del film "La grande guerra" dove i due improbabili eroi vengono fucilati dalle truppe austriache. Attualmente giace abbandonato a causa della mancanza di accordi tra i due proprietari, il comune, e l'ente pubblico dell'agricoltura.
- Del Cinquecento è la cosiddetta "Torre Flavia" ristrutturata dal cardinale Flavio Orsini, una delle torri di avvistamento che facevano parte di un sistema difensivo contro i Saraceni comprendente 61 torri volute dal governo pontificio lungo tutta la costa laziale. Danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e immersa nel mare a causa dell'erosione della costa, fu protetta negli anni settanta da una diga di pietra. Da anni i progetti per una sua ristrutturazione giacciono dimenticati nei cassetti comunali, anche se andando in comune si può vedere un bel quadro che ritrae la torre e il suo complesso a lavori finiti. La torre si è drasticamente "spaccata" in quattro tronconi che si vanno man mano disgregando. Solo per dare un esempio si veda la crepa del lato Sud che si affaccia verso il centro di Ladispoli, oggi un uomo adulto potrebbe passarci tranquillamente in mezzo, mentre sei anni fa sarebbe risultato impossibile.
Altro[modifica | modifica wikitesto]
La piazza principale è da sempre Piazza Marescotti, la cui attuale configurazione risale al 2006, anno in cui è stata ribattezzata Roberto Rossellini, rendendo così omaggio al noto regista, assiduo frequentatore di Ladispoli.
Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
- Nel territorio si trovano le due necropoli etrusche di Monteroni (tombe a tumulo, riferibili probabilmente alla città di Alsium e databili tra il VII e il V secolo a.C., in maggioranza oggi scomparse) e di "Vaccina" (comprendente circa 60 tombe scavate nella roccia (VII-VI secolo a.C., probabilmente pertinenti a un insediamento dipendente da Caere sorto sulla foce del fosso Vaccina, o Caeretanus amnis).
- Sono state attualmente riscoperte molte ville romane utilizzate dalla seconda metà del III secolo a.C. fino al V secolo d.C. Di alcune di esse sono stati rinvenuti cospicui resti come nel caso della "Villa di Pompeo" nella frazione di Marina di San Nicola, della "villa della Posta Vecchia" situata presso il bosco di Palo, della "villa di Marina di Palo", nei cui pressi si trovano anche le vestigia di una cisterna e di un monumento funerario, ma anche altre ville meno cospicue come la "villa della Grottaccia", e la villa di "Vaccina",
- Un insediamento fortificato, detto Castrum Statua, era sorto su un'antica stazione di posta romana sulla via Aurelia, presso i resti di un ponte sul fosso Cupino, ma a oggi non ne rimangono che sporadici resti.
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
Sono presenti inoltre l'oasi faunistica a Palo, nata nel 1980 su un'area di proprietà dei principi Odescalchi e gestita dal WWF, e l'oasi della palude di Torre Flavia, riconosciuta "monumento naturale regionale" e dichiarata "zona speciale protetta", in gestione alla Provincia e il giardino delle orchidee spontanee del mediterraneo, gestito dal WWF[11].
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[12]

Secondo i dati ISTAT[13] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 6.516 persone costituendo il 16,2% della popolazione locale di allora. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Romania: 3.623
- Polonia: 365
- Ucraina: 226
- Moldavia: 171
- Bulgaria: 102
- Albania: 98
- Russia: 50
- Turchia: 23
- Spagna: 18
Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
- 17 gennaio: Benedizione degli animali - Si svolge in Piazza Rossellini ed è organizzata dalla parrocchia Santa Maria del Rosario.
- 19 marzo: San Giuseppe - Festa del Patrono della Città di Ladispoli - Da molti anni si svolge la processione che partendo dalla stazione arriva in piazza dove c'è la messa - È organizzata dalle parrocchie congiuntamente.
- Inizio giugno: Sacro Cuore di Gesù - È organizzata dalla parrocchia omonima.
