Valle Lomellina

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Valle Lomellina
comune
Valle Lomellina – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoRoberto Bertassi (lista civica) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°09′N 8°40′E / 45.15°N 8.666667°E45.15; 8.666667 (Valle Lomellina)
Altitudine101 m s.l.m.
Superficie27,24 km²
Abitanti2 069[1] (31-12-2021)
Densità75,95 ab./km²
Comuni confinantiBreme, Candia Lomellina, Cozzo, Sartirana Lomellina, Semiana, Zeme
Altre informazioni
Cod. postale27020
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018168
Cod. catastaleL593
TargaPV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 812 GG[3]
Nome abitantivallesi
PatronoSan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valle Lomellina
Valle Lomellina
Valle Lomellina – Mappa
Valle Lomellina – Mappa
Posizione del comune di Valle Lomellina nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Valle Lomellina (La Vàl in dialetto lomellino) è un comune italiano di 2 069 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina centrale ed è ricco di attività agricole ed industriali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo nucleo che dà origine al comune di Valle Lomellina risale al periodo pre-romano; l'area era infatti occupata da piccoli villaggi risalenti all'età del bronzo. Con l'invasione gallica del IV secolo a.C. gli insediamenti in Lomellina aumentano, favoriti dalla ricchezza d'acqua della zona. L'arrivo dei Romani portò alla costruzione di una strada che partendo da Ticinum (Pavia) raggiungeva le Gallie attraversando la Lomellina e il centro vallese. In quel periodo vennero altresì costruite molte ville che portarono alla bonifica di terre per uso agricolo e che costituirono il primo tassello della futura economia agricola del paese. La caduta dell'Impero Romano e l'arrivo dei barbari creò un periodò di instabilità economica e sociale che terminerà con l'insediamento dei Longobardi nel territorio vallese: a prova di ciò bisogna ricordarsi che il patrono di Valle, San Michele Arcangelo, era altresì il protettore dei Longobardi.

Il nome Valle potrebbe derivare dal latino vallum che significa fortezza, arroccamento; in effetti la Lomellina dell'epoca romana era caratterizzata da piccole colline e dossi comprese tra zone paludose[4]. Nell'elenco delle terre del contado di Pavia del XIII secolo, il centro è citato con il nome di "Valide". Nel '400 divenne signoria dei Beccaria di Pavia (ramo di Arena Po), sostituiti poi dal ministro ducale degli Sforza, Cicco Simonetta, nel 1470 (egli era qui infeudato anche di Sartirana e Castelnovetto). Dopo la sua morte il feudo fu incamerato, e fu venduto a un Tasino di Ferrara. Durante l'occupazione francese (1499) viene ceduto al cardinale d'Amboise, che lo vende al ministro Bergonzo Botta; i suoi figli lo cedono nel 1527, giunge poi a un ramo dei Visconti estinto nel 1564 con la morte di Luigi (fin qui il feudo condivise le sorti di Castelnovetto). Il feudo, incamerato, nel 1574 fu acquistato da Giovanni Agostino Litta, Marchese di Gambolò e primo Conte di Valle. Il feudo di Valle rimase ai marchesi Litta di Gambolò fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Nel 1707 Valle, con tutta la Lomellina, fu inclusa nei domini di Casa Savoia, seguendone le sorti fino all'unità d'Italia, fatta salvo il periodo napoleonico tra il 1796 e il 1815. Nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia e di conseguenza della Lombardia, dividendosi definitivamente dal Piemonte. Verso la fine dell'800 molti vallesi emigrano in Argentina a causa della crisi agricola. Nel '900 Valle è coinvolta nelle lotte contadine che scoppiano in tutta la Lomellina. La guerra intanto comportò la perdita di 50 vallesi. Nel ventennio fascista nascono le due riserie, la Curti e la Società Italiana. La Seconda guerra mondiale non tocca direttamente Valle, che diviene invece un rifugio per molti sfollati Milanesi. Il dopoguerra vede un abbandono delle campagne e un aumento dei pendolari verso le industrie orafe di Valenza e i calzaturifici di Vigevano.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Michele Arcangelo[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, costruita nel '600, è caratterizzata da un'unica navata la cui volta è completamente affrescata. L'altare maggiore è abbellito con marmi e pietre di pregevole valore. La chiesa conserva al suo interno la statua del Cristo Morto racchiusa in una magnifica urna. Il coro in fondo alla navata è in legno di noce finemente intagliato e risale al XVI secolo.

