Sestiere di Porta Nuova: differenze tra le versioni

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Il sestiere di Porta Nuova era a sua volta suddiviso in cinque contrade
Il sestiere di Porta Nuova era a sua volta suddiviso in cinque contrade
* '''Nobile Contrada dei Bossi'''
* '''Nobile Contrada dei Bossi'''
* '''Contrada dei Rostri ''(Capitana)'''''. La contrada era denominata "capitana" perché, ospitando il [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]], aveva nei suoi confini gli uffici comunali e il locale dove era custodito il gonfalone comunale: anticamente era anche custodito anche il [[Carroccio]]. Parte del quartiere [[Annona|annonario]] di Milano apparteneva a questa contrada, in particolare la parte dedicata all'approvvigionamento della [[farina]]. Il confine della contrada correva lungo la linea esterna del Palazzo della Ragione, dove confinava con il [[sestiere di Porta Orientale]], fino all'incrocio tra via San Raffaele e via Marino, per poi proseguire fino a [[piazza della Scala]]. Il confine continuava poi da via Santa Margherita a via San Protaso per poi giungere a via del Gallo. All'interno dei confini della contrada si trovava la [[Chiesa di Santa Margherita (Milano)|chiesa di Santa Maria del Ghisone]] con annesso monastero.
* '''Contrada dei Rostri ''(Capitana)'''''. La contrada era denominata "capitana" perché, ospitando il [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]], aveva nei suoi confini gli uffici comunali e il locale dove era custodito il gonfalone comunale: anticamente era anche custodito anche il [[Carroccio]]. Parte del quartiere [[Annona (economia)|annonario]] di Milano apparteneva a questa contrada, in particolare la parte dedicata all'approvvigionamento della [[farina]]. Il confine della contrada correva lungo la linea esterna del Palazzo della Ragione, dove confinava con il [[sestiere di Porta Orientale]], fino all'incrocio tra via San Raffaele e via Marino, per poi proseguire fino a [[piazza della Scala]]. Il confine continuava poi da via Santa Margherita a via San Protaso per poi giungere a via del Gallo. All'interno dei confini della contrada si trovava la [[Chiesa di Santa Margherita (Milano)|chiesa di Santa Maria del Ghisone]] con annesso monastero.
* '''Contrada della Mazza'''
* '''Contrada della Mazza'''
* '''Contrada degli Andegari'''
* '''Contrada degli Andegari'''

Versione delle 00:09, 15 apr 2018

Sestiere di Porta Nuova
Stemma ufficiale
Stemma ufficiale
Porta Nuova medievale in una foto del 1850. Faceva parte della Contrada degli Andegari, che apparteneva al sestiere di Porta Nuova
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Provincia  Milano
Città Milano
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Coordinate: 45°28′19.54″N 9°11′41.66″E / 45.472094°N 9.194906°E45.472094; 9.194906

Il sestiere di Porta Nuova è uno dei sei sestieri in cui era anticamente divisa la città di Milano limitatamente ai confini del moderno centro storico, che è delimitato dalla Cerchia dei Navigli, ovvero dal tracciato delle mura medievali di Milano, di cui la Cerchia costituiva originariamente il fossato difensivo. Prende il nome dall'antica Porta Nuova medievale.

Storia

Questo sestiere deriva il nome da Porta Nuova medievale, che a sua volta prende la denominazione dalla precedente Porta Nuova romana. Porta Nuova romana fu costruita durante il periodo imperiale dell'epoca romana, e venne ricavata nella cinta delle mura romane di Milano. Venne fatta erigere lungo il nuovo perimetro di mura (da cui il nome della porta), frutto dell'estensione della cinta muraria verso nord est, che venne realizzata dopo il 291 su volere dell'imperatore Massimiano in seguito alla crescita urbanistica e all'elevazione di Mediolanum a capitale dell'Impero romano d'Occidente.

Poi in epoca medievalie, con la costruzione delle nuove mura cittadine, più esterne quelle precedenti, "Porta Nuova" venne spostata, seguendo la direttrice della strada lungo cui sorgeva, più esternamente, lungo il nuovo vallo difensivo. Sorte analoga ebbe Porta Nuova spagnola che venne eretta, analogamente, lungo le mura spagnole di Milano, che sostituirono quelle medievali.

Lo stemma del sestiere di Porta Nuova ha subito modifiche nei secoli. Quello che è giunto fino ai tempi moderni è descritto così da Bonvesin de la Riva:

«[...] in porta Nova sunt [clipei] albo niugroque collore quadrati: superior quidem in parte sinistra et inferius a destra fuscati, in reliquis duabus partibus dealbati. [...]»

Lo stemma giunto sino ai tempi moderni è costituito da quattro quadrati, con il primo e il quarto di colore bianco e il secondo e il terzo di colore nero. Galvano Fiamma menziona la presenza, più anticamente, anche di un leone bianco, che poi è scomparso. Questo leone bianco era sovrapposto a un sfondo interamente nero:

«[...] Isti porte deputantur clipei ubi sunt lenones albo nigroque colore quadrati; superius in parte sinistra et inferius a deztra fuschati. In aliis duabus partibus delbati. [...] Porta nova habet leones quadratos albo colore nigro [...]»

Analogamente Bernardino Corio scrive:

«[...] La nova [havea suoi militi] sotto del leone biancho [...]»

Questo stemma è quindi quasi identico a uno degli stemmi storici del sestiere di Porta Comasina: in luogo del rosso, sullo stemma del sestiere di Porta Nuova era presente il nero.

Anche Giacomo Filippo Besta conferma la presenza, un tempo, di un leone, questa volta però scaccato di bianco e nero. Questo stemma, che è successivo al precedente,quello con il leone interamente bianco, è così descritto:

«[..] Porta Nova [ha] il stendardo ed scudo bianco con leoni bianchi et negri quadrati di sopra dalla parte sinistra, et dabasso da mano dritta alquanto foschi, et nelel parti biancheggianti [...]»

Serviliano Latuada, riferendosi allo stemma più recente, quello senza leone, ci riferisce quanto segue:

«[...] Ha questa porta per suo stemma un quadrato, scaccato a color bianco e nero [...]»

Le contrade

Il sestiere di Porta Nuova era a sua volta suddiviso in cinque contrade

  • Nobile Contrada dei Bossi
  • Contrada dei Rostri (Capitana). La contrada era denominata "capitana" perché, ospitando il Palazzo della Ragione, aveva nei suoi confini gli uffici comunali e il locale dove era custodito il gonfalone comunale: anticamente era anche custodito anche il Carroccio. Parte del quartiere annonario di Milano apparteneva a questa contrada, in particolare la parte dedicata all'approvvigionamento della farina. Il confine della contrada correva lungo la linea esterna del Palazzo della Ragione, dove confinava con il sestiere di Porta Orientale, fino all'incrocio tra via San Raffaele e via Marino, per poi proseguire fino a piazza della Scala. Il confine continuava poi da via Santa Margherita a via San Protaso per poi giungere a via del Gallo. All'interno dei confini della contrada si trovava la chiesa di Santa Maria del Ghisone con annesso monastero.
  • Contrada della Mazza
  • Contrada degli Andegari
  • Contrada della Spiga

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni