1. Fußball-Club Köln 01/07
1. FC Köln 01/07 Calcio | |
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Die Geißböcke (i caproni) | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, rosso |
Simboli | Caprone |
Dati societari | |
Città | Colonia |
Nazione | Germania |
Confederazione | UEFA |
Federazione | DFB |
Campionato | 2. Bundesliga |
Fondazione | 1948 |
Presidente | Werner Wolf |
Allenatore | Gerhard Struber |
Stadio | RheinEnergieStadion (50 000 posti) |
Sito web | fc-koeln.de |
Palmarès | |
Titoli di Germania | 3 |
Titoli nazionali | 4 2. Bundesliga |
Trofei nazionali | 4 Coppe di Germania |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'1. Fußball-Club Köln 01/07, meglio noto come Köln e in italiano come Colonia, è una società polisportiva tedesca con sede nella città di Colonia che include calcio, pallamano, tennistavolo e ginnastica ed è nota principalmente per la sua sezione calcistica, che milita in 2. Bundesliga, la seconda divisione del campionato tedesco di calcio.
Fondato nel 1948 dalla fusione del Kölner Ballspiel-Club 1901 e dello SpVgg Sülz 07, il club conta oggi 78 500 membri, risultando il quarto club tedesco per numero di affiliati[1].
La squadra di calcio del Colonia ha vinto 3 campionati tedeschi e 4 Coppe di Germania. A livello internazionale i suoi migliori risultati furono la finale di Coppa UEFA del 1985-1986 e la semifinale di Coppa dei Campioni del 1978-1979.
Disputa le partite interne al RheinEnergieStadion e i suoi colori sociali sono il bianco e il rosso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dalla fondazione al 1960
[modifica | modifica wikitesto]Prima della nascita del Colonia sono già attive in città alcune squadre di calcio; tra queste figurano il Kölner Ballspiel-Club 1901 e l'SpVgg Sülz 07. Entrambe raggiungono nella loro storia anche la fase nazionale, evento che si verifica rispettivamente nel 1912 e nel 1928. Il Sülz vince nel 1939 la Gauliga Mittelrhein, e si unisce poi al VfL 99 Köln. Nel 1944 la squadra, associatasi con un'altra squadra concittadina divenne il Kriegsspielgemeinschaft VfL Colonia/SpVgg Sülz, conquistando anche la Gauliga Köln-Aachen.
Il Colonia si forma invece nel 1948, in seguito all'unione fra il Sülz e il Kölner. Una spinta decisiva in questo senso arriva dal presidente del Kölner, Franz Kremer[2], che assume la stessa carica nel neonato club; Kremer viene anche riconosciuto come una delle prime voci ad essersi espressa in favore della nascita di un unico campionato nazionale in Germania Ovest[3]. Ancora per una quindicina di anni, però, il campionato tedesco occidentale continua ad essere diviso in due fasi: nella prima si gioca per il titolo locale, mentre nella seconda solo (generalmente) le prime due di ciascuno dei cinque gruppi si contendono quello nazionale.
Ad ogni modo i biancorossi non tardano molto ad ottenere qualche risultato positivo nell'Oberliga West: al secondo posto del 1953 fa seguito la prima vittoria l'anno successivo, tuttavia la squadra non ha molta fortuna nelle due partecipazioni al campionato nazionale. Il 1954 sarà ricordato comunque anche per altri due avvenimenti: da un lato viene raggiunta la prima finale della DFB-Pokal, conclusasi però con la vittoria dello Stoccarda, dall'altro Paul Mebus e Hans Schäfer diventano campioni del mondo in Svizzera.
Un nuovo successo nell'Oberliga West, il primo di quattro consecutivi, è datato 1960: il Colonia arriva questa volta a disputare la finale nazionale, tuttavia a vincere il titolo è l'Amburgo.
