Utente:Campus27/Sandbox2019
NUOVO Soluzione abitativa in emergenza[modifica | modifica wikitesto]
Con Soluzione abitativa in emergenza (S.A.E.) si indica una soluzione abitativa antisismica, a scopo abitativo-commerciale, costruita provvisoriamente in vista dell'inagibilità di un edificio. Varie ne furono costruite in vista del terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017, nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Struttura[modifica | modifica wikitesto]
Sono progettati per il facile accesso, senza tralasciare la cura per l'ambiente, adatti a qualsiasi condizione climatica e studiati per essere utilizzati anche da persone disabili.[1]
- Le S.A.E.40 (superficie netta 40 m²) possono ospitare minimo 1 persona e massimo 2,
- Le S.A.E.60 (superficie netta 60 m²) possono ospitare minimo 3 persona e massimo 4,
- Le S.A.E.80 (superficie netta 80 m²) possono ospitare minimo 5 persona e massimo 6.
Terremoto del 2016-2017 nel Centro Italia[modifica | modifica wikitesto]
In seguito al terremoto del 24 agosto 2016, per la gestione della ricostruzione, il governo italiano con il Dipartimento della Protezione Civile scelse di allontanarsi dal "modello Bertolaso" (caratterizzato da una gestione centralizzata e dal frequente ricorso a poteri straordinari) e di fare ricorso alle ordinarie procedure amministrative,[2] decentrando le decisioni nei territori.[3] Un'altra decisione, presa dietro forte richiesta dei sindaci della "zona rossa", è stata quella di ricostruire i centri abitati dove erano precedentemente situati, evitando la costruzione di new town per alloggiare provvisoriamente gli sfollati.[4]
I sindaci delle zone colpite, dopo poco tempo, hanno denunciato la presenza di un'eccessiva burocrazia che ha rallentato la ricostruzione.[5] Nel giugno 2017, a dieci mesi dalla prima scossa, erano state consegnate solo 400 "casette" sulle 3 800 richieste,[6] mentre il 92% delle macerie attendeva ancora di essere rimosso.[7]
Il 2 marzo 2017, con la consegna degli ultimi moduli temporanei a Norcia, venne completato l’allestimento di tutte le aree container, completando quindi 23 insediamenti abitativi realizzati in nove comuni delle province di Macerata, Fermo e Perugia per dare alloggio temporaneo a circa 1 100 persone,[8] ma all'inizio del 2018, secondo i dati della protezione civile, sono state consegnate ai sindaci 1 871 casette, sulle 3 691 richieste.[9]
Le scosse che colpirono l'Italia nell'ottobre del 2016, rappresentarono un punto di svolta nell'ambito dell’assistenza alla popolazione, a causa dell’alto numero di persone fuori casa e dell’imminente arrivo dell’inverno.
S.A.E. nei comuni[modifica | modifica wikitesto]
Regione Abruzzo[modifica | modifica wikitesto]
Comune | Provincia | Aree S.A.E. | Fabbisogno S.A.E. | Ampliamento | Quantità ampliamento | Anno di consegna | Anno di consegna (ampliamento) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Basciano | Teramo | 2 | 4 | No | 2017 | ||
Cagnano Amiterno | L'Aquila | 1 | 12 | No | 2017 | ||
Campli | Teramo | 1 | 9 | No | 2017 | ||
Campotosto | L'Aquila | 4 | 27 | No | 2017 | ||
Capitignano | L'Aquila | 2 | 18 | No | 2017-2018 | ||
Colledara | Teramo | 2 | 21 | No | 2018 | ||
Cortino | Teramo | 5 | 20 | No | 2018 | ||
Crognaleto | Teramo | 5 | 13 | No | 2018 | ||
Montereale | L'Aquila | 1 | 5 | No | 2017-2018 | ||
Montorio al Vomano | Teramo | 2 | 54 | No | 2017 | ||
Rocca Santa Maria | Teramo | 3 | 5 | No | 2017-2018 | ||
Torricella Sicura | Teramo | 2 | 49 | No | 2018 | ||
Tossicia | Teramo | 3 | 36 | No | 2018 | ||
Valle Castellana | Teramo | 6 | 37 | No | 2017 |
Regione Lazio[modifica | modifica wikitesto]
Comune | Provincia | Aree S.A.E. | Fabbisogno S.A.E. | Ampliamento | Quantità ampliamento | Anno di consegna | Anno di consegna (ampliamento) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Accumoli | Rieti | 13 | 201 | No | 2017 | ||
Amatrice | Rieti | 42 | 532 | No | 2017 | ||
Borbona | Rieti | 1 | 18 | No | 2017 | ||
Cittareale | Rieti | 7 | 30 | No | 2017 | ||
Leonessa | Rieti | 2 | 21 | No | 2017-2018 | ||
Posta | Rieti | 2 | 19 | No | 2018 |
Regione Marche[10][modifica | modifica wikitesto]
Comune | Provincia | Aree S.A.E. | Fabbisogno S.A.E. | Ampliamento | Quantità ampliamento | Anno di consegna | Anno di consegna (ampliamento) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Acquasanta Terme | Ascoli Piceno | 1 | 6 | No | 2017 | ||
Amandola | Fermo | 1 | 2 | No | 2017 | ||
Arquata del Tronto | Macerata | 7[11] | 201 | Si | 10 | 2017 | 2019 |
Bolognola | Macerata | 1 | 7 | No | 2017 | ||
Caldarola | Macerata | 4 | 107 | No | 2017-2018 | ||
Camerino | Macerata | 20 | 310 | No | 2018 | ||
Camporotondo di Fiastrone | Macerata | 1 | 7 | No | 2018 | ||
Castelraimondo | Macerata | 1 | 9 | No | 2018 | ||
Castelsantangelo sul Nera | Macerata | 5 | 63 | No | 2017-2018 | ||
Cessapalombo | Macerata | 1 | 7 | No | 2017 | ||
Fiastra | Macerata | 4 | 74 | No | 2017-2018 | ||
Force | Ascoli Piceno | 1 | 7 | No | 2018 | ||
Gagliole | Macerata | 1 | 4 | No | 2018 | ||
Gualdo | Macerata | 1 | 9 | No | 2017 | ||
