Campospinoso
Campospinoso comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Olga Volpin (Lista Civica - Insieme per Campospinoso) dal 26-05-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°06′N 9°15′E / 45.1°N 9.25°E |
Altitudine | 64 m s.l.m. |
Superficie | 3,69 km² |
Abitanti | 1 088[1] (31-12-2021) |
Densità | 294,85 ab./km² |
Comuni confinanti | Albaredo Arnaboldi, Barbianello, Broni |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27040 |
Prefisso | 0385 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018026 |
Cod. catastale | B567 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 628 GG[3] |
Nome abitanti | Campospinosini |
Patrono | S.Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Campospinoso (Campaspinus in dialetto oltrepadano[4]) è un comune italiano di 1 088 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella pianura dell'Oltrepò Pavese, non lontano dalla riva destra del Po, tra i torrenti Scuropasso e Versa. Si compone di due nuclei tra loro quasi saldati, Campospinoso e Albaredo-Casenuove, adiacente ad Albaredo Arnaboldi.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Campospinoso appare per la prima volta nel 1250, nell'elenco delle terre del dominio pavese. Apparteneva alla squadra e poi al feudo di Broni, di cui seguì sempre le sorti; appartenne perciò ai Beccaria e, in seguito alla confisca di metà di questo feudo (vedi Cigognola) fu assegnato con il vicino Albaredo ai Visconti Scaramuzza (1531). Successivamente fu venduto agli effettivi feudatari di Broni, gli Arrigoni di Milano, in mano ai quali restò fino all'abolizione del feudalesimo (1797).
Nel 1928 a Campospinoso fu unito il comune di Albaredo Arnaboldi, e prese il nome di Campospinoso Albaredo (CC B568); la situazione precedente fu ripristinata nel 1948. Insieme con iL confinante comune di Albaredo Arnaboldi in data 9 agosto 2000, divenuta poi operativa nel settembre 2000, è stata costituita l'Unione Campospinoso Albaredo, un ente locale a tutti gli effetti che ha il compito di gestire le funzioni che i comuni decidono di trasferirle.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con delibera del consiglio comunale del 18 febbraio 1998 e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 giugno dello stesso anno.[5]
«Di rosso, alle tre spighe di grano, d'oro, poste a ventaglio, nodrite nella campagna di verde, intrecciate al ramoscello spinoso, di nero, piegato a guisa della lettera maiuscola S, nodrito nella campagna, spighe e ramoscello nodriti congiuntamente. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le spighe di grano rappresentano il principale prodotto agricolo locale, mentre l'arbusto spinoso piegato a formare la lettera S allude al nome del paese.[5]
Il gonfalone è un drappo di giallo bordato di rosso.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[6]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Sindaco Dott.ssa Olga Volpin (Lista Civica - Insieme per Campospinoso) dal 26-05-2019
Vicesindaco Santo Occhiuzzi
Assessore Luigi Magrotti
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Rubrica delle Rarità (PDF) [collegamento interrotto], in Fasoulin, 29 novembre 1913, p. 3. URL consultato il 19 luglio 2011.
- ^ a b Campospinoso, su araldicacivica.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su unionecampospinosoalbaredo.it.