Netflix: differenze tra le versioni
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* {{Cita libro|autore=Ramon Lobato|curatore=Fabio Guarnaccia, Luca Barra|traduttore=Chiara Veltri|titolo=Netflix nations: geografia della distribuzione digitale|anno=2020|editore=[[Minimum fax]]|città=[[Roma]]|lingua=ITA|ISBN=9788833891279}} |
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* {{Cita libro|autore=Ramon Lobato|titolo=Netflix nations: the geography of digital distribution|collana=Critical cultural communication|anno=2019|editore=New York University press|città=New York|lingua=EN|ISBN=9781479804948}} |
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* {{Cita libro|autore=Mareike Jenner|titolo=Netflix and the re-invention of television|anno=2018|editore=Palgrave Macmillan|città=[[Cham]]|lingua=EN|ISBN=9783319943152}} |
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== Altri progetti == |
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Versione delle 19:58, 23 mag 2021
Netflix | |
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Stato | Stati Uniti |
Forma societaria | Società ad azionariato diffuso |
Borse valori | NASDAQ: NFLX |
ISIN | US64110L1061 |
Fondazione | 29 agosto 1997 a Scotts Valley |
Fondata da |
|
Sede principale | Los Gatos |
Persone chiave | |
Settore | Media |
Prodotti | Videoteca, Video on Demand |
Fatturato | 20,156 miliardi $[1] (2019) |
Utile netto | 1,866 miliardi $[1] (2019) |
Dipendenti | 8.600[1] (2019) |
Sito web | netflix.com/ |
Netflix è una società statunitense operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti d'intrattenimento a pagamento. Fu fondata da Reed Hastings e Marc Randolph il 29 agosto 1997 a Scotts Valley, in California.[2] Nel 2013, Netflix ha ampliato la produzione cinematografica e televisiva e la distribuzione online. Ha la sede centrale a Los Gatos, in California. Altre sedi sono state in seguito create nei Paesi Bassi, Brasile, India, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Francia, Regno Unito, Germania e in Italia.[3] È tra le maggiori aziende operanti lo streaming di film e serie tv, insieme ad Apple TV+, Prime Video[4], HBO Max, Hulu, Peacock, Disney+ e Starz Play.
Nata come attività di noleggio di DVD, sebbene Hastings abbia messo da parte le vendite circa un anno dopo, e videogiochi. Gli utenti potevano prenotare i dischi via internet, ricevendoli direttamente a casa tramite il servizio postale. Dal 2008 l'azienda ha attivato un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento, che è divenuto presto il suo campo d'attività principale, mentre dal 2011 il servizio di noleggio di dischi è stato scorporato, venendo offerto dalla sussidiaria Qwikster.
Netflix è entrato nel settore della produzione nel 2013, presentando la sua prima serie, House of Cards - Gli intrighi del potere. Da allora ha notevolmente ampliato la produzione di film e telefilm, offrendo contenuti "originali Netflix".[5] Ha pubblicato circa 126 serie o film originali nel 2016, più di qualsiasi altro network o canale via cavo.[6] Ad aprile 2020 Netflix è arrivata a circa 180 milioni di abbonati nel mondo.[7] La capitalizzazione di borsa supera i 150 miliardi di dollari.
