Tricloruro di terbio

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Tricloruro di terbio
Nome IUPAC
Cloruro di terbio(III)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareTbCl3
Numero CAS10042-88-3
Numero EINECS233-132-4
PubChem61458
SMILES
Cl[Tb](Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)4,35
Temperatura di fusione558 °C
Temperatura di ebollizionetra 180 e 200 ° (in atmosfera di acido cloridrico)
Sistema cristallinoesagonale
Indicazioni di sicurezza

Il tricloruro di terbio, o cloruro di terbio(III), è un composto inorganico del terbio e del cloro con formula bruta TbCl3. Allo stato solido il tricloruro di terbio ha la struttura a strati di tipo del tricloruro di itterbio (YCl3).[1] Il cloruro di terbio (III) forma frequentemente un esaidrato.

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

L'esaidrato del tricloruro di terbio può essere ottenuto dalla reazione dell'ossido di terbio(III) e dell'acido cloridrico:[2]

Può anche essere ottenuto per reazione diretta degli elementi:[3]

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Il tricloruro di terbio è una polvere bianca igroscopica.[4] Cristallizza in una struttura cristallina di bromuro di plutonio(III) ortorombica con gruppo spaziale Cmcm (gruppo nº 63).[5][6] Può formare un complesso Tb(gly)3Cl3·3H2O con glicina.[7]

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il tricloruro di terbio viene utilizzato nell'industria dei semiconduttori.[8] L'esaidrato svolge un ruolo importante come attivatore dei fosfori verdi nei tubi TV a colori ed è utilizzato anche nei laser speciali e come drogante nei dispositivi a stato solido.[9]

Pericoli[modifica | modifica wikitesto]

Il tricloruro di terbio provoca iperemia dell'iride.[10] Condizioni e/o sostanze da evitare sono: calore, acidi e fumi acidi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) A.F. Wells, Structural Inorganic Chemistry, 5ª ed., Oxford Science Publications, 1984, ISBN 0-19-855370-6.
  2. ^ (EN) XU Lijuan (许丽娟), LI Yanqiu (李艳秋) e LI Xia (李 夏), Synthesis, crystal structure and characterization of one-dimension complex constructed by terbium(III) and 2-iodobenzoate, in Journal of Rare Earths, vol. 27, n. 3, 2009, pp. 372–375, DOI:10.1016/S1002-0721(08)60253-7.
  3. ^ (EN) Terbium, su webelements.com.
  4. ^ (EN) CRC handbook of chemistry and physics: a ready-reference book of chemical and physical data, 87ª ed., Boca Raton., CRC, Taylor & Francis, 2006, ISBN 978-0-8493-0487-3.
  5. ^ (DE) Peter Paetzold, Chemie: Eine Einführung, Walter de Gruyter, ISBN 978-3-11-021135-1.
  6. ^ (EN) Metals, collana Structure reports A, Dordrecht, Reidel, 30 novembre 1986, ISBN 978-90-277-2385-7.
  7. ^ (EN) Zheng Ping, Chen Wensheng e Zhang Hongquan et al., Calorimetric determination of the standard enthalpy of formation of the glycine terbium chloride complex and its complex ions, in Journal of Hubei University (Autonomous Science Edition), vol. 33, n. 3, 2011, pp. 270-274.
  8. ^ (EN) Terbium Chloride, su americanelements.com.
  9. ^ (EN) Terbium chloride, su metall.com.cn.
  10. ^ (EN) George C.Y. Chiou, Ophthalmic toxicology, 2ª ed., CRC Press, 1999, ISBN 1-56032-722-7.
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