Balme

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Balme
comune
Balme – Stemma
Balme – Bandiera
Balme – Veduta
Balme – Veduta
Balme, sullo sfondo la Bessanese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoGiovanni Battista Castagneri (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°18′09.02″N 7°12′55.56″E / 45.302505°N 7.215432°E45.302505; 7.215432 (Balme)
Altitudine1 432 m s.l.m.
Superficie62,71 km²
Abitanti102[1] (31-8-2023)
Densità1,63 ab./km²
FrazioniChialambertetto, Molette, Pian della Mussa, Molera, Villaggio Albaron
Comuni confinantiAla di Stura, Bessans (FR-73), Bonneval-sur-Arc (FR-73), Groscavallo, Lemie, Usseglio
Altre informazioni
Cod. postale10070
Prefisso0123
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001019
Cod. catastaleA599
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 502 GG[3]
Nome abitantibalmesi
PatronoSantissima Trinità
Giorno festivoprima domenica dopo la Pentecoste
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Balme
Balme
Balme – Mappa
Balme – Mappa
Localizzazione del comune di Balme nella città metropolitana di Torino
Sito istituzionale

Balme (Balme anche in piemontese, Bàrmes in francoprovenzale) è un comune italiano di 102 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte. Si trova nelle Valli di Lanzo e fa parte dell'Unione dei Comuni montani delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, ex Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Balme è il comune più elevato della Val d'Ala. Quest'ultima fa parte delle Alpi Graie ed è quella centrale delle tre valli che convergono su Lanzo Torinese (Val grande di Lanzo, Val d'Ala e Valle di Viù), comunemente dette Valli di Lanzo.Il paese deve la sua notorietà alla presenza di sorgenti d'acqua considerata di gran pregio; ogni casetta del luogo è dotata di una propria fontanella zampillante acqua fresca.

Da Balme la strada asfaltata prosegue per altri 5 km e conduce al vasto pianoro del Pian della Mussa sul cui orizzonte si stagliano le imponenti cime dell'Uia di Ciamarella (3.676 m) e dell'Uia di Bessanese (3.604 m).
Balme è composta da frazioni quali Bogone (Bougoùn), Chialambertetto (Tchabartät), Cornetti (Li Cournät), I Frè (Li Frè), Molera (La Mouléri), Molette (Al Moulättes), Pian della Mussa (La Mussa) e Villaggio Albaron (Pian at Bàrmes).

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Balme, in dialetto locale Bàrmes, deriva dalla voce di origine celtica balma che indica i ripari sotto roccia, innumerevoli sul territorio. La grande roccia sporgente che funge da protezione alla parte bassa del paese è denominata localmente La Bàrma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Abitato fin dai tempi più antichi, la prima menzione si trova nei conti della Castellania di Lanzo del XIV secolo. Fino al XVII secolo il borgo era frazione di Ala di Stura, ottenendo solo nel 1610 la propria autonomia amministrativa su iniziativa di Giovanni Castagneri Ljnch (Gian di Lèntch), abile e dinamico imprenditore stabilitosi in alta valle, dove nel 1591 aveva concluso la costruzione della casa-forte del Routchàs.

Nel 1612 il nobile stesso fece costruire la chiesa parrocchiale, consacrata l'anno successivo. Nel 1769 monsignor Francesco Rorengo di Rorà, durante una visita pastorale, notò il degrado della chiesa, per cui decise di finanziarne la costruzione di una nuova a sue spese, l'attuale chiesa della Santissima Trinità. Nel corso dei secoli gli abitanti si dedicarono via via alla pastorizia, allo sfruttamento delle miniere e al commercio con la vicina Savoia. Proprio il contrabbando tra gli alti colli a tremila metri preparerà i balmesi all'accoglienza dei primi alpinisti nella seconda metà dell'Ottocento.

Molti montanari si trasformeranno così in guide alpine (la più nota fu Antonio Castagneri), avviando un lungo periodo di crescita turistica, culminante con la costruzione di numerose attività alberghiere e di prestigiose ville signorili. Circondata da alte montagne e da sempre rinomata per la sua aria salubre, Balme conserva tuttora tale vocazione turistica, legata alle peculiari caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche, alla riscoperta storico-culturale e alle rinnovate strutture sportive rivolte alle famiglie.

Eventi significativi[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1876 viene installata una stazione meteorologica, ancora in funzione ai nostri giorni
  • Nel 1896 Adolfo Kind utilizza per la prima volta in Italia gli sci tra Balme e Pian della Mussa
  • Nel 1916 la celebre attrice teatrale Eleonora Duse vi gira molte scene del suo film Cenere
  • Nell’agosto 1922 il parroco del paese Don Giuseppe Perotti e due escursionisti furono sorpresi da una bufera sull`Uia di Ciamarella e perirono tragicamente
  • A partire dal 1922, l'acqua captata al Pian della Mussa disseta parte della città di Torino
  • Nel 1927 Toni Ortelli, affascinato dal Pian della Mussa, compone il celebre canto La Montanara
  • Nel 1939 e per alcuni anni successivi la squadra di calcio del Torino effettua gli allenamenti estivi pre-campionato in paese
  • Il 9 maggio 1952 al Pian della Mussa l'ing. Aurelio Robotti effettua per la prima volta in Italia il lancio di un razzo, da lui progettato e realizzato

