Prali

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Prali
comune
Prali – Stemma
Prali – Veduta
Prali – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAndrea Domard (lista civica Concretezza montanara) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°53′21.43″N 7°02′55.9″E / 44.889287°N 7.048861°E44.889287; 7.048861 (Prali)
Altitudine1 455 (min 960 - max 3 060) m s.l.m.
Superficie72,61 km²
Abitanti250[1] (30-6-2023)
Densità3,44 ab./km²
FrazioniCampo del Clot, Ciai, Cugno, Ghigo (capoluogo), Giordano, Indritti, Malzat, Orgiere, Pomeifrè, Pomieri, Ribba, Rodoretto, Villa
Comuni confinantiAbriès (FR-05), Angrogna, Bobbio Pellice, Perrero, Pragelato, Salza di Pinerolo, Sauze di Cesana, Villar Pellice
Altre informazioni
Cod. postale10060
Prefisso0121
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001202
Cod. catastaleG978
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 536 GG[3]
Nome abitantipralini
Giorno festivo17 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Prali
Prali
Prali – Mappa
Prali – Mappa
Localizzazione del comune di Prali nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Prali (fino al 1937 Praly; Prali in piemontese; Praal in occitano) è un comune italiano di 250 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte, situato a circa 72 chilometri a sud-ovest dal capoluogo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nell'alta valle Germanasca, secondaria della Val Chisone, al confine del parco regionale francese del Queyras: le località di Ghigo, Villa e Malzat sorgono in un'ampia conca pianeggiante, circondata da foreste di conifere e sovrastata dalla cerchia delle Alpi Cozie. È composto da molte minuscole borgate: Arnaudi, Balma, Bounous, Campo Clot, Crosetto, Cugno, Gardiola, Ghigo, Giordano, Indiritti, Lausarot, Malzat, Miandette, Orgiere, Pomeifrè, Pomieri, Ribba, Rimas, Rodoretto, Toré, Villa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime tracce della sua esistenza sono dell'XI secolo, ma il primo documento ufficiale che ne attesti l'esistenza è del 1462. Fin dall'inizio è documentata la presenza dei valdesi che nel 1533 vi celebrarono un Sinodo per confermare l'adesione alla Riforma protestante. Nel 1556 fu costruito nella frazione di Ghigo un tempio per tutti i valdesi dell'alta val Germanasca.

Tra il 1630 e il 1655 fu colpita dalla peste e poi distrutta dalle truppe dei Savoia. Nel 1686 gli abitanti si arresero ai Francesi, che avevano già distrutto Angrogna e Torre Pellice. Il tempio valdese fu trasformato in chiesa cattolica.

I valdesi ritornarono dall'esilio di Ginevra nel 1689 (il cosiddetto Glorioso rimpatrio), ma il comune fu nuovamente occupato dai francesi. Passò poi ai Savoia, che cercarono di riportarvi il cattolicesimo: nel 1767 Carlo Emanuele III fece ricostruire una chiesa cattolica nella frazione Villa.

Fu poi occupato da Napoleone e nel 1815 passò definitivamente ai Savoia.

Nel 1870 inglobò il comune di Rodoretto, che si trova in un vallone laterale; nel 1882 cedette invece al comune di Salza la frazione Fontane, e nel 1895 la frazione Bessè al comune di Perrero. Nel 1937 il regime fascista italianizzò il suo nome da Praly a Prali.

Durante i XX Giochi olimpici invernali del 2006 ha ospitato gli allenamenti di sci alpino e sci di fondo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è diminuita del 75 %.

Abitanti censiti[4]

Arte e cultura[modifica | modifica wikitesto]

Campanile del tempio valdese che ospita il museo.

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, a Villa, eretta nel 1462, fu rimaneggiata a più riprese.

All'interno del Tempio valdese in frazione Ghigo eretto nel 1556 si trova un museo storico che documenta le vicende della Val Germanasca dalla preistoria ai giorni nostri, ma soprattutto per gli aspetti religiosi.[5]

Sempre in frazione Ghigo si trova il nuovo Tempio valdese costruito nel 1962 e progettato dall'ing. Dreher.[5]

Lungo il corso del torrente Germanasca sono posizionati gli impianti sportivi:campi da bocce che d'inverno sono adibiti a patinoire, parco giochi attrezzato, campetto di calcio.

Adiacente al campetto, sul finire degli anni sessanta, su progetto del geom. Rol, è stata eretta la nuova chiesa cattolica, con innovativo interno a forma di teatro romano. Lavori avviati nel 1968 con la posa della prima pietra, presente il vescovo di Pinerolo monsignor S. Quadri; parroco all'epoca, don A. Avaro. Caratteristico il campanile staccato dal corpo principale ed eretto ad inizio anni settanta.

Il Pra daval, un monumento celebrativo posto nell'agosto 2013

A nordest di Ghigo, sulla strada per Indritti, è sorto tra il 1947 e il 1951, su iniziativa di Tullio Vinay, pastore valdese, e progetto di Leonardo Ricci, il villaggio di Agape (1530 m), ove ha sede un centro internazionale di studi e di soggiorno per giovani. L'opera, che fu costruita con il lavoro volontario di centinaia di giovani e il contributo di tutte le chiese evangeliche europee, rappresenta anche un esempio di architettura contemporanea che con l'uso di pietra e legno si inserisce con equilibrio nell'ambiente circostante.

Nella borgata di Rodoretto si trova un piccolo museo etnografico della montagna e un tempio valdese del 1845 progettato da Eugenio Gastaldi senza campanile.[5]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

È punto di partenza per l'escursione all'Altopiano dei Tredici Laghi (2200–2600 m) e per le ascensioni alla Rocca Bianca (2383 m), al Cappello d'Envie (2618 m), alla Punta Cialancia (2855 m) e alla Punta Cornour (2867 m).
È presente nel territorio del comune il rifugio Lago Verde.

Il comprensorio sciistico si estende su 1100 metri di dislivello e comprende 4 impianti, due scuole nazionali di sci e una pista di fondo omologata. La località è nota agli amanti della neve e degli sport invernali per la vocazione al freeride ed al freestyle oltre che per la nevosità della località, che permette, grazie all'intraprendenza dei gestori della stazione, di sciare quasi ogni anno da fine novembre a maggio inoltrato.

Un tratto delle miniere di talco oggi in disuso è stato trasformato in museo e visita guidata, con il progetto "Scopriminiera".

L'economia di Prali, già abbastanza florida nel passato grazie ai giacimenti di talco e di marmo bianco, si è sviluppata molto con la valorizzazione turistica della zona, come soggiorno estivo e sede di sport invernali.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 giugno 1985 11 giugno 1990 Franco Grill lista civica Sindaco [6]
11 giugno 1990 24 aprile 1995 Franco Grill Partito Socialista Italiano Sindaco [6]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Franco Grill centro-sinistra Sindaco [6]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Franco Grill lista civica Sindaco [6]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Sandra Loredana Aglì lista civica Sindaco [6]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Sandra Loredana Aglì lista civica Sindaco [6]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Franco Grill lista civica Concretezza montanara Sindaco [6]
27 maggio 2019 in carica Andrea Domard lista civica Concretezza montanara Sindaco [6]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ a b c MUSEI, CHIESE E RISORSE VISITABILI sul sito del comune di Prali.
  6. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  7. ^ La valle di Lilliput appena oltre le Alpi, su L'Eco del Chisone.it, 21 settembre 2011. URL consultato il 14 dicembre 2023 (archiviato il 14 dicembre 2023).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN234312399 · GND (DE4389441-0 · WorldCat Identities (ENviaf-234312399
  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte