Aloperidolo: differenze tra le versioni

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L''''aloperidolo''' è un [[farmaco]] [[antipsicotico]] ed è il capostipite della famiglia dei [[butirrofenoni]], i più diffusi [[Antipsicotico tipico|antipsicotici tipici]].
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È dotato di effetto antidelirante, [[sedativo]] e [[antiemetico]]. È il farmaco antidelirante e antiallucinatorio per eccellenza. È venduto con i nomi commerciali di '''Serenase, Haldol, Bioperidolo, Brotopon, Dozic, Duraperidol.'''


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==Meccanismo d'azione==
==Meccanismo d'azione==
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L'aloperidolo è un antidopaminergico selettivo dei [[recettore della dopamina|recettori della dopamina D2]] (può causare [[Effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]] simili al [[Malattia di Parkinson|Parkinson]]). Interferisce inoltre sui recettori alfa-adrenergici (è un antagonista alfa-adrenergico).


==Indicazioni==
==Indicazioni==
L'uso degli antipsicotici di prima generazione (come l'aloperidolo) è considerato molto efficace per la gestione dei sintomi "positivi" della schizofrenia, tra cui [[Allucinazione|allucinazioni]], udire voci, aggressività/ostilità, [[disturbi del linguaggio]] disorganizzato e [[agitazione psicomotoria]]. Tuttavia, questa classe di farmaci è limitata dallo sviluppo di disturbi del movimento causati dal blocco della dopamina, come il [[Parkinsonismi|parkinsonismo]] indotto da farmaci, l'[[acatisia]], la [[distonia]], la [[discinesia tardiva]], nonché da altri effetti collaterali come [[sedazione]], aumento di peso e modifiche della [[prolattina]]. Sebbene ci siano studi di alta qualità limitati che confrontano l'aloperidolo con antipsicotici di prima generazione a potenza inferiore come [[clorpromazina]], [[zuclopentixolo]], flufenazina e metotrimeprazina, l'aloperidolo di solito mostra il minor numero di effetti collaterali in questa classe, ma mostra una maggiore propensione a causare sintomi extrapiramidali (EPS).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Magdolna|cognome=Tardy|nome2=Maximilian|cognome2=Huhn|nome3=Werner|cognome3=Kissling|data=2014-07-09|titolo=Haloperidol versus low-potency first-generation antipsychotic drugs for schizophrenia|rivista=Cochrane Database of Systematic Reviews|curatore=Cochrane Schizophrenia Group|lingua=en|accesso=2023-06-16|doi=10.1002/14651858.CD009268.pub2|url=https://doi.wiley.com/10.1002/14651858.CD009268.pub2}}</ref><ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|nome=Cb|cognome=Joy|nome2=Ce|cognome2=Adams|nome3=Sm|cognome3=Lawrie|titolo=Haloperidol versus placebo for schizophrenia|url=https://doi.wiley.com/10.1002/14651858.CD003082|accesso=2023-06-16|data=2001-04-23|editore=John Wiley & Sons, Ltd|lingua=en|DOI=10.1002/14651858.cd003082}}</ref> Questi altri antipsicotici a bassa potenza sono limitati dalla loro minore affinità per i recettori della dopamina, il che richiede un dosaggio più elevato per trattare efficacemente i sintomi della schizofrenia. Inoltre, bloccano molti recettori diversi dal bersaglio primario (recettori della dopamina), come [[Recettore colinergico|recettori colinergici]] o istaminergici, con conseguente maggiore incidenza di effetti collaterali come sedazione, aumento di peso e [[ipotensione]].<ref>{{Cita web|url=https://go.drugbank.com/drugs/DB00502|titolo=Haloperidol|sito=go.drugbank.com|accesso=2023-06-16}}</ref>
È indicato prevalentemente in caso di agitazione psicomotoria (correlata a [[demenza]], [[schizofrenia]], stati maniacali, disturbi di personalità, [[alcolismo]]) e come antidelirante e antiallucinatorio.

Un suo derivato, l'[[aloperidolo decanoato]], possiede un'azione farmacologica più prolungata ed è usato nel trattamento delle psicosi croniche.


==Effetti collaterali==
==Effetti collaterali==

Versione delle 09:46, 16 giu 2023

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Aloperidolo
Nome IUPAC
4-[4-(4-clorofenil)-4 idrossipiperidin-1-il]-1-(4-fluorofenil)-butan-1-one
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC21H23ClFNO2
Massa molecolare (u)375,9 g/mol
Numero CAS52-86-8
Numero EINECS200-155-6
Codice ATCN05AD01
PubChem3559
DrugBankDB00502
SMILES
C1CN(CCC1(C2=CC=C(C=C2)Cl)O)CCCC(=O)C3=CC=C(C=C3)F
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticaNeurolettico
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità60 - 70%
Metabolismoepatico
Emivita12 - 36 ore
EscrezioneBiliare e renale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine tossicità acuta
pericolo
Frasi H301 - 315 - 317 - 319 - 335 - 361
Consigli P261 - 280 - 281 - 301+310 - 305+351+338 [1]

L'aloperidolo è un farmaco antipsicotico di prima generazione (tipico) ad alta potenza ed è uno dei farmaci antipsicotici più utilizzati in tutto il mondo[2] ed è il capostipite della famiglia dei butirrofenoni, i più diffusi antipsicotici tipici. È dotato di effetto antidelirante, sedativo e antiemetico. È il farmaco antidelirante e antiallucinatorio per eccellenza. È venduto con i nomi commerciali di Serenase, Haldol, Bioperidolo, Brotopon, Dozic, Duraperidol.

Storia

È stato scoperto in Belgio nel 1958 da Paul Janssen (medico e ricercatore farmaceutico) durante alcune ricerche sugli antidolorifici derivanti dall'oppio. Usato nei pazienti psichiatrici per trattare l'agitazione psicomotoria, si rivelò un potente antipsicotico a dosi di molto inferiori a quelle della clorpromazina, e divenne uno dei farmaci più utilizzati in psichiatria.

Meccanismo d'azione

Sebbene l'aloperidolo abbia dimostrato attività farmacologica su diversi recettori nel cervello,[3] esercita il suo effetto antipsicotico attraverso una forte antagonizzazione del recettore della dopamina (principalmente D2), in particolare nei sistemi mesolimbico e mesocorticale del cervello. L'aloperidolo è indicato per il trattamento delle manifestazioni di diversi disturbi psicotici, inclusa la schizofrenia, la psicosi acuta, la sindrome di Tourette e altri gravi stati comportamentali.[4] Viene anche utilizzato off-label per il trattamento della corea associata alla malattia di Huntington e per il trattamento degli singhiozzi intrattabili in quanto è un potente antiemetico. Farmaci che antagonizzano la dopamina come l'aloperidolo sono ritenuti migliorare i sintomi psicotici e gli stati causati da una produzione eccessiva di dopamina, come la schizofrenia, che si ipotizza sia causata da uno stato iperdopaminergico nel sistema limbico del cervello.[5]

Indicazioni

L'uso degli antipsicotici di prima generazione (come l'aloperidolo) è considerato molto efficace per la gestione dei sintomi "positivi" della schizofrenia, tra cui allucinazioni, udire voci, aggressività/ostilità, disturbi del linguaggio disorganizzato e agitazione psicomotoria. Tuttavia, questa classe di farmaci è limitata dallo sviluppo di disturbi del movimento causati dal blocco della dopamina, come il parkinsonismo indotto da farmaci, l'acatisia, la distonia, la discinesia tardiva, nonché da altri effetti collaterali come sedazione, aumento di peso e modifiche della prolattina. Sebbene ci siano studi di alta qualità limitati che confrontano l'aloperidolo con antipsicotici di prima generazione a potenza inferiore come clorpromazina, zuclopentixolo, flufenazina e metotrimeprazina, l'aloperidolo di solito mostra il minor numero di effetti collaterali in questa classe, ma mostra una maggiore propensione a causare sintomi extrapiramidali (EPS).[6][3][7] Questi altri antipsicotici a bassa potenza sono limitati dalla loro minore affinità per i recettori della dopamina, il che richiede un dosaggio più elevato per trattare efficacemente i sintomi della schizofrenia. Inoltre, bloccano molti recettori diversi dal bersaglio primario (recettori della dopamina), come recettori colinergici o istaminergici, con conseguente maggiore incidenza di effetti collaterali come sedazione, aumento di peso e ipotensione.[8]

Effetti collaterali

I principali effetti collaterali sono:

  • sintomi Parkinson-simili (denominati disturbi extrapiramidali) per lo più durante la fase iniziale della terapia e generalmente reversibili: rigidità muscolare, povertà di movimenti e tremori
  • discinesie motorie tardive, persistenti nel tempo, consistenti in movimenti ritmici involontari della lingua, della faccia, della bocca o della mandibola (protrusione della lingua, gonfiamento delle guance, masticazione) a volte anche delle estremità: questi effetti si verificano spesso negli anziani trattati per lungo tempo e non esiste una terapia specifica risolutiva (sono considerati irreversibili).
  • altri effetti indesiderati sul sistema nervoso (irrequietezza, sonnolenza, confusione), sul sistema cardiocircolatorio (tachicardia, ipotensione), effetti ematologici (riduzione del numero delle cellule ematiche), effetti sul fegato, sulla pelle, disordini endocrini e disturbi neurovegetativi (secchezza della bocca, ipersalivazione, turbe visive e altri).
  • diarrea.