I primi successi, l'ingresso in Bundesliga e gli anni '70
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo tedesco non tarda comunque molto ad arrivare: nel 1961 Zlatko Čajkovski diventa l'allenatore del Colonia, che conquista subito il campionato nazionale. Ad essere sconfitto in finale è il Norimberga, inoltre Karl-Heinz Schnellinger viene nominato calciatore dell'anno. I tedeschi fanno poi il loro esordio nelle competizioni europee, che tuttavia non è felice: subiscono dal Dundee un pesante 8-1 nella prima partita, che è ancora oggi la peggior sconfitta in campo europeo[4], e sono subito eliminati della Coppa dei Campioni. Sul fronte nazionale, invece, la squadra gioca anche la terza finale per il titolo; questa termina però con la vittoria del Borussia Dortmund.
La stagione 1963-1964 vede finalmente la realizzazione dell'idea di Kremer: nasce infatti la Bundesliga, un unico girone all'italiana che racchiude le migliori squadre della Nazione. Ed è proprio il Colonia, guidato ora da Georg Knöpfle, a vincere questa prima edizione. La squadra è contemporaneamente protagonista di una buona prova nella Coppa delle Fiere, dove sconfigge anche la Roma prima di venir fermata in semifinale dal Valencia. I tedeschi si confermano competitivi anche nella successiva stagione: vengono eliminati nei quarti della Coppa dei Campioni dal Liverpool, ma solo grazie al lancio della moneta, dopo che ben tre partite finite sono in pareggio, e contemporaneamente ottengono anche un secondo posto in campionato.
Il Colonia mette in bacheca la prima DFB-Pokal vincendo l'edizione 1967-1968 della manifestazione dopo aver sconfitto in finale il Bochum, e intanto Hannes Löhr si è appena laureato capocannoniere in Bundesliga. Ad ogni modo i tedeschi offrono un'altra prestazione convincente nella Coppa delle Coppe 1968-1969, dove vengono eliminati in semifinale dal Barcellona. Nelle due stagioni successive i biancorossi giocano la finale della DFB-Pokal pur uscendone sempre sconfitti, inoltre raggiungono un'altra semifinale europea nella Coppa delle Fiere 1970-1971, l'ultima della manifestazione: a negare loro l'accesso alla finale è la Juventus. Questa stagione verrà però anche ricordata per il coinvolgimento di Manfred Manglitz, portiere anche nel giro della Nazionale, in uno scandalo che gli costerà la squalifica a vita[5].
Una nuova finale della DFB-Pokal viene raggiunta nell'edizione 1972-1973, ma anche in questo caso a conquistare la coppa sono gli avversari. La squadra approda ad un'altra semifinale europea nella Coppa UEFA 1974-1975 tuttavia, come era sempre accaduto in passato è qui eliminata, in questo caso dai connazionali e futuri vincitori del Borussia Mönchengladbach. Intanto però Bernhard Cullmann, Wolfgang Overath e Heinz Flohe sono diventati campioni del mondo nel 1974.
Nel 1976 la dirigenza ingaggia Hennes Weisweiler, che, pur venendo dai recenti successi alla guida del Borussia Mönchengladbach ha iniziato ad allenare proprio nel Colonia. E i biancorossi, nei quali militano, oltre ai sopraccitati campioni del mondo anche il portiere Harald Schumacher e il capocannoniere dei recenti europei jugoslavi, Dieter Müller, vincono subito la seconda DFB-Pokal.
La stagione 1977-1978 è probabilmente la migliore di sempre: al gruppo si unisce anche il primo calciatore giapponese ad essere tesserato in Europa, Yasuhiko Okudera,[6] e il club è protagonista nelle ultime giornate di campionato di un testa a testa con l'ex squadra di Weisweiler, che si risolve solo all'ultimo: le due squadre finiscono infatti a pari punti e con uguale numero di gol segnati, tuttavia i biancorossi sono proclamati campioni solo per aver subito tre gol in meno. Intanto è arrivata anche la DFB-Pokal, e così viene realizzato il double. La vittoria della Bundesliga è comunque storica, perché interrompe un duopolio tra gli stessi Puledri e il Bayern Monaco iniziato addirittura alla fine dello scorso decennio. C'è poi soddisfazione a livello personale per Müller, che, oltre a laurearsi capocannoniere stabilisce anche il record dei gol realizzati in un singolo incontro, sei[7], che è tuttora imbattuto[8]. A questo gruppo si uniscono Pierre Littbarski e Bernd Schuster, e i tedeschi partecipano l'anno seguente alla Coppa dei Campioni; vengono eliminati in semifinale dai futuri campioni del Nottingham Forest, dai quali viene poi prelevato Tony Woodcock.