Montecavallo | Macerata | 1 | 10 | No | 2017 | ||
Montegallo | Ascoli Piceno | 2 | 34 | No | 2017-2018 | ||
Muccia | Macerata | 10 | 164 | No | 2017-2018 | ||
Petriolo | Macerata | 1 | 10 | No | 2018 | ||
Pieve Torina | Macerata | 14 | 210 | No | 2017-2018 | ||
Pioraco | Macerata | 2 | 34 | No | 2018 | ||
San Ginesio | Macerata | 3 | 38 | No | 2017 | ||
San Severino Marche | Macerata | 3 | 103 | No | 2018 | ||
Sarnano | Macerata | 2 | 21 | No | 2017-2018 | ||
Serrapetrona | Macerata | 2 | 18 | No | 2017-2018 | ||
Treia | Macerata | 1 | 8 | No | 2018 | ||
Ussita | Macerata | 6 | 89 | No | 2017-2018 | ||
Valfornace | Macerata | 10 | 152 | No | 2017-2018 | ||
Visso | Macerata | 16 | 228 | No | 2017-2018 |
Regione Umbria[modifica | modifica wikitesto]
Comune | Provincia | Aree S.A.E. | Fabbisogno S.A.E. | Ampliamento | Quantità ampliamento | Anno di consegna | Anno di consegna (ampliamento) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Cascia | Perugia | 12 | 133 | No | 2017 | ||
Norcia | Perugia | 26 | 639 | No | 2017 | ||
Preci | Perugia | 6 | 37 | No | 2017 |
Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]
Gli appalti per le S.A.E. sono state motivo di indagine, conclusa il 15 febbraio 2020. 20 persone e 15 aziende sono indagate.[12]
Problematiche[modifica | modifica wikitesto]
- La frazione di San Cassiano del comune di Sarnano, duramente colpita duramente durante il terremoto,[13] subì un ritardo[14] nella consegna, ritardo che fu deciso dall'allora sindaco di Sarnano Franco Ceregioli a causa delle condizioni fatiscenti e della noncuranza dei moduli abitativi.[15][16]
- Nel comune di Leonessa 16 casette, che subirono varie infiltrazioni d'acqua a causa dell'umidità presente nei materiali durante l'imballaggio, furono classificate come inagibili.[17]
Roberto Gentili[modifica | modifica wikitesto]
Roberto Gentili (Londra, 11 settembre 1590[18] – Londra, 1655) è stato un traduttore inglese. Figlio di Alberico Gentili, è conosciuto in Inghilterra come Gentilis,[18] iniziò la sua formazione universitaria all'età di otto anni e si laureò a dodici anni. All'età di diciassette anni diventò Fellow, grazie ad una dispensa speciale, presso la All Souls College di Oxford.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Roberto Gentili nacque a Londra l'11 settembre 1590. Figlio di Alberico Gentili e di Hester de Peigne,[18] venne chiamato Roberto in onore del suo padrino Robert Devereux conte di Essex. Nella sua vita parlò molte lingue insegnate dal padre: la lingua madre, ovvero l'italiano, inglese, latino e greco, utilizzando il suo bilinguismo per tradurre l'Ad demonicum di Isocrate dal greco in latino, italiano, francese e inglese. Divenne membro di Christ Church di Oxford nel 1598, all'età di otto anni, e nel 1603, all'età di dodici anni, si laureò con un Bachelor of Arts presso il Jesus College.[19] Per le sue capacità e l'influenza del padre, William Laud lo nominò Collector dell'Università di Oxford.
Nel 1607, a diciassette anni, fu nominato Fellow dell'All Souls College di Oxford quando l'età minima richiesta per farsi nominare era di diciotto anni. Alberico, suo padre, si batté per lui sostenendo con successo che dovesse essere trattato come se avesse diciotto.[19]
Nonostante nel 1612 ottenne la laurea in diritto civile, il suo comportamento cambiò prima della morte di suo padre. Anthony Wood lo descrisse come "trasformato in un inferno" e divenuto "re dei mendicanti per un certo periodo [...] rinunciato alla sordida libertà, se non addirittura alla malvagità".[20] Roberto si trasferì all'estero per venticinque anni, abbandonando la moglie Alice, morta nel 1619 a Londra. Ritornato nella città di nascita, si risposò il 4 gennaio 1638 con Mary, vedova di Richard Simpson, e ottenne lavoro come traduttore professionista ricevendo una pensione reale. Non si sa nulla di lui dopo il 1655, a causa delle sue cattive condizioni di salute descritte nella sua traduzione Coralbo.[19]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Quando Roberto ebbe dieci anni, scrisse una dedica di testi in latino per accompagnare le Lectiones Virgilianae (1603) di suo padre e un commento alle Ecloghe di Virgilio basandosi sulle nozioni di Alberico. Scrisse ulteriori dediche per i libri di suo padre indirizzate a Giacomo I d'Inghilterra e a tre capi dell'Università di Oxford. Nella sua vita lavorò per Humphrey Moseley e Nicholas Fussell come traduttore, e dopo la sua morte, i due pubblicarono le sue traduzioni. Roberto per loro tradusse[18][19]:
- History of the Inquisition (1639, da Paolo Sarpi),
- Antipathy between the French and Spanish (1641, da Carlos Garcia),
- Annotations upon the Holy Bible (1643, da Giovanni Diodati),
- Chief events in the Monarchy of Spain in the year 1639 (1647, da Virgilio Malvezzi),
- Considerations in the Lives of Alcibiade and Coriolanus (1650, da Virgilio Malvezzi),
- Natural and Experimental History of Winds (1652, da Francis Bacon),
- Discourse of the Attaining the Science (1654, da anonimo),
- Discourse of Constancy (1654, di Giusto Lipso),
- Coralbo (1655, di Giovanni Francesco Biondi).
Moseley annunciò l'imminente pubblicazione di The Anatomy of profane love, tradotto di Roberto, nell'agosto 1655, ma non fu mai pubblicato.[19]
Anelio Bocci[modifica | modifica wikitesto]
Anelio Bocci | ||
---|---|---|
Nazionalità | Italia | |
Atletica leggera | ||
Specialità | Maratona | |
Record | ||
Maratona | 2h12'11" (1981) | |
Carriera | ||
Nazionale | ||
1976-1981 | Italia | 4 |
Anelio Bocci (Sarnano, 7 agosto 1953) è un maratoneta italiano. Arrivò secondo alla maratona internazionale di Tokyo nel 1981. Dal 1976 al 1981 fece 4 presenze nella Nazionale italiana di atletica leggera.[21][22]
Sassotetto[modifica | modifica wikitesto]
Sassotetto frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Comune | Sarnano |
Territorio | |
Altitudine | 1 287 m s.l.m. |
Abitanti | 9[23] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62028 |
Prefisso | 0733 |
Fuso orario | UTC+1 |
Sassotetto conosciuta anche come Sasso Tetto è una frazione del comune di Sarnano.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Sassotetto è la frazione più alta di Sarnano, dista 7,07 km in linea d'aria dal comune di appartenenza,[24] si trova sui Monti Sibillini e le strutture si trovano all'altezza di 1 287 metri. Il punto più basso del territorio si trova a 1 200 metri s.l.m. e il punto più alto si trova a 1 700 metri.[25]
La vista che Sassotetto dispone, vista la sua elevata altezza, varia lasciando all'orizzonte verso la Croazia il blu del mare Adriatico.[25]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Sassotetto dispone di un impianto sciistico adatto per sci e snowboard.[26]
Cronoscalata Automobilistica Trofeo L. Scarfiotti Sarnano Sassotetto[modifica | modifica wikitesto]
Il Trofeo Scarfiotti nasce per ricordare il pilota Ludovico Scarfiotti.[27]
Santa Maria in Alto Cielo[modifica | modifica wikitesto]
Santa Maria in Alto Cielo frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Comune | San Ginesio |
Territorio | |
Altitudine | 427 m s.l.m. |
Abitanti | 25[23] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62026 |
Prefisso | 0733 |
Fuso orario | UTC+1 |
Santa Maria in Alto Cielo, è una frazione del comune di San Ginesio duramente colpita dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Frazione situata a 4,78 km (in linea d'aria) dal medesimo comune di San Ginesio, si trova all'altezza di 427 m s.l.m.[23]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Frazione colpita durante dal
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
San Ginesio[modifica | modifica wikitesto]
Soluzioni abitative in emergenza[modifica | modifica wikitesto]
Con le scosse del 2016 circa 500 abitanti del paese furono soggetti a lasciare la propria abitazione a causa dell'inagibilita strutturale creata da esse.[28] Fino alla consegna delle S.A.E. gli abitanti alloggiarono provvisoriamente nell'ostello comunale. Di seguito sono presenti i dettagli delle aree S.A.E. nel territorio.[29]
Luogo | Aree S.A.E. | Fabbisogno S.A.E. | Ampliamento | Quantità ampliamento | Anno di consegna | S.A.E.40 | S.A.E.60 | S.A.E.80 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Campo Sportivo | 1 | 12 | No | 2017 | 7 | 3 | 2 | |
Pian di Pieca | 1 | 19 | No | 2017 | 10 | 4 | 5 | |
Santa Maria in Alto Cielo | 1 | 7 | No | 2017 | 4 | 1 | 2 |
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
San Ginesio si trova lungo la Strada provinciale 45 Faleriense, che lo collega, anche nella frazione di Pian di Pieca, con la Strada provinciale 502 di Cingoli. Fuori dal paese la SP 45 si incrocia con la Strada provinciale 126, che lo collega con Tolentino. La frazione di Passo San Ginesio è il punto d'incontro tra la SP 45 e la Strada statale 78 Picena.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
Il paese non è servito da alcuna linea ferroviaria; la stazione più vicina è quella di Tolentino, mentre la seconda è quella di Urbisaglia-Sforzacosta, che dista circa 25 km. Prima del 1952 la terza stazione più vicina era quella di Amandola, che dista a 26 km.
Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
In San Ginesio al 31 dicembre 2019, secondo i dati dell'ISTAT, risiedono 269 stranieri e rappresentano l'8,2% della popolazione. La percentuale maggiore (68,40%) proviene dall'Europa, mentre la minore (6,69%) dall'America.[30] Le nazionalità maggiormente presenti erano:
- Regno Unito 63 23,4%
- Romania 47 17,5%
- India 36 13,4%
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
Le frazioni del comune sono 49 e sono: Battifolle, Bertonaglia, Campanelle, Cardarello, Casa Gatti, Castellano, Celiano, Cerqueto, Cerreto, Cesa Cappuccini, Cocoli, Collalto, Colle, Collina, Ficcardo, Fontepeschiera, Gabella Vecchia, Gualduccio, La Lagua, Le Spiagge, Macchie, Maregnano, Moline, Morello, Morichella, Morico, Necciano, Passo San Ginesio, Pesindolo, Pian di Castagna, Pian di Pieca, Pieca, Poggio d'Acera, Poggio San Costanzo - Villa Papi, Rocca Colonnalta, Salino, San Costanzo, San Liberato, Santa Croce, Santa Maria in Alto Cielo, Scalette, Serrone, Torre di Morro, Vallato, Vallimestre, Villa Coldellaio, Villa del Poggio - Fontemaggio, Villa Lambertuccia e Villa Piconi.
Passo San Ginesio[modifica | modifica wikitesto]
Passo San Ginesio nacque nel 1911 con la creazione dell'azienda Autolinee SASP, che costruì lungo la SS 78 i suoi uffici e il suo deposito mezzi.[31] Durante la seconda guerra mondiale la frazione fu luogo di rastrellamenti e nel 1944 luogo di morte di tre partigiani. Dal 1970 in poi, i passesi (abitanti ginesini della frazione) vivono una diatriba indiretta con gli abitanti del borgo.
Domenico Malpiedi[modifica | modifica wikitesto]
Domenico Malpiedi (San Ginesio, ... – ...) è stato un pittore italiano. Allievo di Federico Barocci, dipinse tele per le chiese vicino alla sua città natale, tra cui Santa Maria delle Rose e San Nicola da Tolentino a Sant'Angelo in Pontano. Dal 1601 al 1603, dipinse a Osimo. Probabilmente era imparentato con Francesco Malpiedi.[32] [[Categoria:Morti nel XVII secolo]] [[Categoria:Nati nel XVI secolo]] [[Categoria:Pittori italiani del Rinascimento]] [[Categoria:Persone legate ad Ancona]] [[Categoria:Pittori italiani del XVII secolo]] [[Categoria:Pittori italiani del XVI secolo]]
Gam-COVID-Vac[modifica | modifica wikitesto]
Il Gam-COVID-Vac (in russo Гам-КОВИД-Вак?, nome commerciale Sputnik V[33]) è un candidato vaccino contro COVID-19,[34][35] sviluppato dal Gamaleya Research Institute of Epidemiology and Microbiology in Russia e tuttora in fase di sperimentazione clinica.
Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]
Nel maggio 2020, il Gamaleya Research Institute of Epidemiology and Microbiology ha annunciato di aver sviluppato un vaccino contro il COVID-19.[36] Gli studi preliminari sull'uomo sono iniziati il 18 giugno, con nove volontari sul vaccino principale e nove che hanno ricevuto la dose di richiamo.[34]
Secondo Deutsches Ärzteblatt, la rivista ufficiale dell'associazione medica tedesca, 38 volontari sono stati coinvolti nelle prime due fasi di sperimentazione prima della registrazione di emergenza in Russia. Varie sono le critiche di un portavoce del Ministero federale della salute alla mancanza di pubblicazione di dati o articoli su riviste con revisione paritaria.[37]
L'11 agosto 2020, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'approvazione normativa del vaccino, anche prima che fosse entrato nelle sperimentazioni della Fase III per dimostrare che è sicuro ed efficace contro COVID-19 e previene l'infezione nella popolazione generale.[34][35][38]
Secondo un certificato di registrazione per il vaccino, non può essere ampiamente utilizzato in Russia fino al 1° gennaio 2021, ma deve essere fornito a "un piccolo numero di cittadini di gruppi vulnerabili", come il personale medico e gli anziani.
L'approvazione anticipata del vaccino ha fatto sì che esperti russi esteri si siano accordati per richiedere prove di sicurezza,[34][39] Come altri vaccini candidati per una malattia infettiva in uno studio di fase I-II (la fase della ricerca in cui è stato segnalato Gam-COVID-Vac a luglio 2020), avendo una percentuale di successo solo del 16%.[40] Senza la Fase III, non è noto se il vaccino sia efficace o sicuro per la somministrazione.[35]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Gam-COVID-Vac è un vettore virale basato sull'umano adenovirus - un raffreddore comune virus - fusa con la peplomero di SARS-CoV-2 per stimolare una risposta immunitaria. [41] Il candidato vaccino russo è stato sviluppato da un'organizzazione governativa che ha lavorato su precedenti candidati vaccini contro il coronavirus.[42] L'adenovirus ricombinante di tipo 5 (Ad5) e l'adenovirus di tipo 26 (Ad26) sono entrambi utilizzati come vettori nel vaccino. Il vaccino a base di Ad26 viene utilizzato il primo giorno e il vaccino Ad5 viene utilizzato il 21° giorno per aumentare la risposta.[43]
Valutazione scientifica[modifica | modifica wikitesto]
L'11 agosto 2020, un portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che non è possibile utilizzare un vaccino o altri farmaci senza aver completato le tre fasi richieste e senza aver valutato i dati di sicurezza ed efficacia.[44][45]
Gli scienziati hanno definito l'approvazione del governo russo sul Gam-COVID-Vac come pericolosa, spericolata e sciocca,[34][35] mentre il professor Paul Offit, direttore del Vaccine Education Center al Children's Hospital di Philadelphia, ha affermato che l'annuncio del vaccino è stato una trovata politica e che, non essendo testato, potrebbe essere molto dannoso.[44]
Pensieri contrari al Gam-COVID-Vac giungono anche dalla Russia stessa, infatti un portavoce dell'Associazione delle organizzazioni di ricerca clinica ha riferito di provare vergogna per il proprio paese e che la registrazione accelerata non renderà più la Russia un leader in questa corsa, ma creerà pericoli inutili esponendo solo gli utenti finali del vaccino ai cittadini.
Il segretario americano alla salute e ai servizi umani Alex Azar ha affermato che non bisogna essere i primi nella ricerca, ma avere un vaccino sicuro per la popolazione mondiale.[46]
Balram Bhargava, direttore dell'Indian Council of Medical Research, ha affermato che la Russia è riuscita a seguire rapidamente un candidato vaccino per il COVID-19 nelle sue prime fasi.[47]
Percezione pubblica[modifica | modifica wikitesto]
Un sondaggio di opinione scientifica dei canadesi condotto da Léger ha rilevato che la maggioranza (68%) non prenderebbe il vaccino se la Federazione Russa ne offrisse una dose gratuita.[48]
Giuliano Ciabocco[modifica | modifica wikitesto]
Giuliano Ciabocco | |
---|---|
Sindaco di San Ginesio | |
In carica | |
Inizio mandato | 11 giugno 2018 |
Predecessore | Mario Scagnetti |
Vice presidente dell'Associazione Paesi Bandiere Arancioni | |
In carica | |
Inizio mandato | 2019 |
Presidente | Fulvio Gazzola |
Durata mandato | 2016 – 2019 |
Durata mandato | 2013 – 2016 |
Operatore accertamento tributi | |
Durata mandato | 1993 – 1995 |
Dati generali | |
Professione | Politico |
Giuliano Ciabocco (San Ginesio, ...) è un politico italiano.
Febo Allevi[modifica | modifica wikitesto]
Febo Allevi | |
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Sindaco di San Ginesio | |
Durata mandato | 1956 – 1960 |
Predecessore | Alfredo Graziosi |
Successore | Franco Gentilozzi |
Febo Allevi (San Ginesio, 1911 – Macerata, 1998) è stato un politico, insegnante e saggista italiano.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Gli scritti di Allevi, editi e inediti, sono raggruppati all'interno del libro TRA STORIA LEGGENDE E POESIA', curato da Carlo Castignani e Rossano Cicconi.[49]
- Fortuna ed eredità del Parini, 1965
- Con Dante e la Sibilla ed altri: dagli antichi al volgare, 1965[50]
- Il canto 16° del Paradiso, 1970
Mura di San Ginesio[modifica | modifica wikitesto]
Campus27/Sandbox2019 | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Stato Pontificio |
Stato attuale | Italia |
Regione | Marche |
Città | San Ginesio |
Informazioni generali | |
Tipo | Mura con porte e torri |
Stile | Medievale |
Costruzione | 1308-1458 |
Materiale | Pietra arenaria |
Informazioni militari | |
Utilizzatore |
|
Funzione strategica | Difesa |
Azioni di guerra | Battaglia della Fornarina |
Fonti citate nel corpo dell'articolo. | |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
Le mura di San Ginesio sono
Storia[modifica | modifica wikitesto]
San Ginesio, sin dall'epoca romana, sopravvisse per 300 anni senza una linea difensiva, per la sua naturale difesa data dalla posizione elevata e dalle colline che lo circondano.[51][52]
A causa della diatribe tra il paese e Fermo, e di conseguenza con la Marca fermana, gli abitanti iniziarono a costruire nel XIV secolo la prima di quattro cinte murarie.[51]
Le mura oggi[modifica | modifica wikitesto]
Composta anticamente da 8 porte (di cui oggi 4 accessibili e 1 in ruderi) oggi le mura, di cui si conserva quasi interamente il primo strato, sono una delle maggiori attrazioni turistiche del paese.[53][54]
Le porte[53][54][modifica | modifica wikitesto]
- Porta Picena, chiamata anche Porta Nuova (accessibile)
- Porta Offuna (accessibile)
- Porta Ascarana, chiamata anche Porta di Capocastello (accessibile)
- Porta Alvaneto, chiamata anche Porta del Virgigno (accessibile)
- Porta Mercato, chiamata anche Porta Mercatale (ruderi)
- Porta Brugiano (distrutta)
- Porta Giardino (distrutta)
- Porta Trensano (distrutta)
Mura di San Nicola[modifica | modifica wikitesto]
Le mura di San Nicola (San Nicola dall'omonimo santo) sono una parte delle attuali mura castellane del paese.