Come altri farmaci antipsicotici anche l'aloperidolo potrebbe provocare raramente la sindrome neurolettica maligna (S.N.M.), un gruppo di sintomi potenzialmente mortale caratterizzato da febbre elevata, rigidità muscolare, acinesia, elevati livelli di creatinfosfochinasi (CPK) sierica, disturbi neurovegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino al coma. Può provocare anche glaucoma ad angolo chiuso.

In uno studio sui macachi, a cui è stato somministrato aloperidolo e olanzapina, è stata riportata una riduzione del volume cerebrale con la perdita parziale delle funzioni cognitive, con sintomi vicini a quelli della demenza.[9][10] La risonanza magnetica nucleare permette di visualizzare concretamente i cambiamenti irreversibili nel cervello dovuti all'assunzione di neurolettici, in particolare l'aloperidolo.[11]

Note

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 25.02.2010
  2. ^ (EN) Markus Dold, Myrto T Samara e Chunbo Li, Haloperidol versus first-generation antipsychotics for the treatment of schizophrenia and other psychotic disorders, in Cochrane Schizophrenia Group (a cura di), Cochrane Database of Systematic Reviews, 16 gennaio 2015, DOI:10.1002/14651858.CD009831.pub2. URL consultato il 16 giugno 2023.
  3. ^ a b Wesley K. Kroeze, Sandra J. Hufeisen e Beth A. Popadak, H1-histamine receptor affinity predicts short-term weight gain for typical and atypical antipsychotic drugs, in Neuropsychopharmacology: Official Publication of the American College of Neuropsychopharmacology, vol. 28, n. 3, 2003-03, pp. 519–526, DOI:10.1038/sj.npp.1300027. URL consultato il 16 giugno 2023.
  4. ^ Haloperidol, su go.drugbank.com. URL consultato il 16 giugno 2023.
  5. ^ P. Seeman e S. Kapur, Schizophrenia: more dopamine, more D2 receptors, in Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 97, n. 14, 5 luglio 2000, pp. 7673–7675, DOI:10.1073/pnas.97.14.7673. URL consultato il 16 giugno 2023.
  6. ^ (EN) Magdolna Tardy, Maximilian Huhn e Werner Kissling, Haloperidol versus low-potency first-generation antipsychotic drugs for schizophrenia, in Cochrane Schizophrenia Group (a cura di), Cochrane Database of Systematic Reviews, 9 luglio 2014, DOI:10.1002/14651858.CD009268.pub2. URL consultato il 16 giugno 2023.
  7. ^ (EN) Cb Joy, Ce Adams e Sm Lawrie, Haloperidol versus placebo for schizophrenia, John Wiley & Sons, Ltd, 23 aprile 2001, DOI:10.1002/14651858.cd003082. URL consultato il 16 giugno 2023.
  8. ^ Haloperidol, su go.drugbank.com. URL consultato il 16 giugno 2023.
  9. ^ The Influence of Chronic Exposure to Antipsychotic Medications on Brain Size before and after Tissue Fixation: A Comparison of Haloperidol and Olanzapine in Macaque Monkeys, su nature.com.
  10. ^ Neuroleptics shrink brains in monkeys, su mindfreedom.org.
  11. ^ Dr. Beng-Choon Ho, MRCPsych, Dr. Nancy C. Andreasen, MD, PhD, Messr. Steven Ziebell, BS, Messr. Ronald Pierson, MS, and Dr. Vincent Magnotta, PhD, Long-term Antipsychotic Treatment and Brain Volumes, su ncbi.nlm.nih.gov.

Bibliografia

  • Janssen PA. The discovery of haloperidol, in Ayd F e Blackwell B (eds), Lippincott, Philadelphia, 1970.
  • Janssen PA. From Haloperidol to Risperidone, in Healy (ed) The Psychopharmacologists II, Altman, London, 1998.

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