Zecchino d'Oro

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Anno{{{anno prima visione}}}
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
Casa di produzioneAntoniano

Lo Zecchino d'Oro è una rassegna canora internazionale di musica per l'infanzia trasmessa in un apposito programma televisivo.

È considerato un evento che pian piano è divenuto parte del costume e patrimonio culturale italiano delle generazioni nate a partire dagli anni sessanta. Tale valore è testimoniato dall'attribuzione, nell'aprile 2008, della targa "Patrimoni per una cultura di pace", consegnata nel corso di una cerimonia organizzata dai Club e Centri UNESCO.

La manifestazione vuole favorire la creazione di canzoni per bambini, cioè stimolare l'impegno dei compositori a realizzare opere destinate al mondo dell'infanzia.

Come viene regolarmente sottolineato nel corso della manifestazione, a vincere lo Zecchino d'Oro, così come gli altri riconoscimenti, sono gli autori e compositori delle canzoni e non i bambini che le interpretano. Tuttavia, la 40ª edizione vede la partecipazione di Yumiko Ashikawa, unica bambina a gareggiare in qualità di autrice e interprete. Ciò costituisce in assoluto l'evento più notevole.

Storia

Cino Tortorella vicino a Barbara Ferigo nel 1968

L'intuizione e l'idea di uno spettacolo per bambini che promuovesse la musica a loro dedicata si devono al presentatore Cino Tortorella. Già famoso grazie al programma della tv dei ragazzi Zurlì, il mago del giovedì, in cui interpretava il ruolo del Mago Zurlì, fu contattato da alcuni imprenditori che organizzavano alla Triennale di Milano il "Salone del Bambino" e gli chiesero di inventare una trasmissione per quell'occasione. Tortorella pensò a una sorta di Festival di Sanremo per bambini. La trasmissione andò in onda per la prima volta il 24 settembre 1959[1].

Tortorella strutturò la prima edizione dello Zecchino d'Oro come una successione di momenti rievocativi (con qualche libera interpretazione) della favola di Pinocchio, sino al momento in cui in scena si faceva rivivere la nascita dell'albero degli zecchini d'oro, da cui il nome della rassegna canora. Lettera a Pinocchio (dal famoso incipit Carissimo Pinocchio, amico dei giorni più lieti), dedicata al famoso burattino di legno, scritta da Mario Panzeri, ha conosciuto una straordinaria fortuna anche al di fuori della manifestazione canora ed è stata interpretata poi da Johnny Dorelli.

A causa di problemi di tipo televisivo lo Zecchino d'Oro doveva trovare un'altra sede. Nel 1961 mentre era a Bologna Tortorella incontrò gli amici e frati minori dell'Antoniano, che accettarono il trasferimento della rassegna nella città felsinea e gli presentarono una frequentatrice della parrocchia che avrebbe potuto insegnare le canzoni ai bambini protagonisti della rassegna: Mariele Ventre che sarà fino alla sua scomparsa la maestra del Piccolo Coro dell'Antoniano. Da allora lo Zecchino d'Oro è legato inscindibilmente all'Antoniano, che tuttora organizza e produce la gara canora[2].

Nel 1963, a seguito di continue ed insistenti richieste dei bambini interpreti delle prime edizioni, venne l'idea di creare un coro di accompagnamento. Nacque quindi il Piccolo Coro dell'Antoniano, coordinato e diretto da Mariele Ventre, composto all'inizio da soli cinque bambini. Da allora il Piccolo Coro accompagna tutte le canzoni della rassegna[3]. Nello stesso anno, le canzoni presentate allo Zecchino d'Oro iniziarono ad essere incise su disco (allora in vinile, 33 giri).

Nel 1965 la manifestazione si spostò dal cinema teatro dell'Antoniano al neonato studio televisivo, dove si svolge ancora oggi. L'anno successivo vennero inviate al concorso ben 527 canzoni. I piccoli cantanti, il coro ed i frati, insieme a tutti i collaboratori, vennero ricevuti in udienza speciale da Papa Paolo VI[4].

