Gonnesa
Gonnesa comune | |||
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(IT, SC) Gonnèsa | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Sud Sardegna | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Hansal Cristian Cabiddu (lista civica) dal 6-6-2016 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°15′59.34″N 8°28′18.29″E / 39.266484°N 8.471746°E | ||
Altitudine | 40 m s.l.m. | ||
Superficie | 48,06 km² | ||
Abitanti | 4 913[2] (30-6-2019) | ||
Densità | 102,23 ab./km² | ||
Frazioni | Fontanamare, Normann, Nuraxi Figus, Stazione Monteponi e Terras Collu | ||
Comuni confinanti | Carbonia, Iglesias, Portoscuso | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 09010 | ||
Prefisso | 0781 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 111030 | ||
Cod. catastale | E086 | ||
Targa | SU[1] | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||
Nome abitanti | (IT) gonnesini (SC) gonnesinus | ||
Patrono | sant'Andrea | ||
Giorno festivo | 30 novembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Gonnesa nella provincia del Sud Sardegna | |||
Sito istituzionale | |||
Gonnesa (Gonnesa in sardo) è un comune italiano di 4 913 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella regione dell'Iglesiente.
Indice
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Cale, coste e spiagge del Comune[modifica | modifica wikitesto]
Nel litorale del Comune di Gonnesa, partendo da nord verso sud, si hanno le seguenti cale, coste e spiagge più conosciute[3]:
- Scoglio il Morto (o Su Mortu) (alto 33 m).
- Costa Campumari (Campu 'e Mari ossia campo a mare), ai piedi dell'omonimo altipiano che sovrasta il territorio a nord di Fontanamare
- Caletta degli Innamorati
- Spiaggia Fontanamare o Funtanamare (Funtan'e Mari ossia fontana a mare)
- Spiaggia Plag'e Mesu (cioè: spiaggia di mezzo)
- Spiaggia Sa Punta 'e S'Arena (cioè: la punta della sabbia)
- Spiaggia Is Arenas (cioè: le sabbie)
- Spiaggia di Porto Paglia o Portu Palla (cioè: porto delle alghe - paglia di mare)
- Costa Porto Paglia o Portu Palla con vecchia tonnara (anno 1615) e ruderi di una torre aragonese
- Calette di Punta Perdaias Mannas (cioè: punta pietraie grandi)
- Cala Punta Perdaias Mannas
- Cala Perdaias Mannas (cioè: pietraie grandi)
- Costa Perdaias Mannas con falesie
- Cala Àcua Sa Canna (cioè: acqua della canna)
- Costa Àcua Sa Canna, nota anche come Canali'e Trincas
- Costa Guroneddu (cioè: foruncoletto o tubercolo)
- Costa Guroni Mannu
- Costa Crobettana
Storia[modifica | modifica wikitesto]
«... Le casette bianche di Gonnesa rannicchiate ai piedi di un grande cono alpestre...» |
(Gabriele D'Annunzio, Cronaca Bizantina, 1882) |
L'area fu abitata fin dall'epoca nuragica come testimoniato dal complesso di Seruci e dagli altri nuraghi sparsi nel territorio (S'Erbexì, Serra'e Nuraxi, Murru Moi, Serra Maverru, Ghilotta, Maiorkina, Genna'e Rej, Mureci, Campu'e mari.
Nel medioevo l'abitato Conesium e Conesa o Conesi , il villaggio veniva registrato come domus o domestica, cioè centro di aggregati rurali e sino al 1257 appartenne al Giudicato di Cagliari, nella curatoria del Cixerri. La locale chiesa in stile romanico dedicata a Sant'Andrea Apostolo , è datata tra il XI e il XIII secolo[4].
Gonnesa compare Citata anche nel breve di Villa di Chiesa, "La Villa di Conesi ", nel 4 capitolo dove si parla delle Argentiere di questa villa.
Gonnesa passò poi ai della Gherardesca e successivamente al regno di Sardegna. Il centro fu quindi sotto la tutela amministrativa di Iglesias e poi, dal 1421, fu feudo dei Gessa. Col tempo il paese era stato progressivamente abbandonato e ai primi decenni del XV secolo risulta essere spopolato[5]. Come riportato nei censimenti[6] tale situazione durerà fino alla fine del XVIII secolo.
