Mario Pisu

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Mario Pisu in Biraghin (1946)

Mario Pisu (Montecchio Emilia, 21 maggio 1910Velletri, 17 luglio 1976) è stato un attore e doppiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mario Pisu con Luisa Ferida ne La locandiera (1944)

Era fratello maggiore di Raffaele. Alto, di bella presenza ed elegante figura, è stato attore stimato e quotato dapprima nel teatro e poi nel cinema, settori in cui debutta pressoché contemporaneamente pur non giungendo mai al ruolo di protagonista. Da "primo attor giovane" in teatro ad antagonista sullo schermo, Mario Pisu si costruisce una carriera di tutto rispetto recitando in teatro accanto ad attori del calibro di Evi Maltagliati, Andreina Pagnani, Rina Morelli, Paolo Stoppa e Gino Cervi.

Nel 1945 è chiamato da Luchino Visconti per recitare, grazie alla dizione limpida, il prologo in Antigone di Jean Anouilh; viene riconfermato alcuni anni dopo per la prima rappresentazione in Italia di Morte di un commesso viaggiatore (1951) e, sempre con Visconti, per Zio Vanja (1955). In campo cinematografico fu richiesto da Goffredo Alessandrini, Luigi Chiarini, Carmine Gallone, Renato Castellani, Luigi Zampa, Federico Fellini, che gli affidò due ruoli in (1963) e Giulietta degli spiriti (1965).

Intensa e importante è anche l'attività televisiva, che lo vide innumerosi sceneggiati fra cui Le anime morte (1963) diretto da Edmo Fenoglio, che lo diresse anche ne I grandi camaleonti del 1964, anno in cui partecipa a Ultima Bohème di Silverio Blasi. Successivamente compare nel 1965 in Resurrezione di Franco Enriquez, nel 1967 ne I promessi sposi di Sandro Bolchi e in Breve gloria di mister Miffin di Anton Giulio Majano, finché nel 1968 è protagonista ne Il Circolo Pickwick di Ugo Gregoretti. E interprete inoltre degli episodi Lungo viaggio di ritorno nel 1962 per la serie I drammi marini, Circuito chiuso (1969) per la serie Nero Wolfe, Uomo avvisato (1972) per la serie Di fronte alla legge, oltre a parecchie commedie trasposte sul piccolo schermo.

Di notevole intensità è anche l'attività nel doppiaggio, dove rappresenta una delle voci più assidue della seconda generazione, prestando la sua voce calda e modulata ad attori come Gregory Peck, John Wayne, Lee J. Cobb, Robert Mitchum, Walter Pidgeon, Victor Mature e moltissimi altri fra cui anche attori italiani, come Raf Vallone in Anna. È inoltre la voce narrante della versione italiana de La conquista del West. Nel 1954 tenta la carta della regia con La grande avventura (di cui scrive anche il soggetto), con trascurabili risultati.

Morì il 17 luglio 1976 all'ospedale di Velletri per un'emorragia cerebrale. Riposa presso il Cimitero di Velletri.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato con l'attrice Lilli Trucchi, fu il padre di Silverio, che apparve insieme a lui in alcuni film degli anni quaranta, e di Renata, giornalista e sinologa.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Mario Pisu in Giulietta degli spiriti (1965)

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Televisione (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Film cinema[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Tempo, quotidiano di Roma

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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