Brembate

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Brembate
comune
Brembate – Stemma
Brembate – Bandiera
Brembate – Veduta
Brembate – Veduta
Panorama dell’abitato sulle rive del Brembo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoMario Doneda (lista civica Il comune amico) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°36′13.68″N 9°33′19.8″E / 45.6038°N 9.5555°E45.6038; 9.5555 (Brembate)
Altitudine173 m s.l.m.
Superficie5,54 km²
Abitanti8 578[2] (31-10-2023)
Densità1 548,38 ab./km²
FrazioniGrignano[1]
Comuni confinantiBoltiere, Canonica d'Adda, Capriate San Gervasio, Filago, Osio Sotto, Pontirolo Nuovo
Altre informazioni
Cod. postale24041
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016037
Cod. catastaleB137
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Nome abitantibrembatesi
Patronosanti Faustino e Giovita
Giorno festivo15 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Brembate
Brembate
Brembate – Mappa
Brembate – Mappa
Posizione del comune di Brembate nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Brembate [bɾemˈbaːte] (Brembàt [bɾɛmˈbat] in dialetto bergamasco[4][5]), noto anche come Brembate di Sotto, è un comune italiano di 8 578 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È situato nella pianura occidentale e attraversato dal fiume Brembo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia del paese ha origini antichissime, risalenti al neolitico, come testimoniano numerosi ritrovamenti avvenuti sul territorio comunale. I ritrovamenti riguardano sepolture accompagnate da monili vari databili attorno all'età del ferro (V secolo a.C.), ma anche vari attrezzi inerenti al periodo in cui nella zona arrivarono i Galli Cenomani.

In seguito il territorio subì un ulteriore sviluppo in epoca romana, quando i nuovi dominatori sfruttarono la posizione strategica del paese. Posto sulle rive del fiume Brembo, che poco distante si getta nelle acque del fiume Adda, sorgeva in una zona attualmente denominata Isola bergamasca, nella quale transitavano importanti strade di comunicazione.

Successivamente si susseguirono le dominazioni dei Longobardi prima e dei Franchi poi. È proprio a questo periodo che risale il primo documento in cui si attesta l'esistenza del borgo di Brembate: in un atto redatto nel 962 si citano con il nome di Brembati inferior alcuni territori di proprietà di Berengario II e di sua moglie. Si narra che fu proprio il suddetto regnante ad avviare la costruzione di un imponente castello che assunse una notevole importanza durante il periodo medievale.

Il suddetto maniero fu in seguito assegnato, unitamente alle terre circostanti, dall'imperatore Federico Barbarossa Hohenstaufen ai signori milanesi dei Visconti.

Anche in queste zone si verificarono notevoli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini, che alternarono il possesso del castello di Grignano, località in cui era posta la fortificazione. Le numerose lotte segnarono gli abitanti, sottoposti successivamente ad ulteriori scontri tra le truppe del Ducato di Milano e quelle della Repubblica di Venezia. Furono queste ultime a prevalere, annettendo nella Serenissima il territorio comunale nel 1423.

Tuttavia la pace e la tranquillità non potevano essere considerate acquisite, poiché nel 1483 il Duca di Calabria, alleato con il [Duca di Milano], attaccò il paese con il proprio esercito e lo rase completamente al suolo. Si trattò di una tremenda punizione per la popolazione, duramente provata da secoli di guerre ma anche di numerose ondate di carestie e di epidemie di peste, che avevano notevolmente ridotto il numero degli abitanti.

Successivamente la situazione si stabilizzò, con i Veneziani che comandarono fino al termine del XVIII secolo. A questi subentrarono gli austriaci, che mantennero il possesso della zona fino all'annessione nel Regno d'Italia. Alla Spedizione dei Mille, evento che sancì l'unificazione, contribuì anche Brembate con due propri abitanti: uno morì nei pressi di Napoli nella Battaglia del Volturno, l'altro, Vittore Tasca, fu un importante personaggio dell'epoca che ricoprì il ruolo di parlamentare per più mandati.

Gli anni successivi videro il paese trasformarsi da piccolo centro rurale ad importante centro industriale, anche a causa della vicinanza con il centro Crespi d'Adda, posto ai margini dei confini comunali.

