Paolo Bergamo: differenze tra le versioni

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Nel [[2006]] venne implicato nell'inchiesta ''[[Calciopoli]]'', poiché, secondo l'accusa, ritenuto componente del sistema di potere retto da [[Luciano Moggi]], e di cui avrebbe fatto parte, tra gli altri, anche il collega designatore [[Pierluigi Pairetto]]: Paolo Bergamo venne, però, ritenuto non giudicabile dagli organi di giudizio, per difetto di [[giurisdizione]], visto che, nel frattempo, si era dimesso dall'[[Associazione Italiana Arbitri|AIA]].
Nel [[2006]] venne implicato nell'inchiesta ''[[Calciopoli]]'', poiché, secondo l'accusa, ritenuto componente del sistema di potere retto da [[Luciano Moggi]], e di cui avrebbe fatto parte, tra gli altri, anche il collega designatore [[Pierluigi Pairetto]]: Paolo Bergamo venne, però, ritenuto non giudicabile dagli organi di giudizio, per difetto di [[giurisdizione]], visto che, nel frattempo, si era dimesso dall'[[Associazione Italiana Arbitri|AIA]].


Sotto il profilo ordinario, l'8 novembre [[2011]] è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli a 3 anni e 8 mesi (oltre all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni) per ''promozione dell'associazione a delinquere''.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/08-11-2011/calciopoli-sentenza-arrivo-803628433674.shtml Calciopoli, tutti colpevoli"]</ref> Il 18 dicembre 2013 la Corte d'appello di Napoli nella sentenza di Appello ha annullato il procedimento a suo carico.
Sotto il profilo ordinario, Il 17 dicembre 2013 la Corte d'Appello El Tribunale di Napoli , sez. VI, con sentenza nr. 6566/13, ha annullato il procedimento a suo carico.


Il 17 ottobre [[2012]] la Corte dei conti ha condannato Bergamo a risarcire la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]] con l'accusa di ''danno all'immagine''. L'ex arbitro e designatore dovrà versare 1 milione di euro.<ref name="cortedeiconti">{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_ottobre_17/calciopoli-arbitri-risarcimento-corte-conti_c84c2e18-1867-11e2-a20d-0e1ab53dafde.shtml|titolo=Calciopoli, la Corte dei conti condanna gli arbitri: 4 milioni di danni alla Figc|editore=[[Corriere della Sera]]|data=17 ottobre 2012|accesso=26 ottobre 2012}}</ref>
Il 17 ottobre [[2012]] la Corte dei conti , in primo grado,ha condannato Bergamo a risarcire la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]] con l'accusa di ''danno all'immagine''. L'ex arbitro e designatore dovrà versare 1 milione di euro.<ref name="cortedeiconti">{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_ottobre_17/calciopoli-arbitri-risarcimento-corte-conti_c84c2e18-1867-11e2-a20d-0e1ab53dafde.shtml|titolo=Calciopoli, la Corte dei conti condanna gli arbitri: 4 milioni di danni alla Figc|editore=[[Corriere della Sera]]|data=17 ottobre 2012|accesso=26 ottobre 2012}}</ref>


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Versione delle 02:31, 28 mar 2015

Paolo Bergamo
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Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Professionepromotore finanziario
Attività nazionale
AnniCampionatoRuolo
1975 - 1988Serie A e BArbitro
Attività internazionale
AnniConfederazioneRuolo
1978 - 1988UEFA e FIFA
Premi
AnnoPremio
1976Premio Florindo Longagnani

Paolo Bergamo (Collesalvetti, 21 aprile 1943) è un ex arbitro di calcio italiano ed ex designatore degli arbitri di Serie A e B.

Carriera

Arbitro

File:Oriali.jpg
Bergamo (a destra) dirige Inter-Roma (0-0) del 24 aprile 1983: i giocatori presenti nella foto sono i nerazzurri Oriali e Bagni e il giallorosso Falcão.

Debuttò nella massima serie nel 1975 e nel 1978 venne promosso al ruolo di internazionale. Nel novembre del 1979 sospese per nebbia un Milan-Napoli dopo tre minuti della ripresa, decisione che gli procurò un’accusa di truffa a danno dei tifosi (dopo il primo tempo non avevano più diritto al rimborso del biglietto)[1] Nel 1981, durante la partita Juventus-Roma della 28ª giornata, annullò su segnalazione del guardialinee Giuliano Sancini un gol al romanista Maurizio Turone per fuorigioco, scatenando le ire dei tifosi giallorossi.[2] L'anno dopo arbitrò la finale di Coppa Italia 1981-1982 Inter-Torino, vinta dai neroazzurri, e due anni dopo venne selezionato per il campionato europeo di calcio 1984, dove gli toccò la semifinale Francia-Portogallo, vinta dai transalpini 3-2 dopo i tempi supplementari.

Concluse la carriera nel 1988, dopo 155 presenze in Serie A (tra cui alcune "classiche" del campionato come 2 Juventus-Inter, 3 Derby di Milano, 1 Derby di Roma, 2 Milan-Juventus, 2 Juventus-Roma, 4 Inter-Roma, 3 Milan-Roma, 4 Derby della Mole, 1 Derby della Lanterna e la sfida-scudetto della stagione 1984-1985 tra Verona e Torino) per dedicarsi successivamente al compito di dirigente arbitrale. Ha ottenuto il Premio "Florindo Longagnani" (poi diventato Premio "Giorgio Bernardi") nel 1976 quale miglior debuttante in serie A, e il prestigioso Premio Giovanni Mauro nel 1981. Nel 1993 il Coni gli conferisce la Stella D'Argento

Dirigente

Paolo Bergamo, dopo essere stato presidente del Comitato toscano dell'AIA, diventò designatore arbitrale in Serie A nel 1999 assieme al collega Pierluigi Pairetto, e mantenne l'incarico fino al 2005 quando decise volontariamente di dimettersi per le critiche mosse contro il suo operato[3]. Dal 2000 al 2002 ha fatto parte della Commissione Arbitrale della UEFA, e dal 2002 al 2006 ha ricoperto il medesimo incarico a livello FIFA.

Lo scandalo di Calciopoli

Nel 2006 venne implicato nell'inchiesta Calciopoli, poiché, secondo l'accusa, ritenuto componente del sistema di potere retto da Luciano Moggi, e di cui avrebbe fatto parte, tra gli altri, anche il collega designatore Pierluigi Pairetto: Paolo Bergamo venne, però, ritenuto non giudicabile dagli organi di giudizio, per difetto di giurisdizione, visto che, nel frattempo, si era dimesso dall'AIA.

Sotto il profilo ordinario, Il 17 dicembre 2013 la Corte d'Appello El Tribunale di Napoli , sez. VI, con sentenza nr. 6566/13, ha annullato il procedimento a suo carico.

Il 17 ottobre 2012 la Corte dei conti , in primo grado,ha condannato Bergamo a risarcire la Federcalcio con l'accusa di danno all'immagine. L'ex arbitro e designatore dovrà versare 1 milione di euro.[4]

Note

Bibliografia

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