Lucky Man (Emerson, Lake & Palmer)

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Lucky Man
ArtistaEmerson, Lake & Palmer
Autore/iGreg Lake
GenereFolk rock
Rock progressivo
Edito daE.G. Music
Esecuzioni notevoliGregorian, Shaw Blades, Asia, Cristina Zavalloni[1], Greg Lake (da solista), Annie Barbazza[1], Joe Cocker, All-Starr Band, Eugenio Finardi[1][2]
Pubblicazione originale
IncisioneEmerson, Lake & Palmer
Data20 novembre 1970
EtichettaIsland, ILPS-9132
Durata4 min : 36 s

Lucky Man è un brano musicale del gruppo inglese Emerson, Lake & Palmer, composto da Greg Lake.

È il brano di chiusura del loro album di debutto (1970) e fu pubblicato in vari Paesi anche come lato A dei singoli Lucky Man/Knife-Edge[3] e Lucky Man/From the Beginning, divenendo fra l'altro uno dei brani più noti del gruppo[4].

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il cantante-bassista del gruppo, Greg Lake, scrisse la canzone all'età di dodici anni, subito dopo aver imparato i primi accordi sulla chitarra[5][6]. Nella sua autobiografia e in alcune interviste egli spiegò il testo della canzone come una sua «fantasia medievale» su un uomo che aveva donne, ricchezze, onori e gloria che però non lo salvarono dalla morte[5][6]. Lake affermò anche di non aver mai modificato il testo da quando scrisse il brano a quando lo incise oltre dieci anni dopo e di averlo sempre cantato a memoria, senza mai aver bisogno di annotarlo[5][6]. Lake lo propose anche ai King Crimson, nei quali militava nel 1969, ma il brano non incontrò il favore del resto del gruppo[7].

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 1970 gli Emerson, Lake & Palmer registrarono, agli Advision Studios di Londra, il loro primo album; Greg Lake, che ne fu anche produttore, racconta che verso la fine del lavoro i tre si accorsero di non avere materiale a sufficienza per completare il minutaggio di un long playing (all'epoca, circa venti minuti per facciata) e che alla domanda se qualcuno avesse altro da proporre seguì «un silenzio assordante»[5][6].

Lake pensò quindi di far ascoltare agli altri Lucky Man, accompagnandosi con la chitarra. Il brano sul momento non suscitò particolare entusiasmo, ma egli decise comunque di inciderlo e Carl Palmer si offrì di accompagnarlo alla batteria mentre Keith Emerson era fuori al pub[5]. I due registrarono dapprima la base con batteria e chitarra acustica, Lake poi raddoppiò quest'ultima, quindi sovraincise il basso, un assolo di chitarra elettrica e infine il cantato, eseguendo fino a sei diverse parti armonizzate[5]. Emerson al suo rientro in studio rimase favorevolmente colpito dal lavoro e disse:

(EN)

«Well, perhaps it would be good if I played on it, after all.»

(IT)

«Beh, magari sarebbe buono se io ci suonassi sopra, dopo tutto.»

L'unica parte con una traccia ancora libera su nastro era la coda del brano; il tastierista pensò di registrarvi una parte solista con il sintetizzatore Moog appena acquistato e chiese perciò all'ingegnere del suono Eddy Offord di mandargli la base per provarci sopra. Lake, in sala di controllo, decise all'insaputa di Emerson di schiacciare anche il pulsante di registrazione catturando così la prima esecuzione in assoluto, destinata a diventare quella definitiva; a nulla valse infatti l'insistenza del tastierista a tentarne un rifacimento più ragionato: Lake la trovava così buona che, con una sola traccia a disposizione, l'idea di cancellarla per far posto ad un nuovo tentativo gli sembrava un delitto[4][5].

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo non aveva in mente di pubblicare il brano anche come singolo; in un'intervista del 1974, Emerson dichiarò:

(EN)

«That was right at the beginning, we had no choice. I hadn’t even met the people from Atlantic, because we were still in England. It was only after I got to America that I realized that it had been out and that it had done this and it had done that. Atlantic were pleased because it was selling the album. A lot of people liked it, they were obviously buying it. It was really the people’s choice.»

(IT)

«Accadde proprio agli inizi, non avevamo scelta. Non avevo nemmeno mai incontrato quelli della Atlantic, perché eravamo ancora in Inghilterra. Fu solo quando arrivai in America che realizzai che era uscito e stava andando bene. Alla Atlantic erano soddisfatti perché stava aiutando a vendere l'album. Piaceva a tanti e ovviamente lo compravano. Fu proprio una scelta del pubblico.»

Nella stessa occasione, il tastierista espresse il suo rammarico per l'impossibilità di eseguire il brano dal vivo in modo fedele al disco a causa delle troppe sovrincisioni effettuate in studio:

(EN)

«It is a shame that we really can’t perform it the same way it is on the album. [...] If we had really thought about it, and we ourselves had wanted to release it as a single, then we would have considered these points, and possibly re-arranged it so we could have done it some way on stage. Now we come out and people want to hear it. Greg performs it as an acoustic piece and I guess it's rather disappointing to some people because they want to hear the recorded version. There we were, in the position of it having been released and us not knowing that people want to hear it, and the way it was done on the album being impossible for us to do on stage. It’s a throwin’ thing.»

(IT)

«È un peccato che proprio non possiamo eseguirlo dal vivo come è sul disco. [...] Se davvero ci avessimo pensato, e se fossimo stati noi a volerlo come singolo, ne avremmo tenuto conto e magari l'avremmo riarrangiato per poterlo fare in qualche modo anche sul palco. Adesso usciamo e la gente ce lo chiede. Greg lo esegue come un brano acustico e presumo sia un po' una delusione per chi invece vorrebbe la versione del disco. Ecco in che situazione eravamo: il brano pubblicato, noi che non sapevamo che la gente voleva ascoltarlo e il modo in cui era sull'album impossibile per noi da rifare dal vivo. Roba da matti.»

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i brani sono scritti interamente da Greg Lake, eccetto dove indicato.

Singolo 7" (Cotillion, 45-44106)
Lato A

  1. Lucky Man – 4:36

Lato B

  1. Knife-Edge – 5:06 (testo: Lake-Fraser – arr.: Keith Emerson su musiche di L. Janácek e J. S. Bach)

Singolo 7" Atlantic Oldies Series (Atlantic, OS-13153)
Lato A

  1. Lucky Man – 4:06

Lato B

  1. From the Beginning (versione singola) – 3:48

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Crediti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Per l'Italia.
  2. ^ Come Un uomo fortunato.
  3. ^ Emerson, Lake & Palmer - Lucky Man, su Discogs. URL consultato il 7 giugno 2019.
  4. ^ a b Note di Bruce Pilato e Martyn Hanson all'edizione in CD a cura della Castle Music / Sanctuary Records
  5. ^ a b c d e f g h Lake, Greg, 1947 – 2016, Lucky Man : the Autobiography, ISBN 9781472126481, OCLC 999620896. URL consultato il 7 giugno 2019.
  6. ^ a b c d Emerson, Lake & Palmer, Welcome Back My Friends... 40th Anniversary Reunion Concert - DVD, ConcertOne Ltd. 2011 - Interviste al gruppo
  7. ^ Smith, Sid, 1957-, In the Court of King Crimson, Helter Skelter, 2001, ISBN 1900924269, OCLC 47118764. URL consultato il 7 giugno 2019.
  8. ^ a b BEETLE Magazine, February 1974, su ladiesofthelake.com. URL consultato il 9 giugno 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Emerson, Lake & Palmer - tracce Successore
Tank
(B2)
1970
(B3)
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