Giuliano Sarti

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Giuliano Sarti
Sarti all'Inter nella stagione 1966-1967
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1970 - giocatore
1970 - allenatore
Carriera
Giovanili
1949-1950Bandiera non conosciuta San Matteo della Decima[1]
1950-1952Centese[1]
Squadre di club1
1952-1954Bondenese[1]? (-?)
1954-1963Fiorentina220 (-206)
1963-1968Inter147 (-122)
1968-1969Juventus10 (-10)
1969-1970Valdinievole Montecatini? (-?)
Nazionale
1959-1967Bandiera dell'Italia Italia8 (-5)
Carriera da allenatore
1970Lucchese
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giuliano Sarti (Castello d'Argile, 2 ottobre 1933Firenze, 5 giugno 2017[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

Considerato uno dei migliori portieri nella storia del calcio italiano,[3][4][5][6] ha trascorso i migliori anni della propria carriera con le maglie di Fiorentina e Inter, conquistando complessivamente 3 scudetti, una Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e una Coppa delle Coppe, oltre ad una Coppa Grasshoppers.

L'IFFHS lo ha annoverato tra i più forti portieri europei del XX secolo, collocandolo in 43ª posizione.[7]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Portiere «geometrico»,[8] con un'interpretazione del ruolo priva di fronzoli e improntata sul senso della posizione,[8] Sarti spiccava per la capacità di compiere interventi efficaci senza dover ricorrere a gesti atletici particolarmente vistosi;[4][5][9] caratteristica, questa, per la quale fu ribattezzato Portiere di ghiaccio dalla stampa specializzata[9][10] e Hombre de la revolución da Helenio Herrera.[11] Il suo stile di gioco, che negli anni seguenti trovò in Dino Zoff il più autorevole successore, gli consentì di sostituire tra i pali dell'Inter il più acrobatico e spettacolare Lorenzo Buffon senza farlo rimpiangere.[8] Efficace anche nelle uscite,[12] era inoltre avvezzo a seguire l'andamento dell'azione e ad «accorciare la distanza dal resto della squadra», ritenendosi in tal senso un precursore del ruolo.[13]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Esordi e Fiorentina[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere cresciuto nel San Matteo della Decima, in Seconda Categoria,[14] nella Centese e nella Bondenese, con la quale giocò titolare nel campionato di Promozione Regionale, arrivò nel 1954 alla Fiorentina assieme a Raul Tassinari. Con la squadra viola esordì in Serie A il 24 aprile 1955 contro il Napoli; all'inizio del campionato seguente, ventiduenne, si ritrovò titolare al posto di Leonardo Costagliola: era il campionato 1955-1956 e con lui fra i pali la Fiorentina vinse il suo primo scudetto, perdendo una sola partita all'ultima giornata contro il Genoa.

Lo scudetto portò la Fiorentina a disputare la Coppa dei Campioni, appena istituita, e i viola persero in finale contro il Real Madrid; la prova di Sarti, molto positiva nonostante la sconfitta,[15] gli valse le lodi di Alfredo Di Stéfano.[8] Nei quattro campionati dopo quello vinto la formazione toscana si piazzò regolarmente seconda, con Sarti saldo titolare. Dal 1958 il suo secondo diventò Enrico Albertosi, all'inizio della carriera. Con la Fiorentina conquistò poi anche una Coppa Grasshoppers nel 1957, una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe, entrambe nel 1961; fu inoltre finalista nella Coppa delle Coppe 1961-1962 e nelle edizioni di Coppa Italia del 1958 e del 1959-1960.

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1963 passò all'Inter di Helenio Herrera, che si era imposta in campionato l'anno precedente. Nella prima stagione perse lo spareggio-scudetto con il Bologna, vincendo la Coppa dei Campioni, bissata l'anno successivo. Presto arrivarono anche le vittorie in campionato, con gli scudetti del 1964-1965 e 1965-1966. Con i nerazzurri si aggiudicò anche due Coppe intercontinentali, nel 1964 e nel 1965.[16]

Nel 1966-1967, dopo un'annata condotta sempre in testa, l'Inter perse sia la finale di Coppa dei Campioni a Lisbona con il Celtic – nonostante un'eccellente prestazione di Sarti[17] –, sia lo scudetto a causa di una sconfitta nell'ultima partita della stagione, in trasferta, contro il Mantova: in quest'ultimo incontro passò alla storia il suo errore nel decisivo 1-0 avversario,[3][9] giunto «dopo una stagione ricca di prodezze»;[18] avvenimento che relegò l'Inter al secondo posto a vantaggio della Juventus di Heriberto Herrera.

Juventus e ritiro[modifica | modifica wikitesto]
Sarti alla Juventus nel 1969, in una pausa d'allenamento, assieme al collega Roberto Anzolin.

Nel 1968, ormai trentacinquenne, si trasferì alla Juventus, dove chiuse la carriera in Serie A facendo da secondo a Roberto Anzolin, di cinque anni più giovane. Giocò la sua ultima stagione in Serie D, all'Unione Valdinievole, per poi abbandonare nel 1970.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Arrivò in Nazionale il 29 novembre 1959, contro l'Ungheria, vestendo poi la maglia azzurra in otto partite.

