Radio Vaticana

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Radio Vaticana
PaeseBandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano
Frequenzeonde corte e modulazione di frequenza
Data di lancio12 febbraio 1931
EditoreSanta Sede
Sito webwww.vaticannews.va/it/epg.html
Diffusione
Terrestre
SW11620 kHz (Europa e bacino del Mediterraneo dalle ore 8 alle 8:10 italiane)
FM105 MHz - 103,8 MHz (Roma e provincia)
DABEurodab Italia, canale DAB+ 12A (copertura nazionale)
Digitale
Mux CTV
Radio Vaticana Italia (Roma e parte del Lazio)
DVB-T - FTA
Canale 882
Digitale
Persidera 2
RADIO VATICANA ITALIA (Italia)
DVB-T - FTA
Canale 733
Satellitare
DigitaleEutelsat Hot Bird, 13°est ed Eutelsat 9B a 9°est
Via rete cellulare
Applicazionedisponibile per iOS, Windows e Android
Streaming web
Internetin formato WMP e RealPlayer con i canali RV1, RV2, RV3, RV4, RV5, RV6, RV7, RV8, RV9, RV10

Radio Vaticana è un'emittente radiofonica cattolica dello Stato di Città del Vaticano. Ha sede nello Stato della Città del Vaticano in piazza Pia n. 3, e stabilimenti a Santa Maria di Galeria, nei pressi di Cesano, a beneficio di extraterritorialità.

L'emittente è membro fondatore della EBU-UER (Eurovision) dal 1950.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Compito principale della radio è quello di diffondere con libertà, fedeltà ed efficacia il messaggio cristiano e di collegare il centro della cattolicità con i diversi Paesi del mondo. Trasmette in quarantacinque lingue e in diverse modalità, che permettono la diffusione in tutto il mondo.

Pur riflettendo l'opinione della Chiesa cattolica, non è sempre stato un suo organo ufficiale d'informazione, di conseguenza era direttamente responsabile dei contenuti che diffondeva;[1] è però stata sin dalla costituzione una delle tre fonti ufficiali per la diffusione delle notizie riguardanti la Santa Sede, insieme con L'Osservatore Romano e il Centro Televisivo Vaticano, oggi Vatican Media.[2]

La gestione è affidata al Dicastero per la Comunicazione della Curia romana. Il direttore ad interim, da marzo 2016 a dicembre 2017 è Giacomo Ghisani. Padre Federico Lombardi direttore generale dal 5 novembre 2005 lascia l'incarico il 29 febbraio 2016[3]. Dal 2 settembre 2019 Massimiliano Menichetti è il responsabile della testata Radio Vaticana - Vatican News.

La Radio è membro attivo e fondatore dell'UER (Unione europea di radiodiffusione) e dell'UAR (Unione Africana di Radiodiffusione). Fa parte dell'Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione SIGNIS, della Conferenza Europea delle Radio Cristiane CERC e della Comunità Radiotelevisiva Italofona. Nel settore radiofonico rappresenta la Santa Sede – Stato della Città del Vaticano presso l'UIT (Unione internazionale delle telecomunicazioni) la CEPT (Conferenza Europea delle Amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni) e presso l'ITSO (International Telecommunications Satellite Organization).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo Marconi, Giuseppe Gianfranceschi e papa Pio XI con il trasmettitore a onde ultracorte in Vaticano a Castel Gandolfo.

La Radio fu inaugurata da papa Pio XI con il radio messaggio "Qui arcano Dei" il 12 febbraio 1931:[4][5] a Guglielmo Marconi fu affidata inizialmente la realizzazione della struttura radiofonica ed al fisico e presbitero Giuseppe Gianfranceschi la direzione, incarico che mantenne fino alla morte nel 1934. Egli istituì uno dei primi programmi, in latino, intitolato "Scientiarum Nuncius Radiophonicus", in cui trattò le più recenti novità del tempo in campo fisico e sperimentale.[6] I Gesuiti, fino al "Motu Proprio"[7] di Papa Francesco, ne hanno curato la gestione.

Nel 1932 viene inaugurato un collegamento a onde ultracorte fra Vaticano e Castel Gandolfo.

