I Believe in Father Christmas

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi I Believe in Father Christmas (disambigua).
I Believe in Father Christmas
ArtistaGreg Lake
Autore/i
GenereFolk rock
Rock sinfonico
Musica classica
Musica natalizia
Edito daManticore Music
Pubblicazione originale
IncisioneI Believe in Father Christmas/Humbug
Datanovembre 1975
Etichetta
Durata3:32
Certificazioni (digitale)
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 400 000+)

I Believe in Father Christmas è una canzone folk-rock composta ed interpretata dall'artista britannico Greg Lake (noto come membro del gruppo Emerson, Lake & Palmer); l'autore del testo è Peter Sinfield.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Genesi della canzone[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene sia spesso classificata come una canzone di Natale, questa non era l'intenzione di Greg Lake, che scrisse la canzone per protestare contro la commercializzazione del Natale[2]. Peter Sinfield, tuttavia, ha dichiarato che il testo parla di una perdita d'innocenza e di credenze infantili.

Il brano è spesso interpretato erroneamente come anti-religioso e, per questo motivo, Lake fu sorpreso del suo successo. In un'intervista alla rivista Mojo dichiarò:

(EN)

«I find it appaling when people says it's politically incorrect to talk about Christmas, you've gotta talk about the "Holiday Season". Christmas was a time of family warmth and love. There was a feeling of forgiveness, acceptance. And I do believe in Father Christmas.»

(IT)

«Trovo terribile quando la gente dice che è politicamente scorretto parlare del Natale, che avresti dovuto parlare del "Periodo delle Feste". Natale è un momento di calore familiare e di amore. Ci sono sentimenti di perdono, di accettazione. E io credo a Babbo Natale

Registrazione e pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Versione su singolo[modifica | modifica wikitesto]

La canzone fu registrata dallo stesso Lake nel 1974 e pubblicata, separatamente dagli ELP, nel novembre 1975 come lato A del singolo I Believe in Father Christmas/Humbug, che divenne il nº2 di Natale nelle classifiche britanniche[3]. È stata il suo unico successo da solista.

Versione degli ELP su Works Volume 2[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Works Volume 2 § I Believe in Father Christmas.
I Believe in Father Christmas
ArtistaEmerson, Lake & Palmer
Autore/i
GenereFolk rock
Musica classica
Musica natalizia
Edito daManticore Music
Pubblicazione originale
IncisioneWorks Volume 2
Data10 novembre 1977
EtichettaAtlantic, K 50422
Durata3:17

Il 10 novembre 1977, una versione "soft" del brano venne inserita nell'album Works Volume 2 di tutto il trio. È così chiamata perché, al posto del classico arrangiamento orchestrale e corale (già presente nella versione su 45 giri), vi sono nuove parti eseguite da Emerson e Palmer.

Altrettante versioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993, un'altra variante della canzone fu pubblicata sul box-set The Return of the Manticore e, nel 2002, Lake rivisitò ancora una volta il brano per una compilation intitolata A Classic Rock Christmas, insieme ad altri artisti della Sanctuary.

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip, per la maggior parte girato in Palestina e Giordania, contiene immagini dalla guerra del Vietnam, che ha portato a lamentele da parte di alcuni che sostenevano non dovessero essere associate a una canzone natalizia. Queste immagini di bombardamenti con razzi, attacchi aerei e artiglierie mobili sono uno sfondo violento per una pacifica canzone di Natale e il risultato è un messaggio che colpisce molto duramente.

Ritornello strumentale[modifica | modifica wikitesto]

Il ritornello strumentale proviene dal 4º movimento (Troika) della suite di Prokof'ev Il tenente Kiže[4] composta per l'omonimo film sovietico del 1934, diretto da Aleksandr Fajntsimmer.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Per la versione del 1975:

Crediti[modifica | modifica wikitesto]

Cover (Lista parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

I Believe in Father Christmas è stata parodiata e utilizzata come fonte d'ispirazione da Teddy Randazzo e Roger Joyce, per la loro canzone I Believe in Fairy Tales interpretata da Nikka Costa (allora 11enne) e presente nel suo secondo album, Fairy Tales, del 1983[7].

Atmosfere[modifica | modifica wikitesto]

Le stesse della lennoniana Happy Xmas (War Is Over), risalente a 4 anni prima.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) I Believe in Father Christmas, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Dichiarazioni di Greg riguardo "Father Christmas" (MP3) [collegamento interrotto], su Sito Ufficiale di Greg Lake. URL consultato il 22 dicembre 2007.
  3. ^ (EN) Owen Adams, A song for a secular Christmas, in Guardian Unlimited: Arts blog, Guardian News and Media, 22 dicembre 2006. URL consultato il 22 dicembre 2007 (archiviato il 20 gennaio 2007).
  4. ^ Luigi Bellingardi, Sergej Prokofiev, Il luogotenente Kize, op. 60, su flaminioonline.it, L'Orchestra Virtuale del Flaminio, 3 agosto 2012. URL consultato il 18 giugno 2022.
  5. ^ Il cui titolo è preso dall'omonimo brano dei Beatles, tratto dall'album Magical Mystery Tour (1967).
  6. ^ Anno del 40º anniversario del brano.
  7. ^ Lo stesso vale anche per Back in the U.S.A. di Chuck Berry, che nel 1968 fu parodiata e usata come fonte d'ispirazione dai Beatles per la loro canzone Back in the U.S.S.R., traccia d'apertura dell'eponimo album (noto anche come White Album).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]