Alfonso III d'Este
Alfonso III d'Este | |
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Ritratto del duca Alfonso III d'Este di Sante Peranda, XVII secolo, Palazzo Ducale di Mantova | |
Duca di Modena e Reggio | |
In carica | 11 dicembre 1628 – 25 luglio 1629 |
Predecessore | Cesare d'Este |
Successore | Francesco I d'Este |
Nascita | Ferrara, 22 ottobre 1591 |
Morte | Castelnuovo di Garfagnana, 24 maggio 1644 (52 anni) |
Casa reale | Este |
Padre | Cesare d'Este |
Madre | Virginia de' Medici |
Consorte | Isabella di Savoia |
Figli | Francesco Obizzo Angela Maria Caterina Cesare Carlo Alessandro Rinaldo Margherita Filiberto Anna Beatrice |
Religione | Cattolicesimo |
Alfonso III d'Este (Ferrara, 22 ottobre 1591 – Castelnuovo di Garfagnana, 24 maggio 1644) è stato duca di Modena e Reggio dal 1628 al 1629. Nel 1629 divenne frate cappuccino[1] col nome di Giovan Battista da Modena.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Cesare d'Este e di Virginia de' Medici,[1]era di carattere acceso ed impulsivo, partecipò alla guerra contro Lucca del 1613 ed ebbe un ruolo di primo piano nella contesa tra la famiglia ducale e quella dei Pepoli, che culminò con l'assassinio del conte Ercole Pepoli a Ferrara nel 1617.[1]
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò a Torino il 22 febbraio 1608 Isabella di Savoia, figlia del duca Carlo Emanuele I,[1] che amò sinceramente, tanto che alla sua morte per parto (ben il quattordicesimo) nel 1626 meditò di prendere i voti.[1]
Ascesa e abdicazione
[modifica | modifica wikitesto]L'11 dicembre 1628 morì il padre Cesare[1] ed assunse il governo dello Stato, ma alla fine di luglio del 1629 dalla rocca di Sassuolo annunciò la sua abdicazione a favore del figlio Francesco.[1] L'8 settembre a Merano nel Tirolo svestì gli abiti ducali ed indossò il saio dei Cappuccini col nome di fra' Giambattista da Modena.[1]
Carriera ecclesiastica
[modifica | modifica wikitesto]Fu predicatore e missionario e in occasione della peste del 1630-31 svolse con coraggio l'opera di conforto ai moribondi.[1] Nell'ottobre 1632 ritornò a Modena,[1] ma le sue prediche, contro i costumi della corte e contro gli ebrei, che tentava di convertire obbligandoli ad ascoltare i suoi sermoni, accesero gli animi in città e la sua presenza divenne "ingombrante".
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Si ritirò quindi in un convento a Castelnuovo di Garfagnana, fatto erigere a spese del duca figlio, dove morì il 24 maggio 1644.[1]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dall'unione tra Alfonso e Isabella nacquero quattordici figli[2], alcuni dei quali morti nell'infanza[3]:
- Cesare (14 agosto 1609-14 ottobre 1613)[1][4];
- Francesco (1610-1658), futuro duca di Modena e Reggio,[1] che sposò le sorelle Maria Farnese e Vittoria Farnese e Lucrezia Barberini;
- Obizzo (1611-1644), vescovo di Modena[1];
- Angela Maria Caterina (2 febbraio 1613-1635),[1] monaca a Madrid dal 1621[5];
- Cesare (1614-1677)[1];
- Alessandro (1615);
- Carlo Alessandro (1616-1679);
- Rinaldo (1617-1672), cardinale[1];
- Margherita (1618-1692), sposa di Ferrante III Gonzaga, duca di Guastalla[1];
- Beatrice Francesca (battezzata 7 novembre 1619[6]-23 gennaio 1622[7]);
- Beatrice (14-15 febbraio 1622)[8];
- Filiberto (14 gennaio 1624-di vaiolo, settembre 1645),[1] novizio nell'ordine dei Cappuccini[9];
- Bonifazio (18 dicembre 1624[10]-poco dopo);
- Anna Beatrice (1626-1690), sposa di Alessandro II Pico della Mirandola[1].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Alfonso I d'Este | Ercole I d'Este | ||||||||||||
Eleonora d'Aragona | |||||||||||||
Alfonso d'Este | |||||||||||||
Laura Dianti | Francesco Boccacci Dianti | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Cesare d'Este | |||||||||||||
Francesco Maria I Della Rovere | Giovanni Della Rovere | ||||||||||||
Giovanna da Montefeltro | |||||||||||||
Giulia Della Rovere | |||||||||||||
Eleonora Gonzaga Della Rovere | Francesco II Gonzaga | ||||||||||||
Isabella d'Este | |||||||||||||
Alfonso III d'Este | |||||||||||||
Giovanni dalle Bande Nere | Giovanni il Popolano | ||||||||||||
Caterina Sforza | |||||||||||||
Cosimo I de' Medici | |||||||||||||
Maria Salviati | Jacopo Salviati | ||||||||||||
Lucrezia de' Medici | |||||||||||||
Virginia de' Medici | |||||||||||||
Antonio Martelli | Domenico Martelli | ||||||||||||
Fioretta Pitti | |||||||||||||
Camilla Martelli | |||||||||||||
Fiammetta Soderini | Niccolò Soderini | ||||||||||||
Maddalena Ricasoli | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Litta, Tav. XVI.
- ^ Secondo il Litta, i figli furono nove.
- ^ Welf 10
- ^ Ferdinando Gabotto, Bollettino storico-bibliografico subalpino, Volume 4, Deputazione subalpina di storia patria, 1899, p. 427.
- ^ Giovan Battista Spaccini, Cronaca di Modena: Anni 1621-1629, F.C. Panini, 1993, p. 1.
- ^ Giovan Battista Spaccini, Cronaca di Modena: Anni 1617-1620, F.C. Panini, 1993, p. 519.
- ^ Giovan Battista Spaccini, Cronaca di Modena: Anni 1621-1629, F.C. Panini, 1993, p. 191.
- ^ Giovan Battista Spaccini, Cronaca di Modena: Anni 1621-1629, F.C. Panini, 1993, p. 200.
- ^ Atti e memorie, R. Deputazione di storia patria per le provincie modenesi, 1969, p. 215.
- ^ Giovan Battista Spaccini, Il registro di guardaroba dell'infante Isabella Savoia d'Este (1617-1630), Archivio Storico, 2000, p.28
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, D'Este, collana Famiglie celebri italiane, Milano, Giulio Ferrario, 1834.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso III d'Este
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alfònso III d'Este duca di Modena e di Reggio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alfònso III (d'Este), su sapere.it, De Agostini.
- Romolo Quazza, ALFONSO III d'Este, duca di Modena, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32801856 · ISNI (EN) 0000 0000 5122 331X · SBN RMLV067650 · BAV 495/67456 · CERL cnp00550614 · LCCN (EN) n80109733 · GND (DE) 119228106 · BNF (FR) cb12668489b (data) |
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