Nel 1939, dopo la morte di Pio XI, la Radio seguì il conclave e poi la cerimonia di insediamento del nuovo pontefice, Pio XII. Nel corso della Seconda guerra mondiale la radio si rivelò - nonostante il tentativo di ridurla in silenzio da parte del ministro tedesco della propaganda Joseph Goebbels - un importante strumento d'informazione[8]: durante gli anni di guerra vennero infatti trasmessi appelli per ritrovare civili e militari dispersi durante il conflitto[9]; si stima che dal 1940 al 1946 furono inviati oltre 1.200.000 messaggi, pari a più di 12.000 ore di trasmissione[8].

Dopo la fine del conflitto e all'inizio della guerra fredda vennero introdotti programmi in altre lingue.

Nel 1957 Pio XII inaugurò il Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria, che dall'8 ottobre 1951 rientrava tra le zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia,[10] ancora oggi in funzione. Si incrementarono le trasmissioni rivolte verso Africa, America Latina e Asia. Dopo l'elezione di papa Giovanni XXIII la Radio dedicò in trenta lingue le trasmissioni ai lavori del Concilio Vaticano II.

Nel 1964 la Radio Vaticana seguì il primo viaggio di un Papa all'estero: il viaggio in Terra santa di papa Paolo VI. Sotto Paolo VI la Radio collocò parte dei suoi uffici nella nuova sede di Palazzo Pio, all'inizio di via della Conciliazione.

Nel 1970 la Radio Vaticana trasmetteva per 20 ore al giorno, in 32 lingue. In quel periodo, mentre nei programmi Rai infuriava la censura,[11] Radio Vaticana mandò in onda brani di Fabrizio De André e di altri cantautori vietati nella televisione e nella radio di stato. L'esempio più famoso riguarda il brano Dio è morto di Francesco Guccini, trasmesso da questa emittente radiofonica già nel 1967 quando fu cantata per la prima volta da I Nomadi. Il primo brano di musica leggera trasmesso da questa rete fu Ragazzo triste di Patty Pravo nel 1966.[12]

Negli anni novanta hanno avuto inizio le trasmissioni satellitari e quelle via Internet. Migliaia di emittenti di vario genere e dimensione, soprattutto cattoliche, ritrasmettono i programmi della Radio Vaticana.[1]

Nel 2006 la Radio ha festeggiato il suo settantacinquesimo anniversario con la visita di papa Benedetto XVI. In quel periodo vi lavoravano circa quattrocento persone di sessanta nazionalità differenti, con trasmissioni autonome in trentotto lingue.

Dal mese di luglio 2009 la radio per la prima volta, a causa dei bilanci in rosso,[13] ha introdotto nelle proprie trasmissioni la pubblicità, garantendo che in nessun modo i messaggi del papa saranno interrotti.[14] Inoltre attiva, tramite il Centro Televisivo Vaticano, un canale su YouTube dal nome The Vatican. Nel 2010 attiva su Twitter alcuni profili in 6 lingue differenti.

Nel 2014 è stata completata la digitalizzazione delle registrazioni sonore relative ai pontefici. L'archivio, denominato «La voce dei Papi», raccoglie le voci dei pontefici da Pio XI ad oggi.

Dal maggio 2014 al dicembre 2016 sono state progressivamente dismesse le antenne di Santa Maria di Galeria che irradiavano il segnale dell'onda media su 1530 kHz con programmi destinati all'Italia, all'Europa e al bacino del Mediterraneo.[15][16]

Il 27 giugno 2015 papa Francesco, con una lettera apostolica in forma di "Motu Proprio"[7] avvia la convergenza dei media vaticani, la Radio Vaticana entra all’interno di un sistema editoriale, gestito oggi dal Dicastero per la comunicazione[17], che è parte integrante della Curia Romana.

Per rafforzare il sodalizio fra chiesa e esperantisti, da molti anni la Radio Vaticana trasmette anche nella lingua ausiliaria esperanto, sotto il nome di Radio Vatikana.[18] Le trasmissioni in latino, che erano state interrotte nel marzo 2017, ad eccezione della Messa trasmessa alle 7.00 del mattino,[16] sono riprese in forma più moderna, con notiziari ed approfondimenti, dal luglio 2019.[19]

Lingue di diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Aloys Kunc (1832—1895): Christus vincit (info file)
start=
Christus vincit — Versione strumentale per organo e orchestra del segnale d'intervallo: la sigla originale era invece suonata dagli archi e un'arpa

Le lingue in cui trasmette la Radio Vaticana sono 41 (dato del 1º febbraio 2021)