Santuario della Madonna di Casaletto[modifica | modifica wikitesto]

Fuori paese, nella strada che conduce a Semiana e Lomello, è situato il Santuario della Madonna di Casaletto, risalente al XVI secolo. Il Santuario è meta ogni anno, soprattutto nel periodo primaverile, di pellegrini che provengono da tutta la Lomellina. Il Santuario ha ospitato un convento fino al secolo scorso, oggi ormai abbandonato.

Chiesa di Santa Maria del Castello[modifica | modifica wikitesto]

Questa chiesa è posta nella vicinanze del castello ed è l'edificio più antico del paese. Recentemente sono stati ritrovati degli affreschi del '400 riferiti alla tradizione pittorica lombarda.

Chiesa di San Rocco e San Sebastiano[modifica | modifica wikitesto]

Nella piazza principale del paese, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale, si erge la chiesa di San Rocco e San Sebastiano, a forma rettangolare, innalzata nel 1469.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Castello[modifica | modifica wikitesto]

Il castello medievale fu una delle roccaforti più importanti della Lomellina e costituiva, insieme ai castelli di Sartirana Lomellina, Frascarolo e Lomello, la cintura difensiva della parte sud occidentale del Ducato di Milano. L'edificio, costruito nel XIV secolo, si erge al centro del paese ed è caratterizzato da un impianto a semicerchio con loggiati e finestre ad archi acuti.

Monumento ai caduti[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento dedicato a tutti i caduti vallesi nelle due Guerre Mondiali è costituito da un altare in stile neoclassico con sei colonne doriche che sostengono una piccola cupola; sull'altare è posto un braciere in ricordo delle vittime. Il monumento trae ispirazione dal Mausoleo di Teodorico a Ravenna ed è molto simile al Monumento ai caduti di Ancona costruito, come il monumento vallese, in epoca fascista.

Municipio[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio è uno dei più belli esempi di architettura littoria della Lombardia. L'edificio è stato costruito negli anni '20 e da allora ospita gli uffici comunali e la polizia locale. La parte centrale e le parti laterali della facciata sono in mattoni a vista. Al centro, sempre della facciata, è presente un balcone in travertino sormontato dalla scritta in caratteri latini "MVNICIPIO".

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Pro loco[modifica | modifica wikitesto]

Nel Comune è attiva l'associazione "Pro Loco vallese" volta a promuovere il territorio, i suoi prodotti e le iniziative culturali.

Teatro dialettale[modifica | modifica wikitesto]

A Valle Lomellina esiste una compagnia teatrale dialettale che grazie alla cooperazione tra il Comune Vallese con quello di Candia Lomellina offre spettacoli durante il periodo estivo o invernale.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro abitato sono presenti tre entità sportive, Il Tennis Club Valle Lomellina dove oltre a disputare partite di tennis si svolgono anche tornei; Il Gruppo Lenza Vallese società fondata sulla Pesca ed infine la scherma con Il Circolo della Spada "Molinari".

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese si basa sulla coltivazione e raffinazione del riso. Sono presenti due importanti riserie: la Curtiriso (gruppo Euricom) e la Gariboldi (gruppo Colussi) che producono riso non solo per il mercato italiano ma anche per il mercato straniero.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La strada statale 494 Vigevanese collega Valle Lomellina alle città principali delle vicinanze.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Valle Lomellina è attraversata dalla linea Alessandria–Novara–Arona e Alessandria-Mortara-Milano Porta Genova ed è munita di una stazione propria.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito da due autolinee, entrambe operate dalle Autoguidovie: la linea Mede-Mortara e la linea Mede-Casale Monferrato.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1993 2002 Giacomo Crosta Lega Nord Sindaco
2002 2007 Paolo Ardizzone lista civica Sindaco
2007 2022 Pier Roberto Carabelli Lista civica Sindaco
2022 in carica Roberto Bertassi Valle Riparte Lista civica Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Questa etimologia peraltro sembra contrastare con la più antica forma nota del nome, Valide, che potrebbe comunque avere il significato di luogo forte (dal latino validum)
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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