Coordinate: 45°23′53.73″N 7°57′37.16″E

Caravino

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Caravino
comune
Caravino – Stemma
Caravino – Bandiera
Caravino – Veduta
Caravino – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAdriano Siletti (lista civica Per Caravino e Masino) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°23′53.73″N 7°57′37.16″E
Altitudine257 m s.l.m.
Superficie11,47 km²
Abitanti885[1] (31-7-2024)
Densità77,16 ab./km²
FrazioniMasino
Comuni confinantiAlbiano d'Ivrea, Azeglio, Borgomasino, Cossano Canavese, Strambino, Settimo Rottaro, Vestignè
Altre informazioni
Cod. postale10010
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001056
Cod. catastaleB733
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 743 GG[3]
Nome abitanticaravinesi
Patronosan Giacomo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caravino
Caravino
Caravino – Mappa
Caravino – Mappa
Localizzazione del comune di Caravino nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Caravino (Caravin in piemontese) è un comune italiano di 885 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Geografia fisica

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Il paese è adagiato tra le colline del Canavese eporediese orientale, confinando a ovest con Strambino ed Ivrea, a est con Cossano Canavese e Settimo Rottaro, a sud con Vestignè e Borgomasino, a nord con Azeglio e Albiano d'Ivrea. Non è attraversato da nessun fiume; solo il piccolo Naviglio di Ivrea scorre 2 km verso ovest, mentre la Dora Baltea a circa 6 km più a ovest.

Sono stati ritrovati resti romani del III secolo. Il suo toponimo potrebbe derivare dal termine cavrinum, ovvero "caprino", indicando la locale pastorizia ovina; oppure da quadratum, essendo al centro geografico degli allora poteri tra le marche di Ivrea, Torino e la diocesi di Vercelli. Ultima ipotesi, da carra - vinum, un'antica unità di misura torinese per immagazzinare delle grandi quantità vino, corrispondente a 493,069 litri.
Il toponimo comparve ufficialmente dall'XI secolo, come feudo eporediese dei conti Masino-Valperga, che si definirono sia discendenti diretti di Arduino, che fu a capo della tutta la Marca d'Ivrea, sia dei Conti di Pombia, già padroni di Borgomasino. Inoltre, fu proprio a partire dall'XI secolo che i benedettini portarono qui culto di San Giacomo, divenuto poi il patrono del paese, di cui si attesta anche la chiesetta in località Carpaneto, poi affrescata dal pittore Giacomino da Ivrea (del 1465), dipendente dalla Cella di Vestignè e dall'Abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese. Il prestigio del borgo al di sotto del Castello seguì le stesse sorti di quest'ultimo, almeno fino alla prima metà del XIV secolo, allorquando i Valperga non riuscirono più a contrastare l'espansione del monferrino Facino Cane, che saccheggiò barbaramente il paese e altri comuni limitrofi nell'estate del 1397.

A quest'ultimo succedettero i francesi del XV secolo che, con la Pace di Cateau-Cambrésis del 1559, s'imparentarono con i Savoia attraverso la dinastia del Genevese, prima con Madama Cristina, poi con discendente, la reggente Maria Giovanna Nemours (1670 circa). Quest'ultima utilizzò il Castello sia come residenza sia come controllo centrale del Ducato. È di quest'epoca il triste momento della epidemia di peste del 1630-1632.

Successivamente, il borgo di Caravino continuò a seguire le stesse sorti dell'agglomerato urbano della più alta frazione Masino, creatasi intorno all'omonimo castello. Tutto ciò fino ad accorparsi addirittura con esso nel 1929, altresì insieme al vicino paese di Cossano Canavese, a creare un unico Comune di Masino. Il toponimo potrebbe essersi originato da un ipotetico prediale Maxini, ma potrebbe derivare anche dal dialettale maisin (= palude, avvallamento, per via degli acquitrini dovuti al passaggio della Dora Baltea), o meisin (= terra di mezzo, come è avvenuto per il toponimo parco del Meisino tra Torino e San Mauro Torinese).
Ne è la prova l'antica origine del toponimo vicino paese di Borgomasino, a circa 8 km, e sede dell'altro castello, nella formazione di una vera e propria antica contea territoriale di Masino, che si estende fin oltre la collina Tagliaferro, quando le estreme prealpi del Canavese eporediese toccano la piatta Pianura Padana.

Sia Cossano Canavese che località Masino, comprendente l'omonimo Castello, furono nuovamente separati amministrativamente nel 1949, quando quest'ultima divenne soltanto una frazione del comune autonomo di Caravino[4].

Lo stemma e il gonfalone del comune di Caravino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 luglio 1986.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il castello di Masino

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Caravino erano 40[7], la comunità più rappresentata era quella rumena con 22 cittadini residenti.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
3 gennaio 1989 24 maggio 1990 Lorenzo Enrico - Sindaco [8]
24 maggio 1990 24 aprile 1995 Antonio Bocchietti lista civica Sindaco [8]
24 aprile 1995 10 giugno 1996 Francesco Garsia Comm. pref. [8]
10 giugno 1996 25 gennaio 1999 Giacinto Pavetto - Sindaco [8]
25 gennaio 1999 14 giugno 1999 Francesco Garsia Comm. pref. [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giovanni Lutterotti lista civica Sindaco [8]
14 giugno 2004 4 gennaio 2005 Giovanni Lutterotti lista civica Sindaco [8]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Clara Angela Pasquale lista civica Insieme Sindaco [8]
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Antonio Bocchietti lista civica Sindaco [8]
1º giugno 2015 21 settembre 2020 Clara Angela Pasquale lista civica Crediamo nel nostro paese Sindaco [8]
18 ottobre 2020 4 ottobre 2021 Gaetano Porcino Comm. pref. [8]
4 ottobre 2021 in carica Adriano Siletti lista civica Per Caravino e Masino Sindaco [8]
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dal sito ufficiale.
  5. ^ Caravino, decreto 1986-07-19 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 31-12-2019.
  7. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  8. ^ a b c d e f g h i j k l http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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