Bernd Schuster

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Bernd Schuster
Schuster nel 2013 al Malaga
Nazionalità bandiera Germania Ovest
Bandiera della Germania Germania (dal 1990)
Altezza 181 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1997 - giocatore
Carriera
Giovanili
1971-1976 Hamm. Augusta
1976-1978Augusta
Squadre di club1
1978-1980Colonia61 (30)
1980-1988Barcellona170 (78)
1988-1990Real Madrid54 (20)
1990-1993Atlético Madrid90 (44)
1993-1996Bayer Leverkusen58 (15)
1996-1997Pumas UNAM9 (0)
Nazionale
1979-1984Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest21 (4)
Carriera da allenatore
1997-1998Fortuna Colonia
1998-1999Colonia
2001-2003Xerez
2003-2004Šachtar
2004-2005Levante
2005-2007Getafe
2007-2008Real Madrid
2010-2011Beşiktaş
2013-2014Malaga
2018-2019Dalian Yifang
Palmarès
 Europei di calcio
Oro Italia 1980
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 10 febbraio 2019

Bernhard Schuster, detto Bernd (Augusta, 22 dicembre 1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco, di ruolo centrocampista.

Considerato uno dei più forti calciatori tedeschi della sua generazione, è stato candidato per sei volte al Pallone d'oro, arrivando a ricoprire la seconda posizione nel 1980 dietro al solo connazionale Karl-Heinz Rummenigge[1] e la terza posizione nel 1981 e nel 1985.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Centrocampista offensivo, Schuster iniziò giovanissimo la sua carriera professionistica con l'Augusta a 16 anni nel 1976, dopo una serie di performance promettenti nella Nazionale U-18 della Germania Ovest. Nel 1978 viene acquistato dal Colonia fresco campione di Germania, con il quale esordisce nella massima serie e nelle coppe europee, arrivando fino alla semifinale della Coppa dei Campioni.

Dopo una buona seconda stagione (in cui perse la finale di Coppa di Germania) coronata da 9 gol in Campionato, e sull'onda delle buone prestazioni agli Europei 1980, Schuster venne acquistato dal Barcellona, dove si affermò definitivamente come un giocatore di qualità internazionale. In otto anni in blaugrana, Schuster diventerà una colonna della squadra, mettendo le mani su una Liga (nel 1984-85), tre Coppe del Rey (una delle quali nella stagione d'esordio, nel 1980-81), due Coppe della Liga ed una Coppa delle Coppe (nel 1981-82). Mancò tuttavia la conquista dell'alloro più ambito, la Coppa dei Campioni, la cui conquista venne soltanto sfiorata nel 1986, anno nel quale il club spagnolo venne sconfitto ai rigori nella finale di Siviglia dalla Steaua Bucarest, nettamente sfavorito alla vigilia. Schuster disputò la partita da titolare, venendo sostituito al minuto 85[2].

Nel 1988 si trasferì dal Barcellona agli storici rivali del Real Madrid, freschi campioni di Spagna. Al fianco di giocatori del calibro di Butragueño e Hugo Sánchez, Schuster inaugurò un biennio ricco di successi in campo nazionale, aggiudicandosi altri due titoli della Liga (1988-89 e 1989-90), nonché una Copa del Rey e due Supercoppe di Spagna. Mancherà tuttavia nuovamente l'appuntamento con la Coppa dei Campioni, venendo in entrambe le annate eliminato dal Milan di Sacchi (poi vincitore della manifestazione in tutti e due i casi) prima in semifinale e l'anno successivo agli ottavi.

Nel 1990 si trasferisce nell'altra squadra della capitale spagnola, l'Atlético Madrid, dove arricchirà la sua bacheca di un secondo posto in campionato e di altre due Coppe del Rey consecutive (1990-91 e 1991-92). In quest'ultima occasione siglerà il primo gol della finale, poi terminata 2-0 contro la sua ex squadra Real Madrid, con un pregevole calcio di punizione[3].

Dopo 13 anni trascorsi in terra iberica Schuster (nei quali fu votato due volte miglior giocatore straniero della Liga[4]) tornò in patria, al Bayer Leverkusen, nel 1993 prima di chiudere la carriera nel 1997 con una fugace apparizione nei Pumas di Città del Messico.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Fece il suo esordio in una grande manifestazione internazionale in occasione parte del Campionato europeo di calcio 1980 in Italia; convocato dal c.t. Derwall a dispetto della giovane età; Schuster si mise in luce in due delle quattro partite disputate dai tedeschi, contro l'Olanda ed in finale contro il Belgio. Nonostante l'impiego ridotto, le sue brillanti prestazioni furono decisive per la conquista del titolo continentale[5] e lo imposero sulla scena internazionale, portandolo a classificarsi, in quello stesso anno 1980, al secondo posto nella graduatoria del Pallone d'oro 1980, alle spalle del connazionale Rummenigge.[1]

