Resurrezione (miniserie televisiva 1965)

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Resurrezione
Titolo di testa dello sceneggiato
PaeseItalia
Anno1965
Formatominiserie TV
Generedrammatico
Puntate6
Durata60 min. cad.
Lingua originaleitaliano
Dati tecniciB/N
n.d.
Crediti
RegiaFranco Enriquez
Soggettodal romanzo omonimo di Lev Tolstoj
SceneggiaturaOreste Del Buono, Franco Enriquez, Aldo Nicolaj
Interpreti e personaggi
FotografiaTonino Delli Colli
MusicheBenedetto Ghiglia
ScenografiaPino Valenti
CostumiLorenzo Ghiglia
Produttore esecutivoAldo Nicolaj
Casa di produzioneRai
Prima visione
Dal31 ottobre 1965
Al5 dicembre 1965
Rete televisivaProgramma Nazionale

Resurrezione è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla Rai nel 1965. Strutturato in sei puntate, venne trasmesso sull'allora Programma Nazionale la domenica sera dal 31 ottobre al 5 dicembre 1965.

Girato in bianco e nero con la fotografia di Tonino Delli Colli, tratto dal romanzo Resurrezione di Lev Nikolaevic Tolstoj, venne adattato per la televisione da Oreste Del Buono, Aldo Nicolaj e Franco Enriquez[1], che ne curò anche la regia.

La scenografia era curata da Pino Valenti, i costumi da Lorenzo Ghiglia, le musiche da Benedetto Ghiglia.

Gli ascolti, secondo i dati diffusi dal Servizio Opinioni della Rai, variarono da 12,5 milioni della prima puntata[2] ai 15,7 della quinta puntata[3].

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Il cast comprendeva, come attori principali, Alberto Lupo e Valeria Moriconi[4], affiancati da una serie di comprimari fra cui Sergio Tofano, Andrea Checchi e Luca Ronconi (regista teatrale, qui in veste di attore).

Altri interpreti erano:

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La produzione dello sceneggiato coinvolse oltre cento attori e trecento tra figuranti e comparse. Gli interni furono girati negli Studi Rai di Napoli, gli esterni, per le scene ambientate in Siberia, nei dintorni di Roccaraso nel mese di febbraio 1965[5].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

L'Enciclopedia della televisione[6], a proposito di questo sceneggiato, sottolinea come esso fosse animato "da un cast composto da 106 attori e trecento comparse" a cui vennero "imposti" - durante la lavorazione - "disagi non indifferenti".

Nonostante le ottime intenzioni registiche di restituire "in sei puntate l'inquietudine e la pietà di Tolstoi", tuttavia, l'esito finale - in termini di critica - non fu aderente alle attese.

Recensendo lo spettacolo per l'Europeo, Achille Campanile scrisse, a proposito dell'interpretazione di Valeria Moriconi[7]:

«La Moriconi, bravissima in tutte le inquadrature, nelle scene in tribunale è una Katiuscia ancora troppo fresca, troppo bella ragazza e molto appetibile. Siamo molto lontani dalla straccioneria pidocchiosa del testo, dalle tracce dell'abiezione in cui è caduta. Si può dire che è meglio, più fresca e desiderabile adesso, che quando, giovinetta, puro fiorellino appena sbocciato, correva lieta per i campi, inseguita dal principe ...»

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Dello sceneggiato è stato fatto nel 2001 un remake in una coproduzione italo-franco-tedesca, con la regia dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani e con interpreti Stefania Rocca, Giulia Lazzarini e Giulio Scarpati[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Franco Enriquez ci dice come ha realizzato <<Resurrezione>>, Radiocorriere TV, 1965, n. n. 44, pp. 22-23
  2. ^ Radiocorriere TV, 1965, n. 50, p. 13
  3. ^ Radiocorriere TV, 1966, n. 2, p. 9
  4. ^ <<Resurrezione>>: dal diario dell'attrice Valeria Moriconi, Radiocorriere TV, 1965, n. n. 44, pp. 24-25
  5. ^ Mario Busiello, La Siberia in Abruzzo per la troupe di <<Resurrezione>>, Radiocorriere TV, 1965, n. 12, pp. 18-19
  6. ^ Grasso A. (a cura di), Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008
  7. ^ Fonte: Scompagina.org Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  8. ^ Fonte: Antoniogenna.net

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]