Tornimparte

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Tornimparte
comune
Tornimparte – Stemma
Tornimparte – Bandiera
Tornimparte – Veduta
Tornimparte – Veduta
Valle di Tornimparte vista dal monte La Serra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoGiammario Fiori (Lista Civica "Tornimparte il bene in comune") dal 04-10-2021
Territorio
Coordinate42°17′24.25″N 13°18′03.31″E / 42.29007°N 13.30092°E42.29007; 13.30092 (Tornimparte)
Altitudine830 m s.l.m.
Superficie65,96 km²
Abitanti2 789[1] (31-12-2022)
Densità42,28 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiBorgorose (RI), Fiamignano (RI), L'Aquila, Lucoli, Pescorocchiano (RI), Scoppito
Altre informazioni
Cod. postale67049
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066101
Cod. catastaleL227
TargaAQ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 774 GG[3]
Nome abitantitornimpartesi
Giorno festivo15 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tornimparte
Tornimparte
Tornimparte – Mappa
Tornimparte – Mappa
Posizione del comune di Tornimparte all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Tornimparte è un comune italiano sparso di 2 789 abitanti[1] della provincia dell'Aquila, in Abruzzo, ubicato nell'entroterra dell'appennino abruzzese, nel settore sud-occidentale della Conca Aquilana, la cui sede municipale si trova nella frazione di Villagrande. Faceva parte della comunità montana Amiternina.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune è suddiviso in una parte pedemontana ondulata e abitata ad una quota altimetrica media di 830 m s.l.m., contornata a sud-ovest, ovest e nord-ovest dalle creste dei monti Ruella (1.540 m), La Piaggia (1.637 m) e La Serra (1.599 m), e aperta a nord verso il resto della Conca Aquilana, e in una parte montana in quota lungo le pendici e i contrafforti del gruppo montuoso carsico di monte San Rocco-monte Cava (2.000 m), che rappresenta l'elevazione più alta del territorio nonché lo spartiacque con il territorio laziale dell'alto Cicolano, con cui è collegato tramite la SP1 Amiternina[4].

La parte pedemontana del comune è solcata dal fiume Raio e dai suoi numerosi ruscelli affluenti che raccolgono insieme l'acqua di scolo delle montagne del comune; tale corso d'acqua a carattere tipicamente stagionale si immette poi come affluente destro nel fiume Aterno-Pescara nel territorio del comune dell'Aquila; su ciascun colle delimitato da piccole vallate solcate dai ruscelli affluenti sono poste gran parte delle 22 frazioni del comune. La parte montana è caratterizzata dalla presenza di numerose foreste di faggio e castagno, intervallate da zone di pascolo e una fauna tipica delle montagne dell'Appennino[5].

La particolare conformazione geologica del territorio pedemontano, composto prevalentemente da roccia tufacea nei luoghi arroccati, pur rientrando nella lista dei comuni del cratere sismico, il comune ha registrato relativamente pochi danni, rispetto alle zone limitrofe, nel terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, nonostante la distanza di appena 6–9 km linea d'aria dall'epicentro[6][7].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima del territorio è quello tipico delle zone più interne appenniniche caratterizzato da accentuata continentalità con influssi orografici sulle correnti umide occidentali; d'inverno il clima è tendenzialmente rigido con precipitazioni nevose dalle quote di media montagna (1400–1500 m s.l.m.) mentre nel fondovalle abitato le nevicate, rispetto agli anni 1960-1970, sono progressivamente diminuite sia in frequenza che in accumulo in linea coi mutamenti climatici che hanno coinvolto l'intero arco appenninico e l'Italia peninsulare; la stagione più piovosa risulta essere quella autunnale, seguita da quella primaverile e invernale; d'estate, prevalentemente secca, l'altitudine localmente può mitigare le ondate di calore grazie anche a bassi valori di umidità relativa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antico territorio Sabino di cui si ha memoria sin dai primi secoli a.C., la storia del territorio segue le dominazioni che hanno caratterizzato la provincia aquilana nel corso dei secoli: passato sotto la dominazione Romana e Longobarda (gastaldato di Forcona nel ducato di Spoleto), divenne feudo del Sacro Romano Impero nell'Alto medioevo, per poi passare in mano agli Angioini fino al Seicento, ai Barberini nel Settecento e infine ai Borbone delle due Sicilie nell'Ottocento, fino all'annessione al Regno d'Italia.

Durante il Regno di Sicilia e il Regno di Napoli, ovvero dal XIII al XIX secolo, il territorio del comune era compreso nell'Abruzzo Ulteriore in seguito alla suddivisione del giustizierato d'Abruzzo, mentre nell'XIX secolo fu compreso nell'Abruzzo Ultra II. Il nome Tornimparte deriva molto probabilmente dal latino Turres in Partibus, ovvero "fortezze dislocate in varie parti", sebbene vi siano varie teorie al riguardo[4]. Come in altre aree dell'Appennino, fu soggetto al fenomeno del brigantaggio[8]. Assieme agli altri centri limitrofi ha contribuito alla fondazione della città di L'Aquila nel Duecento[9], di cui è rimasta traccia nella chiesa di San Vito alla Rivera.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa di San Panfilo a Villagrande
Il portico antistante il sagrato della chiesa di San Panfilo, con i due portali e gli affreschi
Veduta del monte La Piaggia da Capo la Villa
Vista dei monti Ruella e La Piaggia
Vallata di Tornimparte vista da Monte La Piaggia; sullo sfondo L'Aquila e Gran Sasso, e sulla sinistra i monti della Laga.
Panorama di Pié La Costa dal monte La Serra; a sinistra il massiccio del Gran Sasso
Casali sul monte Ruella
Monte La Serra, visto da Sassa
L'autostrada A24 vista da Tornimparte
  • Chiesa di San Panfilo, Villagrande (XI secolo): presenta un'originale pianta a quattro navate e la commistione di elementi stilistici romanici e barocchi; la data di costruzione è incerta, anche se è possibile datare attorno all'anno mille il primo nucleo architettonico. Gli affreschi della chiesa sono stati realizzati tra il 1490 e il 1494 da Saturnino Gatti[10].
  • Chiesa di Santo Stefano, Rocca S. Stefano (XIII secolo): la chiesa sorge appena fuori dagli abitati di Colle Marino, Rocca S. Stefano e Forcelle, in posizione rialzata e dominante rispetto alle tre frazioni; non si conosce con precisione la data della sua costruzione, certamente anteriore al 1178, dato che in quell'anno veniva menzionata nella bolla di papa Alessandro III al vescovo di Forcona; più volte danneggiata e ricostruita nel corso dei secoli, non è più utilizzata per cerimonie religiose dopo che nel 1985 un terremoto ha provocato il crollo del tetto e del campanile; è stata restaurata e inaugurata alla fine del 2011[11].
  • Altre chiese minori sono poste nelle frazioni di Colle San Vito, Barano, San Nicola, Piedi La Costa, Piedi La Villa, Case Tirante, Capo la Villa, Forcelle[12].
  • Ruderi del Castello di Sant'Angelo (detto anche il Castellaccio) presso Castiglione (VIII secolo)[13][14].
  • Ruderi del Castello di Rocca Santo Stefano L’importanza della rocca era nella sua posizione che, a 1076 m di altitudine, permetteva il totale controllo visivo della piana amiternina fino al colle su cui sarebbe poi stata costruita L’Aquila, della viabilità della valle di Corno e dei monti di Tornimparte, fra i quali scorreva un’importante via di collegamento con il Cicolano. La costruzione della rocca si è avvalsa della naturale presenza di uno sperone roccioso su cui sono stati eretti i muri perimetrali della sua struttura fortificata. I pochi resti visibili sono costituiti da pietre calcaree di media grandezza che dovevano far parte del muro perimetrale che seguiva l’andamento del terreno roccioso e si sviluppava sulle sue trincee di fondazione, non troppo profonde. La tipologia di questa rocca ricorda quella del castello medievale di S. Vittorino, noto anche come castello Camponeschi. Il percorso qui termina, ma potrebbe essere esteso, con circa un’ora di cammino, raggiungendo il valico del monte (circa 1350 metri di altitudine) e costeggiando verso sud, per raggiungere l’area di Castiglione e i resti del suo castello normanno (Castello di S. Angelo di Castiglione, circa 1300 m di quota); infatti dal bivio (vasca del sale) che porta alla Rocca di S. Stefano il sentiero prosegue, a destra, in direzione della sommità del monte per poi proseguire fino ai resti del castello e da qui al Cicolano.
    La costruzione della rocca si è avvalsa della naturale presenza di uno sperone roccioso su cui sono stati eretti i muri perimetrali della sua struttura fortificata. I pochi resti visibili sono costituiti da pietre calcaree di media grandezza che dovevano far parte del muro perimetrale che seguiva l’andamento del terreno roccioso e si sviluppava sulle sue trincee di fondazione, non troppo profonde. La tipologia di questa rocca ricorda quella del castello medievale di S. Vittorino, noto anche come castello Camponeschi. Il percorso qui termina, ma potrebbe essere esteso, con circa un’ora di cammino, raggiungendo il valico del monte (circa 1350 metri di altitudine) e costeggiando verso sud, per raggiungere l’area di Castiglione e i resti del suo castello normanno (Castello di S. Angelo di Castiglione, circa 1300 m di quota); infatti dal bivio (vasca del sale) che porta alla Rocca di S. Stefano il sentiero prosegue, a destra, in direzione della sommità del monte per poi proseguire fino ai resti del castello e da qui al Cicolano. La zona, con i suoi vasti altopiani, è magnifica e rappresenta ancora oggi un’area incontaminata fra il Lazio e l’Abruzzo. In quest’area i castelli e le rocche medievali erano importanti presenze di controllo di una strategica via di collegamento con la Campania e Napoli. In quest’area i castelli e le rocche medievali erano importanti presenze di controllo di una strategica via di collegamento con la Campania e Napoli. M.R.Acone, L’insediamento medievale nell’alta valle del Raio, pp. 16, 36-46 A. Forgione, Chiese Castelli e strategie “ baronali “
  • M.R.Acone, L’insediamento medievale nell’alta valle del Raio, pp. 16, 36-46
    In quest’area i castelli e le rocche medievali erano importanti presenze di controllo di una strategica via di collegamento con la Campania e Napoli.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