Storia
Netflix è stata fondata il 19 agosto 1997 a Scotts Valley, California, da Marc Randolph[8] e Reed Hastings. Randolph ha lavorato come direttore marketing per la società di Hastings, Pure Atria.[9] Randolph è stato uno dei co-fondatori di MicroWarehouse, una società di vendita per corrispondenza di computer, e in seguito è stato assunto da Borland International come vicepresidente del marketing. Hastings, scienziato informatico e matematico, ha venduto Pure Atria a Rational Software Corporation nel 1997 per 700 milioni di dollari in quella che è stata l'acquisizione più ricca nella storia della Silicon Valley. Hanno avuto l'idea di Netflix mentre facevano i pendolari tra le loro case a Santa Cruz e il quartier generale di Pure Atria a Sunnyvale in attesa che i regolatori governativi approvassero la fusione, sebbene Hastings abbia fornito diverse spiegazioni su come è stata creata l'idea.[10]
Hastings investì $2,5 milioni in contanti per l'avvio di Netflix. Randolph ha ammirato la nascente società di e-commerce Amazon e ha voluto trovare una vasta categoria di articoli portatili da vendere su Internet utilizzando un modello simile. Hanno considerato e rifiutato i nastri VHS come troppo costosi da immagazzinare e troppo delicati da spedire. Quando hanno sentito parlare di DVD, disponibili solo in alcuni mercati nel 1997, hanno testato il concetto di vendere o noleggiare DVD per posta, spedendo un compact disc alla casa di Hastings a Santa Cruz. Quando il disco è arrivato intatto, hanno deciso di intraprendere l'industria di vendita e noleggio di video da 16 miliardi di dollari. Hastings viene spesso citato dicendo che ha deciso di avviare Netflix dopo essere stato multato di $40 in un negozio Blockbuster per aver restituito in ritardo una copia di Apollo 13 ma questa è una storia apocrifa che lui e Randolph usano per spiegare il modello di business e la motivazione dell'azienda. Netflix è stato lanciato il 14 aprile 1998, con solo 30 dipendenti e 925 DVD disponibili tramite il modello di pagamento in base al canone, con tariffe e scadenze simili a quelle del suo rivale Blockbuster.[11]
Dal 2010, con l'espansione dell'offerta in altri paesi, in particolare nel Sudamerica e in Europa, e l'avvio di produzioni originali, Netflix ha registrato un rapido incremento di popolarità, superando nel 2014 i 50 milioni di abbonati, dei quali più di 35 milioni negli Stati Uniti.[12] Dal gennaio 2016 Netflix ha reso accessibile il servizio di streaming in oltre 190 paesi[13][14], raggiungendo nello stesso mese quota 74 milioni di clienti, di cui 44 milioni negli Stati Uniti.[15] Alla fine del 2016 Netflix si afferma come leader del settore on demand avendo: 93,8 milioni di abbonati (con 19,0 milioni di nuove attivazioni nette contro le 17,4 milioni nel 2015), 8.3 miliardi di ricavi (+35% annuo) e con utili pari a 188 milioni (+54%).[16][17][18][19][20]
Il 2020 è caratterizzato dalla nascita e dalla presenza di numerosi competitor. Perciò Netflix concentra le proprie risorse nella creazione di nuovi contenuti originali, riuscendo nel primo trimestre del 2020, anche grazie alla crisi causata dal covid-19, a raggiungere 182 milioni di utenti complessivi.[21]
Espansione territoriale
Netflix è accessibile da ogni Paese del mondo, eccetto Cina, Corea del Nord, Crimea e Siria.[14] Nel 2010 Netflix divenne disponibile in Canada. Nel 2011 il servizio sbarca in Brasile e America ispanica. Dal 2012 Netflix incomincia a espandersi in Europa, lanciando il servizio nel Regno Unito, in Irlanda, in Finlandia, in Norvegia e Svezia. Nel 2013 si espande ulteriormente in Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Svizzera. Nel 2015 il servizio sbarca anche in Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Italia,[22] Portogallo e Spagna. Nel gennaio 2016 Netflix annuncia il lancio del servizio in tutto il mondo con l'eccezione della Cina, della Siria, della Corea del Nord e della Crimea.[14]
A dicembre 2017, Netflix supporta ufficialmente 23 lingue per l'interfaccia utente e il servizio di assistenza ai clienti: arabo (Fuṣḥah), bulgaro, cinese (semplificato e tradizionale), coreano, danese, ebraico, finlandese, francese, greco, indonesiano, inglese, italiano, giapponese, norvegese (Bokmål), olandese, polacco, portoghese (brasiliano e iberico), rumeno, spagnolo (iberico e sudamericano), svedese, tedesco, thailandese e turco.[23]
Impatto ambientale
Netflix rappresenta oltre un terzo del traffico Internet negli Stati Uniti.[24] Ciò comporta un notevole consumo di energia e, a ciò associato, significative emissioni di gas a effetto serra.[24] Trasmissione e visualizzazione di servizi video on demand come Netflix rilasciano circa 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Ciò corrisponde a circa lo 0,3% delle emissioni globali. L'uso di tali servizi video rilascia quindi circa la stessa quantità di CO₂ all'anno dello stato del Belgio.[25] Netflix ha una partecipazione sostanziale in questo. A differenza di altre principali piattaforme di streaming video, Netflix non fornisce rapporti regolari sull'uso di energia, sulle emissioni di gas a effetto serra o sull'effettivo mix energetico delle sue attività globali.[26] Finora Netflix non si è impegnata pubblicamente a utilizzare l'energia rinnovabile.[26]