La leggenda narra che il santo impedì il loro crollo con l'imposizione dei suoi arti, mentre era di passaggio. I devoti che passavano di lì effettuavano un segno della croce e raccoglievano l'acqua piovana all'interno dell'incavatura creata con l'imposizione degli arti.[55][56]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Mura di San Ginesio, su touringclub.it.
- Foto del restauro del 2005 delle Mura castellane San Ginesio, su studiobocci.com.
- A San Ginesio conclusa la missione degli Alpini lombardi, su larucola.org.
Scuola Addestramento Reclute Aeronautica Militare[modifica | modifica wikitesto]
Scuola Addestramento Reclute Aeronautica Militare | |
---|---|
Descrizione generale | |
Attiva | 1948-1995 |
Nazione | Italia |
Servizio | Aeronautica Militare |
Tipo | Centro addestramento reclute |
Ruolo | Formazione delle reclute |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
Caserma Armando Di Tullio[modifica | modifica wikitesto]
Caserma Armando Di Tullio Scuola Addestramento Reclute A. M. Macerata | |
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Stato | Italia |
Città | Macerata |
Coordinate | 43°17′18″N 13°25′57″E / 43.288333°N 13.4325°E |
Informazioni generali | |
Tipo | Centro addestramento reclute |
Costruzione | 1938-1948 |
Demolizione | 2019 |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Esercito Italiano Guardia di Finanza |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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La Caserma "Armando Di Tullio", anticamente Scuola Specialisti A. M. Macerata (S.S.A.M. Macerata), conosciuta dal 1977 come Scuola Addestramento Reclute A.M. Macerata (S.A.R.A.M. Macerata), fu una delle due strutture delle forze armate italiane, che si occupò della formazione delle reclute della V.A.M. dell'Aeronautica Militare italiana, nella città di Macerata. Nella caserma, il 17 dicembre 1988, prestò giuramento l'allora recluta aviere Bobo Craxi.[57][58]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Intitolata nel dopoguerra ad Armando Di Tullio, la caserma (sia come S.S.A.M e S.A.R.A.M.), insieme alla corrispettivo di Taranto, tuttora funzionante, formavano reclute della V.A.M.. Utilizzata solo per logistica, il ministero della difesa provvedé alla sua chiusura nel 1995, da lì la caserma fu utilizzata dalla guardia di Finanza.[59]
Il regolamento generale di pianificazione (PRG) per il comune di Macerata classificò l'area all'interno come "Attrezzature di interesse comune - amministrazione e servizi pubblici". Nel settembre del 2017 venne stipulato un accordo urbanistico, firmato nel marzo del 2018. Nel 2019 venne accettato il progetto per la costituzione di un nuovo polo scolastico.[60]
Auditorium Sant'Agostino[modifica | modifica wikitesto]
Auditorium Sant'Agostino | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | San Ginesio |
Indirizzo | Via Giacomo Matteotti |
Dati tecnici | |
Tipo | Auditorium |
Realizzazione | |
Costruzione | XIII secolo XVIII secolo (auditorium)Barocco |
Inaugurazione | 1230 (chiesa) XIX secolo (auditorium) |
Architetto | Carlo Antonio Sassi |
L'auditorium Sant'Agostino è un auditorium istituito nella ex chiesa di Sant'Agostino a San Ginesio.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di Sant'Agostino[modifica | modifica wikitesto]
La Chiesa di Sant’Agostino e il suo annesso Convento degli Agostiniani (ora sede dell'[[IIS Alberico Gentili) venne costruita nel XIII secolo, in stile romanico, è dedicata a Santa Maria Maddalena.[61] I resti romanici, tuttora visibili nelle murature, vennero conservati nonostante i continui restauri della chiesa.[62]
Restauri[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa venne restaurata nel XVIII secolo su progetto di Carlo Antonio Sassi[63] tra il 1750 ed il 1756. Nei lavori si decise di demolire la facciata romanica e costruirne una in stile barocco, tuttora visibile.[62]
Nel 1799, a causa di un violento terremoto che colpì la cittadina, la chiesa ricevette vari danni, che portarono all'obbligo di abbattere il [62][64][65]
Unita d'Italia[modifica | modifica wikitesto]
Con l'unità d'Italia, il convento e la chiesa, dopo la soppressione dell'ordine degli agostiniani, divennero di proprietà dello Stato.[66]
Sismicità del 2016 e 2017[modifica | modifica wikitesto]
Con il terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017, l'auditorium e il convento a lui annesso divennero inagibili.[67]
Parco divertimenti di Pryp"jat'[modifica | modifica wikitesto]
Парк культуры и отдыха | |
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Ruota panoramica del parco divertimenti | |
Stato | Ucraina |
Località | Pryp"jat' |
Inaugurazione | 1° maggio 1986[68] |
Chiusura | 1986 |
Attrazioni | |
Totale | 5 |
Il parco divertimenti di Pryp"jat' (in ucraino Парк культуры и отдыха?) è un parco divertimenti abbandonato della città di Pryp"jat', in Ucraina. L'apertura al pubblico venne programmata per il 1° maggio 1986, ma a causa del disastro di Černobyl', l'evento non si realizzò mai.[68][69][70]
Quadro di Sant'Andrea[modifica | modifica wikitesto]
Quadro di Sant'Andrea | |
---|---|
Autore | Nicola d'Ulisse |
Data | 1463 ca. |
Tecnica | sconosciuto |
Ubicazione | Museo e pinacoteca Scipione Gentili, San Ginesio |
Il quadro di Sant'Andrea, conosciuto anche come pala di Sant'Andrea o pala della Fornarina, è un dipinto di Nicola d'Ulisse, rappresentante la storica battaglia della Fornarina.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Conservato in un primo momento nella chiesa di Sant'Agostino, oggi è conservato nel museo e pinacoteca Scipione Gentili di San Ginesio. Esso rappresenta la battaglia storia avvenuta nel paese. Fu commissionata dal Consiglio dei 100 e dal popolo ginesino, circa un secolo dopo a Nicola d'Ulisse da Siena. L'autore del dipinto eternò la Fornarina - colei che riuscì a salvare il comune e i suoi abitanti avvertendoli - nel gesto di prendere cenere e pala, isolata nel lato inferiore sinistro rispetto ai guerrieri. Sulla città murata campeggia l'imponente figura dell'apostolo sant'Andrea.[71][72]
Patto di San Ginesio[modifica | modifica wikitesto]
La locuzione «patto di San Ginesio» indica un accordo politico siglato fra il segretario della DC, Matteo Renzi, il vicesegretario del partito Ciriaco De Mita e Bartolo Ciccardini, nel 1969Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>
: i ref privi di nome non possono essere vuoti con gli obiettivi di procedere ad un patto generazionale per un ricambio nella guida della DC, favorendo i "quarantenni" e causando la disgregazione della vecchia maggioranza dorotea.