  • Monte San Rocco e Monte Cava[15][16]
  • Bosco di Cerasuolo-San Giovanni[17]
  • Bosco, gola e valle di Ruella[18]
  • Piana di Castiglione[19]
  • Grotte di Vaccamorta[20][21][22]
  • Valle del Raio e castagneto

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[23]

La prossimità con L'Aquila ha limitato lo spopolamento caratteristico delle zone interne della regione e del resto dell'Appennino, con la popolazione stabilmente intorno alle 3000 unità sin dall'inizio degli anni 1970.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il dialetto tornimpartese è il dialetto aquilano, appartenente al gruppo dei dialetti sabini, parlato in tutta l'area dell'aquilano-Cicolano-reatino con varie sfumature a livello locale[24][25].

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Tornimparte è caratterizzato dalla diffusa produzione, durata fino agli anni '70 del XX secolo, del carbone vegetale attraverso le carbonaie (in dialetto locale, Ju catozzu) grazie alla presenza di numerosi boschi di faggio[26]. Altra importante tradizione locale è quella de Ju calenne, antico rito pagano che consisteva nel taglio del tronco di un albero poi eretto in primavera in varie piazze delle frazioni il primo maggio come buon auspicio per i futuri raccolti dei contadini[27]. Inoltre il comune organizza annualmente l'Antica Fiera, una fiera di animali e commercianti il 15 ottobre presso Villagrande[28].