Produzioni originali
Nel marzo del 2011, Netflix ha annunciato l'intenzione di produrre contenuti originali per il suo servizio "Watch Instantly", iniziando con la serie di fantapolitica House of Cards - Gli intrighi del potere, che ha esordito nel febbraio del 2013. La serie ha come interprete principale l'attore Kevin Spacey, mentre i primi due episodi sono diretti dal regista David Fincher.[27]
Tra le altre prime serie prodotte figurano Lilyhammer, una nuova stagione della già esistente Arrested Development - Ti presento i miei, Orange Is the New Black e Hemlock Grove.[28][29][30][31]
Nel novembre 2013 è stato annunciato un accordo tra la Marvel Entertainment e Netflix per la trasmissione di quattro serie TV e una miniserie, per un totale di 60 episodi, basate su alcuni personaggi della Marvel e prodotte dalla Marvel Television: Daredevil, Jessica Jones, Pugno d'acciaio e Luke Cage saranno i protagonisti delle quattro serie e si uniranno poi nella miniserie sui Difensori. Nell'aprile del 2016 è stata confermata un'altra serie in collaborazione con la Marvel, nata come spin-off di Daredevil, dedicata al personaggio di Frank Castle (noto come "Punisher" o "il punitore"). Il personaggio in questione però non comparirà nella miniserie dedicata ai difensori. L'interesse per produzioni originali basate su opere a fumetti si manifesta ulteriormente con l'acquisizione dell'etichetta Millarworld, fondata dall'autore scozzese Mark Millar nel 2003[32]. L'annuncio viene dato ad agosto 2017[32]. A differenza di quanto avvenuto con i personaggi Marvel (di proprietà della Walt Disney Company), Netflix diviene proprietaria dei fumetti già prodotti dal Millarworld ed è editore delle creazioni future di Millar e degli artisti con cui collabora, le serie a fumetti saranno però distribuite tramite il Direct Market dalla Image Comics[32].
Dall'accordo rimangono esclusi i franchise legati alle serie Kick-Ass e Kingsman in quanto già opzionati e di cui sono stati realizzati 4 film cinematografici[32]. Millar è entusiasta dell'accordo e afferma che si tratta del terzo caso nella storia del fumetto in cui si realizza un'acquisizione media/publisher di questo livello; il primo è stato a fine anni sessanta quando la Warner Bros. comprò la DC Comics, l'altro quando la Walt Disney Company acquisì la Marvel Comics nel 2009[32]. Netflix ha rilasciato un comunicato ufficiale che dichiara quanto segue: <<Netflix e Millar insieme daranno vita al portfolio Millarworld costituito da franchise acclamati da lettori e critici, questo attraverso serie televisive, films e show per ragazzi che saranno disponibili globalmente solo agli abbonati Netflix. Millar continuerà inoltre a creare e pubblicare nuove storie e personaggi sotto l'etichetta Netflix>>[32]. La compagnia sottolinea inoltre che si tratta per lei della prima acquisizione di questo tipo, un naturale procedimento verso la possibilità di lavorare direttamente con persone creative e di possedere i diritti di personaggi e universi narrativi da cui trarre storie interconnesse ed esclusive per gli abbonati[32]. La prima miniserie a fumetti pubblicata dopo l'acquisizione del Millarworld è The Magic Order, scritta da Mark Millar e disegnata da Oliver Coipel[33]. Viene pubblicata e distribuita dalla Image a partire dal 13 giugno 2018 per un totale di 6 albi.
Il passo successivo è stato annunciato nel marzo 2018 con l'acquisizione dei diritti di alcuni personaggi a fumetti dell'Extreme Studios di Rob Liefeld[34]. Si tratta di un imprint dell'editore Image Comics e il cui primo numero, ovvero Youngblood n. 1 ha segnato la nascita della stessa Image ed è stato il fumetto indipendente più venduto fino a quel momento (era il 1993). Netflix possiede i diritti sui personaggi delle seguenti serie: Brigade, Bloodstrike, Cybrid, Re-Gex, Bloodwulf, Kaboom[34]. I titoli saranno prevalentemente sviluppati come film, sotto la supervisione di Akiva Goldsman, già responsabile del franchise cinematografico dei Transformers e della creazione di un Hasbro Cinematic Universe[34]. L'operazione suscita però delle perplessità in quanto i personaggi più celebri dell'Extreme Universe non rientrano nell'accordo[34]. Rimangono infatti esclusi Youngblood (il superteam di riferimento), Glory, Prophet (tra i più acclamati dalla critica) e Supreme, quest'ultimo reso memorabile da un ciclo di storie di Alan Moore e vincitore di un Eisner Award[34]. A questi si aggiunge Avengelyne una cui serie è in fase di sviluppo alla Paramount[34]. Vi sono inoltre dei dubbi sulla capacità di Goldsman sull'approccio al genere supereroistico, è nata dal suo pugno la sceneggiatura del film Batman & Robin (del 1997), clamoroso flop bocciato da critica e pubblico[34].