Gli anni '80
[modifica | modifica wikitesto]Gli anni ottanta iniziano con la quinta finale di DFB-Pokal persa nel 1980, e in estate Schumacher, Cullmann, Schuster e Herbert Zimmermann diventano campioni d'Europa. Durante la stagione 1980-1981 la dirigenza assume come allenatore Rinus Michels, che nel decennio precedente aveva ottenuto molti successi alla guida di Ajax, Barcellona e della Nazionale olandese. Il Colonia partecipa alla Coppa UEFA 1980-1981 dove elimina anche i Blaugrana, che vengono sconfitti per 4-0 sul proprio terreno dopo aver vinto la gara di andata per 1-0, e i connazionali dello Stoccarda, ma viene fermato dall'Ipswich Town in semifinale. Successivamente Müller lascia, venendo sostituito da Klaus Allofs: la squadra ottiene un secondo posto nella Bundesliga 1981-1982 e conquista poi la DFB-Pokal 1982-1983, ma nella stessa stagione ha però la peggio con la Roma negli ottavi della Coppa UEFA. I tedeschi, con Hannes Löhr in panchina, incontrano l'Inter nella Coppa UEFA 1984-1985 che li elimina, ma riescono finalmente a raggiungere una finale europea nell'edizione successiva della manifestazione: a prevalere è il Real Madrid, tuttavia Allofs è il miglior marcatore.
A questo traguardo internazionale fa però da contraltare il tredicesimo posto in campionato, e Löhr non conclude la stagione. Il decennio viene chiuso con Christoph Daum in panchina, che porta i biancorossi ad ottenere piazzamenti generalmente al vertice della Bundesliga. Tra questi spicca il secondo posto nella stagione 1988-1989, quando anche il fratello di Klaus Allofs, Thomas, diventa il miglior marcatore del torneo, e Thomas Häßler viene eletto calciatore dell'anno; in precedenza Schumacher aveva ottenuto lo stesso riconoscimento per due volte.
Gli anni '90
[modifica | modifica wikitesto]Gli anni novanta si aprono con un altro secondo posto in Bundesliga ed un'altra semifinale nella Coppa UEFA 1989-1990, quando il capocannoniere della manifestazione è Falko Götz: i tedeschi eliminano qui anche la Stella Rossa che sarà campione d'Europa nella stagione successiva, ma vengono sconfitti dai futuri vincitori della Juventus. In estate, poi, Bodo Illgner, Pierre Littbarski, Thomas Häßler e Paul Steiner diventano campioni del mondo con la nazionale, ma intanto Daum ha lasciato la squadra. Il Colonia viene poi eliminato dall'Atalanta negli ottavi della Coppa UEFA 1990-1991 ma a fine stagione raggiunge la decima finale della DFB-Pokal; il trofeo viene però vinto dal Werder Brema.
In campionato, però, i biancorossi cominciano a scivolare verso il fondo della classifica, nonostante i gol di Anton Polster. Nella stagione 1997-1998, poi, il Colonia ottiene solamente due punti nelle ultime sette giornate, e in questo modo scivola dal dodicesimo al penultimo posto[9]. Il club retrocede così per la prima volta. Da questo momento l'Amburgo sarebbe rimasto l'unica squadra ad aver disputato tutte le edizioni della Bundesliga fino alla retrocessione subita nel 2017-2018.
Anni 2000
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni duemila il Colonia passa continuamente tra la seconda e la prima divisione.
Una nuova vittoria in Zweite Bundesliga avviene nella stagione 2004-2005, quando la squadra è guidata da Huub Stevens e il capocannoniere del campionato è Lukas Podolski.
