Endine Gaiano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Endine Gaiano
comune
Endine Gaiano – Stemma
Endine Gaiano – Bandiera
Endine Gaiano – Veduta
Endine Gaiano – Veduta
Panorama di Endine con il lago omonimo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
CapoluogoEndine
SindacoMarco Zoppetti (Continuare per migliorare) dal 25-5-2014
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°47′N 9°58′E / 45.783333°N 9.966667°E45.783333; 9.966667 (Endine Gaiano)
Altitudine382 m s.l.m.
Superficie21,07 km²
Abitanti3 379[3] (30-9-2022)
Densità160,37 ab./km²
FrazioniEndine (sede comunale), Piangaiano, San Felice al Lago, Valmaggiore[1], Pura, Rova[2]
Comuni confinantiFonteno, Gandino, Monasterolo del Castello, Ranzanico, Solto Collina, Sovere
Altre informazioni
Cod. postale24060
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016093
Cod. catastaleD406
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 612 GG[5]
Nome abitantiendinesi
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Endine
Endine
Endine Gaiano – Mappa
Endine Gaiano – Mappa
Posizione del comune di Endine Gaiano nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Endine Gaiano [ˈɛndine ɡaˈjaːno] (Ènden Gaià [ˈɛndɛn ɡaˈja] in dialetto bergamasco[6]) è un comune italiano sparso di 3 379 abitanti[3] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Situato in Val Cavallina, sulla destra orografica degli omonimi laghi, dista circa 32 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Endine Gaiano è il comune posto più a monte della Val Cavallina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.

Recenti studi collocherebbero le origini del paese in epoca romana, come si può dedurre da alcune piccole tracce lasciate dai Romani stessi e dal toponimo Palate = Palat (Palatium) di una località posta tra Fanöf e la Roa e dallo stesso aggettivo Gaiano (da cui Piangaiano). Tuttavia alcune ipotesi vorrebbero far risalire la nascita dei primi agglomerati urbani addirittura all'età etrusca, anche se al riguardo mancano riscontri concreti.

Il territorio comunale in epoche successive fu interessato dal passaggio dei Longobardi prima e dei Franchi poi, epoca a cui risale il primo documento scritto che attesta l'esistenza del paese: redatto nell'anno 1032, menziona l'esistenza di un castello. Quest'ultimo era uno dei tanti edifici costruiti per difendere il territorio dalle numerose incursioni perpetrate dalle fazioni dei guelfi e dei ghibellini, interessati ad acquisirne il predominio.

I borghi di Endine e di Gaiano erano infatti posti in una posizione strategica, tra il termine della valle Cavallina e l'imbocco della Val Camonica, rendendoli appetibili a chiunque volesse acquisire il predominio sulla vallata.

A questa situazione pose fine l'arrivo della Repubblica di Venezia che, a partire dall'inizio del XV secolo, permise alla popolazione di vivere un'esistenza più tranquilla grazie ad una lungimirante politica in ambito sociale ed economico.

Da quel momento non si verificarono episodi di rilievo nel piccolo paese, immerso nella propria quotidianità. Seguirono poi le dominazioni francese e austriaca senza interessare direttamente il borgo. Da notare che il comune di Figadelli (dal 1925 denominato San Felice al Lago, e dal 1928 unito a Endine Gaiano), già inserito nel cantone di Endine nell'aprile 1797 (legge 17 aprile 1797), fu unito a Monasterolo nel marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI a).

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 26 febbraio 1934[7] dove lo stemma è blasonato:

«Di rosso, al San Giorgio d'oro.[8]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di maggior richiamo è senza dubbio il lago che prende il nome dal paese stesso: meta turistica, può offrire al visitatore la pratica di attività sportive quali pesca, escursioni in barca, windsurf e trekking, ma anche semplici passeggiate. Numerose sono le possibilità di svago, tra cui spiagge ed i rinomati ristoranti disseminati lungo il litorale lacustre. Poco distante è presente anche il Lago di Gaiano o pozza di Piangaiano (in lingua locale "poha de Piangaià"), dalle dimensioni molto più contenute.

Numerosi sono gli edifici che caratterizzano il territorio comunale, alcuni dei quali riportano la mente all'epoca medievale, in cui il paese si dotò di elementi di difesa: è il caso del castello, del quale restano alcuni resti inglobati in costruzioni dei secoli successivi e della torre che venne inglobata nella torre campanaria della chiesa parrocchiale di Endine.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Questa, molto caratteristica, dedicata a San Giorgio, è menzionata in documenti del 1260, anche se presenta rifacimenti sostanziali avvenuti nei secoli seguenti. Al proprio interno custodisce opere di valore: tra tutte spiccano l'altare maggiore eseguito dalla famiglia Fantoni, e i dipinti di Domenico Carpinoni (La Madonna Assunta, San Rocco, San Remigio e San Sebastiano) e di Gian Paolo Cavagna. Su un altare laterale a destra è collocata la statua lignea raffigurante san Remigio, vescovo di Reims, nell'atto di battezzare Clodoveo, re dei Franchi.

Sempre in ambito religioso, spicca la chiesa di San Remigio. Edificata nei pressi del lago nel XV secolo, venne ricostruita e ingrandita due secoli più tardi a ringraziamento dopo l'ondata di peste del 1630, e anch'essa conserva dipinti del Carpinoni, tra cui spicca una Madonna con Bambino in trono ed i Santi Remigio e Alessandro. Nella metà dell'Ottocento venne dotata di un porticato neoclassico che ha alterato la sobria eleganza della facciata seicentesca. Nel 2010 la parrocchia di San Giorgio, alla quale appartiene la suddetta chiesa, commissiona un progetto di ristrutturazione interna ed esterna. I lavori dovrebbero iniziare nella primavera del 2011, dopo aver acquisito le ultime autorizzazioni da parte delle competenti Autorità preposte.

Degne di nota sono anche la chiesa parrocchiale della frazione San Felice al Lago che, dedicata a san Michele, secondo la tradizione conserva le reliquie del santo protettore, nonché alcuni arredi di buona fattura, la vecchia parrocchiale dedicata alla Trinità che domina la località Rova alta e la chiesa parrocchiale di Valmaggiore in stile neo-romanico, intitolata a San Giovanni.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Ecco l'elenco completo delle frazioni[1][10]:

  • Endine (sede comunale);
  • San Felice al Lago;
  • Valmaggiore;
  • Rova;
  • Pura;
  • Piangaiano.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1908 e il 1931 la località ospitò una fermata lungo la tranvia della val Cavallina[11].

Nel territorio comunale passa la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Ernestino Gualeni Lista civica-Centro Sindaco [12]
13 giugno 1999 14 giugno 2004 Pietro Scarsi Lista civica Sindaco [12]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Angelo Pezzetti Lista civica - Continuare per migliorare Sindaco [12]
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Angelo Pezzetti Lista civica - Continuare per migliorare Sindaco [12]
25 maggio 2014 in carica Marco Zoppetti Lista civica - Continuare per migliorare Sindaco [12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Comune di Endine Gaiano - Statuto
  2. ^ Comune di Endine Gaiano - Il territorio
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  7. ^ Endine Gaiano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato l'11 marzo 2023.
  8. ^ Endine Gaiano, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato l'11 marzo 2023.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ Comune di Endine Gaiano - Conoscere Endine Gaiano
  11. ^ Francesco Ogliari e Franco Sapi, Albe e tramonti di prore e binari, a cura degli autori, Milano, 1963.
  12. ^ a b c d e elezionistorico.interno.gov.it, https://elezionistorico.interno.gov.it/.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Bergamo: accedi alle voci di Wikipedia su Bergamo e sul suo territorio