Nel 1969 per la prima volta la rassegna venne trasmessa in Eurovisione. Raggiunse il record di ascolti di 150 milioni di spettatori, superato quell'anno solo dallo sbarco sulla luna[5]. Nonostante il grande successo, pochi anni dopo, nel 1973, la Rai ridusse la trasmissione televisiva della manifestazione alla sola giornata finale (trasmettendo però via radio le giornate precedenti). Nello stesso anno, Cino Tortorella abbandonò il costume di scena del Mago Zurlì e per la prima volta i bambini iniziarono a cantare su basi musicali preregistrate (non più dunque eseguite in diretta dall'orchestra).

Mariele Ventre nel 1966

Nel 1976 la rassegna divenne internazionale : partecipano 7 canzoni italiane e 7 canzoni straniere. Dalla seconda edizione di quell'anno vennero introdotti anche i due Zecchini d'Argento per la più bella canzone italiana e per la più bella canzone straniera. Il programma assunse così ulteriormente interesse internazionale, aiutato dalla trasmissione in eurovisione e dal patrocinio dell'Unicef[6]. Quell'anno vennero realizzate due edizioni, spostando la cadenza da primaverile (in prossimità della festa del papà del 19 marzo) ad autunnale (nella terza settimana di novembre)[7]. L'anno successivo, per la prima volta, lo Zecchino d'Oro venne trasmesso a colori, e nel 1981 la Rai tornò a trasmetterne in televisione tutte le puntate.

Dal 1991 i ricavi economici della manifestazione sono devoluti ad opere di bene, attraverso una speciale raccolta di fondi chiamata il "Fiore della solidarietà"[8].

Alla 38ª edizione, il coro viene diretto per l'ultima volta da Mariele Ventre, che scompare qualche giorno dopo, venendo poi sostituita da Sabrina Simoni. Nel 2001 Il Segretariato Sociale della Rai istituisce un premio annuale, intitolato a Mariele Ventre, da assegnare a personalità distintesi per il loro impegno a favore del modo dell'infanzia.

Nel 2006 fa la sua ultima apparizione il personaggio di Topo Gigio.

Nel 2007 lo Zecchino d'Oro festeggia la sua 50a edizione, e per la prima volta viene introdotto il Telezecchino. Per celebrare le 50 edizioni il 21 dicembre dello stesso anno viene trasmesso il Gran galà dello Zecchino d'Oro. Nello stesso anno lo Zecchino ha ricevuto dai Club UNESCO il riconoscimento di "Patrimonio per una cultura di pace", prima trasmissione televisiva a ricevere un simile riconoscimento[9][10]. L'annuncio viene dato durante il "Gran galà dello Zecchino d'Oro", la cerimonia ufficiale avviene il 5 aprile 2008, e il piccolo coro riceve il riconoscimento in rappresentanza dello Zecchino[3].

Nel 2008 per la prima volta, oltre allo Zecchino d'Oro ed al Telezecchino, vengono introdotti come premi anche lo Zecchino Rosso, Bianco, Blu e Verde, assegnati ogni giorno da una giuria diversa. Inoltre questo è l'ultimo anno in cui è presente lo storico ideatore e presentatore della manifestazione Cino Tortorella[11][12].

Nel 2009, in occasione dei 50 anni dello Zecchino d'Oro, il programma viene trasmesso per la prima volta in formato 16:9.

Selezione di canzoni e concorrenti

Ogni anno vengono presentate centinaia di canzoni in risposta al bando di concorso emesso dall'Antoniano[13]. Una commissione interna all'Antoniano[14] si occupa di effettuare una prima scrematura, scegliendo i componimenti giudicati più adatti. Le canzoni selezionate vengono sottoposte al vaglio di una commissione (scelta dall'Antoniano stesso), composta da musicisti, educatori, giornalisti ed operatori del mondo dell’infanzia e in generale da vari esperti che normalmente si occupano di "prodotti culturali" per bambini[14]. A questa giuria è assegnato il compito di ascoltare le 100 canzoni[13] che passano la prima selezione ed eliminare via via le meno gradite finché non si raggiunge accordo sulle canzoni che parteciperanno alla trasmissione[14]. Fino al 2011 questa modalità era valida solo per la scelta delle canzoni italiane, mentre per le canzoni straniere la scelta veniva effettuata direttamente dall'Antoniano[15].

Gli autori delle canzoni selezionate cedono all'Antoniano i diritti di riproduzione dei pezzi e la metà dei proventi da essi derivanti[13].