Con l'espansione internazionale Netflix ha incominciato a produrre serie televisive anche al di fuori degli Stati Uniti, tra le prime Marseille, serie francese con Gérard Depardieu[35] e Suburra, prequel dell'omonimo film del 2015, in Italia. Inoltre ha prodotto anche altri generi televisivi come talk show (Non c'è bisogno di presentazioni di David Letterman) e giochi (Ultimate Beastmaster e Terrace House).
Dal 2014 ha incominciato a finanziare anche la produzione di film, stringendo accordi con alcune case di produzione cinematografica indipendenti, distribuendoli in prima visione senza un passaggio nelle sale cinematografiche; tra i primi accordi spicca quello con la Happy Madison Productions di Adam Sandler per la produzione di quattro commedie con protagonista lo stesso attore statunitense.[36]
Serie di maggior successo
È stata stilata la classifica delle serie che hanno avuto più successo nei primi 28 giorni di programmazione:[37][38]
- Bridgerton con 82 milioni di utenti
- The Witcher con 76 milioni di utenti
- Lupin con 76 milioni di utenti[39]
- La casa di carta (stagione 4) con 65 milioni di utenti
- Stranger Things (stagione 3) con 64 milioni di utenti[40]
- La regina degli scacchi con 62 milioni di utenti
- Fate - The Winx Saga con 57 milioni di utenti
- Che fine ha fatto Sara? con 55 milioni di utenti[41]
- Ratched con 46 milioni di utenti[42]
- The Umbrella Academy con 45 milioni di utenti
Riconoscimenti di Netflix
Nel 2006 Netflix ha lanciato un premio[43] di un milione di dollari per chi fosse in grado di migliorare del 10% almeno le performance dell'algoritmo di suggerimento dei film. Tale algoritmo suggerisce agli utenti nuovi film da vedere sulla base del gradimento espresso dagli utenti per i contenuti già visti. Il 26 luglio 2009 è stata annunciata la chiusura dell'invio di nuovi risultati. Due gruppi di lavoro hanno superato la soglia del 10% richiesta dal regolamento. Il 21 settembre i giudici di Netflix hanno assegnato il premio a uno dei due gruppi[44].
Note
- ^ a b c s22.q4cdn.com, https://s22.q4cdn.com/959853165/files/doc_financials/2019/ar/2019-10-K.pdf .
- ^ (EN) David Pogue, A Stream of Movies, Sort of Free, in The New York Times, 2007. URL consultato il 21 dicembre 2017.
- ^ Netflix, sede a Roma in arrivo: dove apre e come candidarsi, su Money.it, 27 gennaio 2020. URL consultato il 28 novembre 2020.
- ^ Vittorio Pezzella, Netflix vs. Amazon Prime Video – Qual è il migliore?, su SpaceNerd.it, 12 agosto 2019. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) Netflix chief bulks up on series (600 hours!), in USA TODAY. URL consultato il 21 dicembre 2017.
- ^ (EN) The Netflix Backlash: Why Hollywood Fears a Content Monopoly, in The Hollywood Reporter. URL consultato il 21 dicembre 2017.
- ^ (EN) Netflix Adds 7.4M Subscribers in First Quarter, Beating Expectations, in The Hollywood Reporter. URL consultato il 17 aprile 2018.
- ^ (EN) Robin Wauters, BookRenter Adds Netflix Co-Founder Marc Randolph To Its Board Of Directors, in TechCrunch. URL consultato il 28 dicembre 2017.
- ^ (EN) Pure Atria Corp., Rational Software Announces Agreement to Acquire Pure Atria, su www.prnewswire.com. URL consultato il 28 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2017).
