Stefania Bertola

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Stefania Bertola (Torino, 27 dicembre 1952) è una scrittrice, traduttrice, sceneggiatrice e autrice radiofonica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di esordire nella letteratura nel 1989 con il romanzo Luna di Luxor, ha lavorato diversi anni nella casa editrice Einaudi come traduttrice dall'inglese[1]. L'opera di traduttrice di Stefania Bertola è proseguita per decenni, con varie case editrici: comprende molti autori, tra i quali: Philip Roth, Ian McEwan, Scott Turow, Alexander McCall Smith, John Updike e spazia in tutti i generi, dalla saggistica (Tom Wolfe) alla fantascienza (Neil Gaiman).

Ha pubblicato diversi romanzi (solitamente ambientati a Torino, città dove è nata e vive tuttora) che coniugano sentimento, umorismo e senso del surreale con risultati che possono ricordare la letteratura anglosassone chick lit[2]: il tono è solitamente leggero e divertente, anche se i temi si discostano decisamente dai canoni di quel genere.

Autrice radiofonica[3] e sceneggiatrice (ha contribuito in questa veste anche ad alcune puntate della serie televisiva I Cesaroni[4]), nel 2014 è arrivata in finale al Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane[5].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandra Aragona, La moglie dell'ambasciatore, Sperling & Kupfer, Milano 2012
  • Vladimir Arsenijević, Sottocoperta, Mondadori, Milano 1997
  • Marcel Aymé, Le storie blu del gatto di casa, illustrazioni di Philippe Dumas; Emme, Milano c1982
  • Nicholson Baker, L'ammezzato, G. Einaudi, Torino ©1991
  • Paul Beatty, Tuff e la sua banda, Mondadori, Milano 2000
  • Sharon Bolton, Sacrificio, Mondadori, Milano 2008
  • Alan Bradley,
  • Kyril Bonfiglioli, Mortdecai, Piemme, Milano 2015 (3 voll., traduzioni di Stefania Bertola e Serena Bertetto
  • Katharine Mary Briggs, Fiabe popolari inglesi, Einaudi, Torino 1984
  • Kiran Desai, La mia nuova vita sugli alberi, Mondadori, Milano 1998
  • Roddy Doyle ... [et al.], Yeats è morto!, a cura di Joseph O'Connor, Guanda, Parma 2002
  • Tim Firth, Calendar girls: commedia in due atti, traduzione e adattamento di Stefania Bertola; introduzione di Franco Mandelli, Sillabe, Livorno 2015
  • Neil Gaiman,
    • Cose fragili, Mondadori, Milano 2014
    • Miti del Nord, Mondadori, Milano 2018
    • Questa non è la mia faccia: saggi sparsi su leggere, scrivere, sognare e su un mucchio di altra roba, Mondadori, Milano 2019
  • Mike Gayle, Avviso di chiamata, Frassinelli, Milano 1999
  • Henry Green, Passioni, Einaudi, Torino 1990
  • Karl Taro Greenfeld, Baburu: i figli della grande bolla, disegni di Takamatsu Shin; Instar libri, Torino 1995
  • Gill Hornby, La mamma dell'anno, Mondadori, Milano 2014
  • Diane Keaton, Oggi come allora, Mondadori, Milano 2011
  • Sophie Kinsella,
    • Dov'è finita Audrey?, Mondadori, Milano 2015
    • I love shopping a Las Vegas, Mondadori, Milano 2016
    • La mia vita non proprio perfetta, Mondadori, Milano 2017
    • Io e Fata Mammetta, illustrazioni di Marta Kissi; Mondadori, Milano 2018
    • Sorprendimi!, Mondadori, Milano 2018
    • La famiglia prima di tutto!, Mondadori, Milano 2019
    • I love shopping a Natale, Mondadori, Milano 2019
    • Amo la mia vita, Mondadori, Milano 2020
  • Mary Lawson, Il sentiero per Crow Lake, Frassinelli, Milano 2002
  • John Le Carré, Il canto della missione, Mondadori, Milano 2007
  • Richard Mason, Anime alla deriva, Einaudi, Torino 2001
  • Alexander McCall Smith,
    • Le lacrime della giraffa, U. Guanda, Parma 2003
    • Morale e belle ragazze, U. Guanda, Parma 2004
    • Un peana per le zebre, U. Guanda, Parma 2004
    • Un gruppo di allegre signore, U. Guanda, Parma 2007
    • Scarpe azzurre e felicità, Guanda, Parma 2008
    • Il buon marito, Guanda, Parma 2009
    • Un miracolo nel Botswana, Guanda, Parma 2010
    • L'ora del tè, Guanda, Parma 2011
  • Alice McDermott, Quella notte, Rizzoli, Milano 1988
  • Ian McEwan,
  • Jay McInerney, Si spengono le luci, Bompiani, Milano 2016
  • Edward Kelsey Moore, Domenica con le Supremes, Mondadori, Milano 2013
  • Camilla Morton, Mission possible, Sperling & Kupfer, Milano 2007
  • Philip Roth, Il teatro di Sabbath, A. Mondadori, Milano copyr. 1996
  • Tom Sharpe, Vizi ancestrali, Longanesi, Milano 1990
  • Alison Smith, La parte buia del giorno, Mondadori, Milano 2006
  • Susan Sontag,
    • Io, eccetera, Einaudi, Torino 1980
    • Sotto il segno di Saturno: [interventi su letteratura e spettacolo], Einaudi, Torino 1982
  • Scott Turow,
    • Errori reversibili, A. Mondadori, Milano 2002
    • Eroi normali, Mondadori, Milano 2005
    • Innocente, Mondadori, Milano 2010
    • Identici, Mondadori, Milano 2014
  • John Updike,
    • Sei ricco, Coniglio, Rizzoli, Milano 1983
    • Le streghe di Eastwick, Rizzoli, Milano 1986
    • La versione di Roger, Rizzoli, Milano 1988
    • Su e giù per il mondo, Rizzoli, Milano 1989
    • S, Rizzoli, Milano 1990
  • Dirk Wittenborn, Zoe, Rizzoli, Milano 1984
  • P. G. Wodehouse,
    • Le gesta di Psmith; introduzione di Guido Almansi, U. Guanda, Parma 1990
    • Luna piena, U. Guanda, Parma 1991
  • Tom Wolfe, La bestia umana, traduzione di Stefania Bertola, Mondadori, Milano 2003

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina dedicata all'autrice, su treccani.it. URL consultato il 5 aprile 2020.
  2. ^ Vita e opere, su festivaletteratura.it. URL consultato il 5 aprile 2020.
  3. ^ Cenni biografici e racconto della scrittrice, su smemoranda.it. URL consultato il 5 aprile 2020.
  4. ^ Cast tecnico, su fiction.mediaset.it. URL consultato il 5 aprile 2020.
  5. ^ Premi, da Bertola a Cameron i finalisti del Bottari-Lattes, su torino.repubblica.it, 8 febbraio 2014. URL consultato il 5 aprile 2020.
  6. ^ Bruno Quaranta, Stefania Bertola: "Io, con i Beatles alla Consolata", su lastampa.it, 13 luglio 2010. URL consultato il 5 aprile 2020.
  7. ^ Alessandra Quattrocchi, Jane Austen, i segreti di un mito due secoli dopo, su repubblica.it, 17 aprile 2017. URL consultato il 5 aprile 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN79192282 · ISNI (EN0000 0001 0718 8876 · SBN CFIV010297 · LCCN (ENn2004040068 · GND (DE124072925 · BNF (FRcb145765225 (data) · J9U (ENHE987007519251405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2004040068