Nella Bundesliga 2005-2006 si piazza penultima con 71 gol al passivo (record negativo nella storia del campionato), retrocedendo alla terzultima giornata dopo la sconfitta per 1-0 contro l'Amburgo. Podolski, capocannoniere della squadra con 12 gol stagionali, lascia il club per approdare al Bayern Monaco, dopo aver preso parte a Germania 2006 con la nazionale tedesca.
Nel novembre 2006 la panchina passa al rientrante Christoph Daum[10]. Sotto la sua guida la squadra ritorna in Bundesliga grazie al terzo posto ottenuto nella 2. Fußball-Bundesliga 2007-2008. Anche in questa occasione, come tre anni prima, il miglior marcatore del torneo è un giocatore biancorosso, Milivoje Novakovič.
La permanenza nel massimo livello calcistico nazionale dura stavolta quattro anni. Daum lascia dopo la salvezza ottenuta con il dodicesimo posto nella Bundesliga 2008-2009, mentre una stagione più tardi torna in squadra l'attaccante Lukas Podolski e la squadra si piazza tredicesima.
Anni 2010
[modifica | modifica wikitesto]Dopo una sola vittoria nelle prime nove giornate della Bundesliga 2010-2011, l'allenatore Zvonimir Soldo è esonerato e sostituito da Frank Schäfer, che si dimette nell'aprile 2011, con la squadra quintultima in classifica[11]. Gli subentra Volker Finke, con cui la compagine di Colonia chiude decima.
La retrocessione avviene all'ultima giornata della Bundesliga 2011-2012, sotto la guida del norvegese Ståle Solbakken.
Dopo il quinto posto in seconda serie nel 2012-2013 con l'allenatore Holger Stanislawski, la quinta promozione in Bundesliga arriva nel 2013-2014 con il primo posto in Zweite Bundesliga, sotto la guida di Peter Stöger.
Nel 2014-2015 il Colonia si piazza dodicesimo in massima serie e l'anno dopo nono, miglior piazzamento dal 1991-1992. Il 16 settembre 2016, dopo la terza giornata, il Colonia raggiunge la vetta della classifica della Bundesliga per la prima volta dopo 20 anni. Al termine della stagione la squadra si piazza al quinto posto, ottenendo un piazzamento europeo per la prima volta dal 1992.
La stagione 2017-2018 è tuttavia disastrosa: in campionato la squadra è relegata fin dall'inizio in zona retrocessione, mentre in Europa League conclude con 6 punti ed il terzo posto il proprio girone, composto da Arsenal, BATĖ Borisov e Stella Rossa (i tedeschi ottengono comunque una prestigiosa vittoria contro gli inglesi in casa). Il 28 aprile 2018, con due partite di campionato ancora da giocare, l'aritmetica condanna il Colonia alla retrocessione in Zweite Bundesliga dopo quattro stagioni in massima serie.
La risalita è immediata. La stagione del Colonia in 2. Bundesliga è, infatti, molto positiva e vede la squadra protagonista di alcune goleade, come quella del 10 novembre 2018 alla 13ª giornata di campionato, la vittoria per 8-1 contro la Dinamo Dresda con tripletta di Simon Terodde, attaccante tedesco fondamentale per il club in questa annata. Il 6 maggio 2019 la squadra vince per 4-0 sul campo del Greuther Fürth alla terzultima giornata ed ottiene, dopo un solo anno di permanenza in seconda serie, la promozione in Bundesliga, consolidando poi il primo posto in campionato.
Anni 2020
[modifica | modifica wikitesto]La stagione 2019-2020 inizia con la nomina dell'allenatore Achim Beierlorzer, che viene sollevato dall'incarico dopo aver ottenuto 7 punti nelle prime 11 giornate di campionato, con la squadra al penultimo posto in Bundesliga. Gli subentra Markus Gisdol[12], che riesce a risollevare la squadra e portarla, a una giornata dal termine del campionato, alla permanenza in massima serie. Nella stagione 2020-2021 il Colonia evita la retrocessione diretta all'ultima giornata, ai danni del Werder Brema, per poi mantenere la categoria dopo aver battuto l'Holstein Kiel nello spareggio (sconfitta in casa per 0-1 e vittoria in trasferta per 1-5).