La selezione dei piccoli cantanti avviene in varie fasi, durante un tour che raggiunge le principali città d'Italia. Possono partecipare coloro che abbiano compiuto tre anni di età al momento della selezione e che non compiano undici anni prima dello svolgimento della trasmissione.

I bambini candidati vengono sottoposti ad una audizione a porte chiuse nella quale devono cantare, accompagnati dal pianoforte, una canzone a scelta tra quelle delle passate edizioni dello Zecchino d'Oro, a partire dalla trentesima edizione. Coloro che superano questa prima fase partecipano ad un ulteriore audizione che si tiene durante uno spettacolo pubblico, dove devono cantare la stessa canzone accompagnati dalla base musicale[16]. Gli interpreti per le canzoni straniere vengono scelti attraverso audizioni separate[17]

Coloro che superano le selezioni locali partecipano ad una selezione finale presso l'Antoniano di Bologna[16]. La prova consiste nell'interpretazione di due brani, uno melodico ed uno ritmico, scelti tra una rosa di canzoni delle precedenti edizioni. La commissione può così selezionare gli interpreti ritenuti più adatti per i brani che parteciperanno alla trasmissione, che in questa fase sono già stati scelti[18].

Il concorso

Durante la trasmissione vengono proposte un totale di dodici canzoni, tra italiane e non italiane (in precedenza erano quattordici, sette italiane e sette straniere) che concorrono per vari premi. I bambini sono solo gli interpreti delle canzoni e non concorrono in nessun modo, in quanto la gara si svolge tra le canzoni e non tra i cantanti. La trasmissione si articola nel corso di cinque serate, nelle quali vengono ascoltate le canzoni, assegnati i diversi premi, oltre a lasciare spazio a varie esibizioni per bambini.

I piccoli cantanti sono accompagnati dal Piccolo Coro "Mariele Ventre" dell'Antoniano diretto da Sabrina Simoni, che è anche vocal coach dei bambini solisti (ha sostituito in entrambi i ruoli Mariele Ventre dopo la sua prematura scomparsa nel 1995). L'arrangiamento vocale delle canzoni è a cura di Gianfranco Fasano, che ha sostituito in questo ruolo Siro Merlo.

Il premio principale è proprio lo Zecchino d'Oro. Il premio viene assegnato al termine della serata finale da una giuria composta esclusivamente da bambini. Ogni bambino può assegnare alla canzone un voto da sei a dieci. Al termine delle votazioni la canzone che ha realizzato il totale più alto derivante dalla somma dei voti ricevuti vince lo Zecchino d'Oro, che viene consegnato all'autore. Nel 2004 è stato introdotto il televoto, che si andava a sommare ai voti dati dalla giuria. Questo sistema è stato abolito nel 2007 con l'introduzione del telezecchino. In caso di parità tra due canzoni si può ricorrere ad uno spareggio o assegnare il premio ad entrambe le canzoni, a seconda del regolamento di quell'anno. In alcune edizioni le canzoni meno votate nelle puntate precedenti non raggiungevano la serata finale, non concorrendo quindi per il premio principale.

Lo Zecchino d'Argento è stato assegnato dalla 18ª edizione fino alla 50a durante due semifinali, una dedicata alle canzoni italiane e una dedicata alle canzoni straniere. Ritorna alla 56°edizione. Le modalità di votazione sono identiche a quelle dello Zecchino d'Oro.

Gli Zecchini Colorati, rosso, bianco, blu e verde, vengono assegnati dalla 51ª edizione alla 55°, uno per ogni puntata che precede la finale. Le modalità di assegnazione variano a seconda dell'edizione, ma si basano sempre su una giuria composta da bambini.

Il Telezecchino viene assegnato dalla 50ª edizione alla canzone che abbia ricevuto il maggior numero di preferenze da parte dei telespettatori.

La targa G d'oro "Sorella Letizia" è stata assegnata dal periodico per ragazzi Il Giornalino dalla 5ª edizione alla 48ª. Veniva assegnata alla canzone il cui testo meglio esprimeva lo spirito di gioia, fratellanza e amore.

Brani vincitori

Lo stesso argomento in dettaglio: Brani vincitori dello Zecchino d'Oro.

