Museo diocesano (Macerata)
Museo Diocesano di Macerata | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Macerata |
Indirizzo | Basilica di Santa Maria della Misericordia - Piazza Strambi, 2 |
Caratteristiche | |
Tipo | arte sacra, Suppellettile liturgica e reliquie |
Visitatori | 1 300 (2022) |
Il Museo diocesano di Macerata, anche conosciuto come Raccolta del Santuario della Beata Vergine Madre della Misericordia, è un museo di arte sacra del patrimonio artistico della diocesi di Macerata con sede nella basilica di Santa Maria della Misericordia di Macerata.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La Basilica[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa originaria sorse come opera votiva per far cessare la peste nel 1447, per poi essere ricostruita nel 1497. Di li a poco trovò collocazione la tela della Misericordia e i Santi Sebastiano, Rocco, Andrea e Giuliano di autore anonimo, ancora oggi presente nella Basilica.
La Basilica fu poi demolita e ricostruita su disegno di Luigi Vanvitelli tra il 1736 e il 1741.
Il museo diocesano[modifica | modifica wikitesto]
La collezione[modifica | modifica wikitesto]
La collezione del Museo diocesano di Macerata è composta da oggetti liturgici pregiati di argenteria e orificeria come calici, pissidi, ostensori, turiboli, carteglorie e reliquiari donati da benefattori nel corso dei secoli[1].
La sezione archeologica del museo è composta da reperti provenienti dalla pieve di San Giuliano (IX sec.) e dalla secondas cattedrale di Macerata[1].
La collezione è poi composta da opere di arte contemporanea di autori come Sesto Amerigo Luchetti, Carlo Cantalamessa, Biagio Biagetti, Emilio Lazzaro e Giuseppe de Angelis. Le ultime acquisizioni della collezione sono opere di artisti risalenti al 2000. Una sezione fotografica è dedicata ai cicli pittorici della Basilica ed ai loro restauri[1].
Le sedi distaccate[modifica | modifica wikitesto]
Museo diocesano di Recanati[modifica | modifica wikitesto]
Il Museo diocesano di Recanati trovò collocazione nel Palazzo episcopale della città risalente al XIII secolo, e venne istituito nel 1958 al fine di valorizzare, promuovere e divulgare il patrimonio artistico-religioso della Concattedrale di San Flaviano. Fu il primo Museo diocesano delle Marche[2]. In seguito divenne una sede distaccata del Museo diocesano di Macerata[3].
Museo diocesano di Tolentino[modifica | modifica wikitesto]
Il Museo diocesano di Tolentino, istituito in seguito al terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017 e in allestimento, troverà spazio nel Palazzo Vescovile. Nasce con l'intento di valorizzare, promuovere e divulgare il patrimonio artistico-religioso della Concattedrale di San Catervo esponendo dipinti, paramenti sacri, sculture e suppellettile liturgica comprese tra il XIV al XIX secolo.
Museo diocesano di Treia[modifica | modifica wikitesto]
Il Museo diocesano di Treia, istituito in seguito al terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017 e in allestimento, troverà spazio nel Palazzo Vescovile. Nasce con l'intento di valorizzare, promuovere e divulgare il patrimonio artistico-religioso della Concattedrale della Santissima Annunziata esponendo arredi sacri, dipinti, paramenti sacri, sculture e suppellettili liturgiche comprese tra il XIV al XIII secolo.
Raccolta della Collegiata di Sant'Esuperanzio di Cingoli[modifica | modifica wikitesto]
La Raccolta della Collegiata di Sant'Esuperanzio di Cingoli trova spazio nella Collegiata di Sant'Esuperanzio risalente al XII secolo, e venne istituita per conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio storico-artistico proveniente dal territorio di Cingoli. La collezione presenta opere e suppellettili liturgiche comprese tra il XVIII ed il XIX secolo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Diocesi di Macerata, Museo, su basilicamisericordia.it.
- ^ Diocesi di Macerata, Museo Diocesano - Sede di Recanati, su beni.diocesimacerata.it.
- ^ Regione Marche, Museo Diocesano - sezione di Recanati, su regione.marche.it.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Erminia Giacomini Miari e Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Milano, Editore Touring, 2005, ISBN 9788836536535.