  • Albanese
  • Amarico
  • Arabo
  • Armeno
  • Bielorusso
  • Bulgaro
  • Ceco
  • Cinese
  • Croato
  • Ewondo
  • Esperanto
  • Francese
  • Hindi
  • Inglese
  • Italiano
  • Kikongo
  • Kinyarwanda
  • Kirundi
  • Kiswahili
  • Latino
  • Lettone
  • Lingala
  • Lituano
  • Malayalam
  • Malgascio
  • Polacco
  • Portoghese
  • Romeno
  • Russo
  • Slovacco
  • Sloveno
  • Somalo
  • Spagnolo
  • Tamil
  • Tedesco
  • Tigrino
  • Tshiluba
  • Ucraino
  • Ungherese
  • Vietnamita

Radiogiornale[modifica | modifica wikitesto]

L'informazione di Radio Vaticana è diffusa in numerose lingue in precisi orari, indicati nel sito istituzionale. Il Radiogiornale in lingua italiana è trasmesso alle ore 08:00 e 14:00.

Ritrasmissione dei programmi[modifica | modifica wikitesto]

Radio Vaticana, oltre a trasmettere direttamente i suoi programmi nei cinque continenti, offre la possibilità a numerose radio cattoliche e cristiane, anche commerciali, di tutto il mondo di riprendere e ritrasmettere le proprie trasmissioni con il progetto "Radio per le Radio". Le emittenti che hanno stipulato in tal senso un accordo con la direzione generale dell'emittente vaticana sono ubicate nei seguenti Paesi:

  • Europa: Albania, Austria, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Kosovo, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ucraina, Ungheria.
  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Ciad, Costa d'Avorio, Gabon, Guinea-Bissau, Kenya, Mali, Madagascar, Mozambico, Namibia, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Riunione, Sudafrica, Sudan, Togo, Uganda, Zambia.
  • America: Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Puerto Rico, Repubblica Dominicana, Stati Uniti, Uruguay, Venezuela.
  • Asia e Oceania: Filippine, Giappone, Libano, Australia, Papuasia-Nuova Guinea, Polinesia francese.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

La radio pubblica su CD varie raccolte:

  • speciali preghiere
  • musica sacra
  • letture di Orizzonti Cristiani

Modalità di trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

Sede storica della radio all'interno dello Stato della Città del Vaticano.

Modulazione di frequenza[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Vaticana Italia, trasmissioni con notizie in lingua italiana, francese e inglese, e con la ripetizione in alcune fasce orarie del circuito InBlu (103.8 MHz e 105 MHz per la zona di Roma e per il Lazio);

Onde corte[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Vaticana Mondo, trasmissioni per l'area del Mediterraneo, Asia e l'Africa; notiziario in lingua italiana da lunedì a sabato ore 6:00 - 6:10 UTC su 11620 kHz. Altre frequenze attivate solo in occasione di eventi dal vivo del Pontefice.

DAB+ (digital radio)[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Vaticana Italia, Radio Vaticana Europa, Radio Vaticana Mondo, in tutta Italia nelle zone raggiunte dal servizio;

Digitale televisivo terrestre[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Vaticana Italia, canale 882, Roma e parte del Lazio e Radio Vaticana Italia, canale 733, in tutta Italia.

Satellite[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Vaticana Europa, multilingue, Eutelsat Hot Bird 13°est (12054 MHz, pol.H, Sr 29900;
  • Radio Vaticana Italia, italiano, Eutelsat 9B (12341 MHz, pol.V, Sr 31400)

Internet[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso 10 canali web:

  • Radio Vaticana 1, per l'Europa centrale e dell'ovest;
  • Radio Vaticana 2, per l'Asia e l'Africa;
  • Radio Vaticana 3, per l'Europa dell'Est;
  • Radio Vaticana 4, per le Americhe;
  • Radio Vaticana 5, per l'Italia;

canali attivati solo in occasione di eventi live del Pontefice:

  • Radio Vaticana 6, varie lingue;
  • Radio Vaticana 7, varie lingue;
  • Radio Vaticana 8, ambientale, senza il commento della cronaca;
  • Radio Vaticana 9, varie lingue;
  • Radio Vaticana 10, varie lingue;

Mobile[modifica | modifica wikitesto]

Tramite applicazioni per tablet e smartphone iOS, Android, e Windows Phone, scaricabili gratuitamente.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso del Centro Radio a Santa Maria di Galeria (Roma)

Radio Vaticana occupa una vasta superficie all'interno del Comune di Roma nei pressi di Cesano chiamata Santa Maria di Galeria, a beneficio di extraterritorialità, come stabilito dalla Legge n. 680 del 13 giugno 1952.[10]

Per coprire il globo, la radio dispone di una trentina di antenne alte più di 100 metri, in grado di produrre emissioni elettromagnetiche che giungono a produrre un campo elettrico pari al doppio del limite stabilito dalla legge italiana, come è stato rilevato da una verifica ufficiale del Dipartimento Ambiente e Protezione Civile della Regione Lazio nel 1999[senza fonte].

