Fluoruro di tantalio(V)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Fluoruro di tantalio(V)
Schema di struttura del fluoruro di tantalio(V) solido
Schema di struttura del fluoruro di tantalio(V) solido
Nomi alternativi
pentafluoruro di tantalio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareTaF5
Massa molecolare (u)275,95
Aspettosolido bianco
Numero CAS7783-71-3
Numero EINECS232-022-3
PubChem82218
SMILES
F[Ta](F)(F)(F)F
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)4,74
Solubilità in acquasi decompone
Temperatura di fusione96,8 °C (370,0 K)
Temperatura di ebollizione229,5 °C (502,7 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)-1905[1]
S0m(J·K−1mol−1)378[1]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
corrosivo irritante
Frasi H314, 302, 312, 332
Consigli P260, 303+361+353, 305+351+338, 301+330+331, 405, 501

Il fluoruro di tantalio(V) o pentafluoruro di tantalio è il composto inorganico di formula TaF5. In condizioni normali è un solido cristallino bianco, che si idrolizza rapidamente a contatto con l'acqua rilasciando acido fluoridrico. In questo composto il tantalio è nello stato di ossidazione +5.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Allo stato solido e allo stato fuso il composto consiste di tetrameri, costituiti da quattro unità TaF4 connesse da atomi di fluoro a ponte. Allo stato gassoso TaF5 è monomerico, con struttura di bipiramide trigonale e simmetria molecolare D3h.[2]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

TaF5 si prepara trattando il tantalio metallico con fluoro gassoso, o per reazione tra TaCl5 e acido fluoridrico:[3][4]

TaCl5 + 5HF → TaF5 + 5HCl

Reattività[modifica | modifica wikitesto]

TaF5 è un composto stabile, ma bisogna evitare il contatto con acqua e umidità, che ne provocano la decomposizione con rilascio di acido fluoridrico. La tendenza di TaF5 a formare tetrameri allo stato solido indica che il monomero si comporta da acido di Lewis. Analogamente, TaF5 reagisce con donatori di ioni fluoruro per formare gli anioni [TaF6], [TaF7]2– e [TaF8]3–, a seconda della natura del controione e della concentrazione di HF.[5] Con basi di Lewis neutre come etere dietilico forma addotti.

Uso[modifica | modifica wikitesto]

TaF5 è usato assieme a HF come catalizzatore superacido per l'alchilazione di alcani e alcheni e per la protonazione di composti aromatici.[4] Il sistema TaF5/HF è stabile in ambiente riducente, a differenza del sistema SbF5/HF.[6]

Nel processo Marignac per separare niobio e tantalio si sfrutta la cristallizzazione frazionata di K2TaF7 da soluzioni di acido fluoridrico. In queste condizioni il niobio forma K2NbOF5 che è più solubile di K2TaF7. Riducendo K2TaF7 con sodio si ottiene tantalio metallico.[7]

Indicazioni di sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

TaF5 è disponibile in commercio. Il composto è nocivo se ingerito o inalato. Per contatto provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni agli occhi. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Viene considerato poco pericoloso per le acque e l'ambiente.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) A. Agulyanski, The chemistry of tantalum and niobium fluoride compounds, Elsevier, 2004, ISBN 0-444-51604-2.
  • (EN) K. Andersson, K. Reichert e R. Wolf, Tantalum and Tantalum Compounds, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, John Wiley & Sons, 2002, DOI:10.1002/14356007.a26_071, ISBN.
  • (EN) G. Brauer (a cura di), Handbook of Preparative Inorganic Chemistry, vol. 1, New York, Academic Press, 1965.
  • (EN) J. H. Canterford e R. Colton, Chapter 4, in Halides of the second and third row transition metals, Londra, Wiley, 1968.
  • (EN) A. F. Holleman e E. Wiberg, Inorganic chemistry, San Diego, Academic Press, 2001, ISBN 0-12-352651-5.
  • (EN) L. G. Hubert-Pfalzgraf, Niobium & Tantalum: Inorganic & Coordination Chemistry, in Encyclopedia of Inorganic Chemistry, 2ª ed., John Wiley & Sons, 2006, DOI:10.1002/0470862106.ia153, ISBN 978-0-470-86210-0.
  • (EN) A. Molnar, G. K. Surya Prakash e J. Sommer, Superacid Chemistry, 2ª ed., Wiley-Interscience, 2009, ISBN 0-471-59668-X.
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia