Italia all'Eurovision Song Contest: differenze tra le versioni
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Il 6 settembre 2010 il direttore di [[Rai 2]] [[Massimo Liofredi]], nel presentare la nuova edizione di ''[[X Factor (Italia)|X Factor]]'', ha accennato a sorpresa alla possibilità che il vincitore dell'edizione potesse poi partecipare all'[[Eurovision Song Contest]], riaccendendo improvvisamente l'interesse dell'Italia intorno alla manifestazione.<ref>{{cita web|url=http://www.eurofestival.ws/2010/09/07/indiscrezione-confermata-era-leurofestival-la-rassegna-di-cui-parlava-il-direttore-di-rai-due/|titolo=Indiscrezione confermata: era l'Eurofestival la rassegna di cui parlava il direttore di Rai Due|editore=Eurofestival News.ws|accesso=20 febbraio 2011}}</ref> Il 2 dicembre l'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]] annuncia che la [[RAI]] ha inoltrato la domanda di partecipazione, e il 31 dello stesso mese arriva la conferma ufficiale che l'Italia prenderà parte all'[[Eurovision Song Contest 2011]]<ref name=1rep/><ref name=2rep/><ref>{{cita web|url=http://www.eurofestival.ws/2010/12/02/clamoroso-litalia-ha-completato-liscrizione-alleurofestival-2011-e-nathalie-prepara-la-versione-inglese-del-suo-pezzo/|titolo=Clamoroso: l'Italia ha completato l'iscrizione all'Eurofestival 2011! E Nathalie prepara la versione inglese del suo pezzo..|editore=Eurofestival News.ws|accesso=20 febbraio 2011}}</ref> dopo 14 anni di assenza, e gareggerà direttamente in finale essendo stata inserita dall'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]] nei ''Big'' (insieme a [[Germania]], [[Regno Unito]], [[Spagna]], [[Francia]]), cioè tra i paesi maggiori contributori delle attività dell'ente. Inoltre Liofredi, intervistato in merito, ha annunciato che la RAI sceglierà internamente il suo rappresentante. |
Il 6 settembre 2010 il direttore di [[Rai 2]] [[Massimo Liofredi]], nel presentare la nuova edizione di ''[[X Factor (Italia)|X Factor]]'', ha accennato a sorpresa alla possibilità che il vincitore dell'edizione potesse poi partecipare all'[[Eurovision Song Contest]], riaccendendo improvvisamente l'interesse dell'Italia intorno alla manifestazione.<ref>{{cita web|url=http://www.eurofestival.ws/2010/09/07/indiscrezione-confermata-era-leurofestival-la-rassegna-di-cui-parlava-il-direttore-di-rai-due/|titolo=Indiscrezione confermata: era l'Eurofestival la rassegna di cui parlava il direttore di Rai Due|editore=Eurofestival News.ws|accesso=20 febbraio 2011}}</ref> Il 2 dicembre l'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]] annuncia che la [[RAI]] ha inoltrato la domanda di partecipazione, e il 31 dello stesso mese arriva la conferma ufficiale che l'Italia prenderà parte all'[[Eurovision Song Contest 2011]]<ref name=1rep/><ref name=2rep/><ref>{{cita web|url=http://www.eurofestival.ws/2010/12/02/clamoroso-litalia-ha-completato-liscrizione-alleurofestival-2011-e-nathalie-prepara-la-versione-inglese-del-suo-pezzo/|titolo=Clamoroso: l'Italia ha completato l'iscrizione all'Eurofestival 2011! E Nathalie prepara la versione inglese del suo pezzo..|editore=Eurofestival News.ws|accesso=20 febbraio 2011}}</ref> dopo 14 anni di assenza, e gareggerà direttamente in finale essendo stata inserita dall'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]] nei ''Big'' (insieme a [[Germania]], [[Regno Unito]], [[Spagna]], [[Francia]]), cioè tra i paesi maggiori contributori delle attività dell'ente. Inoltre Liofredi, intervistato in merito, ha annunciato che la RAI sceglierà internamente il suo rappresentante. |
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La scelta, poi, è avvenuta nell'ambito del [[Festival di Sanremo 2011]], ed è caduta sul giovane [[Raphael Gualazzi]] (vincitore per altro della categoria ''Giovani''); l'annuncio è stato dato nel corso della puntata finale della manifestazione canora dal presentatore [[Gianni Morandi]] e dal direttore di [[Rai 1]] [[Mauro Mazza]], che ha anche dichiarato che la finale del 14 maggio sarebbe stata trasmessa da [[Rai 2]]<ref name=3rep>{{cita web|lingua=en|url=http://www.eurovision.tv/page/news?id=25943&_t=and_finally..._italy_is_back_with_raphael_gualazzi|titolo=and finally... Italy is back with Raphael Gualazzi!!