- ^ (EN) History of Netflix, Inc. – FundingUniverse, su www.fundinguniverse.com. URL consultato il 28 dicembre 2017.
- ^ DVDFILE.COM: Special Report - DVD Historical Timeline, su dvdfile.com, 19 marzo 2006. URL consultato il 28 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2006).
- ^ (EN) Netflix Passes 50 Million Subscribers - The Hollywood Reporter, 21 luglio 2014.
- ^ (EN) Netflix Launches in 130 Countries Including Russia, Saudi Arabia, And South Korea: CES, su Deadline.com, 6 gennaio 2016. URL consultato il 6 gennaio 2016.
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- ^ [1]
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- ^ TIM ADLER in London, UPDATE: Miramax's Mike Lang and Netflix's Ted Sarandos Talk Shop; Netflix Adds ‘Lilyhammer’ To TV Lineup, su deadline.com, 3 ottobre 2011. URL consultato il 14 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011).
- ^ Netflix, Lionsgate TV Closing Deal For Jenji Kohan's ‘Orange Is The New Black’ Comedy
- ^ Netflix Nears Order For Eli Roth Horror Drama ‘Hemlock Grove’ From Eli Roth And Gaumont International Television
- ^ a b c d e f g (EN) Netflix Gains a Potent Weapon in Buying Millar's Hot Superhero Universe. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Mark Millar, in Editorial, in The Magic Order n.1, Image Comics/Netflix-Millarworld, Portland, giugno 2013, p.30
- ^ a b c d e f g (EN) Netflix has bought the rights to Rob Liefelds's Extreme Universe comics. URL consultato il 21 marzo 2018.
- ^ (EN) John Hopewell, Netflix’s ‘Marseille’ Sets Gerard Depardieu for Lead, su Variety. URL consultato il 28 febbraio 2016.
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- ^ https://www.supereva.it/bridgerton-da-record-e-la-serie-piu-vista-di-sempre-su-netflix-69140
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- ^ https://www.badtaste.it/tv/articoli/lupin-e-la-serie-piu-vista-del-primo-trimestre-su-netflix-17-miliardi-investiti-in-original-nel-2021/
- ^ https://serial.everyeye.it/notizie/incassato-stranger-things-i-numeri-amatissima-serie-tv-494058.html
- ^ https://www.optimagazine.com/2021/04/21/perche-che-fine-ha-fatto-sara-e-diventata-la-serie-piu-vista-di-netflix-tra-quelle-in-lingua-non-inglese-piu-de-la-casa-di-carta/2123176
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- ^ Sito ufficiale del Netflix Prize
- ^ Classifica, su netflixprize.com (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
Bibliografia
- (IT) Francesco Marrazzo, Effetto Netflix. Il nuovo paradigma televisivo, collana Studi & ricerche, Milano, EGEA, 2016, ISBN 9788823845060.
- (IT) Ramon Lobato, Netflix nations: geografia della distribuzione digitale, a cura di Fabio Guarnaccia, Luca Barra, traduzione di Chiara Veltri, Roma, Minimum fax, 2020, ISBN 9788833891279.
- (EN) Ramon Lobato, Netflix nations: the geography of digital distribution, collana Critical cultural communication, New York, New York University press, 2019, ISBN 9781479804948.
- (EN) Mareike Jenner, Netflix and the re-invention of television, Cham, Palgrave Macmillan, 2018, ISBN 9783319943152.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Netflix
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Netflix
Collegamenti esterni
- (MUL) Sito ufficiale, su netflix.com.
- (MUL) Blog ufficiale, su media.netflix.com.
- Netflix / Netflix India / Netflix Japan / Netflix Thailand / Netflix Türkiye / Netflix Korea 넷플릭스 코리아 / Netflix Nordic / Netflix France / Netflix Asia / Netflix Magyarország / Netflix Greece / Netflix Latinoamérica / Netflix Česká republika / Netflix Romania (canale), su YouTube.
- (EN) William L. Hosch, Netflix, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Netflix, su GitHub.
- Netflix, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Netflix, Inc. / Netflix, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Netflix / Netflix (altra versione), su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 110144647635343459670 · ISNI (EN) 0000 0004 6358 9334 · LCCN (EN) nr2007013388 · GND (DE) 1036416135 · BNE (ES) XX5835862 (data) · BNF (FR) cb16905232x (data) · J9U (EN, HE) 987007436383905171 · NDL (EN, JA) 001301085 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr2007013388 |
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