Piatti tipici[modifica | modifica wikitesto]

Nella tradizioni tipiche di Tornimparte ci sono "Ji Cauciuni" di Tornimparte, ricetta salata a base di formaggio e carne di maiale che si consumano dopo la quaresima.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola elementare (Villagrande/San Nicola/Barano)
  • Scuola media inferiore (Palombaia)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Teatro comunale presso Villagrande

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La vicinanza con L'Aquila ha favorito lo sviluppo del settore terziario nel comune. In passato, prima della costruzione dell'autostrada[29][30] e della conseguente integrazione del paese con le economie dei centri circostanti, le principali fonti di sostentamento erano date da agricoltura e allevamento, spesso quasi unicamente a scopo di sussistenza.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di diversi agriturismi e bed and breakfast[31] ha reso possibile e favorito in parte lo sviluppo del turismo. Ci sono aree Pic-nic con barbecue ad esempio come la forca di Castiglione, "Le Prata di San Lorenzo" a pochi chilometri dalla piana di Castiglione, alla fonte di "Capu Acqua" in zona Capo La Villa.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito dallo svincolo Tornimparte-Campo Felice dell'A24 Roma-Teramo.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

A breve distanza dal confine comunale transita la ferrovia Terni-Sulmona; il territorio è servito dalla stazione di Sassa-Tornimparte, nel territorio comunale dell'Aquila.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 26 aprile 1997 Giampaolo Tiberi Lista Civica Sindaco [32]
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Mario Catena Lista Civica di Centro Sindaco [33]
14 maggio 2001 15 maggio 2011 Antonio Tarquini Lista Civica di Centro-sinistra poi Lista Civica Sindaco [34][35]
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Umberto Giammaria Lista Civica Per Tornimparte Città Sindaco [36]
6 giugno 2016 5 Ottobre 2021 Giacomo Carnicelli Lista Civica di Centro-sinistra Progetto in Comune Sindaco [37]
6 ottobre 2021 in carica Giammario Fiori Lista Civica Tornimparte il bene in comune Sindaco [37]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Barano, Capo La Villa, Case Tirante, Castiglione, Colle Farelli, Colle Farnio, Colle Fiascone, Colle Marino, Colle Massimo, Colle Perdonesco, Colle Santa Maria, Colle San Vito, Forcelle, Molino Salomone, Palombaia, Piagge, Pianelle, Pié la Costa, Piedi la Villa, Rocca Santo Stefano, San Nicola, Viaro, Villagrande (sede comunale).

Antica suddivisione[38][modifica | modifica wikitesto]

Terzo Villagrande (Villagrande, Capo La Villa, Case Tirante, Piedi la Villa, Piagge), Terzo San Vito (Pianelle, Colle San Vito, Colle Santa Maria, Barano, Viaro), Terzo San Nicola (San Nicola, Piedi la Costa, Colle Massimo, Colle Perdonesco, Molino Salomone), Terzo Rocca Santo Stefano (Rocca Santo Stefano, Forcelle, Collemarino, Colle Farnio, Colle Farelli).