- 24 giugno: San Giovanni Battista - È organizzata dalla parrocchia omonima.
- 7 ottobre: Festa Santa Maria del Rosario - È organizzata dalla parrocchia omonima e in tale occasione si svolgeva il "Palio degli anelli".
- 25 dicembre: Presepe Vivente - È organizzato dalla Pro Loco con contributo del comune e da quasi 15 anni[da che anno?] si svolge nel bosco di Palo in una cornice molto suggestiva. In genere la manifestazione è ripetuta anche il 26 dicembre, il 1º gennaio e il 6 gennaio.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
(film girati a Ladispoli)
La maggioranza dei film che hanno visto Ladispoli come set sono stati girati dal regista, sceneggiatore e produttore Roberto Rossellini il quale era particolarmente legato alla città del litorale laziale.
- La vispa Teresa, regia di Roberto Rossellini – cortometraggio (1939)
- Fantasia sottomarina, regia di Roberto Rossellini – cortometraggio (1940)
- Il ruscello di Ripasottile, regia di Roberto Rossellini – cortometraggio (1941)
- L'uomo dalla croce, regia di Roberto Rossellini (1943)
- Umberto D., regia di Vittorio De Sica (1952)
- Il sogno di Zorro, regia di Mario Soldati (1952)
- Jolanda la figlia del Corsaro Nero, regia di Mario Soldati (1953)
- La grande guerra, regia di Mario Monicelli (1959)
- Era notte a Roma, regia di Roberto Rossellini (1960)
- Il sorpasso, regia di Dino Risi (1962)
- La Bibbia, regia di John Huston (1966)
- La morte scende leggera, regia di Leopoldo Savona (1972)
- L'imbranato, regia di Pier Francesco Pingitore (1979)
- Attila flagello di Dio, regia di Castellano e Pipolo (1982)
- Le comiche 2, regia di Neri Parenti (1992)
- Velocità massima, regia di Daniele Vicari (2002)
- Cecilia, regia di Antonio Morabito (2002)
- Saimir, regia di Francesco Munzi (2004)
- Il grande salto, regia di Giorgio Tirabassi (2019)
- Pinocchio, regia di Mattero Garrone (2019)
- Due fantasmi di troppo , regia di Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita (2021)
- Tutti a bordo, regia di Luca Minieri (2022)
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Febbraio - Carnevale: Fino al 2003 si svolgeva la sfilata dei carri allegorici con la numerosa partecipazione delle scuole del territorio; la manifestazione era infatti organizzata dalla Pro Loco con contributo del comune. La sfilata dei carri dopo tanti anni è ripresa nel 2011.
- Metà aprile - Sagra del Carciofo Romanesco: nata nel 1950, a seguito di un crescente successo negli anni ha ospitato personaggi famosi del mondo dello spettacolo come Ron, Renzo Arbore, Gigi Sabani, Edoardo Bennato. Dal 2000 è riconosciuta come Fiera Regionale e nel 2006 ha visto partecipare circa 300.000 persone; nel 2007 è diventata "Fiera Nazionale". Nella fiera sono presenti stand di tutte le regioni italiane per la promozione dei relativi prodotti tipici, oltre alle delegazioni dei paesi gemellati.
- 2 giugno - Festa della Repubblica: Era organizzata dal comune fino a quando non è stata abbandonata l'usanza da qualche anno.
- Luglio/Agosto - We Can di Notte: nato nel 2012, è il cartellone che racchiude le iniziative estive del centro cittadino.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
Ladispoli è collegata alla principale rete viaria nazionale, tramite l'autostrada A12 Roma - Civitavecchia e la Strada statale 1 Via Aurelia.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
Sul territorio comunale è presente la stazione ferroviaria di Ladispoli-Cerveteri, importante scalo sulla ferrovia Roma-Civitavecchia-Pisa, servita anche dai treni della FL5. È presente anche la stazione ferroviaria di Palo Laziale, situata fra il castello Odescalchi e la frazione di San Nicola, fermata inutilizzata da diversi anni seppur ancora formalmente attiva.
Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]
Ladispoli è collegata, attraverso i bus Cotral, a Roma, Fiumicino (frazioni di Palidoro, Torrimpietra e Aranova), Civitavecchia, Cerveteri, Allumiere, Tolfa, Bracciano e Bassano Romano. I servizi urbani locali, che la collegano con le frazioni e con il comune di Cerveteri, sono gestiti da Seatour.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1973 | 1974 | Fausto Ceraolo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1979 | Amico Gandini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1979 | 1980 | Crescenzo Paliotta | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1980 | 1981 | Furio Civitella | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1981 | 1985 | Amico Gandini | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1985 | 1990 | Siro Bargiacchi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1993 | Fausto Ruscito | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1997 | Maurizio Perilli | Movimento Sociale Italiano/Alleanza Nazionale | Sindaco | |
1997 | 2007 | Gino Ciogli | Indipendente/Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2007 | 2017 | Crescenzo Paliotta | Democratici di Sinistra/Partito Democratico | Sindaco | |
2017 | in carica | Alessandro Grando | Lista civica di destra/Lega | Sindaco |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Negli anni cinquanta il solo gemellaggio era con la città spagnola Benicarló per via della comune propensione alla coltivazione del carciofo. A partire dal 2000, però, i gemellaggi sono aumentati di molto favorendo comunque ancora in alcuni casi come Castroville e Tinos la similitudine agraria. I rapporti tra le città gemellate sono ottimi e ogni anno in occasione della Sagra del Carciofo vengono invitate a Ladispoli ampie rappresentanze.[14]
Le città attualmente gemellate con Ladispoli sono:
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Atletica leggera[modifica | modifica wikitesto]
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
Ci sono due squadre di calcio appartenenti alla categoria di livello regionale:
- U.S. Ladispoli (girone A dell'Eccellenza Lazio)[16].
- S.S.D. Atletico Ladispoli (girone D della Prima Categoria)
Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]
- Pallacanestro Dinamo Ladispoli che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Promozione.[17]
- Basket Città di Ladispoli che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Promozione.[17]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Legge 6 maggio 1970, n. 240
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1 gennaio 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 3 giugno 1949, n. 361, in materia di "Distacco della frazione di Ladispoli dal comune di Civitavecchia ed aggregazione al comune di Cerveteri"
- ^ Legge 6 maggio 1970, n. 240, in materia di "Costituzione in comune autonomo della frazione di Ladispoli del comune di Cerveteri in provincia di Roma con la denominazione di Ladispoli"
- ^ testimonianza personale
- ^ Ladispoli, decreto 1986-12-24 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Ladispoli: "Conferito il titolo di Città", su iltabloid.it.
- ^ Copia archiviata (PDF), su cittadiladispoli.gov.it. URL consultato il 18 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2018).
- ^ Lista dei giardini botanici, su ba.itc.cnr.it (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2007).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT, su tuttitalia.it. URL consultato il 20 febbraio 2021.
- ^ Pro Loco Ladispoli - 61ª Sagra del Carciofo Romanesco
- ^ a b c La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)
- ^ Comunicato Ufficiale N° 22 del 10/08/2021 - Organico Eccellenza 2021-2022 (PDF), su lazio.lnd.it.
- ^ a b Il campionato regionale sul sito della FIP, su fip.it.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Castellaccio dei Monteroni
- Torre Flavia
- Palude di Torre Flavia
- Castello di Palo
- Stazione Ladispoli-Cerveteri
- Stazione di Palo Laziale
- Ferrovia Palo-Ladispoli
- Marina di San Nicola
- U.S.D. Ladispoli
- Giardino delle Orchidee Spontanee
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ladispoli
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comunediladispoli.it.
- Oasi faunistica di Palo
- Gruppo archeologico del territorio, su gatc.it.
- Centro Internazionale Ricerche Archeologiche, su archeocira.it (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
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