Decisamente migliore è la stagione 2021-2022, nella quale il Colonia, allenato da Steffen Baumgart, ottiene la qualificazione alla Conference League in virtù del settimo posto finale. Nell'annata seguente la squadra esce ai gironi di Conference, classificandosi terza nel raggruppamento, mentre in campionato termina all'undicesimo posto. La stagione 2023-2024 è travagliata: all'esonerato Baumgart[13] subentra a dicembre Timo Schultz, che ottiene due sole vittorie fino alla fine dell'annata, che si conclude con una nuova retrocessione in Zweite Bundesliga a causa del penultimo posto in classifica.[14]
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria dell'1. Fußball-Club Köln 01/07 | |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Colori
[modifica | modifica wikitesto]I colori della divisa del Colonia sono il bianco e il rosso, anche se generalmente a prevalere è il bianco. Nella storia questi due colori hanno però anche diviso diagonalmente la maglia in due parti uguali[15].
Simboli ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Il simbolo del club è un caprone che sorregge uno stemma. Esso riporta il simbolo della città di Colonia (le guglie del suo Duomo) e il nome della squadra con l'"1" che sta a significare il titolo di "prima squadra".
Inno
[modifica | modifica wikitesto]Mer stonn zo dir, FC Kölle[16].
Mascotte
[modifica | modifica wikitesto]La mascotte del club è la capra Hennes, originariamente però chiamata Berti[17].
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]La squadra gioca le partite interne al RheinEnergieStadion, impianto con una capacità di 50 997 spettatori. Il nome dello stadio è stato assunto dopo un contratto con la locale azienda di forniture energetiche, la RheinEnergie AG. Tuttavia molti tifosi chiamano ancora lo stadio col suo vecchio nome, "Müngersdorfer Stadion", dal nome del quartiere (il Müngersdorf) dove è situato. Ha ospitato anche partite del campionato d'Europa 1988 e del campionato del mondo 2006.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Altre sezioni della polisportiva
[modifica | modifica wikitesto]Il Colonia è una società polisportiva, quindi sono presenti più sezioni oltre a quella di calcio maschile: esiste la squadra riserve, che nelle stagione 2015-2016 milita nella Regionalliga West, una delle quarte divisioni tedesche, e quella femminile[19], inoltre sono attive anche quelle di pallamano e tennistavolo[20].
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1947-1948 Karl Flink
- 1948-1952 Hennes Weisweiler
- 1952-1953 Helmut Schneider
- 1953-1954 Karl Winkler
- 1954-1955 Kurt Baluses
- 1955-1958 Hennes Weisweiler
- 1958-1959 Péter Szabó
- 1959-1961 Oswald Pfau
- 1961-1963 Zlatko Čajkovski
- 1963-1966 Georg Knöpfle
- 1966-1968 Willi Multhaup
- 1968-1970 Hans Merkle
- 1970-1971 Ernst Ocwirk
- 1971-1972 Gyula Lóránt
- 1972-1973 Rudi Schlott
- 1973-1975 Zlatko Cajkovski
- 1975-1976 Zlatko Cajkovski
- 1976-1979 Hennes Weisweiler
- 1979-1980 Hennes Weisweiler
- 1980-1981 Karl-Heinz Heddergott
- Rolf Herings
- Rinus Michels
- 1981-1983 Rinus Michels
- 1983-1984 Rinus Michels
- 1984-1985 Hannes Löhr
- 1985-1986 Hannes Löhr
- 1986-1987 Georg Keßler
- 1987-1990 Christoph Daum
- 1990-1991 Erich Rutemöller
- Udo Lattek
- Johannes Linßen
- Jörg Berger
- 1991-1992 Jörg Berger
- 1992-1993 Jörg Berger
- Wolfgang Jerat
- Morten Olsen
- 1993-1995 Morten Olsen
- 1995-1996 Morten Olsen
- 1996-1997 Peter Neururer
- 1997-1998 Lorenz-Günther Köstner
- 1998-1999 Bernd Schuster
- 1999-2001 Ewald Lienen
- 2001-2002 Ewald Lienen
- Christoph John
- Friedhelm Funkel
- 2002-2003 Friedhelm Funkel
- 2003-2004 Friedhelm Funkel