Nel 1967 fece parte della selezione del Resto del Mondo che affrontò la nazionale spagnola, per celebrare il 65º compleanno del portiere Ricardo Zamora. La formazione FIFA vinse 3-0 e ne fecero parte altri quattro italiani: Tarcisio Burgnich, Gianni Rivera, Sandro Mazzola e Mario Corso. Fu il terzo portiere italiano a essere convocato dalla FIFA: prima di lui lo erano stati Aldo Olivieri negli anni quaranta e Lorenzo Buffon negli anni cinquanta; in seguito lo saranno Dino Zoff, Walter Zenga, Gianluca Pagliuca e Gianluigi Buffon.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dalla carriera agonistica, assunse per qualche mese la guida della Lucchese.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1954-1955 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 4 -6 - - - - - - - - - 4 -6
1955-1956 A 25 -16 - - - - - - - - - 25 -16
1956-1957 A 22 -25 - - - CC 4 -3 - - - 26 -28
1957-1958 A 29 -27 CI 4 -4 - - - - - - 33 -31
1958-1959 A 29 -30 CI 2 -4 - - - - - - 31 -34
1959-1960 A 34 -31 CI 4 -7 - - - - - - 38 -38
1960-1961 A 21 -22 CI 1 -4 CdC 1 -2 - - - 23 -28
1961-1962 A 30 -29 CI 1 -4 CdC 2 -1 CM 6 -10 39 -44
1962-1963 A 26 -20 CI 1 0 - - - - - - 27 -20
Totale Fiorentina 220 -206 13 -23 7 -6 6 -10 246 -245
1963-1964 Bandiera dell'Italia Inter A 30+1[19] -21 + -2 CI 0 0 CC 9 -5 - - - 40 -28
1964-1965 A 25 -19 CI 3 -6 CC 7 -5 CInt 3 -1 38 -31
1965-1966 A 32 -27 CI 1 -2 CC 6 -5 CInt 2 0 41 -34
1966-1967 A 31 -21 CI 0 0 CC 10 -5 - - - 41 -26
1967-1968 A 29 -34 CI 9 -12 - - - - - - 38 46
Totale Inter 147+1 -122 + -2 13 -20 32 -20 5 -1 198 -165
1968-1969 Bandiera dell'Italia Juventus A 10 -10 CI 1 0 CdF 0 0 - - - 11 -10
Totale carriera 377+1 -338 + -2 27 -43 39 -26 11 -11 455 -420

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
29-11-1959 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Coppa Internazionale -1 Ingresso al 48’ 48’
10-11-1963 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Euro 1964 -1
14-12-1963 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
4-11-1964 Genova Italia Bandiera dell'Italia 6 – 1 Bandiera della Finlandia Finlandia Qual. Mondiali 1966 -1
1-11-1966 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
26-11-1966 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Romania Romania Qual. Euro 1968 -1
22-3-1967 Nicosia Cipro Bandiera di Cipro 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 -
27-3-1967 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -1
Totale Presenze 8 Reti -5

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1955-1956
Inter: 1964-1965, 1965-1966
Fiorentina: 1960-1961

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1952-1957
Fiorentina: 1960-1961
Inter: 1963-1964, 1964-1965
Inter: 1964, 1965

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Bovaio, pp. 226-229.
  2. ^ Il calcio italiano piange Giuliano Sarti, portiere della Fiorentina e della grande Inter, su repubblica.it, 6 giugno 2017. URL consultato il 6 giugno 2017.
  3. ^ a b Pietro Cabras, Vi ricordate Sarti? Noi vi diciamo come vive, su corrieredellosport.it, 4 giugno 2009. URL consultato il 5 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b Rossano Donnini, Guerin Sportivo, novembre 2013.
  5. ^ a b Filippo Nassetti, 5 portieri scudettati per 50 anni di Inter, visti da Luciano Castellini, su panorama.it, 8 gennaio 2016. URL consultato il 5 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2016).
  6. ^ (EN) IFFHS' Century Elections - Italy - Keeper of the Century, su rsssf.com. URL consultato il 3 febbraio 2016.
  7. ^ Il miglior portiere del secolo: Zoff tra i 7 candidati, in La Gazzetta dello Sport, 12 agosto 1998.
  8. ^ a b c d Giovanni Battistuzzi, La perfetta geometria del calcio di Giuliano Sarti, su ilfoglio.it, 6 giugno 2017.
  9. ^ a b c Giorgio Dell'Arti e Carlo Sala, Giuliano Sarti - biografia, su cinquantamila.it, 19 agosto 2014. URL consultato il 10 gennaio 2016.
  10. ^ Riccardo Signori, Sarti, portiere di ghiaccio blindò la grande Inter pagò una papera fatale, su ilgiornale.it, 7 giugno 2017.
  11. ^ Sarti, un portiere rivoluzionario, su inter.it, 27 novembre 2016. URL consultato il 6 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2018).
  12. ^ Grassia, Lotito, p. 17.
  13. ^ Sarti: «Ora stare in porta fa paura», su ilgiornale.it, 14 dicembre 2005.
  14. ^ Giampiero Masieri, Il portiere che non è mai diventato un ex, in La Nazione (Cronaca Firenze), 2 giugno 2013, p. 16.
  15. ^ Vittorio Pozzo, E' caduta in piedi la Fiorentina a Madrid, in Stampa Sera, 31 maggio - 1º giugno 1957, p. 5.
  16. ^ Giuliano Sarti, su ilcalcio.net, 22 novembre 2023. URL consultato il 22 novembre 2023.
  17. ^ Cento Inter, p. 56.
  18. ^ Giulio Accatino, Di Giacomo decide per i mantovani: 1 a 0, in La Stampa, 2 giugno 1967, p. 9.
  19. ^ Spareggio per lo scudetto.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Bovaio, Stefano Castelletti e Cristiano Ditta, Cuore viola. Il colore della passione, Firenze, Giunti, 2006.
  • Cento Inter, Milano, La Gazzetta dello Sport, 2008.
  • Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, Inter. Il calcio siamo noi, Sperling & Kupfer, 2010.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]