Schuster in azione con la maglia della Germania Ovest a Euro 1980

Nonostante l'esordio più che promettente, collezionò solo 21 presenze nella Nazionale tedesca occidentale e si ritirò dal calcio internazionale all'età estremamente giovane di 24 anni, a causa dei ripetuti disaccordi tra lui e la federcalcio tedesca DFB, il commissario tecnico della Nazionale Jupp Derwall e compagni di squadra come Paul Breitner, Uli Stielike e Karl-Heinz Rummenigge. Il suo rifiuto di giocare una partita contro l'Albania per poter presenziare alla nascita del secondo figlio David causò uno scandalo a quell'epoca; la rivalità con alcuni dei componenti del team tedesco dell'epoca fece il resto, escludendo Schuster dal giro della nazionale[6].

Giocò dunque la sua ultima partita con la maglia della Germania Ovest contro il Belgio nel 1984, senza aver mai preso parte a un Campionato del mondo.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera nel 1998 a Colonia, allenando prima il Fortuna (la seconda squadra cittadina) e poi il Fc Colonia. Visti gli scarsi risultati l'avventura tedesca dura poco e nel 2001 firma per lo Xerez, club di Segunda Division, nel quale resta per due anni. Nel 2003 cambia di nuovo campionato e si sposta in Ucraina per allenare l'ambizioso Šachtar. Nonostante il record di vittorie consecutive del club ed il secondo posto raggiunto in campionato, Schuster termina la sua avventura con la squadra arancione dopo solo un anno. Nel 2004 viene chiamato ad allenare nella Primera División il Levante.

L'esperienza si chiuderà a cinque giornate dalla fine, quando la squadra è sì invischiata nella lotta per non retrocedere, ma ha ancora cinque punti di vantaggio sul Mallorca. Nell'estate 2005 la svolta: viene chiamato a condurre il Getafe[7]. Dopo una buona prima stagione, dove ottiene la salvezza, nel 2007 ottiene il miracolo conducendo la squadra dei sobborghi di Madrid ad una storica qualificazione in Coppa UEFA, in virtù del raggiungimento della finale di Coppa del Re (la prima della storia del club), persa contro il Siviglia[8].

Nell'estate del 2007 il presidente del Real Madrid Ramón Calderón lo chiama a guidare le merengues[9]. Dopo un precampionato non buono, culminato con la sconfitta in Supercoppa di Spagna, i giocatori assimilano bene gli schemi dell'allenatore e dominano il campionato dalla prima all'ultima giornata, risultando vincitori della trentunesima Liga dopo una cavalcata trionfale[10]. Ad agosto arriva anche la vittoria in Supercoppa di Spagna contro il Valencia. All'inizio della stagione 2008-2009 la squadra, dopo un buon avvio, offre prestazioni altalenanti diventando irriconoscibile e staccandosi nettamente dalla vetta della classifica della Liga. Schuster viene quindi esonerato il 9 dicembre 2008.[11]

Dopo l'esperienza al Real Madrid, Schuster ha deciso di lasciare temporaneamente il calcio. Tuttavia, nel giugno 2009, ha ricevuto un'offerta dallo Xerez, ma a causa del ritardo nel dare una risposta alla squadra spagnola, la panchina è stata affidata a Cuco Ziganda. Nel dicembre 2009, con il club coinvolto in una crisi istituzionale, Schuster annuncia la sua volontà di acquistare le azioni del club.[12] Il 10 giugno 2010 il Beşiktaş annuncia l'ingaggio del tecnico tedesco.[13] Il 15 marzo 2011 rassegna le dimissioni.[14] Il 12 giugno 2013 viene ingaggiato dal Málaga in sostituzione di Manuel Pellegrini, firmando un contratto quinquennale[15]. A fine stagione rescinde il suo contratto con la squadra.

Il 20 marzo 2018, a quattro anni dall'ultima volta, torna in panchina, venendo nominato come nuovo tecnico del Dalian Yifang.[16]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Tra club e nazionale maggiore, Schuster ha giocato 630 partite segnando 153 reti, alla media di 0,24 gol a partita.