Prove per Alessandro[modifica | modifica wikitesto]
Linguaggio di wikipedia[modifica | modifica wikitesto]
Il linguaggio di wikipedia è semplice.
Paragrafi[modifica | modifica wikitesto]
L'uguale (=) è un simbolo.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu.
Collegamento[modifica | modifica wikitesto]
[[ ]]
Foto[modifica | modifica wikitesto]
File:Utente Campugiani Leonardo2.jpg
Template[modifica | modifica wikitesto]
{{ }}
X | |
---|---|
Soprannome | x |
Nascita | x, 30 aprile 2002 |
Morte | x, x |
Cause della morte | x |
Luogo di sepoltura | x |
Dati militari | |
Paese servito | x |
Forza armata | x |
Corpo | x |
Specialità | x |
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Gerardus Mooyman[modifica | modifica wikitesto]
Gerardus Leonardus Mooyman | |
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Gerardus Leonardus Mooyman | |
Nascita | Apeldoorn, 23 settembre 1923 |
Morte | Anloo, 21 giugno 1987 |
Cause della morte | Incidente stradale |
Dati militari | |
Paese servito | Germania nazista |
Forza armata | Waffen-SS |
Unità | |
Reparto | SS-Freiwilligen-Standarte "Nordwest" |
Anni di servizio | 1941-1945 |
Grado |
|
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Operazione Iskra |
Battaglie | Sacca di Demjansk |
Altre cariche | Imprenditore |
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Gerardus Leonardus Mooyman (Apeldoorn, 23 settembre 1923 – Anloo, 21 giugno 1987) è stato un militare, ufficiale e imprenditore olandese.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]
Gerardus Leonardus Mooyman nacque ad Apeldoorn da una famiglia cattolica della classe media. Suo padre era un lattaio e divenne membro del NSB durante la crisi.
All'età di 18 anni Mooyman si offrì volontario per la SS-Freiwilligen Legion Niederlande nell'aprile 1941. Il suo primo confronto frontale fu nel gennaio 1942 sul Volchov. Durante la battaglia intorno al lago Ladoga nel febbraio 1943, nell'operazione Iskra, Mooyman distrusse 13 carri armati sovietici in un giorno. Questo lo ha reso il primo olandese e il primo non tedesco a ricevere la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro. In totale riuscì a eliminare 23 carri armati.[74][75][76]
La figura di Mooyman fu usata dai nazisti per una campagna pubblicitaria dell'esercito e come esempio per i giovani olandesi.
Verso la fine di agosto del 1943 si addestrò per diventare Scharführer (sottufficiale) a Radolfzell, partendo per l'addestramento ufficiale presso la SS-Junkerschule a Bad Tölz, cadetto nell'11° Kriegsjunkerlehrgang. Nella primavera del 1944 tornò al fronte orientale a Narva come SS-Standarten-Oberjunker e fu promosso al grado di SS-Untersturmführer der Reserve (riserva sottotenente).[75]
Dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]
Divenuto prigioniero di guerra il 4 maggio 1945 pochi giorni dopo fuggì e si nascose in Germania. Fu arrestato nei Paesi Bassi nel marzo del 1946. Durante un trasporto da Scheveningen a Delft, Mooyman fuggì per la seconda volta, ma fu nuovamente arrestato nell'agosto 1946. Verso la fine di agosto del 1949 subì un processo penale, con una condanna a 6 anni di reclusione, ma fu rilasciato.[76]
Il continuo della vita[modifica | modifica wikitesto]
Dopo la sua liberazione, Mooyman visse una vita poco appariscente come imprenditore nella città di Groningen, si sposò ed ebbe una figlia.
L'ultima volta che ottenne una pubblicità fu nel 1967, quando fu intervistato dalla rivista Revu. In questo articolo, Mooyman espresse il suo disgusto per i crimini dei nazisti, per i quali si ritenne parzialmente responsabile. Diede la sua croce da cavaliere a un collezionista. Morì il 21 giugno 1987 a seguito di un incidente stradale nei pressi di Anloo.[75]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onofri (famiglia)[modifica | modifica wikitesto]
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Onofrio Onofri XV secolo, capostipite riconosciuto | ? | ? | ||||||||||||||||||||||
Angelone Onofri XVI secolo, sposato | Giacomo Onofri XVI secolo, capostipite della seconda casata. Rimasto vedovo sposa Ginevra | Virgilio Onofri sp. Chiara Carfagna il 10 febbraio 1566 | ||||||||||||||||||||||
Giovanni Bernardino Onofri sp. Fiordalisa Benucci nel 1581 | Antonio Maria Onofri sp. Livia Benucci nel 1573 | Felice Onofri sp. Maurizia da Moroso nel 1566 | Giulio Onofri gesuita | |||||||||||||||||||||
Ottavio Onofri sp. Minerva Vannarelli, uditore generale dello Stato di Posi, dottore in utriusque | Vittoria Onofri ? | Giuseppe Onofri ? | Camillo Onofri ? | Orazio Onofri gesuita al servizio di papa Paolo V | Fiordalisa Onofri sp. Ulisse dei conti Cerri di San Ginesio | Prassede Onofri ? | Maria Onofri ? | Geronima Onofri moglie di Nicola Porcelli di Tolentino | ||||||||||||||||
Cavalier Giovanni Giuseppe Onofri ?-1708, sp. Settimia Passari | Vittoria Onofri sp. Stanislao Bevilacqua nel 1653 | |||||||||||||||||||||||
Ottavio Onofri ? | Giulio Onofri ? | Felice Onofri ? | Domenico Antonio Onofri 1661-1741 sp. Anna Lucrezia Barbi | |||||||||||||||||||||
Luigi Onofri canonico | Minerva Antonia Onofri sp. il notaio Cornelio Vannarelli | Giovanni Giuseppe Onofri canonico | Venanzo Onofri ? | Filippo Maria Onofri (1 settembre 1703-19 agosto 1769), sp. Margherita Dionisi il 29 aprile 1738 | ||||||||||||||||||||
Teresa Onofri sp. Rinaldo Passari Camilli | Anna Maria Serafina Onofri ? | Ginevra Onofri ? | Marianna Onofri ? | Giovanna Battista Onofri ? | Maria Vittoria Onofri ? | Serafina Pacifica Onofri ? | Conte Domenico Onofri (6 agosto 1751–30 dicembre 1821) sp. Caterina Pini nel 1801 | |||||||||||||||||
Luigi Onofri ? | Filippo Onofri ? | Giuseppe Onofri ? | Onofrio Onofri ? | Margherita Onofri ? | Bernardino Onofri ? | Marianna Onofri ? | ||||||||||||||||||
Maria Onofri sp. Nicola Olivieri intorno alla fine del IX secolo | ||||||||||||||||||||||||
fine dinastia Unione Onofri-Olivieri | ||||||||||||||||||||||||