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Tornimparte dispone di una squadra di calcio, la Tornimparte 2002, che milita nel campionato di promozione Abruzzo girone A. Il centro sportivo principale del comune, con palestra e campo sportivo, è sito in località Palombaia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Tornimparte - Info, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
  5. ^ Tornimparte - Territorio, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018).
  6. ^ La speranza di Tornimparte: ricostruire prima dell'Aquila, su abruzzoweb.it.
  7. ^ Scoppito e Tornimparte: qui si è spostata la citta, su ilcapoluogo.it.
  8. ^ Pasquale di Prospero, Dove Osarono i Briganti, Controcorrente Edizioni, 2004, ISBN 88-89015-13-6.
  9. ^ Tornimparte - Storia, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  10. ^ Chiesa di San Panfilo a Villagrande, su prolocotornimparte.it. URL consultato il 18 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  11. ^ Chiesa di Rocca Santo Stefano, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  12. ^ Tornimparte - Monumenti, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  13. ^ Il Castellaccio, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  14. ^ Pasquale di Prospero (Associazione Culturale "Acquaviva" di Tornimparte), Castiglione: Un Castello di Frontiera, REA, 2009, ISBN 88-7417-041-6.
  15. ^ Tornimparte - escursioni, su lemiepasseggiate.it.
  16. ^ Tornimparte - escursioni, su winterseason.it.
  17. ^ Tornimparte - luoghi della Carbone, su abruzzoweb.it.
  18. ^ Tornimparte - escursioni, su naturagrezza.blogspot.it.
  19. ^ Tornimparte - Castiglione, su youtube.com.
  20. ^ Tormimparte - Grotte di Vaccamorta, su prolocotornimparte.it. URL consultato il 21 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2017).
  21. ^ Tormimparte - Grotte di Vaccamorta, su 6aprile.it.
  22. ^ Tormimparte - Grotte di Vaccamorta, su naturagrezza.blogspot.it.
  23. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  24. ^ Arnaldo De Paolis, Il Dialetto di Tornimparte, Portofranco Editori, 2015, ISBN 978-88-87952-71-1.
  25. ^ Es. * A cchi se còce j'ovu, e a cchi la callina, A chi si cuoce l'uovo, a chi la gallina (sinonimo di ingiustizia sociale), proverbio aquilano - * A ognuno l'arte sè (e la pecora ajliu jupe), Ad ognuno le proprie competenze (e la pecora al lupo) (sinonimo di divisione del lavoro) Giuseppe Porto, Proverbi e Detti Aquilani, L'Aquila, Edizioni del Buccio, 1985, p. 47.
  26. ^ Ju Catozzo, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  27. ^ Ju Calenne, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  28. ^ Tornimparte - Antica Fiera, su prolocotornimparte.it (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  29. ^ la costruzione dellʾintera arteria ebbe inizio il 2 ottobre 1965 con una cerimonia tenutasi proprio a Villagrande di Tornimparte alla presenza dell'allora ministro Mancini
  30. ^ Iniziati i lavori per la trasversale Tirreno - Adriatico, in Autostrade, anno VII, n. 10, Roma, ottobre 1965, pp. 32-33, ISSN 0005-1756 (WC · ACNP).
  31. ^ Tornimparte - Ricettività, su paesionline.it.
  32. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 6 giugno 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
  33. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 27 aprile 1997, su elezionistorico.interno.gov.it.
  34. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, su elezionistorico.interno.gov.it.
  35. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 maggio 2006, su elezionistorico.interno.gov.it.
  36. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 15 maggio 2011, su elezionistorico.interno.gov.it.
  37. ^ a b Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, su elezionistorico.interno.gov.it.
  38. ^ Nell'Ottocento, dall'età napoleonica (1806), il comune fu unito con quello limitrofo di Rocca Santo Stefano formando un unico territorio che fu a sua volta suddiviso in cosiddetti terzi fino all'epoca fascista: il Terzo Villagrande, il Terzo San Vito e il Terzo San Nicola, il Terzo Rocca Santo Stefano cui corrispose nella fascia pedemontana un medesimo raggruppamento di frazioni intorno al rispettivo centro principale ed una medesima suddivisione del territorio montano in quota destinato a pascolo (Montagna della Villa (Monte San Rocco-Vaccamorta), Ruella (Monte e Valle di Ruella), Castiglione (Piana di Castiglione), Montagna della Rocca (Monte La Serra).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Murri, Tornimparte. Ricerche storiche, L'Aquila, editrice Futura, 1992.
  • Tornimparte, in Borghi e paesi d'Abruzzo, vol. 2, Pescara, Carsa Edizioni, 2008, pp. 23-36, SBN IT\ICCU\TER\0031809.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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