Gesico
Gesico comune | |||
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(IT) Gèsico (SC) Gèsigu | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Sud Sardegna | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Cinzia Porceddu (lista civica) dal 6-6-2016 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°36′56.07″N 9°06′26.82″E / 39.615574°N 9.107451°E | ||
Altitudine | 300 m s.l.m. | ||
Superficie | 25,62 km² | ||
Abitanti | 826[2] (30-6-2019) | ||
Densità | 32,24 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Escolca (isola amministrativa di San Simone), Guamaggiore, Guasila, Mandas, Selegas, Suelli, Villanovafranca | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 09040 | ||
Prefisso | 070 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 111026 | ||
Cod. catastale | D994 | ||
Targa | SU[1] | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] | ||
Nome abitanti | (IT) gesichesi (SC) gesighesus | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Gesico nella provincia del Sud Sardegna | |||
Sito istituzionale | |||
Gesico (Gèsigu in sardo[4]) è un comune italiano di 826 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella subregione della Trexenta.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Area abitata fin dall'epoca nuragica per la presenza nel territorio di alcuni nuraghi, nel medioevo appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) fu conquistato dai pisani sotto il dominio della famiglia dei conti della Gherardesca, e poi, intorno al 1324, passò agli aragonesi. La villa, che aveva inviato i suoi rappresentanti al parlamento convocato dal re d'Aragona Pietro IV il cerimonioso a Cagliari nel 1355, divenne sotto gli aragonesi un feudo e per un certo tempo fu posseduto dalla famiglia Carroz. Nel 1368 fu feudo dei Puyalt, quindi dei d’Eril e dei Sanna e, nel XVIII secolo, venne compresa nel marchesato di San Tomaso, feudo prima dei Cervellon, e poi dei Nin Zatrillas, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
Tra i luoghi di interesse presenti nel territorio di Gesico si segnalano:
- la chiesa parrocchiale di Santa Giusta
- la chiesa di Santa Maria d'Itria
- la chiesa di Sant'Amatore
- la chiesa campestre di San Mauro
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
La variante del sardo parlata a Gesico è il campidanese occidentale.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
A circa tre chilometri a sud-est del centro abitato è presente la stazione di Gesico, situata lungo il tracciato della ferrovia Cagliari-Isili: lo scalo è collegato da relazioni (espletate dall'ARST) aventi termine a Monserrato a sud ed a Mandas e Isili a nord.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sigla provvisoria definita dal Consiglio di Stato con parere n° 1264 del 30 maggio 2017, in attesa di recepimento nella tabella allegata al Regolamento del codice della strada
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 303.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gesico
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 249435019 |
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