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma comunale è raffigurato il triangolo simbolo della SS. Trinità raggiante d'oro, al di sopra della vetta della Bessanese d'argento, movente dalla punta. Vi compare il toponimo in dialetto francoprovenzale "Barmes", espressione che trae origine dai ripari naturali nelle cavità tra le rocce chiamate barmess, e dallo spuntone roccioso detto "barma" che sovrasta e difende dalle valanghe la parte del capoluogo dove sorgono la chiesa e il municipio. Nel 2003 il Comune si è dotato di un gonfalone che si presenta come un drappo partito di rosso e di bianco.[4]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nelle aziende agricole operanti negli alpeggi del territorio comunale viene prodotta la Toma di Balme, formaggio compreso tra i 201 ancora in produzione in Italia riconosciuti da Slow Food. Presso la frazione Villaggio Albaron ha sede l'azienda "Pian della Mussa Acque Minerali s.r.l." che dal 1975 imbottiglia l'acqua della vicina fonte Sauzè. L'economia locale è basata fortemente sul turismo e sono numerose le attività commerciali e alberghiere presenti.

Il Pian della Mussa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pian della Mussa.

Il Pian della Mussa è una vasta pianura erbosa di forma oblunga, situata a 1.800 metri, incisa dal corso della Stura di Lanzo e circondata dall'arco delle Alpi, culminanti nell'Uia Bessanese di 3.604 metri e nell'Uia di Ciamarella di 3.676 metri. In origine sul luogo si trovava un ghiacciaio che, trasformatosi in un grande lago, si colmò poi di materiali alluvionali. I cercatori di minerali vi trovano ancora i granati, in particolare sul monte Testa Ciarva (2.364 m)[5], cristalli commerciati in passato e presenti nei migliori musei del mondo.

La strada che porta all'altopiano, chiusa durante l'inverno,[6] termina al rifugio Città di Cirié a quota 1.850 metri, punto di partenza per numerose escursioni e passeggiate. Una di queste si trova a 2.659 metri al rifugio Gastaldi, sul fianco sud-orientale dell'Uia Bessanese.

La gelida acqua del Pian della Mussa, che sgorga copiosa dalle fonti circostanti l'altopiano, è conosciuta in tutta la città metropolitana di Torino per la sua bontà. Le sue sorgenti furono acquistate nel 1896[7] dalla città di Torino e, dopo un lungo periodo di lavori, dal 1922 alimentano il suo acquedotto[8]. Grazie alle sue proprietà l'acqua dell'altopiano rifornisce l'equipaggio americano della Stazione spaziale internazionale. Infatti, tra le diverse fonti di approvvigionamento, l'acqua del Pian della Mussa arriva alla Centrale di Venaria, in via Stefanat, ed è destinata agli astronauti statunitensi che privilegiano un'acqua a basso contenuto di sali minerali.[9]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

In 150 anni la popolazione balmese si è ridotta notevolmente fino ad arrivare a 95 abitanti nel 2011 contro i 431 del 1861, per poi risalire lentamente negli anni successivi (110 nel 2021).

Abitanti censiti[10]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Giovanni Battista Castagneri lista civica sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Mauro Marucco lista civica sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Bruno Dematteis lista civica sindaco
27 maggio 2019 in carica Giovanni Battista Castagneri lista civica sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Gianni Castagneri, Natura e tradizione nello stemma di Balme, su comune.balme.to.it. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  5. ^ Natura: rivista mensile di scienze naturali, Società italiana di scienze naturali, 1942, pp. 46-51. URL consultato il 6 agosto 2019.
  6. ^ Strade chiuse nel periodo invernale, su cittametropolitana.torino.it, Città metropolitana di Torino, 9 agosto 2021. URL consultato il 10 agosto 2021.
  7. ^ AA.VV., Il comune di Torino nel quinquennio 1909-1914, Tip. Lit. L. Checchini, 1914, p. 53. URL consultato l'11 agosto 2021.
  8. ^ AA.VV., Torino - il grande libro della città, Bruno Gambarotta (a cura di), Edizioni del capricorno, 2004, p. 394, ISBN 9788877070340. URL consultato il 10 agosto 2021.
  9. ^ Il Pian della Mussa protagonista della storia spaziale, su smatorino.it. URL consultato il 23 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 31-12-2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianni Castagneri, Marco Sguayzer, Balme - Storia sociale di una comunità alpina 1308-2000, Uja Editrice, 2010, ISBN 88-96842-08-5.
  • Gianni Castagneri, Lassù sotto la luna - Vita agro-pastorale nelle alte valli, Neos Edizioni, 2008, ISBN 978-88-95899-00-8.
  • Gianni Castagneri, L'acqua contesa - Storia dell'acquedotto del Piano della Mussa, Il Risveglio Editore, 2013.
  • AA. VV., Il Piemonte, paese per paese, Firenze, Bonechi Editore, 1996, ISBN 88-8029-455-5.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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