Nel suo territorio vi si crearono diversi "Furriadroxius " del piccoli centri di case coloniche costruite nelle campagne dove vi abitavano poche famiglie dedite alla pastorizia e all'agricoltura .
Segno che il villaggio non era del tutto spopolato è anche una reliquia dedicata a Sant'Andrea e conservata nella Parrocchiale che porta incisa una data "1748 " donata al villaggio dal Canonico "Antioco Sulas " in cambio delle decime del raccolto di quell'anno .
Nel 1774 la famiglia Asquer[7], i nuovi gestori del feudo succeduti ai Gessa, rifondarono l'antico paese di Villa Conesi, liberando le terre e le case occupate e portandosi con atto ufficiale firmato davanti al notaio 15 nuove famiglie concedendo loro terre case e mezzi per poter coltivare e vivere. Il villaggio da subito segui uno uno schema di sviluppo geometrico rettilineo[5], con strade diritte e ben allineate . Nel censimento del 1821 a Gonnesa risultavano 567 abitanti.
Nel corso della seconda metà del XIX secolo, grazie alla ripresa dell'attività mineraria, il territorio fu interessato da una notevole crescita demografica e ai primi del XX secolo il paese contava oltre 3000 abitanti. Nel maggio del 1906 a Gonnesa si verificarono gravi scontri tra minatori e forze dell'ordine che provocarono vari morti e feriti.[5]
Accorpato a Carbonia nel 1940, il comune riacquisì la propria autonomia nel 1945. A partire dal secondo dopoguerra Gonnesa, così come il territorio circostante, subì la crisi del comparto minerario con la chiusura di numerose miniere.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Le attrattive turistiche del territorio sono il mare e le spiagge, la flora e la fauna locale, villaggi minerari dismessi, e importanti siti archeologici tra i quali la villaggio e reggia nuragica di Seruci.
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di Sant'Andrea Apostolo.
- Chiesa S. Isidoro Agricoltore - Nuraxi Figus.
- Ruderi chiesa San Rocco a Terra'e Collu.
- Ruderi della chiesa di Santa Maria nel villaggio di Monte Scorra
- Ruderi della chiesa di San Giovanni nello stesso Monte
- Ruderi della chiesa di San Giovanni Battista a Normann
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Municipio - via S. Andrea n. 48.
- Scuola elementare "Asproni" - via Gramsci.
- Piazza Maggio 1906.
- Piazza Asquer.
- Piazza Del Minatore.
- Piazza 1º maggio.
- Frazione Nuraxi Figus. Nata come villaggio minerario per le miniera di Monte Sinni e di Seruci.
- Complesso minerario storico di Monte Onixeddu.
- Complesso minerario storico di Seddas Moddizzis, questo è in comune di Iglesias, in comune di Gonnesa, sorge la laveria.
- Frazione di Norman, nata come villaggio minerario con la Villa Stefani, fabbricato della Direzione di miniera.
- Stazione vecchia della ferrovia Monteponi-Portovesme. Alloggi per i dipendenti dell'ex ferrovia.
- Antica tonnara di Porto Paglia, anno di fondazione 1615: costruita dagli aragonesi[senza fonte], vedasi il rudere della torre vicino al mare, i pegliesi di Tabarka che si rifugiarono nell'isola di San Pietro vi lavorarono per diversi anni. Tra gli anni settanta e ottanta la cooperativa dei tonnarotti andò in fallimento e fu ceduto all'asta l'intero villaggio, che i privati hanno ricostruito interamente. Vi si trovano anche antiche fontanelle per la raccolte delle acque e un pozzo a centro dei caseggiati. Insiste nei pressi di un sito nuragico con presenza di tombe.
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
- Batteria rasante di Porto Paglia.
- Fortini si trovano vicino a Porto Paglia (canali de is funtaneddas).
- Sopra il villaggio di Funtanamare, in spiaggia a seconda della marea vengono fuori i ruderi di un altro fortino o di coloni[non chiaro].
- Fortini a Montrau e Cavalli di Frisia in blocchi cementizi sulla SS 126 e sui versanti che portano da Gonnesa a Sedda is Modditzis.
Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
- Complesso nuragico di Seruci[8]
- Nuraghe Sa Turrita.
- Nuraghe Gennerei.
- Nuraghe Corona Maria.
- Nuraghe Murru Moi.
- Nuraghe Moru Nieddu.
- Nuraghe e villaggio s' Erbexi o Erbegi.
- Nuraghe Is Bangius e villaggio.
- Nuraghe Majorkina.
- Ghilota villaggio, che deriva da Cuile.
- Bangius, villaggio e sito termale, sfruttato dai Sardi nuragici prima e dai Romani dopo.
- Monte Sinni, nuraghe a sud-est e altre tracce di antropizzazione ad ovest.
- Domus de janas in località Maverru.
- Su Tuvu Mannu, domnus de Janas.
- Su Cuccuru'e su topi, domus de janas.
- Serra'e Nuaxi, resti di una capanna.
- Is funtaneddas, costruite intorno al 1615 dagli aragonesi per raccogliere l'acqua dolce che usarono per edificare il villaggio e per uso potabile, nell'omonimo canale di Is Funtaneddas ("le fontanelle"). Delle tre esistenti ne restano una intera ed un'altra diroccata.
Luoghi di interesse naturalistico[modifica | modifica wikitesto]
- Parco S'Olivariu.
- Punta'e s'Arena, tracce di approdo navale.
- Spiagge Porto Paglia - Plagia Oberta-Punta'e S'Arena-Plage Mesu (Spiaggia di Mezzo) - Fontanamare. La spiaggia è una, circa 3.200 metri, i vecchi sardi davano i nomi a seconda dell'individuazione: is sinis o segni.
- Palude o stagno di Sa Masa.
- Grotta Santa Barbara (monte San Giovanni).
- Golfo del Leone, sul quale si affaccia il litorale di Gonnesa.
- Scoglio il Morto di fronte alla scogliera a nord di Fontanamare.
Miniere[modifica | modifica wikitesto]
Nel territorio comunale di Gonnesa sono presenti le seguenti miniere, in buona parte dismesse:
- Miniera di monte Onixeddu (estrazione di minerali di barite, calcite, galena argentifera).
- San Giovanni-Normann (piombo, zinco ed altri).
- Santu Juannedhu, piombo e zinco.
- Monte Scorra (piombo e zinco).
- Punta'e Mesudì (piombo e zinco).
- Domus Nieddas, pozzo (è stato messo in sicurezza) e forno di Baccarini visibile.
- Bega, impianto Scalas (piombo e zinco).
- Bega, ex polveriera Italesplosivi.
- Campu'e Mari o Campemà, affioramenti carboniferi e piombo-zinco
- Is Terratzus, miniera di lignite e torba.
- Su Mogoresu-Pintixedda, cava di sabbia silicea
- Serra Maverru, cava di trachite rossa.
- Sa Morimenta, vi fu l'impianto di trattamento dei minerali provenienti da monte Onixeddu.
- Buddhidroxa, (bollitoio) non lontana da Morimenta, zona acquitrinosa, vi sono acque calde sotterranee
- Monte Cani, monte Uda, piombo zinco e barite.
- Miniera carbonifera di Monte Sinni, prima conosciuta come Litoria, poi come cantiere di Nuraxi Figus, è l'unica miniera carbonifera in attività in Italia, sebbene ne sia prevista la cessazione dell'attività estrattiva nel 2018[9]
- S'Ega'e su Porcedhu, vicina a Sedda is Moddizis (piombo e zinco).
- Miniera di Sedda is Moddizzis, trovasi in comune di Iglesias, la laveria del 1936 è in comune di Gonnesa, il forno delle calamine di San Pietro è in comune di Iglesias (con laveria e Villaggio Asproni).
- Miniera carbonifera di Seruci.
- Miniera carbonifera di Terras Collu, già Terra'e Colu, nome che deriva dal fatto che le acque piovane colavano a valle dall'altipiano di Corona Maria.
- Miniera carbonifera di Murecci o Murrecci, (le mureci sono delle lumache a forma di spirale che venivano utilizzate dai nuragici per tingere la seta e altri tessuti), canna del pozzo ancora visibile, dentro l'azienda Tidu.
