Torino Film Festival 2016

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La 34ª edizione del Torino Film Festival ha avuto luogo a Torino (con proiezioni nel Cinema Massimo, nel Multisala Reposi, nel Cinema Lux[1][2] e nel Cinema Classico[3][2][4]) dal 18 al 26 novembre 2016[5][6][7][8][9], diretta per la terza volta consecutiva da Emanuela Martini[10][6][2][11][12]. Il film di apertura è stato Between Us di Rafael Palacio Illingworth[13][14][10][5][11][12][7][15], mentre Free Fire di Ben Wheatley è stato quello di chiusura.[14][10][16][17][18][19][20]

Il 9 novembre, due conferenze stampa hanno presentato il programma dell'edizione; la prima, nella Casa del Cinema di Roma, in presenza di Emanuela Martini, Massimo Causo e Davide Oberto; la seconda, nel Cinema Massimo di Torino, in presenza sempre della Martini con, tra le altre persone, Paolo Damilano (presidente, al tempo, del Museo Nazionale del Cinema[12][8]) e Roberto Nepote (direttore del Centro di Produzione Rai di Torino).[21][4][7]

La giuria della selezione ufficiale, presieduta dal direttore della fotografia e regista americano Edward Lachman[22], ha assegnato il premio come miglior film al cinese Juan zeng zhe di Qiwu Zang[23][24]. L'attrice italiana Jasmine Trinca (presente nella sezione Festa Mobile con il film italiano Slam - Tutto per una ragazza di Andrea Molaioli) è stata la madrina della cerimonia di apertura[25][15][26][27] nell'Auditorium Giovanni Agnelli alla presenza di Chiara Appendino[28][13][14][10][5][11][12][4]. Il regista e sceneggiatore italiano Gabriele Salvatores (presente nella sezione Cose che verranno con il proprio film Nirvana[29][6]) è stato "guest director"[2][12][8][9] e curatore della sezione Cinque Pezzi Facili.[22][13][30][31][32][10][6][12][7]

La locandina di questa edizione consiste in una rielaborazione grafica di un fotogramma tratto da una scena del film britannico Absolute Beginners (1986) di Julien Temple. Il protagonista dell'immagine è il cantautore inglese David Bowie, attore nel film; quello del festival è infatti un omaggio cinematografico nei suoi confronti, essendo egli morto nel gennaio 2016.[22][14][10][6][2]

Giuria del concorso principale (sezione Torino 34)[modifica | modifica wikitesto]

Sezioni[modifica | modifica wikitesto]

Torino 34[modifica | modifica wikitesto]

(opere prime e seconde; lungometraggi di produzione internazionale)

Festa Mobile / Gran Premio Torino[modifica | modifica wikitesto]

(omaggio a Christopher Doyle, Gran Premio Torino 2016[33])

  • Daap hyut cam mui, regia di Philip Yung (Hong Kong)
  • Wind, regia di Saw Tiong Guan (Malesia, Hong Kong)

Festa Mobile[modifica | modifica wikitesto]

Festa Mobile / Film Commission Torino Piemonte[modifica | modifica wikitesto]

  • Gipo, lo zingaro di Barriera, regia di Alessandro Castelletto (Italia)
  • Sadie, regia di Craig Goodwill (Regno Unito, Canada, Italia)

Festa Mobile / Premio Maria Adriana Prolo[modifica | modifica wikitesto]

Z, regia di Costa-Gavras (Algeria, Francia) - 1969

Festa Mobile / Festa Vintage[modifica | modifica wikitesto]

(in grassetto il titolo dell'unico film non del passato)

Cinque Pezzi Facili[modifica | modifica wikitesto]

(a cura di Gabriele Salvatores)

After Hours[modifica | modifica wikitesto]

(in grassetto il titolo dell'unico film del passato)

Onde[modifica | modifica wikitesto]

  • A Crackup at the Race Riots, regia di Leo Gabin (Belgio)
  • Le Secret de la chambre noire (Daguerrotype), regia di Kiyoshi Kurosawa (Francia, Belgio, Giappone)
  • Das unmögliche Bild, regia di Sandra Wollner (Germania)
  • Eclisse senza cielo, regia di Carlo Michele Schirinzi (Italia)
  • Exit/Entry, regia di Leo Gabin (Belgio)
  • Le Fils de Joseph, regia di Eugène Green (Francia, Belgio)
  • Le Parc, regia di Damien Manivel (Francia)
  • Me'ever Laharim vehagvaot, regia di Eran Kolirin (Israele, Germania, Belgio)
  • Muito romântico, regia di Melissa Dullius e Gustavo Jahn (Brasile, Germania)
  • Nyai - A Woman from Java, regia di Garin Nugroho (Indonesia)
  • O ornitólogo, regia di João Pedro Rodrigues (Portogallo, Francia, Brasile)
  • Out There, regia di Takehiro Ito (Giappone)
  • Panke, regia di Alejo Franzetti (Germania)
  • Pseudo secular, regia di Rita Hui Nga Shu (Hong Kong)
  • Sarah Winchester, Opéra fantôme, regia di Bertrand Bonello (Francia) - cortometraggio