|editore=Eurovision.tv|autore=Victor M. Escudero|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref><ref name=4rep>{{cita web|url=http://www.soundsblog.it/post/13274/raphael-gualazzi-partecipera-alleurosong-2011|titolo=Raphael Gualazzi parteciperà all'Eurosong 2011|editore=SoundsBlog.it|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref><ref name=5rep>{{cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/35948/eurovision-song-contest-2011-raphael-gualazzi-vincitore-del-festival-di-sanremo-2011-sezione-giovani-rappresentera-litalia|titolo=EUROVISION SONG CONTEST 2011: RAPHAEL GUALAZZI, VINCITORE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011 SEZIONE GIOVANI, RAPPRESENTERA' L'ITALIA|editore=Davide Maggio.it|autore=Daniele Pasquini|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref>, mentre la seconda semifinale (dove l'Italia deve votare) è andata su [[Rai 5]]. La prima partecipazione ha avuto risultati contrastanti: Gualazzi, all'ultima votazione, con ''[[Follia d'amore (singolo)|Madness of Love]]'' ha strappato il secondo posto finale a [[Eric Saade]], finendo dietro soltanto alla coppia [[Azerbaigian|azera]] vincitrice [[Eldar Qasımov|Ell]] & [[Nigar Camal|Nikki]], e ha ricevuto per quattro volte i 12 punti (da San Marino, Albania, Spagna e Lettonia) ma in [[televisione]] lo show è stato seguito da 1.291.000 |
La scelta, poi, è avvenuta nell'ambito del [[Festival di Sanremo 2011]], ed è caduta sul giovane [[Raphael Gualazzi]] (vincitore per altro della categoria ''Giovani''); l'annuncio è stato dato nel corso della puntata finale della manifestazione canora dal presentatore [[Gianni Morandi]] e dal direttore di [[Rai 1]] [[Mauro Mazza]], che ha anche dichiarato che la finale del 14 maggio sarebbe stata trasmessa da [[Rai 2]]<ref name=3rep>{{cita web|lingua=en|url=http://www.eurovision.tv/page/news?id=25943&_t=and_finally..._italy_is_back_with_raphael_gualazzi|titolo=and finally... Italy is back with Raphael Gualazzi!!|editore=Eurovision.tv|autore=Victor M. Escudero|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref><ref name=4rep>{{cita web|url=http://www.soundsblog.it/post/13274/raphael-gualazzi-partecipera-alleurosong-2011|titolo=Raphael Gualazzi parteciperà all'Eurosong 2011|editore=SoundsBlog.it|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref><ref name=5rep>{{cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/35948/eurovision-song-contest-2011-raphael-gualazzi-vincitore-del-festival-di-sanremo-2011-sezione-giovani-rappresentera-litalia|titolo=EUROVISION SONG CONTEST 2011: RAPHAEL GUALAZZI, VINCITORE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011 SEZIONE GIOVANI, RAPPRESENTERA' L'ITALIA|editore=Davide Maggio.it|autore=Daniele Pasquini|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref>, mentre la seconda semifinale (dove l'Italia deve votare) è andata su [[Rai 5]]. La prima partecipazione ha avuto risultati contrastanti: Gualazzi, all'ultima votazione, con ''[[Follia d'amore (singolo)|Madness of Love]]'' ha strappato il secondo posto finale a [[Eric Saade]], finendo dietro soltanto alla coppia [[Azerbaigian|azera]] vincitrice [[Eldar Qasımov|Ell]] & [[Nigar Camal|Nikki]], e ha ricevuto per quattro volte i 12 punti (da San Marino, Albania, Spagna e Lettonia) ma in [[televisione]] lo show è stato seguito da 1.291.000 persone (6,43% di share). |
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Nonostante ciò, la RAI ha partecipato anche all'edizione 2012 a Baku; la scelta è ricaduta su una concorrente del [[Festival di Sanremo 2012]], [[Nina Zilli]], che con la versione bilingue di ''[[L'amore è femmina (Out of Love)|L'amore è femmina]]'' è arrivata nona, mentre gli ascolti sono leggermente migliorati con 1.410.000 milioni e 7,43% di share. Già nell'ottobre del 2012 la RAI annuncia la partecipazione per l'anno dopo, e la scelta ricade sul vincitore di [[Sanremo 2013]] [[Marco Mengoni]] con il brano ''[[L'essenziale (Marco Mengoni)|L'essenziale]]''. Per la prima volta il 18 maggio 2013 il concorso è stato trasmesso anche su [[Rai HD]]. La semifinale su [[Rai 5]] (che rispetto a 2011 e 2012 ha una migliore copertura del territorio, pur se ancora vacante in alcuni territori) raggiunge 150.000 spettatori e lo 0,65% di share, più del doppio rispetto alla media di rete. Anche la finale migliora gli ascolti con 1.878.000 milioni e 9,17% di share, e Mengoni conquista il settimo posto (terza Top 10 di fila per l'Italia). |
Nonostante ciò, la RAI ha partecipato anche all'edizione 2012 a Baku; la scelta è ricaduta su una concorrente del [[Festival di Sanremo 2012]], [[Nina Zilli]], che con la versione bilingue di ''[[L'amore è femmina (Out of Love)|L'amore è femmina]]'' è arrivata nona, mentre gli ascolti sono leggermente migliorati con 1.410.000 milioni e 7,43% di share. Già nell'ottobre del 2012 la RAI annuncia la partecipazione per l'anno dopo, e la scelta ricade sul vincitore di [[Sanremo 2013]] [[Marco Mengoni]] con il brano ''[[L'essenziale (Marco Mengoni)|L'essenziale]]''. Per la prima volta il 18 maggio 2013 il concorso è stato trasmesso anche su [[Rai HD]]. La semifinale su [[Rai 5]] (che rispetto a 2011 e 2012 ha una migliore copertura del territorio, pur se ancora vacante in alcuni territori) raggiunge 150.000 spettatori e lo 0,65% di share, più del doppio rispetto alla media di rete. Anche la finale migliora gli ascolti con 1.878.000 milioni e 9,17% di share, e Mengoni conquista il settimo posto (terza Top 10 di fila per l'Italia). |
Versione delle 00:36, 29 lug 2016
Italia | |
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Televisione | RAI |
Stato organizzatore | Italia 1965 1991 |
Partecipazioni | 42 |
Prima partecipazione | 1956 |
Miglior piazzamento | 1°, 1964 1°, 1990 |
Peggior piazzamento | Ultimo, 1966 |
L'Italia è tra i paesi fondatori dell'Eurovision Song Contest, che si ispira al Festival di Sanremo. Molti artisti italiani hanno partecipato all'Eurovision Song Contest nel corso degli anni come rappresentanti di altre nazioni. L'Italia ha vinto la competizione due volte: la prima volta nell'edizione 1964 svoltasi a Copenaghen con l'allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone Non ho l'età (per amarti), la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone Insieme: 1992. A seguito di queste vittorie l'Italia ha acquisito il diritto di organizzare l'edizione successiva della manifestazione, precisamente l'edizione 1965 a Napoli, e l'edizione 1991 a Roma.
La RAI, dopo il 1997, ha interrotto la sua partecipazione all'Eurovision Song Contest e ne ha sospeso anche la trasmissione. L'UER, il 2 dicembre 2010, ha annunciato il ritorno dell'Italia all'Eurovision Song Contest 2011 dopo 14 anni dall'ultima partecipazione. A causa di tale lunga assenza, l'Italia è il membro dei "Big Five" che conta all'attivo meno partecipazioni: solo 42 contro le oltre 50 degli altri quattro Paesi.[1][2] Da quando è tornata, è arrivata per quattro volte nella Top 10 con due podi nel 2011 e 2015.
Storia
Anni 1950 e 1960
La prima partecipazione dell'Italia coincide con la prima edizione dell'Eurovision Song Contest, svoltasi a Lugano nel 1956; da quella volta ottenne discreti risultati, senza mai piazzarsi nelle ultime posizioni e raggiungendo anche un terzo posto grazie a Domenico Modugno e alla sua Nel blu dipinto di blu.
Nei primi anni di questo decennio le canzoni italiane continuarono a non sfigurare, raggiungendo un terzo posto con il brano Uno per tutte interpretato da Emilio Pericoli nel 1963, che fu seguito dalla vittoria del 1964 a Copenaghen, dove si impose Gigliola Cinquetti con Non ho l'età (per amarti). L'anno successivo vide Bobby Solo raggiungere a Napoli il quinto posto con la canzone Se piangi se ridi, dopo il quale arrivò un periodo di scarsi risultati per il tricolore, il primo dei quali fu un ultimo posto nel 1966 ottenuto da Domenico Modugno, seguito da altre tre edizioni in cui il miglior risultato fu una decima piazza, nonostante le partecipazioni di artisti quali Claudio Villa, Sergio Endrigo e Iva Zanicchi.
Anni 1970 e 1980
La situazione cominciò a migliorare nel decennio successivo, con un ottavo posto di Gianni Morandi nel 1970 con il brano Occhi di ragazza, seguito da un quinto posto di Massimo Ranieri (nel 1971 con L'amore è un attimo) e una sesta piazza di Nicola Di Bari (1972, I giorni dell'arcobaleno) e ancora una volta Massimo Ranieri nel 1973 con Chi sarà con te, classificatosi tredicesimo. Nel 1974 l'Italia sfiora la sua seconda vittoria, nuovamente con Gigliola Cinquetti, la cui canzone Sì fu seconda solo a Waterloo degli ABBA. Questa edizione fu trasmessa in Italia solo qualche mese dopo lo svolgersi della manifestazione, per la sua prossimità con il referendum per l'abrogazione della legge sul divorzio: la decisione venne presa dai vertici della RAI che ritenevano che il titolo della canzone che rappresentava il paese potesse influenzare il voto degli italiani.
L'anno seguente l'Italia ottenne il secondo podio consecutivo, grazie al terzo posto della coppia Wess & Dori Ghezzi che cantò il brano Era. L'ultimo risultato di rilievo, per quanto riguarda questo periodo, fu ottenuto nel 1976 da un'altra coppia, quella formata da Al Bano e Romina Power, alla loro prima partecipazione con We'll Live It All Again (cantata parte in italiano e parte in inglese), giunta al settimo posto. Poi, solo piazzamenti fuori dalla top ten da parte di Mia Martini (13°), Ricchi e Poveri (12°) e Matia Bazar (15°).
Questo decennio iniziò con un buon sesto posto, ottenuto nel 1980 da Alan Sorrenti con la sua Non so che darei. Nel 1981 la RAI decise, per la prima volta dall'introduzione della manifestazione nel 1956, di non partecipare, adducendo questioni di scarso interesse. L'assenza italiana terminò nel 1983, quando il paese fu rappresentato da un brano interpretato da Riccardo Fogli, Per Lucia, arrivato undicesimo. In questo periodo l'Eurovision Song Contest ebbe la sua maggiore popolarità in Italia: nel 1984 Alice e Franco Battiato arrivarono quinti con il brano I treni di Tozeur; l'anno seguente vide Al Bano e Romina Power classificarsi settimi interpretando la canzone Magic, Oh Magic. Nel 1986 la RAI si ritirò nuovamente per motivi interni, facendo poi ritorno all'Eurovision Song Contest 1987, quando Umberto Tozzi e Raf arrivarono terzi con il brano Gente di mare. Chiusero questo decennio le partecipazioni di Luca Barbarossa (1988, Ti scrivo), dodicesimo, e della coppia Anna Oxa-Fausto Leali (1989, Avrei voluto) che chiuse nona.
Anni 1990
Nel 1990 l'Italia tornò a vincere, a Zagabria (nell'allora Jugoslavia) con Toto Cutugno, autore e interprete del brano Insieme: 1992. Fu così che l'edizione 1991 venne ospitata in Italia. Inizialmente questa doveva svolgersi a Sanremo, ma per motivi di sicurezza (dovuti alla guerra del Golfo e a tensioni in Jugoslavia) la sede fu spostata a Roma, dove fu scelto come teatro della manifestazione un capannone di Cinecittà. A detta della maggior parte dei commentatori europei ci fu un buon grado di improvvisazione, e la presentazione (affidata ai due vincitori italiani Toto Cutugno e Gigliola Cinquetti), fu non troppo brillante per varie ragioni, tra cui la scenografia, la disorganizzazione (che portò quell'edizione a durare quasi un'ora più del previsto) e la scarsa dimestichezza che Toto Cutugno aveva con l'inglese. Per organizzare la manifestazione furono spesi 12 miliardi di lire e la diretta televisiva registrò tra i 6 e i 7 milioni di spettatori.
L'Italia fu rappresentata da Peppino Di Capri, scelto direttamente dalla RAI, e per la prima volta il brano fu interpretato in napoletano: si tratta della canzone Comme è ddoce 'o mare, piazzatasi al settimo posto. Quest'edizione fu vinta dalla Svezia, che l'anno successivo ospitò l'edizione 1992, alla quale l'Italia prese parte con Mia Martini, che fece una buona impressione con il brano Rapsodia, tanto da ottenere un buon quarto posto. Nel 1993 fu la volta di Enrico Ruggeri, che, svantaggiato anche dal sorteggio (dovette esibirsi per primo) ottenne solamente un dodicesimo posto. Nel 1994 la RAI si ritirò nuovamente dall'Eurovision Song Contest, sempre motivando la propria scelta con uno scarso interesse da parte del pubblico. Tale assenza durò per altri due anni, fino all'edizione 1996, al termine della quale l'UER non risparmiò delle critiche alla televisione di stato italiana per il suo comportamento[3].
A più riprese sono state gettate delle ombre – mai provate né smentite – sul comportamento della RAI all'Eurovision Song Contest. Già per l'edizione 1993 furono avanzati sospetti nei confronti dell'emittente pubblica, rea di aver ostacolato Enrico Ruggeri al fine di non vincere la manifestazione, onde evitare di dover ospitare, da prassi, l'edizione seguente; a farlo fu lo stesso Ruggeri, nel libro Piccoli mostri, nel quale dedica un capitolo alla vicenda. Il conduttore di quell'edizione, Ettore Andenna, in un'intervista nel 2001[4] affermò che «di certo c'è sempre stata una sorta di terrore da parte di televisioni di "alto rango" di vincere l'Eurofestival perché questo avrebbe comportato il doverlo organizzare l'anno successivo e non c'era volontà di investire una discreta quantità di quattrini con la paura di un'audience non all'altezza. Sono cose che sanno tutti, ma guai a dirle, non ho mai capito perché».
Ma le polemiche più grandi riguardarono l'edizione 1997 a Dublino, che vedeva tra i favoriti per il successo finale i Jalisse già usciti vincitori dal Festival di Sanremo. Anche quest'edizione, per l'Italia, fu commentata da Andenna, il quale, nell'intervista di cui sopra, rivelò di avere anche puntato qualche sterlina sul trionfo del duo. Stando alle parole del presentatore, gli ambienti RAI non erano contenti di questa possibilità: «un'ora prima dell'inizio della manifestazione, chiesi di parlare con il capostruttura e gli dissi: "Mario (Maffucci, n.d.a.), qui i bookmakers ci danno vincenti o nella peggiore delle ipotesi secondi". Ripenso con un sorriso al gelo dall'altra parte e alla richiesta di conferma se stessi scherzando o meno. E quando confermai che perfino io avevo scommesso, il collegamento venne velocemente interrotto e mai più ripreso fino alla mezzanotte quando mi dissero che la trasmissione stava venendo bene, che avevo buttato venti sterline, che anche i bookmakers possono sbagliare e bla bla bla. Mi è sempre rimasto il dubbio se standomene zitto [...] non avrei fatto un favorone ai Jalisse».
Le parole di Andenna non andarono mai giù ai Jalisse;[5] in particolare, il duo sostenne che al rientro dall'Irlanda fu vittima di una "caccia alle streghe", e che anche a causa di questo venne successivamente emarginato dalla scena musicale italiana. Circa la mancata vittoria del 1997, dichiararono inoltre che «fummo silurati perché la RAI non ne voleva sapere di organizzare la manifestazione»[6] e, in riferimento al loro immediato futuro, «tornati dall'Eurofestival fummo "cancellati". Dovevamo fare il Festivalbar, tornare a Sanremo [...] Niente. Ci hanno messo contro tutti».[6] La vicenda venne ripresa nel libro dell'ex direttore di TV Sorrisi e Canzoni Gigi Vesigna, Vox Populi, voci di sessant'anni della nostra vita, ben accolto dai diretti interessati, che ripercorre le varie controversie.[7]
Forse a causa di ciò, e probabilmente anche per le pressioni delle case discografiche, nel 1997 la RAI tornò a partecipare all'Eurovision Song Contest: accadde in Irlanda, con i Jalisse che, tra i favoriti della vigilia, conquistarono il quarto posto con Fiumi di parole, canzone vincitrice di Sanremo quello stesso anno. Il commentatore fu Ettore Andenna, fautore delle trasmissioni europee, mentre Peppi Franzelin dava conto dei voti assegnati agli altri paesi dall'Italia (la stessa coppia era presente 4 anni prima, sempre in Irlanda). Si trattò senza dubbio di un ottimo risultato, non senza ombre secondo lo stesso Andenna, il quale sostenne che la RAI non sembrasse soddisfatta dei pronostici e che volesse a tutti i costi evitare di vincere[4]. In ogni caso, quella del 1997 fu per l'Italia l'ultima partecipazione alla competizione per molto tempo: vane furono infatti le proteste di Annalisa Minetti e delle case discografiche, che nel 1998 volevano prendere parte all'edizione di quell'anno. Da allora però, nessuna motivazione venne più addotta dalla RAI.
La lunga assenza degli anni 2000
Avvenne così che in Italia non si sentì più parlare di Eurovision Song Contest, se non in rare occasioni e quasi sempre da fonti estere, così la manifestazione cadeva sempre più nell'oblio, tanto che alcuni artisti italiani che vi hanno partecipato credevano addirittura che la manifestazione fosse stata soppressa[8]. Solo nel 2006 la RAI e l'UER si sono riavvicinate per trattare un ritorno dell'Italia all'edizione 2007, ma senza risultati. All'edizione 2008 partecipò San Marino (il cui network pubblico, San Marino RTV, è una società partecipata al 50% dalla Rai), con la canzone Complice, interpretata dal gruppo Miodio (scelto tramite una selezione interna) e finita ultima nella prima semifinale. E a settembre dello stesso anno, prima dell'edizione 2009, Raffaella Carrà (reduce da 3 programmi legati all'evento in Spagna) chiese e ottenne di poter ospitare all'interno di Carràmba! Che fortuna un cantante o gruppo che ha preso parte all'Eurovision Song Contest 2008, per far conoscere l'evento e riaccendere l'interesse in esso; in particolare alla prima puntata è stato presente il vincitore del 2008 Dima Bilan; erano previste però molte più partecipazioni di quelle che effettivamente furono effettuate; quella del danese Simon Mathew fu preceduta da un vero e proprio elogio della Carrà all'Eurovision Song Contest[9], dopodiché alcuni gruppi e cantanti, che dovevano prendere parte alle puntate successive, non furono presentati. Non si sa il motivo di questa mancanza.
L'UER, con l'intenzione di avere il maggior numero possibile di partecipanti, fece di tutto affinché anche l'Italia tornasse a partecipare[10]. In particolare, nel 2008 l'allora responsabile dell'Eurovision Song Contest Svante Stockselius ha annunciato, durante l'incontro con l'OGAE Serbia che, nel caso di un ritorno, il paese entrerà a far parte dei Big (ovvero nazioni che, per il loro contributo fondamentale all'UER, possiedono uno status intoccabile che concede loro di accedere direttamente in finale).[11]
Anni 2010: il ritorno
Il 6 settembre 2010 il direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, nel presentare la nuova edizione di X Factor, ha accennato a sorpresa alla possibilità che il vincitore dell'edizione potesse poi partecipare all'Eurovision Song Contest, riaccendendo improvvisamente l'interesse dell'Italia intorno alla manifestazione.[12] Il 2 dicembre l'UER annuncia che la RAI ha inoltrato la domanda di partecipazione, e il 31 dello stesso mese arriva la conferma ufficiale che l'Italia prenderà parte all'Eurovision Song Contest 2011[1][2][13] dopo 14 anni di assenza, e gareggerà direttamente in finale essendo stata inserita dall'UER nei Big (insieme a Germania, Regno Unito, Spagna, Francia), cioè tra i paesi maggiori contributori delle attività dell'ente. Inoltre Liofredi, intervistato in merito, ha annunciato che la RAI sceglierà internamente il suo rappresentante.
La scelta, poi, è avvenuta nell'ambito del Festival di Sanremo 2011, ed è caduta sul giovane Raphael Gualazzi (vincitore per altro della categoria Giovani); l'annuncio è stato dato nel corso della puntata finale della manifestazione canora dal presentatore Gianni Morandi e dal direttore di Rai 1 Mauro Mazza, che ha anche dichiarato che la finale del 14 maggio sarebbe stata trasmessa da Rai 2[14][15][16], mentre la seconda semifinale (dove l'Italia deve votare) è andata su Rai 5. La prima partecipazione ha avuto risultati contrastanti: Gualazzi, all'ultima votazione, con Madness of Love ha strappato il secondo posto finale a Eric Saade, finendo dietro soltanto alla coppia azera vincitrice Ell & Nikki, e ha ricevuto per quattro volte i 12 punti (da San Marino, Albania, Spagna e Lettonia) ma in televisione lo show è stato seguito da 1.291.000 persone (6,43% di share).
Nonostante ciò, la RAI ha partecipato anche all'edizione 2012 a Baku; la scelta è ricaduta su una concorrente del Festival di Sanremo 2012, Nina Zilli, che con la versione bilingue di L'amore è femmina è arrivata nona, mentre gli ascolti sono leggermente migliorati con 1.410.000 milioni e 7,43% di share. Già nell'ottobre del 2012 la RAI annuncia la partecipazione per l'anno dopo, e la scelta ricade sul vincitore di Sanremo 2013 Marco Mengoni con il brano L'essenziale. Per la prima volta il 18 maggio 2013 il concorso è stato trasmesso anche su Rai HD. La semifinale su Rai 5 (che rispetto a 2011 e 2012 ha una migliore copertura del territorio, pur se ancora vacante in alcuni territori) raggiunge 150.000 spettatori e lo 0,65% di share, più del doppio rispetto alla media di rete. Anche la finale migliora gli ascolti con 1.878.000 milioni e 9,17% di share, e Mengoni conquista il settimo posto (terza Top 10 di fila per l'Italia).
Per il 2014, la RAI annuncia la trasmissione di entrambe le semifinali, cambiando inoltre rete e spostandosi su Rai 4, ed esse, grazie a una migliore copertura del territorio, ottengono una media di poco più di 300.000 spettatori. In questa edizione verrà scelta Emma che si piazza tuttavia al ventunesimo posto – peggior risultato italiano nella storia della manifestazione –, mentre l'audience si assesta su 1.747.000 milioni e 8,77% di share.[17] Nel 2015, per la prima volta dal ritorno italiano, il vincitore del Festival di Sanremo ha, per regolamento, il diritto di rappresentare l'Italia al contest europeo salvo rinuncia: i vincitori dell'edizione 2015, Il Volo, accettano subito l'opportunità, e qualche giorno dopo, confermano che canteranno la stessa canzone vincitrice a Sanremo, Grande amore, con cui il 23 maggio conquistano il terzo posto nella finale di Vienna con 292 punti ricevuti da tutti i paesi, di cui nove assegneranno i 12 punti; inoltre gli ascolti hanno una netta salita rispetto all'anno precedente (792.000 con 3,09% di share per la seconda semifinale su Rai 4 dopo la mancata trasmissione live della prima per improvvisi motivi di palinsesto e 3.292.000 telespettatori con 16,35% di share [18] per la finale su Rai 2). Prima dell'evento Rai 4 ha anche trasmesso lo speciale Eurovision Story, commentato da Filippo Solibello e Marco Ardemagni.
Per l'edizione 2016, dopo il successo di ascolti ottenuto l'anno precedente, la Rai ha deciso di promuovere la finale dell'ESC sulla rete ammiraglia Rai 1 (anche in HD su Tivùsat) [19], che non trasmetteva l'evento dal lontano 1997, anno in cui fu trasmesso in differita, mentre l'ultima diretta fu l'edizione di Roma 1991, anno in cui la Rai organizzò l'evento. Anche in quest'anno viene applicato lo stesso diritto di rappresentare l'Italia all'Eurovision al vincitore del Festival di Sanremo 2016, ovvero gli Stadio, i quali rinunciano facendo quindi ricadere la scelta della Rai sulla seconda classificata, Francesca Michielin, che con No Degree of Separation chiude al 16° posto. Buoni gli ascolti tv della finale, con un ascolto medio di 3.3 milioni di telespettatori e 14.500.000 contatti unici [20] (ovvero chi ha seguito la diretta per almeno un minuto), mentre l'Anteprima Eurovision con 3.767.000 telespettatori batte la concorrenza di Striscia la Notizia (3.541.000 telespettatori).
Selezione della canzone
Il Festival di Sanremo ha spesso rappresentato la gara di preselezione italiana all'Eurovision Song Contest: molte delle partecipazioni italiane sono canzoni che hanno vinto Sanremo, o comunque interpretate dai vincitori dell'edizione più recente dello stesso.
Dal 1956 al 1966, per regolamento, la canzone vincitrice di Sanremo ha rappresentato l'Italia all'Eurovision Song Contest (ciò è successo anche nel 1972, 1997, 2013 e 2015). Dal 1967 al 1969, e poi nel 1987, 1989 e 1993, l'interprete vincitore del Festival ha presentato una canzone inedita come partecipazione all'ESC. Nel 1988, 1990 e 1992 sono invece i cantanti secondi o terzi classificati del Festival, che hanno partecipato all'ESC con una canzone inedita. Nella prima metà degli anni 1970 le partecipazioni italiane sono state collegate non più al Festival di Sanremo, bensì a Canzonissima: chi vinceva questa manifestazione partecipava di diritto all'Eurovision Song Contest con una canzone inedita, sebbene questo requisito non fosse necessario per la partecipazione. Per quanto riguarda l'edizione 1984 Franco Battiato e Alice partecipano in quanto vincitori della manifestazione Azzurro 1983[21].
Per l'edizione 2011 la RAI ha delegato la scelta del concorrente per l'Italia al Festival di Sanremo, precisamente a una commissione composta tra gli altri da Gianni Morandi, Gianmarco Mazzi, il direttore di Rai 1 Mauro Mazza e il direttore di Rai 2 Massimo Liofredi. Il nome del concorrente, il vincitore dei Giovani Raphael Gualazzi, è stato annunciato nell'ultima serata del Festival di Sanremo 2011.[14][15][16] Per l'edizione 2012 la RAI ha fatto la stessa cosa del 2011 scegliendo Nina Zilli tra i Big. Per l'edizione 2013, il metodo è stato lo stesso, anche se il fatto che Marco Mengoni, oltre a concorrere per l'Italia, abbia anche vinto il Festival di Sanremo con il brano L'essenziale, lo ha reso il primo artista italiano arrivato all'Eurovision Song Contest da vincitore del Festival dai tempi sopra narrati dei Jalisse. Nel 2014 la Rai ha optato per la selezione interna, scegliendo Emma.
La vittoria o il piazzamento a una manifestazione canora nazionale non è un requisito necessario per gareggiare all'Eurovision Song Contest, in quanto il regolamento non pone particolari vincoli di selezione (ad esempio, anche nel 1991 la RAI fece una scelta interna con Peppino di Capri). Tuttavia dal 2015, il vincitore di Sanremo ha, per la prima volta dal ritorno in gara, il diritto di rappresentare l'Italia all'Eurovision.
Partecipazioni
Primo posto
Secondo posto
Terzo posto
Ultimo posto
- NF - Non finalista
Commentatori
Portavoce
Le persone che hanno dato i risultati delle votazioni italiane:
- 1957 Nunzio Filogamo
- 1958 Fulvia Colombo
- 1959–1963, 1966, 1970 Enzo Tortora
- 1964, 1976, 1991 Rosanna Vaudetti
- 1965 Renato Tagliani
- 1967–1969 Mike Bongiorno
- 1974–1975 Anna Maria Gambineri
- 1977–1978, 1980, 1984, 1987–1988 Mariolina Cannuli
- 1979, 1983 Paola Perissi
- 1985 Beatrice Cori
- 1989, 1993, 1997 Peppi Franzelin
- 1990 Paolo Frajese
- 1992 Nicoletta Orsomando
- 2011 Raffaella Carrà
- 2012 Ivan Bacchi
- 2013 Federica Gentile
- 2014 Linus
- 2015 Federico Russo
- 2016 Claudia Andreatti
Città ospitanti
Anno | Città | Luogo | Presentatori |
---|---|---|---|
1965 | Napoli | Auditorium RAI | Renata Mauro |
1991 | Roma | Teatro 15 di Cinecittà | Gigliola Cinquetti e Toto Cutugno |
Trasmissione in Italia
Essendo l'Italia membro UER tramite la Rai, questa ha l'esclusiva di trasmissione.
Note
- ^ a b (EN) Sietse Bakker, Italy applied for 2011 Eurovision Song Contest!, su eurovision.tv, 2 dicembre 2010. URL consultato il 16 febbraio 2011.
- ^ a b (EN) Italy plans Eurovision Song Contest comeback, su bbc.co.uk, BBC News.co.uk, 3 dicembre 2010. URL consultato il 16 febbraio 2011.
- ^ Italia, soltanto tu snobbi l'Eurofestival
- ^ a b Intervista a Ettore Andenna
- ^ Eurosong Italia
- ^ a b Striscialanotizia.it: 'Il Gazzettino' - Jalisse... fiumi di rabbia
- ^ Esce il libro di Gigi Vesigna: "Jalisse boicottati dalla Rai all'Eurofestival 1997″. Attacchi alle giurie di Sanremo
- ^ Eurofestival 2010: l'eco nei media italiani, su eurofestival.ws, Eurofestival News. URL consultato il 1º giugno 2010.
- ^ YouTube - Simon Mathew a Carramba che fortuna!
- ^ Eurovision Song Contest Oslo 2010 | News - EBU working for Eurovision full house in 2010
- ^ Svante Stockselius meets members of OGAE Serbia
- ^ Indiscrezione confermata: era l'Eurofestival la rassegna di cui parlava il direttore di Rai Due, su eurofestival.ws, Eurofestival News.ws. URL consultato il 20 febbraio 2011.
- ^ Clamoroso: l'Italia ha completato l'iscrizione all'Eurofestival 2011! E Nathalie prepara la versione inglese del suo pezzo.., su eurofestival.ws, Eurofestival News.ws. URL consultato il 20 febbraio 2011.
- ^ a b (EN) Victor M. Escudero, and finally... Italy is back with Raphael Gualazzi!!, su eurovision.tv, 19 febbraio 2011. URL consultato il 20 febbraio 2011.
- ^ a b Raphael Gualazzi parteciperà all'Eurosong 2011, su soundsblog.it, 19 febbraio 2011. URL consultato il 20 febbraio 2011.
- ^ a b Daniele Pasquini, EUROVISION SONG CONTEST 2011: RAPHAEL GUALAZZI, VINCITORE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011 SEZIONE GIOVANI, RAPPRESENTERA' L'ITALIA, su davidemaggio.it, Davide Maggio.it, 19 febbraio 2011. URL consultato il 20 febbraio 2011.
- ^ Eurovision 2014: Emma Marrone 21esima, peggior risultato nella storia d'Italia!, in Melty, 11 maggio 2014. URL consultato l'11 maggio 2014.
- ^ Ascolti TV Eurovision in Italia, su eurofestivalnews.com. URL consultato il 2 ottobre 2015.
- ^ L'Eurovision "promosso": la finale andrà in onda su Rai Uno, su eurofestivalnews.com. URL consultato il 2 ottobre 2015.
- ^ eurofestival, Finale Eurovision 2016: 3.300.000 telespettatori su Rai1, su Eurofestival NEWS, 15 maggio 2016. URL consultato il 2 giugno 2016.
- ^ Alice e Battiato intervistati da un conduttore del Lussemburgo in occasione dell'Eurofestival
Collegamenti esterni
- Sito Ufficiale dell'Eurovisione UER dedicato all'Eurovision Song Contest - Concours Eurovision de la Chanson - In Inglese, su eurovision.tv.
- Il Newsblog dedicato all'Eurovision Song contest, su eurofestival.ws.
- Eurofestival.com - Il sito in Italiano sull'Eurofestival, il Concorso Eurovisione della Canzone, su eurofestival.com.
- Eurofestival Italia, su eurofestivalitalia.net.
- Esc-Time.com - Aggregatore di notizie provenienti dal resto dell'Europa, su esc-time.com.