Brani partecipanti

Lo stesso argomento in dettaglio: Brani partecipanti allo Zecchino d'Oro.

Paesi partecipanti

Lo stesso argomento in dettaglio: Paesi partecipanti allo Zecchino d'Oro.

Personaggi

Tra i personaggi che hanno acquistato notorietà grazie a questa trasmissione televisiva, si ricordano:

Piccoli cantanti

Tra i piccoli partecipanti allo Zecchino d'Oro si ricordano:

Alcuni degli interpreti dello Zecchino successivamente alla loro partecipazione li vediamo ai programmi Ti lascio una canzone e Io canto con tante coppie e gruppi.

Autori

Lo stesso argomento in dettaglio: Autori partecipanti allo Zecchino d'Oro.

I musicisti che hanno partecipato a più edizioni sono Luciano Beretta, Franco Fasano, Corrado Castellari, Alberto Testa, Sandro Tuminelli, Gianfranco Grottoli, Vittorio Sessa Vitali e Andrea Vaschetti. Fra gli autori si trovano anche noti professionisti della musica per l'infanzia, come Riccardo Zara, Alessandra Valeri Manera e Maria Letizia Amoroso.

Spesso le canzoni dello Zecchino sono state composte da celebri cantautori, come Biagio Antonacci, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Edoardo Bennato, Fabio Concato, Toto Cutugno, Lucio Dalla, Bruno Lauzi, Pupo, Renato Zero, Pino Daniele, Enrico Ruggeri e Amedeo Minghi. Spiccano anche i nomi di famosi compositori e parolieri, fra cui Bruno Canfora, Giorgio Calabrese, Depsa, Lucia Mannucci e Antonio Virgilio Savona del Quartetto Cetra, Mogol, Cristiano Malgioglio e Vito Pallavicini.

Hanno contribuito personaggi del mondo dello spettacolo, come Francesco Salvi, Lino Banfi, Castellano & Pipolo, Grazia Di Michele e Syusy Blady.

Tra gli autori più giovani vanno ricordati Yumiko Ashikawa (7 anni), Miruna Oprea (13 anni), Ioachim Petre (13 anni) e Lara Polli (13 anni).

Conduttori

L'ideatore della trasmissione Cino Tortorella ne è stato anche il conduttore, fino al 1973 nei panni del Mago Zurlì. Dal 1988 è stato affiancato da Maria Teresa Ruta e successivamente da altri personaggi. Dal 2009 ha dovuto lasciare la conduzione per via di una causa per danni in corso con l'Antoniano[11][12]. Dal 2006 inoltre Veronica Maya è una presenza stabile allo Zecchino e nelle altre trasmissioni ad esso legate.

Critiche

Le prime critiche al programma arrivarono nel 1970, quando la trasmissione fu accusata di "incoraggiare il divismo infantile". L'Antoniano recepì la critica e dall'edizione successiva venne superato definitivamente il concetto dell'interprete della canzone come protagonista, per favorire invece l'idea di "gioco-spettacolo corale", dove i bambini sono tutti vincitori e sono le canzoni a sfidarsi[19].

Nel 1997 il programma è stato al centro di una polemica sollevata da Striscia la notizia su un presunto trucco nella scelta della canzone vincitrice, che sarebbe stata scelta prima della finale e indipendentemente dal verdetto della giuria. Il tutto partiva da un video pervenuto alla redazione del telegiornale satirico in cui si vedeva Cino Tortorella parlare a Mattia Pisanu (interprete di Un bambino terribile, canzone vincitrice della 40ª edizione) dicendogli "Sei contento se vinci tu stasera?". Tortorella ha difeso la trasmissione mostrando la versione integrale dello stesso video, in cui si vedeva che la stessa domanda era posta a tutti i bambini partecipanti al centro di un discorso nel quale Tortorella, come era sua abitudine, spiegava loro che a vincere o a perdere era solo la canzone e non il cantante, e che quindi non si dovevano preoccupare di una loro eventuale sconfitta in quanto i bambini erano tutti vincitori[20]. In seguito Striscia la notizia ha avanzato l'ipotesi che il video, arrivato anonimo alla redazione, fosse stato inviato dallo stesso Tortorella, che ha fermamente smentito, querelando il programma e dichiarando che un'eventuale risarcimento danni sarebbe stato devoluto per i terremotati di Umbria e Marche[21].

