Castello di Carpenedolo

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Voce principale: Carpenedolo.
Castello di Carpenedolo
Torre vecchia con i resti dell'antico castello
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàCarpenedolo
Coordinate45°21′50″N 10°26′00″E / 45.363889°N 10.433333°E45.363889; 10.433333
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di Carpenedolo
Informazioni generali
TipoCastello medievale
CostruzioneXI secolo-XIII secolo
MaterialeCiottoli, malta
Primo proprietariovescovo Oldarico
Demolizione1237
Condizione attualerimane la Torre vecchia
Proprietario attualeComune di Carpenedolo
Visitabileesternamente
Sito webwww.prolococarpenedolo.it
Informazioni militari
Funzione strategicadifesa del borgo
NoteMonumento nazionale italiano dal 1917
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Il castello di Carpenedolo è un'antica roccaforte risalente all'XI secolo di Carpenedolo, in provincia di Brescia.

Collocazione e storia[modifica | modifica wikitesto]

La struttura si erge sullo storico Monte Rocchetta che sovrasta il paese.
Il castello, attestato come esistente nel 1043[1] quando la struttura venne ceduta in permuta al vescovo di Brescia Oldarico. Appartenne nel XIII secolo alla famiglia bresciana dei Poncarale, guelfa[2]. Nel 1237, in occasione della discesa in Italia dell'imperatore Federico II, il maniero, assieme al castello di Casaloldo, venne distrutto dalle truppe ghibelline di Reggio[3], alleate dell'imperatore.

Ciò che rimane dell'antico maniero è la Torre vecchia, a pianta quadrata e dotata di merli, associata ai resti di murature appartenenti a un castello. Ai piedi della torre si conservavano in passato anche i resti di un fossato (redefoss).

La torre venne ricostruita, sui resti del torrione precedente, nel XIV secolo, per volere di Bernabò Visconti, e di nuovo nel 1650.
La torre è stata dichiarata nel 1917 monumento nazionale italiano e nel 2006 è stata sottoposta a lavori di restauro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un documento dell'Archivio vaticano testimonia la sua cessione da parte dell'abbazia di Serle alla diocesi di Brescia
  2. ^ Federico Odorici, Storie bresciane. Dai primi tempi sino all'età nostra, Brescia 1856 riporta che un membro della famiglia, Ardizzone Losco Poncarale, era stato "capitano di Carpenedolo" nel XIII secolo.
  3. ^ Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo nuova storia, Brescia, 1978.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo nuova storia, Brescia, 1978. ISBN non esistente.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]