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1978-1979 Bandiera della Germania Colonia BL 24 1 CG 2 0 CC 5 0 - - - 31 1
1979-1980 BL 32 9 CG 8 4 - - - - - - 40 13
1980-1981 BL 5 0 CG 0 0 CU 0 0 - - - 5 0
Totale Colonia 61 10 10 4 5 0 76 14
1980-1981 Bandiera della Spagna Barcellona PD 23 11 CR 5 0 CU 0 0 - - - 28 11
1981-1982 PD 13 8 CR 0 0 CdC 4 2 - - - 17 10
1982-1983 PD 28 7 CR+CdL 6+6 1+1 CdC 5 5 SU 2 0 47 14
1983-1984 PD 22 7 CR+CdL 2+1 1+1 CdC 4 1 - - - 29 10
1984-1985 PD 32 11 CR+CdL 7+1 7+0 CdC 2 1 - - - 42 19
1985-1986 PD 22 10 CR+CdL 3+0 1+0 CC 6 1 SS 1 0 32 12
1986-1987 PD 0 0 CR 0 0 CU 0 0 - - - 0 0
1987-1988 PD 30 9 CR 8 3 CU 8 1 - - - 46 13
Totale Barcellona 170 63 39 15 29 11 3 0 241 89
1988-1989 Bandiera della Spagna Real Madrid PD 33 7 CR 9 3 CC 8 0 SS 2 0 52 10
1989-1990 PD 28 6 CR 6 0 CC 2 0 - - - 36 6
Totale Real Madrid 61 13 15 3 10 0 2 0 88 16
1990-1991 Bandiera della Spagna Atletico Madrid PD 29 4 CR 7 1 CU 0 0 - - - 36 5
1991-1992 PD 34 6 CR 6 2 CdC 6 4 - - - 46 12
1992-1993 PD 22 1 CR 2 0 CdC 6 0 - - - 30 1
Totale Real Madrid 85 11 15 3 12 4 0 112 18
1993-1994 Bandiera della Germania Bayer Leverkusen BL 28 5 CG 4 0 CdC 1 1 SG 1 0 34 6
1994-1995 BL 23 2 CG 2 1 CU 9 2 - - - 34 5
1995-1996 BL 8 1 CG 3 0 Int 4 0 - - - 15 1
Totale Bayer Leverkusen 59 8 9 1 14 3 83 12
1996-1997 Bandiera del Messico Universidad Nacional PD 9 0 - - - - - - - - - 9 0
Totale carriera 500 202 38+ 10+ 75 43 3 0 609 149

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania Ovest
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-5-1979 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 3 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
26-5-1979 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 1 – 3 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
12-9-1979 Berlino Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
17-10-1979 Colonia Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 5 – 1 Bandiera del Galles Galles Qual. Euro 1980 -
21-11-1979 Tbilisi Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 1 – 3 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
2-4-1980 Monaco di Baviera Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
13-5-1980 Francoforte sul Meno Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 3 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole 1
14-6-1980 Napoli Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 3 – 2 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Euro 1980 - 1º turno -
22-6-1980 Roma Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Euro 1980 - Finale - [17]
10-9-1980 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 3 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
19-11-1980 Hannover Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 4 – 1 Bandiera della Francia Francia Amichevole -
1-4-1981 Tirana Albania Bandiera dell'Albania 0 – 2 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Qual. Mondiali 1982 2
29-4-1981 Amburgo Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Qual. Mondiali 1982 -
19-5-1981 Stoccarda Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
17-11-1982 Belfast Irlanda del Nord Bandiera dell'Irlanda del Nord 1 – 0 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Qual. Euro 1984 -
23-4-1983 Smirne Turchia Bandiera della Turchia 0 – 3 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Qual. Euro 1984 -
27-4-1983 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 0 – 0 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Qual. Euro 1984 -
7-6-1983 Lussemburgo Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 2 – 4 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole 1
5-10-1983 Gelsenkirchen Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 3 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Qual. Euro 1984 -
15-2-1984 Varna Bulgaria Bandiera della Bulgaria 2 – 2 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
29-2-1984 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 0 – 1 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
Totale Presenze 21 Reti 4