Onde/Artrum[modifica | modifica wikitesto]

  • Duilian, regia di Wu Tsang (Stati Uniti d'America)
  • The Challenge, regia di Yuri Ancarani (Francia, Italia, Svizzera)
  • The Hunchback, regia di Gabriel Abrantes e Ben Rivers (Portogallo, Francia)

Onde / Harun Farocki[modifica | modifica wikitesto]

(12 tra le più importanti opere del documentarista tedesco; in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo)[37]

TorinoFilmLab[modifica | modifica wikitesto]

  • Apprentice, regia di Junfeng Boo (Singapore, Germania, Francia, Hong Kong, Qatar)
  • Câini, regia di Bogdan Mirica (Romania, Francia, Bulgaria, Qatar)
  • Deadweight, regia di Axel Koenzen (Germania, Finlandia)
  • Die reise mit vater, regia di Anca Miruna Lăzărescu (Germania, Romania, Ungheria, Svezia)
  • Go Home, regia di Jihane Chouaib (Francia, Svizzera, Belgio)
  • Bezbog, regia di Ralitza Petrova (Bulgaria, Danimarca, Francia)
  • La última tierra, regia di Pablo Lamar (Paraguay, Paesi Bassi, Chile, Qatar)
  • Out of Love, regia di Paloma Aguilera Valdebenito (Paesi Bassi, Francia)
  • Polaarpoiss, regia di Anu Aun (Estonia)
  • Thala Mon Amour, regia di Mehdi Hmili (Tunisia)
  • Together forever, regia di Lina Lužytė (Lituania)
  • Tombé du ciel, regia di Wissam Charaf (Francia, Libano)

Cose che verranno[modifica | modifica wikitesto]

(retrospettiva)

I Did It My Way: essere punk[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Concorso principale (Torino 34)[modifica | modifica wikitesto]

Premi ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Premi collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Selezione generale[modifica | modifica wikitesto]