- 2004-2005 Huub Stevens[23][24]
- 2005-2006 Uwe Rapolder
- 2006-2007 Hanspeter Latour
- 2007-2009 Christoph Daum[25]
- 2009-2010 Zvonimir Soldo
- 2010-2011 Zvonimir Soldo
- Frank Schäfer[26][27]
- Volker Finke
- 2011-2012 Ståle Solbakken[28]
- Frank Schaefer[28]
- 2012-2013 Holger Stanislawski[29]
- 2013-2017 Peter Stöger[30]
- 2017-2018 Peter Stöger
- 2018-2019 Markus Anfang
- 2019-2020 Achim Beierlorzer
- 2020-2021 Markus Gisdol
- 2021-2023 Steffen Baumgart
- 2023-2024 Steffen Baumgart
- 2024- Gerhard Struber
- 1948-1967 Franz Kremer
- 1967-1968 Werner Müller
- 1968-1973 Oskar Maaß
- 1973-1987 Peter Weiand
- 1987-1991 Dietmar Artzinger-Bolten
- 1991-1997 Klaus Hartmann
- 1997-2004 Albert Caspers
- 2004-2011 Wolfgang Overath
- 2012-2019 Werner Spinner
- 2019- Werner Wolf
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Hall of Fame
[modifica | modifica wikitesto]- Hans Schäfer (1948-1965)
- Hennes Weisweiler (1948-1952)
- Josef Röhrig (1950-1960)
- Heinz Flohe (1966-1979)
- Hannes Löhr (1964-1978)
- Wolfgang Overath (1962-1977)
- Karl-Heinz Thielen (1959-1973)
- Wolfgang Weber (1963-1978)
Vincitori di titoli
[modifica | modifica wikitesto]Calciatori campioni del mondo
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato mondiale di calcio durante il periodo di militanza nel Colonia.
- Paul Mebus (Svizzera 1954)
- Hans Schäfer (Svizzera 1954)
- Bernhard Cullmann (Germania Ovest 1974)
- Wolfgang Overath (Germania Ovest 1974)
- Heinz Flohe (Germania Ovest 1974)
- Bodo Illgner (Italia 1990)
- Pierre Littbarski (Italia 1990)
- Thomas Häßler (Italia 1990)
- Paul Steiner (Italia 1990)
Calciatori campioni continentali
[modifica | modifica wikitesto]Europa
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato europeo di calcio durante il periodo di militanza nel Colonia.
- Hannes Löhr (Belgio 1972)
- Bernhard Cullmann (Italia 1980)
- Bernd Schuster (Italia 1980)
- Harald Schumacher (Italia 1980)
- Herbert Zimmermann (Italia 1980)
- Henrik Andersen (Svezia 1992)
Altri riconoscimenti individuali
[modifica | modifica wikitesto]- Capocannonieri del Campionato europeo di calcio: 1
- Hannes Löhr: 1967-1968
- Dieter Müller: 1976-1977, 1977-1978
- Klaus Allofs: 1984-1985
- Thomas Allofs: 1988-1989
- Capocannonieri della Coppa UEFA: 2
- Capocannonieri della 2. Fußball-Bundesliga: 2
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 2. Fußball-Bundesliga: 4 (record condiviso con Friburgo, Arminia Bielefeld, Bochum e Norimberga)
Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- Bezirksliga: 1
- 1948-1949
- 1953-1954, 1959-1960, 1960-1961, 1961-1962, 1962-1963
Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- 1970-1971
- 2012-2013, 2022-2023
- 1989-1990, 2010-2011, 2018-2019
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Bundesliga | 52 | 1963-1964 | 2023-2024 | 52 |
2º | 2. Bundesliga | 10 | 1998-1999 | 2024-2025 | 10 |
Partecipazione alle coppe
[modifica | modifica wikitesto]Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa di Germania | 64 | 1952-1953 | 2023-2024 | 64 |
Coppa di Lega | 1 | 1972-1973 | 1 |
Partecipazione ai tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa dei Campioni | 3 | 1962-1963 | 1978-1979 | 3 |
Coppa delle Coppe | 3 | 1968-1969 | 1983-1984 | 3 |
Coppa UEFA | 14 | 1971-1972 | 1992-1993 | 15 |
UEFA Europa League | 1 | 2017-2018 | ||
UEFA Europa Conference League | 1 | 2022-2023 | 1 | |
Coppa Intertoto UEFA | 2 | 1995 | 1997 | 2 |
Coppa delle Fiere | 5 | 1961-1962 | 1970-1971 | 5 |
Statistiche di squadra
