Castello Douglas Scotti

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Castello Douglas Scotti
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàFombio
IndirizzoVia Roma, 2 - 26861 Fombio
Coordinate45°08′06.8″N 9°41′04.98″E / 45.135222°N 9.684716°E45.135222; 9.684716
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXIV secolo
Realizzazione
CommittenteAlberto Scotti

Il castello Douglas Scotti è un edificio posto al limite del paese di Fombio, nel basso lodigiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale edificio deriva dalla trasformazione di un antico castello, risalente agli inizi del Trecento e fatto costruire da Alberto Scotti, feudatario di Fombio per conto del Comune di Piacenza.[1][2]

Fu nel corso del XVII secolo che l'antico castello venne trasformato in palazzo nobiliare, mantenendo comunque molte tracce della struttura precedente, soprattutto nelle facciate esterne.[2]

Estinta la famiglia Douglas Scotti, il palazzo passò nel corso del XX secolo ai Feltrinelli, poi all'ospedale di Crema e infine al comune di Fombio.[1]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il castello sorge al limite meridionale del paese di Fombio, sul margine dell'antico terrazzo fluviale, in posizione dominante le bassure del Po, che comunque scorre oggi diversi chilometri più a sud.[1]

Ha pianta in forma di «U» aperta verso sud, in direzione del Po.[1] Le facciate esterne mantengono l'aspetto severo dell'antico castello, con mattoni a vista e contrafforti di rinforzo, mentre la corte interna è stata completamente ridisegnata ed appare contornata da un portico sormontato da un loggiato in stile barocco.[1][2]

Negli interni spicca per interesse l'atrio, con pianta in forma di «T», decorato da affreschi e scandito da colonnine in granito; altri ambienti conservano ormai pochi elementi degni di nota.[1][3]

A nord del castello si estende un ampio parco, disegnato all'inglese.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Langé (1972), p. 359.
  2. ^ a b c Marubbi (1987), p. 118.
  3. ^ Marubbi (1987), p. 120.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Santino Langé, Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano, SISAR, 1972, pp. 359-360, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\MIL\0194097.
  • Mario Marubbi, Monumenti e opere d'arte nel basso Lodigiano, fotografie di Giuseppe Giudici, Meleti, Guardamiglio, Maleo, edito dalla Cassa Rurale ed Artigiana del Basso Lodigiano, 1987, pp. 118-120, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\MIL\0576026.

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