Hashtag

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Un esempio di #hashtag
Nota informativa all'ingresso di uno spettacolo, dove viene consigliato l'uso di un hashtag.

Un hashtag è un tipo di tag metadato utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore tematico, la cui funzione è di rendere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o contenuto specifico. Il termine hashtag può anche fare riferimento al simbolo cancelletto stesso, quando usato nel contesto di un hashtag.[1]

L'hashtag, in un servizio che lo supporta, può essere creato da un utente inserendo il carattere cancelletto # davanti a una parola o a una frase del testo principale di un messaggio. La parola può essere composta da lettere, cifre e trattini bassi; non sono permessi spazi e caratteri speciali. La ricerca di un hashtag restituisce tutti i messaggi che sono stati etichettati con esso.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La parola deriva dall'inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta), la sua popolarità è legata all'introduzione su Twitter come caratteristica per contrassegnare parole chiave per richiamare così l'attenzione degli utenti su temi particolari. A ideare questa modalità di comunicazione fu Chris Messina, un avvocato di San Francisco che il giorno 23 agosto 2007, su Twitter,[4][5] postò la frase:

«how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?»

Il primo che ne fece uso su un profilo molto seguito fu però Nate Ritter, che nell'ottobre del 2007 incluse #sandiegofire nei suoi frequenti messaggi che parlavano degli incendi che stavano colpendo la contea di San Diego.[5] Invece a livello internazionale è diventato comune quando fu utilizzato nelle proteste in Iran durante le Elezioni presidenziali in Iran del 2009.

Twitter, che originariamente non disponeva di un servizio per raggruppare i messaggi (tweet), ha individuato l'hashtag come modalità semplice per indicizzare i contenuti, introducendo così a partire dal 1º giugno 2009 il collegamento ipertestuale sugli hashtag a tutti i messaggi recenti che citano lo stesso hashtag. Nel 2010 Twitter ha introdotto nella prima pagina i "trending topics", ossia l'elenco degli hashtag particolarmente utilizzati. Nelle pagine del supporto ufficiale di Twitter l'hashtag è indicato come metodo per creare etichette.

Nel 2012 sono stati introdotti i trending topics localizzati, che permettono la visualizzazione degli hashtag più popolari per ogni Stato.

Nel giugno 2013 gli hashtag sono stati introdotti anche su Facebook,[6] ma al 2016 con scarso successo.[7][8]

A causa della diffusione su alcuni social network, in particolare su Twitter, nel giugno 2014 il termine hashtag è stato inserito nell'Oxford English Dictionary.[9][10]

Utilizzo nei media[modifica | modifica wikitesto]

In tutti i Paesi del mondo dove sono diffusi i social, l'hashtag è stato introdotto ed è usato come aggregatore di interessi anche nelle principali trasmissioni televisive della televisione pubblica o privata che fanno largo uso di questa modalità di interazione in tempo reale con gli ascoltatori, che possono commentare in rete quanto appare sullo schermo televisivo. I commenti che utilizzano l'hashtag acquistano, in rete, maggior visibilità e autorevolezza, pertanto questo viene usato sempre più anche dalle grandi testate giornalistiche, oltre che dai semplici utenti, più o meno seguiti, e dai personaggi famosi.[11]

Funzione e uso[modifica | modifica wikitesto]

Gli hashtag sono utilizzati principalmente come strumenti per permettere agli utenti del web di trovare più facilmente un messaggio collegato ad un argomento e partecipare alla discussione e anche per incoraggiare a partecipare alla discussione su un argomento indicandolo come interessante. Sostanzialmente sono dei collegamenti ipertestuali che fungono da etichette.[12]

I messaggi sui servizi come Twitter, Instagram, Google+ possono essere etichettati con l'uso di uno o più hashtag, ad esempio: "#stilografica è la mia #pennapreferita" oppure "ottimo #concertorockroma questa sera con i #rollingstones". In pratica si generano frasi formate da combinazioni di hashtag, anche molti in caso di frasi complesse. In questo modo una persona può cercare il termine "#stilografica" semplicemente cliccando sull'hashtag e la parola etichettata apparirà nei risultati di ricerca. Gli hashtag possono essere utilizzati anche per inserire post su pagine internet (es. foto di Instagram con hashtag "#milanofiera"); creando una concatenazione di termini specifici si può etichettare in modo preciso un argomento. La sintassi prevede di separare con uno spazio ogni hastag dal precedente e dal successivo; non supportano i segni di punteggiatura che interrompono l'hashtag: per esempio: "#roma #2015" è giusto, mentre "#roma#2015" è sbagliato[13].

Nel linguaggio dei social network e microblogging le tendenze sono gli hashtag più popolari in un certo momento (tendenze o trend), passato il quale, non sono più visualizzati o rintracciabili.

Pronuncia[modifica | modifica wikitesto]

Quando si legge il metadato la parola si pronuncia combinando il nome del simbolo con quello del termine oggetto dell'identificazione. Ad esempio, "#wikipedia" si legge "hashtag wikipedia". A volte, però non è pronunciato esattamente come avviene con il simbolo "@" (@wikipedia semplicemente letto "wikipedia").

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) hashtag, su en.oxforddictionaries.com, Oxford University Press. URL consultato il 6 marzo 2017 (archiviato il 24 gennaio 2018).
  2. ^ Cosa sono gli hashtag, su support.twitter.com. URL consultato il 16 aprile 2017.
  3. ^ (EN) Introducing Hashtags on Instagram, su blog.instagram.com, 26 gennaio 2011. URL consultato il 16 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2017).
  4. ^ (EN) Chris Messina ("factoryjoe"), Post su Twitter, su twitter.com, 23 agosto 2007. URL consultato il 9 agosto 2015.
  5. ^ a b (EN) Elana Zak, How Twitter’s Hashtag Came to Be, in The Wall Street Journal, 3 ottobre 2013. URL consultato il 22 settembre 2015.
  6. ^ Gli #hashtag su Facebook, su ilpost.it, 13 giugno 2013. URL consultato il 27 settembre 2017.
  7. ^ Giuseppe Raffaele Puppo, Facebook Audience: rivoluzione nella diffusione dei contenuti?, su ilpiacerediscrivere.it, 8 febbraio 2016. URL consultato il 27 settembre 2017.
  8. ^ Martina Pennisi, Da Google e Facebook prime misure contro la diffusione delle notizie false, su corriere.it, 15 novembre 2016. URL consultato il 27 settembre 2017.
  9. ^ (EN) Rik Myslewski, Hashtag added to the OED..., su theregister.co.uk, The Register, 13 giugno 2014. URL consultato il 6 marzo 2017.
  10. ^ (EN) Katherine Connor Martin, New words notes June 2014, su public.oed.com, Oxford English Dictionary, giugno 2014. URL consultato il 6 marzo 2017.
  11. ^ hashtag, neologismi, Treccani. URL consultato il 22 settembre 2015.
    «gli articoli sulla crisi di governo o sulle manifestazioni di piazza, se corredati di hashtag, sembran subito più moderni»
  12. ^ Rocco Rossitto, Come creare l’hashtag perfetto, in Wired, 3 gennaio 2014. URL consultato il 22 settembre 2015.
  13. ^ Come creare hashtag: la chiave del cancelletto, su Leonardo.it, 16 novembre 2013. URL consultato il 22 settembre 2015.

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