Fluoruro di triazoto

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Fluoruro di triazoto
Formula di struttura del
Formula di struttura del
Nome IUPAC
fluoruro di triazoto
Nomi alternativi
fluoruro di triazadienile
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareFN3
Aspettogas giallo-verde[1]
Numero CAS14986-60-8
PubChem23235952
SMILES
[N-]=[N+]=NF
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)2,698
Temperatura di fusione−154 °C (119 K)[1]
Temperatura di ebollizione−82 °C (191 K)[1]
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)344[1]
Indicazioni di sicurezza

Il fluoruro di triazoto o fluoruro di triazadienile è il composto inorganico con formula N3F, a volte scritta come FN3. In condizioni normali è un gas di colore giallo-verde fortemente reattivo ed esplosivo.[1]

Nomenclatura[modifica | modifica wikitesto]

In base alle regole IUPAC[2] la formula del composto può essere indifferentemente scritta come N3F o come FN3. Nel primo caso gli elementi sono riportati in ordine di elettronegatività crescente (come NaF), nel secondo caso in ordine alfabetico. Per quanto riguarda il nome del composto, va considerato che il fluoro è l'elemento più elettronegativo, e quindi nel composto il gruppo N3 è polarizzato positivamente. La denominazione azoturo di fluoro, talvolta usata nella letteratura scientifica, è impropria dato che in chimica inorganica il termine azoturo indica uno ione N3.

Struttura molecolare[modifica | modifica wikitesto]

La molecola N3F è caratterizzata da una sequenza di atomi N-N-N-F, dove il frammento N-N-N è sostanzialmente lineare, l'angolo N-N-F è circa 102° e la distanza N-F 144 pm.[1] La simmetria risulta Cs.[3]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il fluoruro di triazoto fu ottenuto per la prima volta da J. F. Haller nel 1942 facendo reagire in fase gassosa acido azotidrico e fluoro. La reazione è potenzialmente esplosiva.[1][4]

Alternativamente si può preparare con la reazione tra azoturo di sodio e fluoro.[5]

Reattività[modifica | modifica wikitesto]

A temperatura ambiente N3F si decompone lentamente formando difluoruro di diazoto e azoto:[1]

Alla temperatura di circa 1000K N3F si frammenta formando il radicale metastabile NF:[5]

In fase gassosa a temperatura ambiente non reagisce con H2O, O2, XeF2, OF2, e Me3SiN3. Reagisce invece con NO, CO e COS; i prodotti formati indicano che un possibile intermedio è il radicale NF(a1Δ):[4]

Riscaldando a 120 ºC una miscela di N3F e N3Cl si ottiene una sostanza gialla, fortemente esplosiva, non isolata, che ha probabilmente formula ClNNF.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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