Castro (Lombardia)

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Castro
comune
Castro – Stemma
Castro – Bandiera
Castro – Veduta
Castro – Veduta
Panorama dal lago
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoMariano Foresti (lista civica Uniti per Castro) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°48′10.76″N 10°04′01.42″E / 45.80299°N 10.06706°E45.80299; 10.06706 (Castro)
Altitudine200 m s.l.m.
Superficie2,59 km²
Abitanti1 217[1] (30-9-2022)
Densità469,88 ab./km²
Comuni confinantiLovere, Pianico, Solto Collina
Altre informazioni
Cod. postale24063
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016065
Cod. catastaleC337
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 354 GG[3]
Nome abitanticastrensi
Patronosan Giacomo e san Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castro
Castro
Castro – Mappa
Castro – Mappa
Posizione del comune di Castro nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Castro [ˈkastɾo] (Càster [ˈkastɛɾ] in dialetto bergamasco[4][5]) è un comune italiano di 1 217 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato sulla sponda occidentale del Lago d'Iseo, all'imbocco della Valle Camonica, dista circa 45 chilometri ad est dal capoluogo orobico.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista naturalistico, notevoli sono i paesaggi in cui ci si può imbattere lungo la vecchia e tortuosa strada litoranea: la roccia di origine sedimentaria si sussegue in continue lastre sovrapposte, "meritandosi" il nome di "Orrido", e cala a strapiombo nelle acque del lago, creando piccole insenature a dir poco suggestive (i cosiddetti "bögn"). Nella parte alta del paese si può accedere ad una palestra di roccia naturale molto conosciuta dagli appassionati del luogo. Sulla strada litorale, in località Grè, è presente la cava di marmo della Marini Marmi, presente da più di 100 anni e famosa per il suo Ceppo di Grè, utilizzato in Italia ed esportato anche all'estero.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il centro storico

Il comune di Castro (dal latino castrum: fortificazione) ha un'origine risalente al periodo medievale, ed è nato su iniziativa del vescovo-conte di Bergamo come porto fortificato per gli scambi tra la pianura e le valli bergamasche, importanti produttrici di ferro, evitando di transitare per il territorio di Lovere che era in mano al vescovo-conte di Brescia e di pagare quindi i dazi imposti da quest'ultimo. Ancora esiste dietro al comune la "via corna" che i carri dei mercanti transitavano diretti alle valli.

Posto su un'altura che svetta sulla costa, si trova una fortificazione che fu distrutta durante i violenti scontri tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline. Furono questi ultimi che, nel 1380, attaccarono violentemente la fortificazione, distruggendola: ancora è possibile visitare le rovine della rocca, rimasta inutilizzata da allora.

Persa l'importanza come porto commerciale, a scapito di Lovere, Castro modificò la propria economia: si cominciò a puntare dapprima sulla pesca e successivamente anche sulla presenza, durante la dominazione della Serenissima, di alcune fucine e magli atti alla lavorazione del ferro. Si narra che la qualità del prodotto fosse talmente elevata da farvi produrre i cannoni utilizzati dai veneziani sulle loro navi.

Rinomata fu anche la fucina che produceva falci, che ad un certo momento dovette ricorrere all'importazione di manodopera addirittura dai territori d'oltralpe. Con il passare del tempo la siderurgia acquisì un peso sempre maggiore, tanto che nel XIX secolo si insediarono attività industriali tali da soddisfare le richieste di lavoro anche dei paesi limitrofi. L'economia del paese si basa sulla siderurgia, con una recente timida apertura alle attività turistiche.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Castro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 giugno 2008.[6]

«Di rosso, alla torre d'oro, murata, finestrata, chiusa, di nero, merlata alla guelfa di tre, fondata sulla campagna diminuita di azzurro, fluttuosa di argento; al capo di verde, caricato dalla scritta CASTRUM in lettere maiuscole d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il rosso del campo allude alla lavorazione tradizionale del ferro; la torre, simbolo del borgo costruito per volere dei vescovi di Bergamo come porto fortificato per gli scambi tra la pianura e le valli bergamasche, si affaccia sulle acque del lago d'Iseo.[7]

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesetta di San Lorenzo (XII secolo)

Il borgo storico, molto caratteristico, è tipico di un luogo che in passato era basato sulla pesca: vie strette, case molto vicine e ridosso del lago; è costruito attorno alla vecchia chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo. Risalente indicativamente ad un periodo tra il XIV ed il XV secolo, fu soggetta ad un'inondazione nel corso del XVI secolo, e fu riedificata due secoli più tardi con un portale in marmo di Zandobbio, opera dei Fantoni. La chiesa ora è sconsacrata e sostituita dalla nuova parrocchiale, sempre intitolata a San Giacomo, costruita nel 1969.

Meritano menzione anche le chiese di San Lorenzo e della Natività di Maria. La prima risale al XII secolo ed è costruita, in stile romanico con le pareti in pietra a vista, su un'altura; la seconda venne edificata nel XIII secolo ed ampliata due secoli più tardi, custodisce affreschi risalenti al XVI secolo; quest'ultima è stata privata delle sue più belle e preziose decorazioni artistiche, fra cui due antiche statue dei re Davide e Salomone, a causa di un furto da parte di ignoti avvenuto nel 2010.

Architetture civili e militari[modifica | modifica wikitesto]

Sono inoltre visitabili sia le rovine della rocca, sia il maglio Carrara, nella località Poltragno, azionato da una ruota idraulica.

Aree protette[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale è presente l'area protetta Parco della Gola del Tinazzo, gestita dall'associazione Legambiente.

Anfiteatro Sul territorio è presente un anfiteatro, a cielo aperto, che dà sul lago, costruito negli anni '80.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

A Castro sono ambientati i romanzi La perfezione (Feltrinelli, 1994), Chiudi gli occhi (Baldini Castoldi Dalai, 2004) e Il tempo dell'innocenza (Baldini Castoldi Dalai, 2012) di Raul Montanari; i primi due volumi sono stati tradotti in tedesco rispettivamente col titolo Der Perfektionist (Ullstein, 1998) e Rückkehr eines Mörders (List, 2005; Ullstein 2007 anche audiolibro).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Patrizia Rigo Bacchetta Centrosinistra-Lista civica Sindaco [9]
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Mariano Foresti Lista civica "Intesa per Castro" Sindaco [9]
12 giugno 2004 7 giugno 2009 Mariano Foresti Lista civica "Intesa per Castro" Sindaco [9]
7 giugno 2009 26 giugno 2014 Mario Gualeni Lista civica "Intesa per Castro" Sindaco [10]
26 giugno 2014 27 maggio 2019 Mariano Foresti Lista civica "Intesa per Castro" Sindaco [11]
27 maggio 2019 in carica Mariano Foresti Lista civica "Uniti per Castro" Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 180, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Castro (Bergamo) D.P.R. 26.06.2008 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 10 agosto 2022.
  7. ^ Castro, su Stemmi dei comuni bergamaschi.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ a b c elezionistorico.interno.gov.it, https://elezionistorico.interno.gov.it/.
  10. ^ repubblica.it, http://www.repubblica.it/speciale/2006/elezioni/comunali/costa_volpino.html.
  11. ^ repubblica.it, http://www.repubblica.it/static/speciale/2011/elezioni/comunali/costa_volpino.html.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Attilio Gualeni (a cura di), 1915 - 1918 Castro negli anni della guerra, Comune di Castro, 2015.
  • Attilio Gualeni, Vicus oliviferi Castri, Comune di Castro, 2012.
  • Flavio Salvini, Castro ed il maglio Carrara, 2001.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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