- Cava a "cielo aperto" di bentonite, Jenna'e Rej, Is Perdais Mannas (in attività).
- Forno di calce di Montrau, ancora esistente, prima di arrivare al Pozzo di Baccarini.
- Ruderi de "su forru'e su matoni", accanto all'imbocco stradale per gli impianti di Bega.
- Ruderi forni di calce ai piedi del monte San Giovanni (versante gonnesino) e ai piedi di monte Lisau.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
La variante del sardo parlata a Gonnesa è il campidanese comune.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Musei[modifica | modifica wikitesto]
- Corte Museo Etnografico - Nuraxi Figus.
Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]
- Biblioteca comunale - Piazza del Minatore.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
- Fontanamare o Funtanamare, Funtana de mari.
- Normann o Villaggio Normann
- Nuraxi Figus, in sardo Nuraxi'e Figus. Nuraghe dei fichi.
- San Giovanni
- Seruci
- Stazione Monteponi o Stazione Vecchia, in sardo Statzioni Beccia.
- Terras Collu[11] o Terra'e Colu (terra di scolo delle acque piovane dall'altipiano di Corona Maria
- Tonnara Porto Paglia
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda lo sport, Gonnesa ha tre società calcistiche: la prima, l'A.S.D. Gonnesa 1964 Calcio (nata nel 1964) rappresenta il paese nei campionati dilettantistici: essa ha un passato florido, nel quale ha militato anche in campionati interregionali; nella stagione 2014/2015 milita nel girone B di 1ª Categoria Sardegna e comprende un buon settore giovanile. Altra società a livello dilettantistico è il Real Porto Pino Gonnesa, società nata nel 2014 dallo spostamento del Real Porto Pino da Sant'Anna Arresi a Gonnesa. Milita in 2ª Categoria. A livello puramente giovanile pratica attività l'A.S.D. Sport Time Gonnesa.
Nel paese è attiva una società di calcio a 5 nota come Calcioa5 Gonnesa che milita in Serie C2.
Oltre il calcio, è presente una squadra di pallavolo, Pallavolo Gonnesa (prima erano due: Sant'Andrea e Gadok Volley) entrambe hanno avuto un passato florido, giocando anche in serie maggiori.
Infine, è presente a Gonnesa una società di atletica, l'Atletica Gonnesa, fondata nel 1985. Organizza ogni anno, verso luglio, la gara di atletica di rilevanza nazionale e internazionale Gonnesa Corre[12].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sigla provvisoria definita dal Consiglio di Stato con parere n° 1264 del 30 maggio 2017, in attesa di recepimento nella tabella allegata al Regolamento del codice della strada
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
- ^ Salvatore Colomo, Sardegna - Guida alle Coste, Cagliari, Società Editrice L'Unione Sarda, 2010.
- ^ Relazione tecnica, su Parrocchiagonnesa.it. URL consultato il 6 luglio 2015.
- ^ a b c Comune di Gonnesa - Storia, su Comunas, Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato il 29 aprile 2010.
- ^ Francesco Corridore, Storia documentata della popolazione della Sardegna (PDF), Torino, 1902.
- ^ Virgilio Corrias, Fluminimaggiore, Villaggio del Feudo Gessa-Asquer - Notizie sulle famiglie Gessa e Asquer, su araldicasardegna.org. URL consultato il 29 aprile 2010.
- ^ Gonnesa Oggi, Comune di Gonnesa, 23 giugno 2015.
- ^ Piano di chiusura dell'unità di produzione di carbone “Miniera di Monte Sinni” gestita dalla Carbosulcis Spa (PDF), su consiglio.regione.sardegna.it, 5-6. URL consultato l'8 luglio 2015.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Risultati 14º Censimento ISTAT, Istat. URL consultato il 23 giugno 2015.
- ^ Gonnesa Corre, su gonnesacorre.com. URL consultato il 28 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2011).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Iglesiente
- Miniere del Sulcis-Iglesiente
- Stazione di Gonnesa
- Storia mineraria della Sardegna
- Sulcis-Iglesiente
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gonnesa
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
- Sito istituzionale del Comune, su comune.gonnesa.ca.it.
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