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche parziali aggiornate al 26 febbraio 2022; in grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1997-1998 Bandiera della Germania Fortuna Colonia 2.BL 34 11 13 10 CG 1 0 0 1 35 11 13 11 31,43
1998-1999 Bandiera della Germania Colonia 2.BL 34 12 9 13 CG 1 0 0 1 35 12 9 14 34,29 10°
2001-2002 Bandiera della Spagna Xerez CD SD 42 19 9 14 CS 1 0 0 1 43 19 9 15 44,19
2002-2003 SD 42 17 13 12 CS 4 2 0 2 46 19 13 14 41,30
Totale Xerez CD 84 36 22 26 5 2 0 3 89 38 22 29 42,70
2003-mag. 2004 Bandiera dell'Ucraina Šachtar VL 23 15 4 4 KU 7 6 1 0 UCL+CU 4+2 2+0 1+0 1+2 36 23 6 7 63,89 Eson
2004-mag. 2005 Bandiera della Spagna Levante PD 34 9 8 17 CS 2 0 1 1 36 9 9 18 25,00 Eson
2005-2006 Bandiera della Spagna Getafe PD 38 15 9 14 CS 4 2 1 1 42 17 10 15 40,48
2006-2007 PD 38 14 10 14 CS 9 4 1 4 47 18 11 18 38,30
Totale Getafe 76 29 19 28 13 6 2 5 89 35 21 33 39,33
2007-2008 Bandiera della Spagna Real Madrid PD 38 27 4 7 CR 4 1 1 2 UCL 8 3 2 3 SS 2 0 0 2 52 31 7 14 59,62
ago.-dic. 2008 PD 14 8 2 4 CR 2 1 0 1 UCL 5 3 0 2 SS 2 1 0 1 23 13 2 8 56,52
Totale Real Madrid 52 35 6 11 6 2 1 3 13 6 2 5 4 1 0 3 75 44 9 22 58,67
2010-mar. 2011 Bandiera della Turchia Beşiktaş SL 25 10 6 9 TK 7 6 0 1 UEL 14 9 2 3 46 25 8 13 54,35 Eson
2013-2014 Bandiera della Spagna Malaga PD 38 12 9 17 CR 2 0 2 0 40 12 11 17 30,00 11°
2018 Bandiera della Cina Dalian Yifang CSL 25 9 5 11 CdC 6 4 0 2 31 13 5 13 41,94 Eson
Totale carriera 531 296 111 124 66 42 6 18 33 17 5 11 4 1 0 3 684 363 144 177 53,07

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Barcellona: 1980-1981, 1982-1983, 1987-1988
Real Madrid: 1988-1989
Atlético Madrid: 1990-1991, 1991-1992
Barcellona: 1983, 1986
Barcellona: 1983
Real Madrid: 1988, 1989[18]
Barcellona: 1984-1985
Real Madrid: 1988-1989, 1989-1990
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Barcellona: 1981-1982

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1980

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior giocatore straniero della Liga: 2
1984-85, 1990-91

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Real Madrid: 2007-2008
Real Madrid: 2008

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Palmarès del Pallone d'Oro - 1980 (sito ufficiale di France Football), su francefootball.fr. URL consultato il 5 agosto 2017.
  2. ^ Tabellino della finale tratto dal sito ufficiale della Uefa, su uefa.com. URL consultato il 5 agosto 2017.
  3. ^ (EN) The 10 most beautiful Copa del Rey final goals, su marca.com. URL consultato il 5 agosto 2017.
  4. ^ (EN) Spain - Footballer of the Year, su rsssf.com. URL consultato il 5 agosto 2017.
  5. ^ Vincenzo Barreca, La storia degli Europei - Germania Ovest 1972, in Calcio 2000, n. 25, dicembre 1999, pp. 50-56.
  6. ^ (EN) Ulrich Hesse-Lichtenberger, Tor! The story of german football, Londra, WSC Books Ltd., 2003, ISBN 0-9540134-5-X.
  7. ^ Il Getafe chiama Schuster, su it.uefa.com, 20 giugno 2005. URL consultato il 5 agosto 2017.
  8. ^ Copa del Rey al Siviglia Schuster flop al Bernabeu, su gazzetta.it, 23 giugno 2007. URL consultato il 5 agosto 2017.
  9. ^ Capello addio, il nuovo tecnico del Real è Schuster, su ilsole24ore.com, 9 luglio 2017. URL consultato il 5 agosto 2017.
  10. ^ S.Cantalupi, La Liga è del Real Madrid, su gazzetta.it, 4 maggio 2008. URL consultato il 5 agosto 2017.
  11. ^ Real, Schuster esonerato Al suo posto Juande Ramos, in La Gazzetta dello Sport, 9 dicembre 2008. URL consultato il 9 dicembre 2008.
  12. ^ (ES) Schuster realiza "una oferta irrechazable" por el Xerez, su marca.com, 4 dicembre 2009.
  13. ^ (EN) Beşiktaş Confirms Schuster as New Boss [collegamento interrotto], su bjk.com.tr, 10 giugno 2010.
  14. ^ (EN) Announcement by Mete Düren [collegamento interrotto], su bjk.com.tr, 16 marzo 2011.
  15. ^ Stampa, Schuster allenera' Malaga, su gazzetta.it, 13 giugno 2013. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  16. ^ Former Real Madrid boss Bernd Schuster appointed as Dalian Yifang manager football-tribe.com
  17. ^ 2º titolo europeo
  18. ^ Vittoria automatica del trofeo avendo vinto sia la Primera División che la Coppa del Re.

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