Tale situazione è stata ritenuta alla base dell'elevata incidenza di leucemie fra la popolazione abitante nelle zone circostanti, come rilevato da due indagini condotte dalla Regione Lazio.[20] Va tuttavia considerato che la correlazione tra emissioni da radiodiffusione e l'aumento d'incidenza dei tumori è controversa, e inoltre riguarderebbe tutti gli impianti di trasmissione di questo genere. Nel 2019 un report dell'Istituto Superiore di Sanità basato su studi svolti all'estero ha affermato, tra l'altro, che "l'ipotesi di un'associazione tra esposizione ai campi RF generati da antenne radio-televisive ad alta potenza e incidenza di leucemia infantile, suggerita da alcune analisi di correlazione geografica, non appare confermata dalle indagini epidemiologiche".[21] Altri studiosi individuano differenti cause ambientali per l'aumento dei tumori.[22]

I comuni confinanti come Anguillara Sabazia si sono dotate dai primi anni 2000 di una o più sonde di rilevamento, in grado di apprezzare le frequenze nella banda dai 100 Mhz ai Gigahertz, proprie delle trasmissioni telefoniche, ma non le emissioni molto più economiche ad onde a lungo raggio e frequenza medio-basse, come quelle scelte da Radio Vaticana nell'intorno dei 10 MHz, che si sovrappongono a quelle della vicina base militare di La Storta.[23] L'attrezzatura necessaria alla rilevazione presenta un costo inaccessibile per le finanze delle comunità locali.[23]

Condanna definitiva per "getto pericoloso di cose"[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999, dopo una denuncia della ASL, è stato aperto un procedimento contro Radio Vaticana per "getto pericoloso di cose" (art. 674 C.P.), concluso il 24 febbraio 2011: la Corte di cassazione ha confermato la sentenza della II Corte d'Appello di Roma, la quale certifica che "sono stati superati i limiti di esposizione e i valori di attenzione previsti da tutte le leggi speciali in materia", riconoscendo tuttavia la sopravvenuta prescrizione nei confronti dell'unico imputato superstite, cardinale Roberto Tucci (ex presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana), e il non luogo a procedere per padre Pasquale Borgomeo (ex direttore generale), in quanto deceduto nel 2009, ma condannando l'emittente al risarcimento dei danni.

Il 9 giugno 2011 è stata depositata, dalla IV Sezione Penale, la sentenza n. 23262,[24] che respinge definitivamente l'istanza di ricorso presentata presso la Corte d'Appello di Roma dai legali degli imputati: le motivazioni affermano che risulta provato "il carattere indubitabile, intenso e disturbante delle emissioni di onde" da parte di Radio Vaticana, causa delle molestie arrecate agli abitanti di Cesano, ed è accertata la consapevolezza dei due imputati che, pur responsabili delle emissioni, non ne dismisero la produzione.

Procedimento penale per omicidio colposo e lesioni colpose[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2001 la Procura della Repubblica di Roma ha aperto una seconda inchiesta, inizialmente a carico di ignoti, per omicidio colposo,[25] tesa ad accertare la relazione di causa ed effetto tra l'incidenza delle leucemie e le morti per cancro avvenute nella zona e la potenza degli impianti di Radio Vaticana. Nell'ottobre 2003 il cardinale Roberto Tucci, padre Pasquale Borgomeo e Costantino Pacifici ricevono avvisi di garanzia in quanto indagati per i ruoli rivestiti all'interno dell'emittente, rispettivamente presidente del comitato di gestione, direttore generale e vicedirettore tecnico.