Christopher Dorner[modifica | modifica wikitesto]
Christopher Jordan Dorner (New York, 11 settembre 1979 – 12 febbraio 2013) è stato un poliziotto e criminale statunitense. Era un agente di polizia di Los Angeles che, a partire dal 3 febbraio 2013, ha commesso una serie di sparatorie a Orange, nella contea di Los Angeles e nella contea di Riverside, in California.[79] Le vittime erano poliziotti e civili, comprese le loro famiglie legate.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Christopher Dorner nacque a New York, crescendo nel sud della California.[80] Frequentò la Cypress High School di Cypress, in California, dove si laureò nel 1997.[81] Dorner si laureò nuovamente presso la Southern Utah University nel 2001, con una specializzazione in scienze politiche e una minore in psicologia.[82]
Dorner in seguito dichiarò di essere stato l'unico studente afroamericano dalla prima elementare alla seconda media nella scuola, subendo bullismo di genere razzista.[83] Da adolescente, decise di diventare un ufficiale di polizia e si unì a un programma per giovani offerto dal dipartimento di polizia a La Palma, dove visse al momento delle sparatorie.[84] I vicini descrissero Dorner come una persona appartenente a una famiglia ammirata e benvoluta, pur restando sempre solo. In precedenza era sposato, senza figli. I documenti del tribunale mostrano che sua moglie chiese il divorzio nel 2007.[85]
[modifica | modifica wikitesto]
Dorner era un ufficiale della Riserva della United States Navy. Nel 2002 comandò un'unità di sicurezza presso la Stazione aeronavale di Fallon, in Nevada, servito con un'unità di guerra sottomarina mobile da giugno 2004 a febbraio 2006. Dal novembre 2006 all'aprile 2007 fu dispiegato in Bahrein con il gruppo costiero Riverine Two.[86] Fu dimesso con il grado di tenete dalla Riserva il 1° febbraio 2013.[87]
Nel 2002, mentre si allenava per la Riserva navale presso la Vance Air Force Base, Dorner e un suo compagno di classe trovarono una borsa contenente quasi $ 8.000 (equivalenti a circa $ 11.400 nel 2019) che apparteneva alla vicina Enid Korean Church of Grace a Enid, Oklahoma. Hanno consegnato i soldi alla polizia. Alla domanda sul motivo, Dorner rispose che "I militari sottolineano l'integrità [...] C'erano un paio di migliaia di dollari e se le persone sono disposte a donarli ad una chiesa, deve essere piuttosto importante per loro". Dorner affermò anche che sua madre gli insegnò onestà e integrità.[88] Durante la sua permanenza come riservista, Dorner ricevette un nastro da tiro per fucile della Marina e un nastro per fucili a pistola della Marina con dispositivo esperto.[89][90]
Dipartimento di polizia di Los Angeles[modifica | modifica wikitesto]
Durante il suo periodo come riservista navale, Dorner si unì al Dipartimento di Polizia di Los Angeles (LAPD). Entrò nell'accademia di polizia nel 2005, laureandosi nel 2006.[84] Poco dopo, i suoi compiti di ufficiale di prova furono interrotti quando fu schierato in Bahrein. Al suo ritorno dal servizio nel luglio 2007, Dorner fu accoppiato con l'addestratore Teresa Evans per completare il suo addestramento di prova. Secondo il Los Angeles Times, Evans affermò che il primo giorno in cui Dorner lavorò con lei, le disse di aver pianificato di fare causa al LAPD dopo aver completato il suo periodo di prova, in risposta a come il LAPD rispose ai suoi reclami, precedentemente fatti, contro i suoi compagni di classe.[84]
Accuse contro l'addestratore[modifica | modifica wikitesto]
Il 28 luglio 2007, Dorner ed Evans risposero ad una missione al Doubletree Hotel di San Pedro, in merito a un disturbo causato da Christopher Gettler, che soffriva di schizofrenia con grave demenza.[91][92] Due settimane dopo, Evans diede a Dorner una revisione delle prestazioni, affermando che Dorner doveva migliorare in tre aree. Il giorno successivo, Dorner presentò un rapporto in cui affermava che Evans usò una forza eccessiva nel trattamento di Gettler,[93] accusandola di aver dato due calci al petto e una volta in faccia mentre era ammanettato e steso a terra.[94][95][96]
Il LAPD indagò sulla denuncia, esaminando l'accusa contro Evans e la veridicità del rapporto di Dorner, attraverso un comitato di revisione interno composto da tre membri: due capitani del LAPD e un avvocato difensore. Durante le indagini di sette mesi sulla denuncia di Dorner, Evans fu assegnata al servizio di ufficio e non gli è stato permesso di guadagnare denaro al di fuori del suo lavoro. L'avvocato di Dorner all'audizione era l'ex capitano del LAPD Randal Quan.[94]
Il comitato di revisione ascoltò numerose testimonianze. Tre impiegati dell'hotel, che assistettero alla "maggior parte" dell'incidente, affermarono di non aver visto Evans dare dei calci a Gettler. Gettler fu portato alla stazione di polizia e ricevette cure mediche per lesioni alla sua faccia, ma non menzionò di essere stato preso a calci in quel momento. Secondo il padre però, più tardi quel giorno, il figlio gli disse che fu preso a calci da un ufficiale, quindi lo testimoniò all'udienza disciplinare di Dorner.[84][97] In un'intervista filmata con l'avvocato di Dorner, Gettler dichiarò di essere stato preso a calci in faccia da un ufficiale di polizia il giorno nel luogo in questione; tuttavia, le sue risposte agli interrogatori sono furono descritte come "generalmente, incoerenti e non rispondenti".[98][99] L'inchiesta si concluse sottolineando che non vi fu alcun calcio e, in seguito, che Dorner mentì.[100]
