Museo e pinacoteca Scipione Gentili

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Museo pinacoteca Scipione Gentili
Pinacoteca "Scipione Gentili" in una foto d'epoca
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSan Ginesio
IndirizzoVia Raffaele Merelli 14
Coordinate43°06′30.46″N 13°19′11.95″E / 43.108462°N 13.319987°E43.108462; 13.319987
Caratteristiche
TipoArte e archeologia
Apertura1564 ca.
Chiusura2016
ProprietàComune di San Ginesio
GestioneComune di San Ginesio
DirettoreLuigi Maria Armellini
Sito web

Il museo e pinacoteca Scipione Gentili è un museo/pinacoteca di San Ginesio che ha sede nell'ex chiesa di San Sebastiano.[1] A causa del terremoto del 2016 e del 2017 la struttura è inagibile e alcune delle opere sono esposte nell'auditorium Sant'Agostino, nella mostra chiamata Hoc Opus.[2][3] La prima mostra venne aperta nel 1564 circa, quando l'edificio, già sconsacrato, venne riutilizzato con un'altra funzione. Decaduto leggermente in disuso, venne restaurato nella seconda metà del XX secolo, per poi essere riaperto nel 1995.[1]

La collezione (parziale)[1][4][modifica | modifica wikitesto]

Le opere in mostra nella pinacoteca, prima del terremoto del 2016 e del 2017, si dividevano in tre grandi sezioni: sezione antica, sezione moderna e archeologia. All'interno si trovavano opere artistiche di varie tipologie e di varie civiltà, come quella celtica e quella romana.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Oggetti[modifica | modifica wikitesto]

Nel catalogo degli oggetti si raccolgono numerose opere lignee di artisti sconosciuti. Molte di queste sono rappresentazioni di angeli, con funzione di candelabri, e cornici, realizzati presumibilmente per edifici religiosi. Ad arricchire la collezione, si possono trovare numerose armi da fuoco artigianali, precisamente due fucili e una pistola, realizzate nel XIX secolo. La loro tecnica di costruzione varia, infatti un fucile[5] e la pistola[6] sono realizzati in legno e ferro, mentre il restante fucile[7] è costruito con legno, ferro, ottone, madreperla e cuoio. Altre opere sono:

  • Acquasantiera pensile in maiolica (XVIII/XIX secolo);
  • Aureola di immagine sacra (XVII/XVIII secolo);
  • Crocifisso processionale (XVII/XVIII secolo);
  • Lampada pensile in maiolica (XIX secolo);
  • Leggio (XIX secolo);
  • Leoni della vecchia facciata dell'auditorium Sant'Agostino;[8]
  • Piatto rappresentante San Francesco d'Assisi di Rodolfo Ceccaroni (1920);
  • Piatto con veduta di Loreto di Rodolfo Ceccaroni (1941);
  • Violino in legno di Alessandro Rinucci (1838).

Archeologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Capitello di epoca romana;
  • Leone stiloforo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Museo e Pinacoteca "S. Gentili", su regione.marche.it.
  2. ^ HOC OPUS. Ritorno alla Bellezza, su icom-italia.org.
  3. ^ “HOC OPUS. Ritorno Alla Bellezza”: In Mostra Le Preziose Opere Pittoriche Della Pinacoteca Antica Di San Ginesio, su uss-sisma2016.beniculturali.it.
  4. ^ Febo Allevi e Giuseppe Crispini, San Ginesio, Ravenna, Angelo Longo Editore, 1969.
  5. ^ San Ginesio - fucile, su beniculturali.marche.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
  6. ^ San Ginesio - Pistola, su beniculturali.marche.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
  7. ^ San Ginesio - fucile, su beniculturali.marche.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
  8. ^ Comune di San Ginesio e Assessorato turismo beni e attività culturali, San Ginesio, San Ginesio, 2006.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]