Coralli Einaudi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Giulio Einaudi Editore.

I coralli è una storica collana editoriale della casa editrice Einaudi nata nel 1947, dedicata a romanzi e racconti di scrittori contemporanei italiani e stranieri, curata da Cesare Pavese. In essa confluì la storica collana Narratori contemporanei.

Nel 1971 la collana è stata rinnovata una prima volta, ribattezzandola I Nuovi Coralli, e una seconda nel 1996 col titolo I coralli. Nuova serie.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Fu lo scrittore Cesare Pavese - all'epoca dirigente presso la Einaudi - a inaugurare I coralli nel 1947, in sostituzione della precedente collana dei Narratori contemporanei, che si proponeva di «raccogliere senza alcun pregiudizio di scuola, narrazioni autentiche e impegnative».[1] In questa prima collana vennero pubblicati 22 volumi, che poi confluiranno appunto nei Coralli.

La collana fu sempre gestita, nei primi decenni, da scrittori: a Pavese succedettero Elio Vittorini e Italo Calvino, infine Giulio Bollati (fino al 1979).[2] Dal 1947 al 1976 la collana pubblicò 312 volumi.

Intanto, nel 1948, erano stati affiancati dai Supercoralli, una sorta di versione più grande degli stessi (i Coralli contenevano opere più brevi), che ne richiama la veste grafica (formato ridotto per i Coralli e dimensioni maggiori per i Supercoralli).

Nel 1971 vennero fondati i Nuovi Coralli, che continuarono sulla stessa linea pubblicando sia novità sia opere di autori ormai affermati e consolidati all'interno del catalogo Einaudi. Questi chiusero nel 1996 dopo 490 pubblicazioni.

È stata quindi inaugurata da Ernesto Franco (direttore editoriale della Einaudi) la nuova serie (I coralli. Nuova serie), rinnovata nella grafica e nel formato, che oltre a romanzi e racconti pubblica anche opere di poesia.

Grafica[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista grafico, I coralli è stata una collana caratterizzata dalla contaminazione artistica (iniziata con Francesco Menzio e Cesare Peverelli nei Narratori contemporanei) e ha visto succedersi giovani artisti milanesi del Fronte nuovo delle arti (Ennio Morlotti, Renato Birolli, Renato Guttuso, Alfredo Chighine), un deciso rinnovamento grafico con il designer svizzero Max Huber, utilizzo per le copertine di opere di artisti quali Fernand Léger, Ben Shahn, Pablo Picasso, Marc Chagall, Paul Klee, Brueghel e Hieronymus Bosch e una riprogettazione di Bruno Munari con Calvino.[2]

Graficamente i volumi dei Narratori contemporanei avevano una sovraccoperta con autore, titolo in grassetto vuoto e una grande immagine che occupava tutto il resto, con il nome di Einaudi sopra la stessa, in basso.[3]

I primi Coralli erano in cartoncino, con coste in tela, e presentavano un'immagine che calava da in alto a destra, il nome dell'autore e il titolo dell'opera sotto, seguiti in basso dal nome dell'editore.[4] Successivamente la disposizione degli elementi cambiò, con il nome dell’autore in alto, immagine al centro e poi titolo ed editore; nel dorso, la casa editrice era simboleggiata da uno struzzo disegnato da Picasso.[5] Infine presero ad essere pubblicati con una copertina rigida rossa nascosta da una sovraccoperta bianca, che riportava autore, titolo e immagine, mentre nella costa lo struzzo picassiano veniva sostituito dal simbolo tradizionale della casa.[6]

Con i Nuovi Coralli si passò alla brossura e i volumi acquisirono un'identità distinta da quella dei Supercoralli, caratterizzata da autore, titolo e immagine centrata e contornata da una doppia cornice[7] colorata (nelle ristampe degli ultimi anni la cornice viene abbandonata e l'immagine si avvicina ai caratteri testuali).[8]

Infine, la nuova serie dei Coralli apre ad immagini che fuoriescono da ogni incasellamento grafico, occupando la copertina al di sotto delle indicazioni di autore, titolo e editore.[9] Nel 2006 la grafica viene rivoluzionata nuovamente: i libri sono stampati in carta rigata, autore e titolo sono colorati e l'immagine occupa completamente lo spazio.[10]

Volumi pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

Narratori contemporanei[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito l'elenco dei titoli pubblicati in questa antecedente collana.

I coralli (1947 - 1972)[modifica | modifica wikitesto]

Nuovi Coralli (1971 - ...)[modifica | modifica wikitesto]

I coralli. Nuova serie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cinquant'anni di un editore: le edizioni Einaudi negli anni 1933-1983, G. Einaudi, 1983, p. 567.
  2. ^ a b Giacomo Giossi, I Coralli di Giulio - Intervista a Malcolm Einaudi Humes, su Doppiozero, 29 novembre 2012. URL consultato il 5 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2020).
  3. ^ Alessandra Tornimparte (pseudonimo di Natalia Ginzburg), La strada che va in città, collana Narratori contemporanei n. 3, Torino, Einaudi, 1942.
  4. ^ Natalia Ginzburg, È stato così, collana I coralli n. 1, Torino, Einaudi, 1947.
  5. ^ Natalia Ginzburg, Le voci della sera, collana I coralli n. 129, Torino, Einaudi, 1961.
  6. ^ Simone De Beauvoir, Una donna spezzata, collana I coralli n. 256, Torino, Einaudi, 1969.
  7. ^ Jiří Fried, Hobby, collana Nuovi Coralli n. 130, Torino, Einaudi, 1975.
  8. ^ Leonardo Sciascia, Il mare colore del vino, collana Nuovi Coralli n. 82, X ristampa (1993), Torino, Einaudi, 1973.
  9. ^ Kazuo Ishiguro, Un artista del mondo effimero, collana I coralli. Nuova serie n. 14, Torino, Einaudi, 1994, ISBN 978-88-06-13603-1.
  10. ^ Diego De Silva, Divorziare con stile, collana I coralli. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2017, ISBN 978-88-06-23331-0.
  11. ^ Così nella voce Fabrizio Onofri della Treccani

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Bersani, S. Pico (a cura di), Cinquant'anni di un editore: le edizioni Einaudi negli anni 1933-1983, collana I millenni, Torino, Einaudi, 2018, ISBN 978-88-06-23928-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Editoria: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di editoria