Risoluzione e ricorso fallito[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2008, Dorner venne licenziato dal LAPD per aver fatto false dichiarazioni nel suo rapporto e nella sua testimonianza contro il suo addestratore Evans.[97] Quan dichiarò che Dorner fu trattato ingiustamente, diventando un capro espiatorio.[94][101][102] Dorner fece appello alla risoluzione presentando un mandato alla corte superiore della contea di Los Angeles.[98] Il giudice David Yaffe scrisse che era "incerto se il funzionario addetto alla formazione avesse preso a calci l'indagato o no", ma tuttavia confermò la decisione del dipartimento di licenziare Dorner, secondo il Los Angeles Times.[103] Yaffe decretò che avrebbe presunto che le accuse del LAPD, secondo cui il rapporto di Dorner fosse falso, sarebbero state valide non sapendo se il suo rapporto su Evans fosse falso.[104] Irritato Dorner urlò incredulo alla fine dell'udienza, "Ho detto la verità! Come può accadere questa [sentenza]?"[105]
Dorner fece appello alla Corte d'appello della California, che affermò il 3 ottobre 2011 la sentenza della corte inferiore. Secondo la legge della California, i risultati amministrativi (in questo caso dal LAPD) hanno diritto a una presunzione di correttezza e il firmatario (in questo caso Dorner) ha l'onere di provare che erano errati. La corte d'appello concluse che il LAPD aveva prove sostanziali per la sua conclusione che Dorner non era credibile nelle sue accuse contro Evans.[98]
Il "manifesto"[modifica | modifica wikitesto]
All'inizio di febbraio 2013, in coincidenza con l'inizio di una serie di sparatorie al fine vendicativo, Dorner ha affermato di aver pubblicato una nota dettagliata sulla sua pagina Facebook, discutendo della sua storia, motivazioni e dei suoi piani.[106] Questo post di 11.000 parole divenne noto come il "manifesto".[107]
Secondo quanto riferito, il manifesto dichiarò "guerra non convenzionale e asimmetrica" contro il dipartimento di polizia di Los Angeles (LAPD), le loro famiglie e i loro associati, a meno che il LAPD non ammettesse pubblicamente di averlo licenziato per rappresaglia per aver denunciato una forza eccessiva del suo addestratore.[106][108][109][110][111] Elencando 40 agenti delle forze dell'ordine che era disposto a uccidere, dichiarando: "So che la maggior parte di voi che mi conoscono personalmente sono increduli di sentire dai media che sono sospettato di aver commesso omicidi così orrendi e di aver intrapreso azioni drastiche e scioccanti negli ultimi due giorni. Sfortunatamente, questo è un male necessario che non mi diverte, ma devo prenderne parte e completarlo affinché avvengano cambiamenti sostanziali all'interno del LAPD e reclamare il mio nome. Il dipartimento non è cambiato dai tempi di Rampart e Rodney King. È peggiorato."[112][113] Dorner chiese ai giornalisti di perseguire "la verità", sottolineando specifiche linee di indagine da seguire ai sensi del Freedom of Information Act, e ha affermato che delle "prove video" sono state inviate a più agenzie di stampa.
Il 9 febbraio 2013, in risposta al manifesto di Dorner e all'inizio della follia omicida, il capo del LAPD Charlie Beck informò Dorner attraverso i media che ci sarebbe stata una revisione del caso disciplinare che lo avrebbe portato al licenziamento.[114][115] Beck ha detto che i funzionari avrebbero riesaminato le accuse secondo cui la sua carriera nelle forze dell'ordine sarebbe stata annullata dai colleghi razzisti.[115][116][117]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Terremoto Centro Italia: le Sae-Soluzioni abitative in emergenza - Soluzioni offerte e costi, su protezionecivile.gov.it.
- ^ Ricostruzione nelle mani di Cantone. Ecco come Anac controllerà i lavori, in Il Secolo d'Italia, 27 agosto 2016. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato il 5 agosto 2017).
- ^ Graziano Delrio dice no alle new town. "Scelte saranno concordate con il territorio, ma vogliamo ricostruire i borghi", in HuffPost, 26 agosto 2016. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato il 5 agosto 2017).
- ^ Paola Mammarella, Terremoto, per la ricostruzione non si seguirà il modello delle New Town, su Edilportale, 25 agosto 2016. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato il 5 agosto 2017).
- ^ Pirozzi torna sulla burocrazia: “Le norme rallentano la ricostruzione”, in RietiLife, 31 maggio 2017. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato il 5 agosto 2017).
- ^ Terremoto: consegnate 400 casette, in ANSA, 28 luglio 2017. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato il 5 agosto 2017).
- ^ Giuliano Foschini e Fabio Tonacci, Terremoto, la ricostruzione nel caos: in strada il 92 per cento delle macerie, in la Repubblica, 20 giugno 2017. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato il 5 agosto 2017).
- ^ I dati riportati in questa sezione sono aggiornati al 31 marzo 2017 e fanno riferimento alle attività coordinate dalla Direzione di Comando e Controllo istituita a Rieti il 28 agosto 2016. La struttura è rimasta operativa fino al 7 aprile 2017
- ^ Centro Italia, secondo Natale da terremotati: tra ritardi, disservizi e piccole vittorie, in Repubblica.it. URL consultato il 7 gennaio 2018 (archiviato il 7 gennaio 2018).
- ^ (PDF) Regione Marche, Tabella cantieri, 14 gennaio 2019
- ^ 8 aree S.A.E. con l'ampliamento
- ^ Terremoto Marche, chiuse le indagini per gli appalti delle casette, La Repubblica.
- ^ Consegna di nove Sae a Sarnano, su ansa.it.
- ^ I moduli abitativi S.A.E. dovevano essere consegnati il 27 dicembre 2017
- ^ Case SAE per i terremotati, la denuncia del sindaco di Sarnano: "Non consegnamo alloggi in queste condizioni", su emergency-live.com, Emergency Live.
- ^ Terremoto, "casette" difettose e sporche: protestano sindaci Marche, su tgcom24.mediaset.it.
- ^ Giuseppe De Lorenzo, Danno le casette ai terremotati. E dopo 2 mesi sono già inagibili, 26 settembre 2018. URL consultato il 28 agosto 2020.
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- ^ BOLOGNOLA-SARNANO IMPIANTI DI PINTURA-RAGNOLO-SASSOTETTO (1592 MT), su www.sibilliniweb.it.
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- ^ Terremoto: sindaco S. Ginesio, Gentiloni vedrà 'cuore' danni, ANSA, 20 dicembre 2016.
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