Nel 2003 un autore ha inviato una lettera al settimanale TV Sorrisi e Canzoni per manifestare il suo disappunto per il fatto che un brano da lui presentato per la trasmissione non fosse stato selezionato. In particolare la lettera poneva l'accento sul fatto che alcuni autori fossero presenti in quasi tutte le edizioni degli ultimi dieci anni, mettendo quindi in dubbio la correttezza delle operazioni di selezione, sottolineando anche come la partecipazione al bando fosse a pagamento. Alla lettera ha risposto la giornalista Fernanda Pirani, che ha partecipato per il settimanale alle selezioni per diversi anni. La giornalista ha descritto il sistema di selezione utilizzato (affidato ad una giuria esterna all'Antoniano) garantendone la correttezza e ha spiegato la ricorrenza di certi nomi con il fatto che quelli che sono ormai affermati professionisti del mondo della musica per bambini siano in grado di produrre brani migliori più adatti alla trasmissione[14].

Di nuovo Striscia la notizia ha accusato nel 2009 l'Antoniano di porre come condizione per la partecipazione allo Zecchino l'acquisto da parte della famiglia del bambino delle enciclopedie della casa editrice SEI, realizzate dalla San Paolo. La difesa è partita ancora da Tortorella, che ha detto che l'acquisto delle enciclopedie non era in alcun modo obbligatorio e chi le acquistava non era in nessun modo avvantaggiato nelle selezioni rispetto a chi non lo faceva, anche se un venditore disonesto aveva fatto intendere questo ad alcune famiglie. Le Edizioni San Paolo erano semplicemente lo sponsor del programma, e come tale gli veniva consentito di vendere i loro prodotti durante le selezioni.[22]

Nello stesso anno però è stato lo stesso Tortorella (che in passato aveva già polemizzato con i vertici Rai in occasione dell'esclusione di Topo Gigio[23]) ad attaccare la trasmissione, sostenendo che a causa del comportamento dell'Antoniano la Rai stava cancellando tutte le trasmissioni legate all'Antoniano stesso, e che presto sarebbe toccato anche allo Zecchino d'Oro. Per tali motivi il conduttore e ideatore della trasmissione ha intentato una causa per "danni morali" all'Antoniano, con l'intento dichiarato di riavere i diritti televisivi della trasmissione al fine di risollevarne le sorti[11]. Questo ha portato alla sua esclusione dalla partecipazione alla trasmissione[12]. Contestualmente la Cisl aveva lanciato un allarme su una possibile chiusura del centro di produzione dell'Antoniano[24].

Nel 2010 Tortorella è tornato ad attaccare lo Zecchino d'Oro nella trasmissione Mattina in famiglia. Durante la puntata andata in onda il 21 novembre 2010, il conduttore si è espresso in maniera molto critica sulle ultime edizioni dello Zecchino d'Oro, in particolare sulla 53ª, conclusasi il giorno precedente. Riferendosi agli interpreti dei brani vincitori di quell'edizione ha affermato:

«Due belle canzoni, due simpaticissimi bambini, sarebbero stati perfetti allo Zecchino d'Oro[25]»

Ha spiegato poi questa sua affermazione:

«Questo non è lo Zecchino d'Oro, lo Zecchino ha smesso di essere d'oro quando è morta Mariele, è diventato d'argento, è diventato di bronzo quando hanno mandato via padre Berardo, poi quando hanno mandato via Topo Gigio è diventato di stagno, poi quando hanno mandato via quello che lo ha fatto (riferendosi a se stesso n.d.r.) è diventato di latta, questo è lo zecchino di latta.[25]»

Nella stessa trasmissione Gabriele Patriarca, (già interprete di Il coccodrillo come fa, canzone vincitrice della 36ª edizione, oggi noto doppiatore), ha affermato che oggi lo Zecchino d'Oro ha il sapore di "minestra riscaldata", pur apprezzando l'inserimento di Pino Insegno[25].

Altre trasmissioni

Nel corso degli anni l'Antoniano ha prodotto diverse trasmissioni legate allo Zecchino d'Oro, in genere con la partecipazione di Topo Gigio e del Piccolo Coro, a partire dagli speciali in occasione della festa della mamma e della Pasqua (trasmessi fino al 2008), la sera della vigilia (Aspettando il Natale/È quasi Natale) e la mattina di Natale (Un Natale da favola/Magico Natale) in onda sulle reti Rai.