Soltanto nel 1928 il comune assunse le attuali dimensioni, quando vennero accorpati i comuni di Brembate di Sotto e Grignano nel nuovo comune di Brembate.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Brembate sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 gennaio 2003.[6][7]

«Stemma trinciato dalla banda diminuita di rosso, caricata da tre stelle di cinque raggi, d'argento: il primo, di azzurro, alla pannocchia di granturco d'oro, con le brattee dello stesso, impugnata con due spighe di grano d'oro, una in banda, l'altra in sbarra; il secondo, d'oro, ai due pali scorciati, di altezza disuguale, con le sommità ritondate, il palo a destra più alto, essi pali fondati in punta e di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Le tre stelle di cinque raggi sono un omaggio ai combattenti che hanno versato il sangue per la loro terra; la pannocchia di granturco e le spighe di grano rappresentano la coltivazione dei cereali di un territorio a vocazione agricola; nella parte inferiore, sono raffigurate in maniera alquanto stilizzata le due arcate del ponte romanico di Brembate.

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dei Santi Fermo e Rustico in Bedesco

Notevole interesse riveste il santuario di San Vittore, piccola chiesetta in stile romanico risalente al X secolo al di sotto della quale vi è una grotta visitabile in cui vi è, fra l'altro una bella fontanella in pietra di epoca medievale ed un gruppo di statue rappresentanti la "deposizione" di Cristo. Il sopracitato documento risalente al 962, include infatti anche la citazione della Ecclesia sancti Victoris. Posto sulle rive del fiume Brembo, custodisce affreschi e dipinti di ottima fattura, disposti nella struttura su due piani. Inoltre ha sempre ricoperto un ruolo importante nella storia del paese, tanto che nel XVI secolo il borgo stesso veniva chiamato Brembate San Vittore.

Sempre in ambito sacro, molto importante è la chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita. Edificata nel corso del XVII secolo in luogo di un precedente edificio di culto, conserva buone opere pittoriche di artisti locali.

È presente anche la parrocchia della frazione Grignano, dedicata ai santi Pietro e Paolo. Sempre nella frazione, ai margini con il vicino comune di Filago, si trova la chiesa romanica di san Fermo e Rustico, antecedente all'anno 1000. Di essa spicca la poderosa torre inglobata nell'edificio stesso, mentre la struttura è composta da una sola navata a forma rettangolare, da una piccola abside semicircolare ed una facciata composta da blocchi di pietra chiara e mattoni a vista, elementi che la rendono un ottimo esempio dell'epoca medievale.

Altro edificio degno di nota è Villa Tasca. Risalente al XIX secolo e di proprietà di Vittore Tasca, dispone di alcune opere d'arte e di un parco che fu luogo d'incontro tra i garibaldini e personaggi importanti del tempo. Il parco è stato intitolato, il 29 ottobre 2022, ad Elena Tironi per la vita dedicata a biodiversità ed ambiente.

Infine si può trovare il ponte romanico che, costruito tra il XIV ed il XV secolo, è dotato di una struttura a due arcate, ora affiancata da altri due ponti utilizzati nella viabilità moderna.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1890 e il 1953 la località era servita dalla tranvia Monza-Trezzo-Bergamo[9].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Angelo Bonetti Centro Sindaco [10]
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Angelo Bonetti Lista civica Sindaco [11]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Gabriella Plati Lista civica Sindaco [12]
7 giugno 2009 26 maggio 2014 Angelo Bonetti Lega Nord Sindaco [13]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Mario Doneda Il comune amico Sindaco [14]
27 maggio 2019 in carica Mario Doneda Il comune amico Sindaco [15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Brembate - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 98, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Brembate (Bergamo) D.P.R. 29.01.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
  7. ^ Brembate, su Stemmi dei comuni bergamaschi.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Paolo Zanin, Monza e i suoi tram. Storia dei collegamenti tranviari da Monza a Milano e alla Brianza, 2ª ed., Firenze, Phasar, 2009. ISBN 978-88-6358-028-0.
  10. ^ Elezioni comunali 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 29 maggio 2019.
  11. ^ Elezioni comunali 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 29 maggio 2019.
  12. ^ Elezioni comunali 12-13 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 29 maggio 2019.
  13. ^ Elezioni comunali 6-7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 29 maggio 2019.
  14. ^ Elezioni comunali 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 29 maggio 2019.
  15. ^ Elezioni comunali 26 maggio 2019, su corriere.it. URL consultato il 29 maggio 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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