Nughedu Santa Vittoria

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Nughedu Santa Vittoria
comune
(IT) Nughedu Santa Vittoria
(SC) Nughèdu Santa 'Itòria
Nughedu Santa Vittoria – Stemma
Nughedu Santa Vittoria – Bandiera
Nughedu Santa Vittoria – Veduta
Nughedu Santa Vittoria – Veduta
La chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoVanessa Corda (lista civica) dal 29-5-2023
Territorio
Coordinate40°06′04″N 8°57′05″E / 40.101111°N 8.951389°E40.101111; 8.951389 (Nughedu Santa Vittoria)
Altitudine533 m s.l.m.
Superficie28,57 km²
Abitanti424[1] (30-11-2023)
Densità14,84 ab./km²
Comuni confinantiArdauli, Austis (NU), Bidonì, Neoneli, Olzai (NU), Sorradile
Altre informazioni
Cod. postale09080
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095034
Cod. catastaleF974
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) nughedesi
(SC) nughedesos
Patronosan Giacomo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nughedu Santa Vittoria
Nughedu Santa Vittoria
Nughedu Santa Vittoria – Mappa
Nughedu Santa Vittoria – Mappa
Posizione del comune di Nughedu Santa Vittoria all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Nughedu Santa Vittoria è un comune italiano di 424 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione storica del Barigadu.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'area fu abitata già in epoca prenuragica e nuragica, per la presenza nel territorio di diversi siti archeologici tra cui domus de janas, megalitismo e un protonuraghe.

Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte, con il nome di Nugheddu, della curatoria di Parte Barigadu. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese e divenne un feudo. Nel 1773 fu incorporato nel marchesato di San Vittorio, concesso insieme a Bidonì e Sorradile ai Todde. Venne riscattato nel 1839 ai Pes, ultimi feudatari, con la soppressione del sistema feudale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Nughedu Santa Vittoria sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica del 7 marzo 2005.[3]

«Troncato semipartito: il primo di rosso, vestito d'oro, alle lettere maiuscole N S V d'oro, poste sul rosso, ordinate in fascia; il secondo di azzurro, al sole d'oro; il terzo di rosso, alla pecora d'argento, con la testa rivolta, riposante sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune»

Il gonfalone è un drappo di giallo. La bandiera, concessa con D.P.R. del 15 marzo 2018[4], è un drappo di giallo caricato dello stemma comunale.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

La necropoli prenuragica di Sas Arzolas de Goi

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Giacomo: è una chiesa seicentesca che si trova al centro del paese e ha la facciata divisa in due ordini da una cornice a dentelli, sottolineata da un corso di formelle in cui si alternano punte di diamante e rosette, presenta in asse con il rosone, un bel portale tardomanieristico a timpano curvilineo. L'interno della chiesa segue la tradizione gotico-catalana con un'aula mononavata con archi a sesto acuto e con cappelle laterali tra contrafforti. Le cappelle laterali sono voltate a botte e si raccordano all'aula mediante arconi a tutto sesto in conci lisci di trachite rossa;
  • novenario di San Basilio,
  • in località Pranu Santa Vittoria, dove in passato sorgeva un antico monastero benedettino, restano ancora oggi i ruderi della chiesa dedicata a santa Vittoria.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Santa Vittoria presso il bosco d'Assai ospita un'oasi faunistica dove sono presenti numerosi daini. Il bosco è caratterizzato dalla presenza di lecci e sughere secolari.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT[6] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 9 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Feste[modifica | modifica wikitesto]

  • San Giacomo: 24-25 luglio
  • Sant'Anna: 26 luglio
  • San Basilio: dal 24 agosto al 1º settembre
  • Santa Vittoria: prima domenica di agosto
  • Sant’Antonio Abate: 16/17 gennaio

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Nughedu Santa Vittoria è riconducibile alla Limba de mesania.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il museo naturalistico Oasi d'Assai si trova in località Alamoju. All'interno del museo sono esposti reperti di fauna sarda, una riproduzione del territorio naturale della foresta, è presente una xiloteca ed una collezione di minerali e fossili di provenienza isolana.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
10 giugno 2018 29 maggio 2023 Francesco Mura Lista civica "Nughedu futura" Sindaco [7]
29 maggio 2023 in carica Vanessa Corda Lista civica "Impegno per Nughedu" Sindaco [8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Nughedu Santa Vittoria (Oristano) D.P.R. 07.03.2005 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  4. ^ Nughedu Santa Vittoria (Oristano) D.P.R. 15.03.2018 concessione di bandiera, su presidenza.governo.it. URL consultato il 21 dicembre 2021.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
  7. ^ Comunali 10/6/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
  8. ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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