[modifica | modifica wikitesto]Il Colonia detiene il record di minuti senza andare in gol in Bundesliga. Nel 2002, i tifosi dovettero attendere 1034 minuti (equivalenti a 11 partite e mezza) fino a che Thomas Cichon riuscì a mandare nuovamente la palla in rete[32]. Nelle competizioni europee il Colonia ha ottenuto contro i norvegesi del Viking la miglior vittoria di sempre, un 9-1 nei sedicesimi della Coppa UEFA 1972-1973; la peggior sconfitta è avvenuta invece nel primo turno della Coppa dei Campioni 1962-1963 contro gli scozzesi del Dundee, un 8-1 nella gara di andata[4], che ha peraltro segnato l'esordio europeo dei tedeschi.
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]Tra i giocatori Dieter Müller detiene il record di gol segnati in una sola partita di Bundesliga[8], 6; questi sono stati messi a segno nell'incontro avvenuto alla terza giornata del campionato 1977-1978 contro il Werder Brema, che si è concluso sul punteggio di 7-2[7].
Per quanto riguarda le competizioni internazionali, Harald Schumacher detiene il maggior numero di presenze, 74, mentre lo stesso Müller è il miglior goleador, con 31 reti segnate[4].
Record di presenze[33]
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Record di reti[33]
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Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi e rivalità
[modifica | modifica wikitesto]I principali rivali del Colonia sono il Bayer Leverkusen, il Borussia M'gladbach e il Fortuna Düsseldorf – tutte squadre provenienti dalla stessa regione, la Renania Settentrionale-Vestfalia. I tifosi hanno amicizia con quelli del St. Pauli, del Paris Saint-Germain e del Borussia Dortmund.
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]Aggiornata al 27 agosto 2024.
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Mitglieder-Boom: 1. FC Köln überholt den HSV, su express.de, espress.de, 2 ottobre 2015. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2015).
- ^ (EN) 1.FC Köln, in abseits-soccer.com. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
- ^ (EN) The Tumultuous Origins of the Bundesliga, in bundesligafanatic.com. URL consultato il 23 aprile 2015.
- ^ a b c (EN) 1. FC Köln, in www.uefa.com. URL consultato il 18 agosto 2015.
- ^ (EN) Kickers Offenbach and the infamous Bundesliga scandal of 1971, in worldsoccer.com. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2014).
- ^ (EN) Okudera's memories and hopes, in fifa.com. URL consultato il 25 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2013).
- ^ a b (DE) Die Spielstatistik 1. FC Köln - SV Werder Bremen, in fussballdaten.de. URL consultato il 27 aprile 2015.
- ^ a b Più gol segnati da un giocatore in una partita, in calcio.com. URL consultato il 27 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
- ^ (DE) 1. FC Köln, in fussballdaten.de. URL consultato il 27 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2015).
- ^ (EN) Daum Backflips on Cologne Offer, dw.com, 26 novembre 2006.
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- 1. FC Köln (canale), su YouTube.
- (DE, EN, IT) 1. Fußball-Club Köln 01/07, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- 1. Fußball-Club Köln 01/07, su int.soccerway.com, Perform Group.
- 1. Fußball-Club Köln 01/07, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) 1. Fußball-Club Köln 01/07, su eu-football.info.
- (EN) 1. FC Köln, su SoundCloud.
- (EN) La Guida Abseits al calcio tedesco, su abseits-soccer.com. URL consultato il 1º luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
- (EN) Statistiche sul Colonia, su resultsfromfootball.com. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2012).
- (DE) Sito statistiche sul Colonia, su worldfootball.net.
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