Premi ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Premi collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Premi alla carriera[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ambasciata del Portogallo in Italia, Al TORINO FILM FESTIVAL 2016 il Portogallo con due film e un documentario, in roma.embaixadaportugal.mne.gov.pt/it, Roma, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, 15 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f Redazione, Al via il Torino Film Festival 2016, in Sky Arte, 18 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  3. ^ a b Magazine del Torino Film Festival 2016 (PDF), su italianfilmcommissions.it. URL consultato il 14 marzo 2024.
  4. ^ a b c Letizia Tortello, Cristina Insalaco, “Sì al Torino Film Festival nelle periferie, però fuori dalle multisale”, in La Stampa, 20 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  5. ^ a b c Francesca Felletti, Torino Film Festival 2016: Punk e grande cinema, in Vogue Italia, Condé Nast, 15 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  6. ^ a b c d e Clara Caroli, Torino, sullo schermo del 34° Tff Eastwood, Griffith e tanta musica, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 10 ottobre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  7. ^ a b c d e Luca Ceccotti, Torino Film Festival 2016: annunciato il programma completo della 34° Edizione, in Best Movie, 9 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  8. ^ a b c Emanuela Minucci, Salvatores è il nuovo guest director del Torino Film Festival, in La Stampa, 8 luglio 2016. URL consultato il 9 aprile 2024.
  9. ^ a b c d e Fulvia Caprara, Metropolitano e punk il Tff 2016 fotografa la generazione che verrà, in La Stampa, 9 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
  10. ^ a b c d e f g h Arianna Finos, Il Torino Film Festival è giovane, trasgressivo e punk, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 9 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  11. ^ a b c d Rai, HOLLYWOOD PARTY AL TORINO FILM FESTIVAL 2016, su rai.it. URL consultato il 14 marzo 2024.
  12. ^ a b c d e f g h Emanuela Minucci, Il Torino Film Festival si riprende la città, in La Stampa, 10 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  13. ^ a b c Torino Film Festival, i volti e i look sul red carpet del Lingotto, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 18 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  14. ^ a b c d e f g M. B., Al via il Torino Film Festival 2016, tra Moretti, Sorrentino e omaggi a David Bowie, in iO Donna, RCS MediaGroup, 16 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  15. ^ a b c Clara Caroli, Jasmine Trinca madrina del 34° Torino Film Festival: "Felice di tornare", in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 14 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  16. ^ Antonella Catena, Torino Film Festival 2016: i film, in Amica, 13 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
    «\"Free Fire\" il film di chiusura del 34mo Torino Film Festival»
  17. ^ Redazione, Tff chiude con la gang story 'Free Fire', in ANSA, 25 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  18. ^ Luca Ceccotti, Torino Film Festival 2016: Between Us e Free Fire scelti come film d’apertura e chiusura della 34° Edizione, in Best Movie, 24 ottobre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  19. ^ Redazione, Torino 2016: "Between Us" e "Free Fire" in apertura e chiusura del festival, in Movieplayer.it, 24 ottobre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  20. ^ Redazione, #TFF34 – Ecco i film d’apertura e chiusura, in Sentieri selvaggi, 24 ottobre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  21. ^ Torino Film Festival, In diretta ora DAVIDE OBERTO alla conferenza stampa del #TFF34 presenta TFFdoc e Italiana.corti, in Facebook, 9 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  22. ^ a b c d e Torino Film Festival 2016, su FilmTv.it. URL consultato il 14 marzo 2024.
  23. ^ a b Anna Maria Pasetti, Torino Film Festival 2016, miglior film e miglior sceneggiatura al cinese Qiwu Zang con “Il Donatore”, in Il Fatto Quotidiano, 26 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  24. ^ a b Ciro Brandi, Torino Film Festival 2016: trionfa “The Donor” del cinese Qiwu Zang, in Fanpage.it, 26 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  25. ^ Emanuela Minucci, Jasmine Trinca arriva al Torino Film Festival: “Ma non sarò madrina alla giornata conclusiva”, in La Stampa, 20 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  26. ^ Tff, Jasmine Trinca madrina. “Un festival libero come pochi”, in La Stampa, GEDI Gruppo Editoriale, 23 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  27. ^ Redazione, Torino 2016: Jasmine Trinca madrina del festival, in Movieplayer.it, 14 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  28. ^ JASMINE TRINCA SARÀ LA MADRINA DEL 34° TORINO FILM FESTIVAL, in MYmovies.it, 14 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  29. ^ TFF - PRENOTAZIONI ENTRO IL 24 NOVEMBRE PER IL FILM ACCESSIBILE "NIRVANA", in La Stampa, GEDI Gruppo Editoriale, 17 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
    «Per la resa accessibile al 34° TFF è stato scelto il film "Nirvana", diretto da Gabriele Salvatores: viene presentato sabato 26 novembre alle 14,30 al Massimo, Sala Tre (biglietto 5 euro. L'opera è inclusa nella seconda parte della retrospettiva "Cose che verranno. La Terra vista dal cinema", avviata l'anno scorso.»
  30. ^ Clara Caroli, Sarà Salvatores il "guest director" del 34esimo Torino Film Festival a novembre, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 6 luglio 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  31. ^ Federica Aliano, Gabriele Salvatores al TFF 2016: 'Il cinema è una passione, Internet una delusione', in Movieplayer.it, 22 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  32. ^ Emanuele Rauco, Salvatores secondo Torino, in Cinematografo.it, Fondazione ente dello spettacolo, 19 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  33. ^ vedere Premi
  34. ^ Davide Turrini, Torino Film Festival 2016, il primo suicidio in diretta tv diventa tema spiazzante di due pellicole, in Il Fatto Quotidiano, 23 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
  35. ^ Torino Film Festival, WAITING FOR SULLY... #TFF34 IS COMING, su Facebook, Meta Platforms, 6 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  36. ^ Torino Film Festival, Chesley Sullenberger durante la presentazione di "Sully" al 34° Torino Film Festival il 19 novembre 2016 (foto), su Facebook, Meta Platforms, 28 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  37. ^ Augusto Sainati, Torino Film festival, la scoperta delle immagini di Harun Farocki, in Il Fatto Quotidiano, 24 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
    «Harun Farocki. Cineasta molto prolifico ma praticamente sconosciuto in Italia, Farocki è in questi giorni al centro di una ricca sezione monografica che gli dedica il Torino Film Festival, in corso fino a sabato 26, e di una installazione presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.»
  38. ^ Torino Film Festival, 34° TORINO FILM FESTIVAL, su torinofilmfest.org. URL consultato il 14 marzo 2024.
  39. ^ Tutti i film del Torino Film Festival 2016, su Movieplayer.it. URL consultato il 14 marzo 2024.
  40. ^ Luca Ceccotti, Torino Film Festival 2016: Ecco tutti i vincitori della 34° Edizione, in Best Movie, 26 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  41. ^ Redazione, Torino 2016: assegnati i premi collaterali del festival, in Movieplayer.it, 26 novembre 2016. URL consultato il 14 marzo 2024.
  42. ^ Federica Aliano, Christopher Doyle al Torino Film Festival, cercando di diventare come il vento, in Movieplayer.it, 24 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
  43. ^ (EN) Ariston Anderson, Turin Film Fest to Fete Wong Kar Wai Innovator Christopher Doyle, in The Hollywood Reporter, 11 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
  44. ^ Torino Film Festival, Lou Castel premiato a Torino, su Facebook, Meta Platforms, 25 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
    «Lou Castel riceve a Torino lo Starlight Cinema International Award»
  45. ^ Redazione, Ad Alba Rohrwacher il Premio Cabiria al Torino Film Festival La premiazione in occasione del 34esimo Tff, in LaPresse, Milano, 22 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
  46. ^ Arianna Finos, Alba Rohrwacher: "Recitare è riguardarsi e pensare: ma quella sono davvero io?", in la Repubblica, 25 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.
  47. ^ Redazione, TFF, Premio Cabiria ad Alba Rohrwacher, in ANSA, 21 novembre 2016. URL consultato il 10 aprile 2024.

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