Lemie

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Lemie
comune
Lemie – Stemma
Lemie – Bandiera
Lemie – Veduta
Lemie – Veduta
Il paese visto dalla cima Montù
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Città metropolitana di Torino
Amministrazione
SindacoDaniele Gabriele (lista civica Insieme per Lemie) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°13′41.52″N 7°17′31.36″E / 45.228199°N 7.292045°E45.228199; 7.292045 (Lemie)
Altitudine960[1] m s.l.m.
Superficie45,68 km²
Abitanti157[2] (31-12-2023)
Densità3,44 ab./km²
FrazioniChiampetto, Chiandusseglio, Chiot, Forno, Pian Saletta, Saletta, Villa di Lemie, Villaretti
Comuni confinantiAla di Stura, Balme, Condove, Mezzenile, Usseglio, Viù
Altre informazioni
Cod. postale10070
Prefisso0123
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001131
Cod. catastaleE520
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 789 GG[4]
Nome abitantilemiesi
Patronosan Michele
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lemie
Lemie
Lemie – Mappa
Lemie – Mappa
Localizzazione del comune di Lemie nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Lemie (Lemie in piemontese, Leimia in francoprovenzale) è un comune italiano di 157 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento ai caduti

Lemie si trova nelle Valli di Lanzo (più precisamente tra la Valle di Viù e la Vallorsera), sulla sinistra idrografica del torrente Stura di Viù, a nord-ovest del capoluogo piemontese.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del paese deriverebbe, secondo alcuni, dal latino lemiae ("streghe") oppure, secondo altri studiosi, dal termine limina ("confine").[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lemie fu un feudo dell'arcidiocesi di Torino fino all'XI secolo e divenne in seguito parte dei domini dei Visconti di Baratonia. Nel territorio comunale a partire dal XIV secolo vennero aperte alcune miniere di ferro e rame; i minerali contenenti i metalli venivano fatti fondere in frazione Forno. L'attività metallurgica attirò in zona l'immigrazione di manodopera specializzata proveniente dal Bergamasco e dalla Valsesia. Nell'agosto 1465 un'alluvione devastò completamente il paese, ricostruito con fatica negli anni successivi. [6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il comune era privo di emblemi e solo di recente, con D.P.R. del 12 settembre 2005,[7] è stato autorizzato ad utilizzare lo scudo di un'antica e nobile famiglia che viveva nel territorio comunale con la seguente descrizione araldica:

«Troncato: il primo, di azzurro, all'aquila d'oro, con il volo abbassato, allumata e linguata di rosso, sostenuta dalla linea di partizione; il secondo, scaccato di azzurro e d'oro, di ventiquattro pezzi e di quattro tiri. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo: in origine era una chiesa in stile gotico, in luogo della quale fu ricostruita tra il 1689 e il 1701 l'attuale parrocchiale barocca. Il campanile risale invece al 1808.[8]
  • Santuario della Madonna degli Olmetti: è dedicato alla natività di Maria. Nel 1701 Giambartolomeo Bovero Castagnole, di Germagnano (TO), pregò davanti a un'immagine mariana, dipinta su un pilone votivo, per i suoi due figlioletti gravemente malati. La loro repentina guarigione richiamò l'attenzione dei fedeli, per accoglere i quali fu edificato nel 1721 intorno al pilone il santuario, ampliato nel 1848. L'attuale denominazione è dovuta a un boschetto di olmi situato poco lontano.[8][9]
  • Cappella di San Giulio, con un importante ciclo di affreschi risalenti al 1486, il medesimo anno di edificazione della cappella.
  • In frazione Forno, vi è un ponte ad arco in pietra, con edicola centrale, che scavalca la Stura, risalente al 1477
  • Nei dintorni dell'abitato, esiste la spettacolare cascata dell'Ovardra

Sport[modifica | modifica wikitesto]

All'interno del territorio comunale è possibile praticare numerosi sport estivi all'aperto, grazie ad un'area sportiva comunale:

  • Calcio a 7/8 su campo in erba naturale
  • Beach volley
  • Basket
  • Pallavolo
  • Tennis, su campo in cemento
  • Roller
  • Ping pong
  • Arrampicata su falesia

Inoltre, si snodano, sul territorio comunale, diversi sentieri per Mountain Bike ed escursioni.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli ultimo 150 anni il paese si è spopolato in modo considerevole, raggiungendo un dodicesimo dei suoi abitanti originari.

Abitanti censiti[10]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Giuseppe Davy lista civica sindaco
2010 2015 Giacomo Lisa lista civica sindaco
2016 2021 Giacomo Lisa lista civica sindaco
2021 in carica Daniele Gabriele lista civica sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte dell'Unione dei Comuni montani delle Alpi Graie assieme ai comuni di Viù, Usseglio (posti in Val di Viù), Groscavallo (in Val Grande di Lanzo), Ceres, Rubiana (in Val di Susa); in tal modo risultano ora separati dagli altri comuni delle Valli di Lanzo che, fino al 2014, costituivano la dissolta Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ min 834 - max 2.920
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il Piemonte paese per paese, Firenze, Bonechi Editore, 2002.
  6. ^ Il Piemonte paese per paese; Bonechi Editore - Firenze -2002 -
  7. ^ Lemie (Torino) D.P.R. 12.09.2005 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  8. ^ a b Da vedere, pagina sul sito istituzionale www.comunelemie.it Archiviato il 10 agosto 2013 in Internet Archive. (consultato nel marzo 2013)
  9. ^ Cammilleri, cap. 14 novembre.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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