Castello di Binasco

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Castello di Binasco
L'ingresso al castello di Binasco
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàBinasco
IndirizzoVia Giacomo Matteotti, 135 - 20082 Binasco (MI)
Coordinate45°19′55.62″N 9°05′58.45″E / 45.332116°N 9.09957°E45.332116; 9.09957
Mappa di localizzazione: Italia
Castello di Binasco
Informazioni generali
CostruzioneXIII secolo, presente XVI secolo-XVIII secolo
MaterialeMattoni, pietra e legno
Condizione attualeBuona
Proprietario attualeComune di Binasco
Visitabile
Informazioni militari
UtilizzatoreArcivescovo di Milano poi Ducato di Milano
Funzione strategicaDifesa dell'abitato di Binasco
Termine funzione strategicaXVII secolo
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Il castello di Binasco è il principale edificio difensivo di origine medievale situato a Binasco, in provincia di Milano, in Lombardia.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La targa commemorativa apposta dalla comunità di Binasco in ricordo della decapitazione di Beatrice di Tenda.

Le prime notizie relative ad un fortilizio presente nel borgo di Binasco risalgono all'anno 1129 quando questo viene citato in una bolla del vescovo Bernardo. La posizione geografica favorevole di Binasco, posto sull'importante via di collegamento tra Milano e Pavia, fece acquisire una notevole importanza al borgo ed al suo castello che venne ingrandito in particolare sotto il dominio dei Visconti[1]. Filippo Maria Visconti ricevette il castello ed il borgo di Binasco da Gian Galeazzo Visconti come proprio feudo personale e questi vi si ritirò volentieri nel corso della sua vita. Qui, Filippo Maria consumò anche il delitto della sua prima moglie, Beatrice di Tenda, già vedova di Facino Cane, che venne fatta decapitare nella notte tra il 13 ed il 14 settembre 1418 per ordine del duca che l'aveva ingiustamente accusata per poter sposare poi Agnese del Maino, sua amante. Con Beatrice venne decapitato anche il suo paggio, Michele Orombello, accusato di esserne l'amante. L'episodio storico venne ripreseo nel dramma Beatrice di Tenda, con musica di Vincenzo Bellini e libretto di Felice Romani.

Rielaborato dai Visconti di Modrone e costruito in mattoni, il castello è impostato secondo una pianta rettangolare.[2]

Nel 1796, dopo la discesa di Napoleone in Italia, il castello venne occupato dalle truppe francesi, subendo alcuni danni nel corso dell'incendio del paese tra il 24 ed il 25 maggio di quell'anno.

Le strutture del castello attualmente visibili furono costruite tra la fine del cinquecento e la fine del settecento.[3]

Secondo alcuni, la mancanza di torri nella porzione nordorientale dell'edificio lascia intendere che il castello costituisca un'opera incompiuta.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pifferi, foto 84, disascalia.
  2. ^ a b Contino, Castello di Binasco.
  3. ^ Lombardia Beni Culturali: Castello Visconteo, Binasco (MI)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Diodata Roero Saluzzo, "Il Castello di Binasco", Firenze, della Tipografia e Calcografia Goldoniana, 1824.
  • Carlo Tebaldi-Fores, "Beatrice di Tenda Tragedia Istorica", Milano, della Società Tipogr. de' Classici Italiani, 1825.
  • Pietro Marocco, "Il Castello di Binasco", Milano, Felice Rusconi,1829.
  • Giambattista Bazzoni, "Racconti Storici : Macaruffo Venturiero o La Corte del Duca Filippo Maria Visconti", Milano, Presso Omobono Manini, 1832.
  • Un Castellano, "Castello di Binasco, da Castelli di Lombardia", Milano, dalla Società tipografica de' Classici Italiani, 1846.
  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.
  • Enzo Pifferi, Laura Tettamanzi e Emilio Magni, da milano lungo i navigli, Como, Editrice E.P.I., 1987.

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