Albaredo Arnaboldi
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Albaredo Arnaboldi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Preda (lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°06′N 9°15′E / 45.1°N 9.25°E |
Altitudine | 62 m s.l.m. |
Superficie | 8,76 km² |
Abitanti | 225[1] (31-12-2021) |
Densità | 25,68 ab./km² |
Frazioni | Baselica, Bronzi, Gazzaniga, Lago de' Porci, Mezzagno, Montagna, Moranda, Valle |
Comuni confinanti | Barbianello, Belgioioso, Broni, Campospinoso, Casanova Lonati, Linarolo, Mezzanino, San Cipriano Po |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27040 |
Prefisso | 0385 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018002 |
Cod. catastale | A134 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 628 GG[3] |
Nome abitanti | albaredesi |
Patrono | sant'Andrea Apostolo |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Albaredo Arnaboldi (Albaréd in dialetto oltrepadano[4][5]) è un comune italiano di 225 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella pianura dell'Oltrepò Pavese, a breve distanza dalla riva destra del Po, tra le confluenze dei torrenti Versa e Scuropasso. L'abitato di Albaredo è composto da due nuclei, di cui il principale, Casenuove, è incluso nel comune di Campospinoso, mentre nel comune di Albaredo Arnaboldi si trova il nucleo minore, detto Casebasse. Tra i due nuclei si trova il palazzo Arnaboldi.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La storia di Albaredo appare molto complessa a causa delle variazioni del corso del Po. Il luogo è noto fin dal 973, quando vi aveva dei beni il monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia. Fino al XVI secolo si trovava più a nord, ma comunque nell'Oltrepò, dato che il Po stesso correva più a nord. A una data imprecisata, nel XVII secolo, il fiume si spostò più a sud, separando in due parti le terre di Albaredo: il vecchio sito, destinato a rapida decadenza, era ora a nord del fiume, e nel 1751 risulta inserito nella Campagna Sottana pavese; un nuovo paese, sorto al limite meridionale del vecchio territorio comunale, era detto Albaredo dell'Ardino, e restava nell'Oltrepò. Quest'ultimo è divenuto il paese attuale. Probabilmente Albaredo apparteneva nel medioevo ai Sannazzaro del ramo dei signori di Cigognola; certo è che rimase sempre unito al feudo di Cigognola (nonostante la distanza tra i due centri, i cui territori non sono contigui) nei successivi passaggi ai Visconti Scaramuzza, ai D'Adda e ai Barbiano di Belgioioso.
In epoca napoleonica al comune di Albaredo furono uniti i soppressi comuni di Baselica e di Lago de Porci.
- Basélica, noto fin dal XII secolo, ebbe una grande importanza dal punto di vista ecclesiastico, essendo la maggiore pieve della diocesi di Pavia nell'Oltrepò, da cui dipendeva anche Stradella. Era detto anche Baselica Stefanone. Era compreso nel feudo di Broni, tenuto dai Beccaria fino al 1536 e successivamente dagli Arrigoni di Milano fino alla fine del feudalesimo 1797.
- Lago de Porci era un antico possesso del priorato cluniacense di San Maiolo di Pavia, così come San Re (Barbianello), e anch'esso fece parte della dotazione iniziale del Collegio Borromeo di Pavia. Apparteneva anch'esso al feudo di Broni.
Il territorio di Albaredo apparteneva quasi per intero ai suoi feudatari, e dopo l'abolizione del feudalesimo l'immensa tenuta fu acquistata dall'avvocato Pompeo Gazzaniga, finanziatore della campagna di Napoleone in Italia, e giunse per eredità agli Arnaboldi-Gazzaniga in quanto la figlia sposò nel 1863 il Conte Bernardo Arnaboldi, senatore del Regno; in suo onore il cognome fu unito al nome del comune.
Nel 1928 il comune di Albaredo Arnaboldi fu soppresso e insieme a Campospinoso formò il comune di Campospinoso Albaredo; nel 1948 fu ricostituito il singolo comune. Nel 1961 venne rettificato il confine con Belgioioso. Insieme con in confinante comune di Campospinoso in data 9 agosto 2000, divenuta operativa nel settembre 2000, è stata costituita l'Unione Campospinoso Albaredo, un ente locale a tutti gli effetti, che ha il compito di gestire le funzioni che i comuni decidono di trasferirle.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 ottobre 1998.
«Partito: nel PRIMO, d'oro, ai tre pioppi di verde, fustati al naturale, nodriti nella pianura di azzurro, il pioppo centrale con altezza e larghezza maggiori; nel SECONDO, di rosso, al leone d'oro, allumato di rosso, accompagnato in punta da due gigli d'oro, ordinati in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di verde.
Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[7]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Sindaco Arch. Preda Francesco
Vicesindaco Sosi Mauro
Assessore Bottiroli Luigino
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 17.
- ^ Rubrica delle Rarità (PDF) [collegamento interrotto], in Fasoulin, 9 aprile 1904, p. 3. URL consultato il 19 luglio 2011.
- ^ [1]
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su unionecampospinosoalbaredo.it.
- Albarédo Arnabòldi, su sapere.it, De Agostini.