Ivano Bordon

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Ivano Bordon
Bordon all'Inter nella stagione 1981-1982
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Preparatore dei portieri (ex portiere)
Termine carriera 1989 - giocatore
2010 - allenatore
Carriera
Giovanili
1965-1970Bandiera non conosciuta Juventina Marghera
1970-1971Inter
Squadre di club1
1969-1983Inter280 (-245)
1983-1986Sampdoria90 (-56)
1986-1987Sanremese16 (-14)
1987-1989Brescia62 (-46)
Nazionale
1970-1973Bandiera dell'Italia Italia U-216 (-8)
1978-1985Bandiera dell'Italia Italia22 (-20)
Carriera da allenatore
1993-1994UdinesePortieri
1994-1999JuventusPortieri
1999-2001InterPortieri
2001-2004JuventusPortieri
2004-2010Bandiera dell'Italia ItaliaPortieri
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
Oro Germania 2006
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 2021

Ivano Bordon (Venezia, 13 aprile 1951) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Bordon è stato un portiere freddo e affidabile,[1] dotato di un ottimo senso della posizione;[2] i suoi notevoli riflessi gli valsero il soprannome Pallottola, coniato da Sandro Mazzola.[3] Il suo stile di gioco ricalcava quello di Lido Vieri, suo predecessore nell'Inter: in proposito, Bordon ebbe a dire che «se oggi vedo dei filmati di partite dell’Inter di quegli anni, faccio fatica a capire se sono io o Lido, tanto il mio stile assomigliava al suo».[3]

Carriera

Giocatore

Club

Bordon alla Sampdoria nella stagione 1983-1984

Fu scoperto da Elio Borsetto,[senza fonte] già compagno di squadra del padre di Bordon nelle file del Venezia, durante la sua militanza nella Juventina Marghera, società in cui mosse i primi passi.

Nell'estate del 1966, per centomila lire, passò all'Inter, approdando in prima squadra l'anno 1970. Fece il suo esordio nel massimo campionato l'8 novembre dello stesso anno, nel derby Milan-Inter (3-0), rimanendo in nerazzurro fino al 1983, per un totale di 382 partite di cui 281 in campionato.

Una delle sue prime gare da titolare con i nerazzurri è passata alla storia, il ritorno degli ottavi di finale di Coppa dei Campioni 1971-1972 contro il Borussia Mönchengladbach, in cui si ritrovò a sostituire Lido Vieri: la gara finì 0-0 dopo che all'andata l'Inter vinse 4-2. Con i milanesi conquistò due scudetti (1970-1971, 1979-1980) e due Coppa Italia (1977-1978, 1981-1982). Nel corso della stagione 1979-1980 rimase imbattuto per 686 minuti (tra la 4ª e l'11ª giornata), all'epoca un record nella storia interista.[4]

Bordon (a destra) al Brescia nel 1987, mentre saluta Walter Zenga suo erede a difesa della porta interista.

Dopo la militanza in nerazzurro, giocò per tre stagioni nella Sampdoria, dal 1983 al 1986, ancora in Serie A, con cui vinse la Coppa Italia 1984-1985. Sul finire della carriera difese la porta della Sanremese per una stagione, e del Brescia per due, in Serie B. Si ritirò dall'attività agonistica nel 1989.

Nazionale

Esordì in nazionale nel 1978, sotto la direzione del commissario tecnico Enzo Bearzot. Venne quindi convocato come terzo portiere per il campionato del mondo 1978, dietro Dino Zoff e Paolo Conti. Partecipò poi come vice di Zoff sia al campionato d'Europa 1980 che al vittorioso campionato del mondo 1982.

Disputò la sua ultima partita in nazionale nel 1985, totalizzando 22 presenze e 20 reti subite.

Allenatore

Nella stagione 1993-1994 iniziò a lavorare come preparatore dei portieri entrando nello staff tecnico dell'Udinese, in Serie A.

Bordon (in alto, primo da sinistra), preparatore della Juventus, festeggia la vittoria dello scudetto 1997-1998.

L'annata seguente approdò alla Juventus dove trovò Marcello Lippi, con cui instaurerà un lungo e proficuo sodalizio professionale. Chiamato a far «salire Peruzzi dal quarto posto a quello di titolare della Nazionale dei Mondiali '98»,[5] ebbe un importante ruolo nella crescita tecnica del portiere,[6] che di lì a poco, come profetizzato da Lippi, diverrà il nuovo numero uno dell'Italia. Rimase a Torino per tutto il primo ciclo bianconero del tecnico viareggino, fino al 1999, contribuendo alle vittorie in Italia di tre scudetti (1994-1995, 1996-1997 e 1997-1998), una Coppa Italia (1994-1995) e due Supercoppe di Lega (1995 e 1997), e in campo internazionale di una UEFA Champions League (1995-1996), una Supercoppa UEFA (1996) e una Coppa Intercontinentale (1996).

Nel 1999 seguì quindi Lippi e Peruzzi all'Inter, rimanendo nello staff nerazzurro per il successivo biennio. Nel 2001 tornò alla Juventus, ancora al seguito del tecnico toscano;[7] stavolta rimase a Torino fino al 2004, allenando Gianluigi Buffon e partecipando, nel secondo ciclo Lippi a Torino, alle vittorie di altri due scudetti (2001-2002 e 2002-2003).