Altre trasmissioni legate allo Zecchino d'Oro sono:

È inoltre stata creata una web radio, Radio Zecchino web, che trasmette canzoni dello Zecchino d'Oro.

Per alcune delle canzoni dello Zecchino d'Oro sono stati realizzati dei videoclip per la tv e l'home video (VHS e/o DVD): I cartoni dello Zecchino d'Oro. Il primo volume è uscito nel 2000, nel 2012 è uscito il nono volume.

Eventi storici

Nel corso della storia dello Zecchino d'Oro, si sono anche verificati degli eventi storici, alcuni dei quali avvenuti soltanto una volta:

  • 1962. Raymond Debono è stato interprete in tre brani: La giacca rotta, La stella di latta e Vola... non vola.
  • 1997. Yumiko Ashikawa è autrice (la più giovane) ed interprete di un brano, La pioggia. Ciò costituisce in assoluto l'evento più notevole.
  • 2001. Matteo Bellu impiega un solo pomeriggio per imparare il testo del brano a lui assegnato, Il singhiozzo.

Note

  1. ^ Archivio storico dello Zecchino d'Oro, presentazione
  2. ^ Archivio storico dello Zecchino d'Oro, edizione 1961
  3. ^ a b Piccolo Coro su Antoniano.it
  4. ^ Discorso di Paolo VI ai bambini dello Zecchino d'Oro, su vatican.va. URL consultato il 19-11-2009.
  5. ^ Archivio storico dello Zecchino d'Oro, edizione 1969
  6. ^ Archivio storico dello Zecchino d'Oro, prima edizione 1976
  7. ^ Archivio storico dello Zecchino d'Oro, seconda edizione 1976
  8. ^ Fiore della solidarietà su Antoniano.it
  9. ^ Centro UNESCO Bologna
  10. ^ Lo Zecchino d'oro patrimonio dell'UNESCO, in Radio Vaticana, 05 marzo 2008. URL consultato il 5 settembre 2011.
  11. ^ a b c Danni morali: il Mago Zurlì fa causa all'Antoniano, in La Stampa, 13 ottobre 2009. URL consultato il 5 settembre 2011.
  12. ^ a b c "Mi han fatto fuori dallo Zecchino", in TGcom, 13 ottobre 2009. URL consultato il 5 settembre 2011.
  13. ^ a b c Bando di concorso per la presentazione delle canzoni del 56º Zecchino d'Oro
  14. ^ a b c d Risposta di Fernanda Pirani ad una lettera su Sorrisi e Canzoni
  15. ^ Bando di concorso per la presentazione delle canzoni del 54º Zecchino d'Oro
  16. ^ a b sito ufficiale delle selezioni per lo Zecchino d'Oro
  17. ^ Regolamento Zecchino d'Oro estero (PDF), su antoniano.it.
  18. ^ Arriva lo Zecchino: Le semifinali, DeaKids, 20 novembre 2010.
  19. ^ Archivio storico dello Zecchino d'Oro, edizione 1971
  20. ^ Per Striscia "Zecchino truccato", in La Repubblica, 19 novembre 1997. URL consultato il 5 settembre 2011.
  21. ^ Striscia, match in diretta e Mago Zurlì si scagiona, in La Repubblica, 20 novembre 1997. URL consultato il 05 settembre.
  22. ^ Zecchino d'oro, è guerra tra Ricci e Tortorella, in La Voce, 18 ottobre 2009. URL consultato il 5 settembre 2011. e intervista a Cino Tortorella
  23. ^ Mezzo secolo per lo Zecchino d'Oro, ma Topo Gigio non c'è, in Quotidiano.net, 15 novembre 2007. URL consultato il 5 settembre 2011.
  24. ^ Zecchino d'Oro, chiusa l'edizione delle polemiche, in Il Resto del Carlino, 22 ottobre 2009. URL consultato il 5 settembre 2011.
  25. ^ a b c Mattina in famiglia, Rai 1, 21 novembre 2010.

Collegamenti esterni

Ufficiali

Non ufficiali