Villa Verde
Villa Verde comune | |
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(IT) Villa Verde (SC) Bàini | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Sandro Marchi (lista civica) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 29-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 39°47′44.44″N 8°49′12.79″E |
Altitudine | 204 m s.l.m. |
Superficie | 17,65 km² |
Abitanti | 264[1] (31-3-2024) |
Densità | 14,96 ab./km² |
Comuni confinanti | Ales, Palmas Arborea, Pau, Usellus, Villaurbana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09090 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095073 |
Cod. catastale | A609 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) villaverdini (SC) bainesus |
Cartografia | |
Posizione del comune di Villa Verde all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Villa Verde (Bàini in sardo) è un comune italiano di 264 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna. Villa Verde assume questa denominazione dal 1954, ma fu denominato prima Bànnari poi dal 1868 Bànnari d'Usellus (già Comune autonomo dal 1861 al 1927, poi venne aggregato ad Usellus)[3]. È situato nell'area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante nord orientale del massiccio vulcanico del Monte Arci.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il centro abitato si trova a circa 200 m s.l.m.; il suo territorio occupa 17,34 km² del versante nord orientale del Monte Arci. Il territorio è prevalentemente collinare, caratterizzato da una zona alta di formazione vulcanica (con altitudine massima a 641 m s.l.m. a Punta Laccu sa Vitella), una parte bassa di formazione sedimentaria (con quota minima a 167 m s.l.m. nella valle del rio Croxiurussu) separate da un altipiano basaltico di alcune centinaia di ettari. I corsi d'acqua sono a carattere torrentizio e a regime stagionale; i più significativi sono il rio Bau Majori ed il rio Bingia Cresia, che unendosi nei pressi del centro abitato formano il rio Croxiugrussu. Sono molto numerose le sorgenti; le più copiose sono quelle di Mitza Margiani, di Santu Mauru e di Gergui. Le zone più alte sono coperte da boschi di lecci e sughere (Quercus suber), impianti di conifere e macchia mediterranea evoluta; le zone basse sono caratterizzate da pascoli e seminativo alberato.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Preistoria e storia antica e medievale
[modifica | modifica wikitesto]I primi segni di insediamento umano nel territorio di Villa Verde risalgono al neolitico con numerosi ritrovamenti di ossidiana lavorata, come nel resto del Monte Arci. Sono presenti i resti di una ventina di nuraghi alcuni dei quali di notevole importanza: le fortificazioni complesse ed i villaggi di Brunk'e s'Omu e Nurax'e Mau, e le torri di Gergui, di Is Cottillas e di Truttiris. Di età romana è un forno verticale per la cottura della ceramica e un tratto di strada all'interno del bosco di Mitza Margiani. In epoca medievale, col nome di Bànnari, faceva parte della curatoria di Parte Usellus del Giudicato di Arborea.
Alla caduta del giudicato (1410) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran Carroz, che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel 1511.
Storia contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1603 il paese fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al 1670, poi dei Català e infine (dal 1766) degli Osorio de la Cueva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.
L'atto di costituzione del 18 marzo 1861 registra il comune di Bannari in provincia di Cagliari; sette anni dopo il comune cambia denominazione in Bannari di Usellus (R.D. n. 4703 del 29 ottobre 1868). Nel 1927 il comune è soppresso e il territorio aggregato a quello di Usellus assieme al territorio dei comuni di Albagiara ed Escovedu (R.D. n. 1652 del 19 agosto 1927); nel 1947 Bannari di Usellus ritrova la propria autonomia comunale (D.L.P. n. 90 del 21 gennaio 1947). Nel 1954 il comune cambia denominazione in Villa Verde (L.R. n. 4 del 2 aprile 1954). Dal 1974 fa parte della nuova provincia di Oristano (Legge n. 306 del 16 luglio 1974).
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del Comune di Villa Verde è troncato semipartito: il primo, d'oro, calzato di verde, con tre punte di lance preistoriche di ossidiana, di nero, poste sull'oro, bene ordinate; il secondo, d'azzurro, con una poiana d'argento, posta in sbarra, con le ali aperte in banda, con la testa rivolta; il terzo, di rosso, alle sette spighe di grano d'oro, impugnate, legate di azzurro. Il Gonfalone è costituito da un drappo partito di bianco e di azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento.[4]
Le immagini raffigurate nello stemma simboleggiano la ricchezza culturale, naturalistica e agricola del territorio.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio di Villa Verde sono presenti i resti di numerosi nuraghi e altri siti archeologici di notevole importanza:
- Sorgente nuragica "Putzu'e padenti"
- Complesso nuragico di Brunk'e s'Omu, con i resti del nuraghe e del villaggio immersi nel bosco di Mitza Margiani.
- Nuraghe San Mauro con i resti del villaggio.
- Nuraghe Bruncu Puddas.
- Nuraghe Giualli.
- Nuraghe Monti Ala.
- Nuraghe Pirafetta
- Nuraghe Truttiris
- Resti di strada romana
- Fornace romana
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Villa Verde è il campidanese occidentale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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20 novembre 1994 | 29 novembre 1998 | Roberto Scema | lista civica | Sindaco | [6] |
29 novembre 1998 | 25 maggio 2003 | Adolfo Giglio | lista civica | Sindaco | [7] |
25 maggio 2003 | 15 giugno 2008 | Adolfo Giglio | lista civica | Sindaco | [8] |
15 giugno 2008 | 26 maggio 2013 | Roberto Scema | lista civica "Villa Verde in Marmilla" | Sindaco | [9] |
26 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Roberto Scema | lista civica "Bannari Logo Comune" | Sindaco | [10] |
10 giugno 2018 | 29 maggio 2023 | Sandro Marchi | lista civica "Insieme per Baini" | Sindaco | [11] |
29 maggio 2023 | in carica | Sandro Marchi | lista civica "Insieme per Baini 2023" | Sindaco | [12] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ R.D. 19 agosto 1927, n. 1652
- ^ Tratto dallo Statuto Comunale riapprovato con deliberazione CC n. 6 del 23 febbraio 2010.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 20/11/1994, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 29/11/1998, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 25/05/2003, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 15/06/2008, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 26/05/2013, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 10/06/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 17 novembre 2018.
- ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Abbasanta-Guspini, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 121-123, ISBN 978-88-89188-88-0. URL consultato il 19 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Verde
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Villa Verde
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.villaverde.oristano.it.
- Villa Vérde, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.