Infine dal 2004 al 2006 seguì ancora Lippi nello staff tecnico della nazionale italiana, lavorando in azzurro con Buffon, Peruzzi e Marco Amelia durante il vittorioso campionato del mondo 2006 in Germania. Per questo ruolo, l'11 dicembre dello stesso anno venne premiato dalla FIGC con una Panchina d'oro speciale.[8]. Nel 2020 scrive, con la collaborazione di Jacopo Dalla Palma, la sua biografia con il libro In presa alta.

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1969-1970 Bandiera dell'Italia Inter A 1 0 CI 0 0 CdF 0 0 - - - 1 0
1970-1971 A 9 -8 CI 0 0 CdF 1 -1 CAI+TP 4+3 -4 + -3 17 -16
1971-1972 A 16 -13 CI 4 -3 CC 6 -8 - - - 26 -24
1972-1973 A 5 -6 CI 2 -2 CU 1 -2 - - - 8 -10
1973-1974 A 12 -14 CI 6 -5 CU 0 0 - - - 18 -19
1974-1975 A 24 -23 CI 4 -3 CU 3 -2 - - - 31 -28
1975-1976 A 9 -9 CI 7 -7 - - - - - - 16 -16
1976-1977 A 30 -27 CI 10 -6 CU 2 -2 - - - 42 -35
1977-1978 A 30 -24 CI 4 -1 CU 2 -1 - - - 36 -26
1978-1979 A 30 -24 CI 2 -3 CdC 6 -3 - - - 38 -30
1979-1980 A 30 -25 CI 1 -2 CU 4 -6 - - - 35 -33
1980-1981 A 30 -24 CI 4 -3 CC 8 -6 TC 0 0 42 -33
1981-1982 A 25 -25 CI 8 -8 CU 4 -6 - - - 37 -39
1982-1983 A 29 -23 CI 6 -3 CdC 6 -6 - - - 41 -32
Totale Inter 280 -245 58 -46 43 -43 7 -7 388 -341
1983-1984 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 30 -30 CI 9 -6 - - - - - - 39 -36
1984-1985 A 30 -21 CI 13 -11 - - - - - - 41 -32
1985-1986 A 30 -25 CI 13 -11 CdC 4 -3 - - - 47 -39
Totale Sampdoria 90 -76 35 -28 4 -3 - - 129 -107
1986-1987 Bandiera dell'Italia Sanremese C2 16 -14 CI-C ? -? - - - - - - 16+ -14+
1987-1988 Bandiera dell'Italia Brescia B 38 -25 CI 5 -6 - - - - - - 43 -31
1988-1989 B 25 -20 CI 5 -6 - - - - - - 30 -26
Totale Brescia 63 -45 10 -12 - - - - 73 -57
Totale carriera 449 -380 103+ -86+ 47 -46 7 -7 606+ -519+

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-1-1978 Madrid Spagna Bandiera della Spagna 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
17-11-1979 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
16-2-1980 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Romania Romania Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
15-3-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
19-4-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
24-9-1980 Genova Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
3-1-1981 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mundialito -2
6-1-1981 Montevideo Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mundialito -1
25-2-1981 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera dell'Europa Europa Amichevole -2 Ingresso al 46’ 46’
23-9-1981 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -2 Ingresso al 46’ 46’
23-2-1982 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
14-4-1982 Lipsia Germania Est Bandiera della Germania Est 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
28-5-1982 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
27-10-1982 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
5-10-1983 Bari Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Grecia Grecia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
15-10-1983 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera della Svezia Svezia Qual. Euro 1984 -3
16-11-1983 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -2
4-2-1984 Roma Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Uscita al 46’ 46’
3-3-1984 Istanbul Turchia Bandiera della Turchia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
7-4-1984 Verona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1
2-6-1985 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1 Uscita al 46’ 46’
Totale Presenze 22 Reti -20

Record

  • Portiere con la più lunga striscia di imbattibilità in Serie A con l'Inter (686 minuti di imbattibilità, dal 7º minuto della 4ª giornata fino al 63º minuto della 11ª giornata della Serie A 1979-1980).[9]

Palmarès

Club

Competizioni giovanili

Inter: 1971

Competizioni nazionali

Inter: 1970-1971, 1979-1980
Inter: 1977-1978, 1981-1982
Sampdoria: 1984-1985

Nazionale

Spagna 1982

Individuale

2006

Onorificenze

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[10]

Note

  1. ^ Cesare Bardaro, Campio-nati il 13 aprile: Bordon, 'pallottola' due volte Campione del Mondo. Voeller core de Roma, Bravo portiere goleador, su calciomercato.com, 13 aprile 2016. URL consultato il 14 dicembre 2016.
  2. ^ Lo staff tecnico, su figc.it. URL consultato il 14 dicembre 2016.
  3. ^ a b Sabine Bertagna, Bordon: "A Berlino la partita perfetta. Come Oriali mi fecero passare per mercenario", su fcinter1908.it, 13 settembre 2016. URL consultato il 14 dicembre 2016.
  4. ^ Stampa Sera, 3 dicembre 1979, p. 13.
  5. ^ Bruno Perucca, Lippi: Vialli chiave della nuova Juve, in La Stampa, 13 giugno 1994, p. 7, sez. lunedìsport.
  6. ^ Salvatore Lo Presti, Lo juventino, in Incantati da Pagliuca e Peruzzi, La Gazzetta dello Sport, 6 novembre 1998.
  7. ^ Emanuele Gamba, Un mago del Nord alla corte di Lippi, in la Repubblica, 20 giugno 2001.
  8. ^ Prandelli vince la panchina d'oro, premiato anche l'ex Ct Lippi, su repubblica.it, 11 dicembre 2006. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  9. ^ Inter Hall of Fame: i portieri candidati, su inter.it, 12 novembre 2021.
  10. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).

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