Escalaplano
Escalaplano comune | |
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(IT) Escalaplano (SC) Scaleprànu | |
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Lampis (lista civica) dal 16-5-2011 (3º mandato dall'11-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 39°37′29.03″N 9°21′06.98″E |
Altitudine | 338 m s.l.m. |
Superficie | 94,04 km² |
Abitanti | 2 033[1] (31-3-2025) |
Densità | 21,62 ab./km² |
Comuni confinanti | Ballao, Esterzili, Goni, Orroli, Perdasdefogu (NU), Seui (isola amministrativa di Orboredu), Villaputzu |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09051 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111018 |
Cod. catastale | D430 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) escalaplanesi (SC) scalepranesus |
Patrono | san Sebastiano |
Giorno festivo | 20 gennaio |
Cartografia | |
![]() nella provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
Escalaplano (Scalepranu in sardo) è un comune italiano di 2 033 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna, che si trova a 338 metri di altitudine sul livello del mare.
Ai sensi della Legge Regionale n. 9 del 12 luglio 2001, che ha previsto l'istituzione delle nuove province sarde, Escalapiano passò dalla provincia di Nuoro a quella di Cagliari, di cui fece parte fino alla successiva riforma del 2016.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'area fu abitata già in epoca prenuragica per la presenza di alcune domus de janas, in epoca nuragica per la presenza nel territorio di alcuni nuraghi, e in epoca romana per la presenza di alcune rovine.
Nel Medioevo appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il dominio pisano e successivamente (1323) sotto il dominio aragonese. Nel 1363 il re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso incorporò il paese nella contea di Quirra, data in feudo a Berengario Carroz. Nel 1604 fu annesso al ducato di Mandas della famiglia Ladron. All'estinzione di questa famiglia nel 1617, il feudo passò agli Zuñiga, duchi di Bejar.
Intorno al 1652 la popolazione di Escalaplano diminuì notevolmente a causa di una terribile epidemia di peste.
Nel 1777 il feudo passò dapprima ai Maza e poi ai Tellez-Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Escalaplano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 giugno 2003.[3]
Il gonfalone municipale è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[4]

Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Escalaplano (Nuoro) D.P.R. 24.06.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 6 gennaio 2022.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Escalaplano
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Escalaplano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.