Il 13 novembre 2010 si è concluso l'incidente probatorio richiesto nel 2006 dalla Procura.[26] I risultati indicano una associazione «coerente, importante e significativa» di rischio di morte per leucemia o di rischio di ammalarsi di leucemia, linfoma e mieloma per lunga esposizione residenziale ai ripetitori dell'emittente della Santa Sede fino a 12 chilometri di distanza da questa. L'accertamento è stato condotto da Andrea Micheli, della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Radio Vaticana ha presentato la perizia dei propri consulenti Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia e Susanna Lagorio, Primo Ricercatore del Centro Nazionale di Epidemiologia, nella quale si criticano i metodi usati nell'incidente probatorio.[27]

Nel giugno 2012 padre Federico Lombardi, portavoce ufficiale della Sala Stampa Vaticana, ha annunciato che dal 1º luglio 2012 sarebbero cessate le trasmissioni in onde medie e in onde corte rivolte al continente europeo e al Nord America,[28] spiegando come "ciò rientri nelle nuove strategie che prevedono la copertura tramite ritrasmissioni da parte di radio regionali e locali e l'accesso via Internet".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sandro Magister, Radio vaticana e web, felicemente sposi, L'Espresso, 07/08/2008.
  2. ^ News dal Vaticano - Tutte le notizie sulla Chiesa - Vatican News, su news.va. URL consultato il 2 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  3. ^ Padre Lombardi lascia Radio Vaticana, ma resta direttore della sala stampa e portavoce di Papa Francesco, su primaonline.it. URL consultato il 2 marzo 2016.
  4. ^ Testo del radiomessaggio, su va. URL consultato il 3 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2014).
  5. ^ Filmato audio 1931. Primo messaggio radio di Papa Pio XI
  6. ^ Vincenzo Fano, GIANFRANCESCHI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 29 gennaio 2024.
  7. ^ a b ISTITUZIONE DELLA SEGRETERIA PER LA COMUNICAZIONE, su w2.vatican.va.
  8. ^ a b Ottant'anni della Radio del Papa (1931-2011) Ed. LEV Radio Vaticana
  9. ^ Discorso in occasione del 30º anniversario dell'inaugurazione della Radio Vaticana, 12 febbraio 1961, Giovanni XXIII
  10. ^ a b Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra la Santa Sede e l'Italia per gli impianti radio-vaticani a Santa Maria di Galeria ed a Castel Romano, concluso nel Palazzo Apostolico Vaticano l'8 ottobre 1951. / Norme fondamentali e Leggi / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato il 20 aprile 2020.
  11. ^ C'era una volta... la censura Rai Archiviato l'11 settembre 2014 in Internet Archive. di Alessandra Comazzi su LaStampa.it del 25 luglio 2011
  12. ^ Maurizio Targa, Canzoni censurate, su hitparadeitalia.it.
  13. ^ Anche Radio Vaticana apre agli spot, su ilgiornale.it.
  14. ^ Anche Radio Vaticana cede alla pubblicità. Attenta selezione degli inserzionisti. I messaggi del Papa però non saranno interrotti
  15. ^ 1530 kHz, abbattuta l'antenna di Santa Maria di Galeria su italradio.org
  16. ^ a b Roma, Papa Francesco spegne le antenne per le onde medie, su ilmessaggero.it.
  17. ^ Storia del Dicastero per la Comunicazione, su comunicazione.va.
  18. ^ Radio Vatikana - Esperanto, su radio-vatikana-esperanto.org. URL consultato il 26 maggio 2019.
  19. ^ Hebdomada Papae: il video delle prime news in latino su Radio Vaticana, su vaticannews.va.
  20. ^ Raffaele Capone - Le opposizioni alle evidenze scientifiche in campo ambientale e sanitario: il caso Radio Vaticana
  21. ^ Susanna Lagorio, Laura Anglesio, Giovanni d’Amore, Carmela Marino e Maria Rosaria Scarfì, Radiazioni a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche (PDF), su iss.it.
  22. ^ Wired: Stephen Leahy. Is AM radio harmful?
  23. ^ a b Controllo emissioni elettromagnetiche, su comune.anguillara-sabazia.roma.it. URL consultato il 22 novembre 2019 (archiviato il 22 novembre 2019).
  24. ^ Corte di Cassazione – Sentenza n. 23262/2011 | Consulenza Legale online - Studio Legale Law
  25. ^ la Repubblica/cronaca: Radio Vaticana ipotesi d'omicidio
  26. ^ Ripetitori di Radio Vaticana, concluso incidente probatorio, Corriere della Sera, 14/11/2010.
  27. ^ Radio Vaticana - Notizie
  28. ^ Radio Vaticana,stop trasmissioni onde medie,meno elettrosmog - Rifiuti & Inquinamento - Ambiente&Energia - ANSA.it, su ansa.it. URL consultato il 20 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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